• Non ci sono risultati.

GUERRA NEL CAUCASO: GLI AIUTI CARITAS Appello per il cessate il fuoco e la creazione di corridoi umanitari

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "GUERRA NEL CAUCASO: GLI AIUTI CARITAS Appello per il cessate il fuoco e la creazione di corridoi umanitari"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

CS n.33-2008

GUERRA NEL CAUCASO: GLI AIUTI CARITAS

Appello per il cessate il fuoco e la creazione di corridoi umanitari

«Che cessino immediatamente le operazioni militari… si riprenda il cammino dei negoziati». Queste le parole di Papa Benedetto XVI durante la preghiera dell’Angelus di domenica scorsa nella piazza del duomo di Bressanone. Un appello per la pace nel Caucaso che tutt’ora sembra rimanere inascoltato.

Continuano infatti i combattimenti e sono già circa 30.000 i profughi che cercano rifugio, sia verso il sud della Georgia che verso la Russia, nell’Ossezia del Nord, dove si stanno organizzando campi profughi per l’accoglienza degli sfollati.

Liana Mkheidze, program manager di Caritas Georgia, conferma che sono migliaia i rifugiati civili che cercano rifugio nella capitale georgiana, Tblisi, o in Russia, dove Sergey Basiev, direttore della Caritas diocesana di Vladikavkaz, sta organizzando i primi soccorsi. Tuttavia le comunicazioni rimangono difficili e le frontiere della Georgia bloccate.

Le Caritas nazionali della Georgia e della Russia, che si sono attivate fin dalle fasi iniziali del conflitto, hanno avviato una prima distribuzione di aiuti alimentari, prodotti di prima necessità, materiale sanitario (bende, cerotti, medicinali) anche per gli ospedali della capitale.

A supporto della Caritas locali, è già attivo un gruppo di lavoro coordinato dalla Caritas Internationalis, che lancia un appello alle parti in conflitto per la creazione di corridoi umanitari nelle aree colpite così da non impedire il lavoro degli operatori con le popolazioni coinvolte.

Il Network Caritas, compresa Caritas Italiana, ha messo subito a disposizione delle Caritas locali una somma iniziale di 250.000 € per le prime emergenze e le future attività di riabilitazione necessarie dopo la fine del conflitto.

Roma, 12 agosto 2008

Per sostenere gli interventi in corso (causale “GUERRA IN CAUCASO”) si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013

Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:

Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma - Iban: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097

Banca Popolare Etica, via Rasella 14, Roma - Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113

Intesa Sanpaolo, piazzale Gregorio VII, Roma - Iban: IT20 D030 6905 0320 0001 0080 707

UniCredit Banca, piazzale dell'Industria 46, Roma - Iban: IT02 Y032 2303 2000 0000 5369 992

CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d’ufficio)

CartaSi anche online

00165 ROMA – Via Aurelia, 796 - Conto Corrente Postale 347013 Tel. 06 66177001 – Comunicazione: 06 66177 226

348 5804275 - Fax 06 66177602 Sito internet: http://www.caritasitaliana.it

Riferimenti

Documenti correlati

• Cáritas Piura Tumbes: assistenza a 250 famiglie con 16,5 tonnellate di aiuti tra alimenti, vestiario, acqua e prodotti per l’igiene, attrezzi e motopompe;. • Cáritas

Dopo aver causato anche vittime in Veneto – colpendo soprattutto le diocesi di Vicenza, Verona e Padova – l’ondata di maltempo si è abbattuta di nuovo sulla Campania, nelle diocesi

Analoga situazione in Georgia, dove i 40.000 profughi andranno ad unirsi alle numerose famiglie sfollate che già da anni vivono nella periferia della capitale Tbilisi.. Il

Caritas Italiana, nell’auspicare una soluzione della crisi che ponga fine agli scontri in atto, continua a sostenere gli sforzi di Caritas Kenya e cerca nel contempo di potenziare

TERREMOTO TURCHIA: CARITAS SI ATTIVA PER POPOLAZIONE COLPITA Caritas Italiana sostiene Caritas Turchia nell’assistenza verso famiglie e profughi Il 24 gennaio scorso la Turchia

Nel corso degli ultimi 12 mesi Caritas Italiana, grazie al supporto economico offerto dalla CEI e dalle Caritas diocesane della Lombardia, ha contribuito alla distribuzione di aiuti

Il 31 gennaio 2019 alle 04.30 del mattino è arrivato a Fiumicino l'ultimo gruppo di profughi nell'ambito del Protocollo di intesa con lo Stato italiano, firmato dalla CEI

Continua l’impegno della Chiesa italiana attraverso Caritas Italiana e la rete delle Caritas diocesane per promuovere vie legali e sicure d’ingresso dall’Africa e dal Medio