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Presentazione RESPONSABILI DI EDUCARE. TRA MEMORIA, FEDELTÀ E PROFEZIA

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Academic year: 2022

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Presentazione

RESPONSABILI DI EDUCARE.

TRA MEMORIA, FEDELTÀ E PROFEZIA

Non possiamo non partire da una premessa e un ricordo: il 2011 è stato l’anno del 40°

anniversario di istituzione di Caritas Ita- liana, con un articolato percorso tra memo- ria, fedeltà e profezia.

Ovviamente le pagine che seguono si limita- no a rendere conto, come di consueto, di iniziative e progettualità che hanno caratte- rizzato l’anno appena trascorso. Tuttavia è chiara la consapevolezza che il rapporto fra la storia di questi 40 anni e il futuro della Caritas resta scritto nella fedeltà alla sua vocazione, fatta di impegno educativo, di sensibilizzazione alla prossimità evangelica, di coordinamento possibile, dentro il conte- sto vivo del cammino ecclesiale e in relazio- ne quotidiana con le comunità.

Che si parli di emergenze, di promozione degli ultimi o di lotta contro l’esclusione sociale, si tratta sempre di mettere a frutto il dono che noi riceviamo dalla Grazia che incontriamo nella celebrazione dell’Eucari- stia. Vestiamo così la nostra vita di una spi- ritualità della carità e della prossimità. Una spiritualità di grande respiro: attenta al complesso delle realtà terrene e storiche;

capace di sviluppare una dinamica missio- naria che fa dell’incontro, del dialogo e della relazione i suoi capisaldi, in grado di scorge- re sapienzialmente la presenza e l’opera di Dio dentro le realtà create.

Alla luce di questa premessa non possiamo dimenticare però che il 2011 – purtroppo con forti riflessi anche sull’anno che stiamo

vivendo – ha posto tutti di fronte a una crisi economica e sociale sempre più seria e grave, che nessuno può limitarsi a subire, ma che chiede a ognuno un impegno positi- vo e responsabile, per una piena mobilita- zione e valorizzazione di tutte le energie, contro ogni tentazione di egoismo indivi- duale e corporativo.

Caritas Italiana, le Caritas diocesane e par- rocchiali, come presenza di una Chiesa che sta nel mondo e che è fedele alla propria vocazione educativa, hanno colto e cercato di dare risposte, all’interno della comunità ecclesiale, a queste molteplici sfide, grazie soprattutto alle “antenne” costituite dagli Osservatori delle povertà e dai Centri di ascolto diffusi nell’intero territorio nazionale.

Fra le risposte, ricordo anche la necessità di quelle strutturali, che modifichino i model- li di sviluppo della società, in una globaliz- zazione che va governata con senso di democrazia e di solidarietà. Cito pure il cammino dell’Europa, che deve fare un salto di qualità, nella direzione di una comune politica economica. E cito ancora l’esigenza di maggior coordinamento fra le realtà impegnate nel volontariato, soprat- tutto in tempi difficili come gli attuali. Cito infine il tema della formazione, giustamente raccomandato dai vescovi italiani nel decennio sull’educare. Ma essenziale, per quanto riguarda la comunità cristiana, è soprattutto l’esigenza che la Caritas sia pre- sente in ogni parrocchia almeno con un ani- matore parrocchiale.

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Caritas ItalianaRapporto annuale 2011

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Tutto questo, avendo ben presente che la Chiesa italiana, dopo la Settimana sociale di Reggio Calabria (ottobre 2010), ma direi anche dopo Madrid (Giornata mondiale della Gioventù, agosto 2011) e dopo Ancona (Congresso eucaristico nazionale, settembre 2011), ha di fronte una prospettiva di gran- de impegno, che riguarda – come affermano gli Orientamenti pastorali del decennio – proprio la formazione, la sensibilizzazione sul tema della solidarietà, l’animazione delle tante iniziative di carità, il coordinamento possibile delle presenze ecclesiali o di ispira- zione cristiana in questi ambiti.

Non a caso, il numero 39 degli Orien- tamenti dei vescovi italiani sul tema del- l’educare, parlando di “pedagogia dei fatti”, auspica che le nuove generazioni vengano aiutate a orientarsi verso il bene e verso l’amore, sull’esempio di Gesù, anche attra- verso iniziative di gratuità e di volontariato nei campi della solidarietà e del servizio. E questa è la nostra prospettiva: da 40 anni, per tutti gli anni che verranno.

S.E. Mons. Giuseppe MERISI presidente di Caritas Italiana

Caritas ItalianaRapporto annuale 2011Presentazione

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