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A N D A M E N T O D E G L I I N F O RT U N I S U L L AV O R O
DATI
©NUMERO
11
NOVEMBRE 2012
I N A I L - R o m a , P i a z z a l e G i u l i o P a s t o r e , 6 - Te l . 0 6 / 5 4 8 7 . 1 Segretaria di Redazione Vitalina Paris - Tel. 06/54872290 - Fax 06/54872603 Spedizione in abbonamento postale - art. 2, comma 20/c, legge 662/1996 - Filiale di Milano Iscrizione al N. 178 del 17/4/2000 del Registro della Stampa presso il Tribunale di Roma
QUESTO MESE:
Direttore Responsabile Carlo d’Amato Tabelle a cura di Andrea Bucciarelli
Capo redattore Alessandro Salvati Grafici a cura di Vitalina Paris
Questa newsletter è disponibile nel sito web dell’INAIL all’indirizzo http://www.inail.it alla sezione STATISTICHE
ISSN 2035-5645
ANCHE EUROSTAT CONFERMA IL CALO DEGLI INFORTUNI
PRINCIPALI FONTI SULL’OCCUPAZIONE STRANIERA
IMMIGRATI TRA CRISI E LAVORO
ANCHE EUROSTAT CONFERMA IL CALO DEGLI INFORTUNI
Il principale obiettivo di Eurostat, che raccoglie ed elabora i dati della Ue a fini statistici, è quello di promuove- re il processo di armonizzazione delle statistiche degli Stati membri; il progetto Esaw è la sua naturale arti- colazione per quanto riguarda gli infortuni in ambito lavorativo.
L’ingresso dei nuovi Stati, in realtà, ha risollevato il problema storico della confrontabilità dei dati, soprat- tutto per quei paesi che non dispon- gono di un sistema assicurativo spe- cifico e che presentano elevati livelli di sottodichiarazione dei dati (addi- rittura fino al 50%).
Gli ultimi dati diffusi da Eurostat (anno 2010) relativi ai tassi stan- dardizzati di incidenza infortunisti- ca (che a differenza dei valori asso- luti garantiscono un adeguato livello di affidabilità), mostrano per l’Italia un valore pari a 2.200 infortuni per 100.000 occupati (2.362 nel 2008 e 2.330 nel 2009), al di sotto di
quello rilevato per Spagna (3.541) e Germania (2.213). Il calo più significativo si osserva però per i casi mortali, dove l’indice passa (dal 2008 al 2010) da 2,4 a 1,6 deces- si per 100.000 occupati (al di sotto
di quello, seppur stimato, dell’Ue 27 pari a 1,9), segnando una riduzio- ne del 35% rispetto al 2008 e del 69% rispetto al 1998 (quando era pari a 5).
(Alessandro Salvati)
Spagna PortogalloPaesi BassiLussemburgoDanimarca Austria
Germania Italia
Finlandia Malta 0
500 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000
TAV. 1: TASSI STANDARDIZZATI DI INCIDENZA INFORTUNISTICA PER 100.000 OCCUPATI IN ALCUNI PAESI UE(2) Fonte Eurostat - Anno 2010
STATI MEMBRI 2008 2009 2010 STATI MEMBRI 2008 2009 2010
CASI MORTALI: TASSI STANDARDIZZATI DI INCIDENZA INFORTUNISTICA PER 100.000 OCCUPATI NEI PAESI U.E. (1) - FONTE EUROSTAT - ANNI 2008-2010
Unione Europea - 27 Paesi (*) 2,4 1,9 1,9 Lituania 5,0 3,9 3,7
Unione Europea - 15 Paesi (*) n.d 1,6 1,6 Lussemburgo 3,2 2,0 4,2
Belgio 3,2 1,6 n.d Ungheria 3,2 1,8 2,1
Bulgaria 3,6 2,2 2,1 Malta 1,9 n.d n.d
Repubblica Ceca 2,8 1,3 2,0 Paesi Bassi 2,8 0,6 0,5
Danimarca 1,5 0,6 0,8 Austria 4,3 2,3 1,8
Germania 1,9 0,7 0,8 Polonia 3,3 5,3 n.d
Estonia 2,3 2,5 2,1 Portogallo n.d 3,3 3,2
Irlanda 2,7 1,3 1,1 Romania 8,8 4,3 4,6
Spagna 2,6 2,0 1,8 Slovenia 3,4 2,5 2,3
Francia 1,7 2,1 2,5 Slovacchia 4,6 0,6 0,4
Italia 2,4 1,7 1,6 Finlandia 1,3 1,1 1,2
Cipro 6,1 1,8 5,5 Svezia 1,9 1,2 1,4
Lettonia 4,9 3,6 1,8 Regno Unito 0,8 0,6 0,7
(1) Infortuni indennizzati esclusi infortuni in itinere e quelli dovuti a incidenti stradali e a bordo di qualsiasi mezzo di trasporto nel corso del lavoro, in quanto non rilevati da tutti i Paesi.
(2) Infortuni con assenza dal lavoro di almeno 4 giorni, esclusi infortuni in itinere.
(*) dati stimati; Grecia esclusa
DENTRO LA NOTIZIA
IMMIGRATI TRA CRISI E LAVORO
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Lo scorso 30 ottobre è stato pre- sentato il Dossier statistico immi- grazione 2012 Caritas-Migran- tes, imperniato sui vari aspetti economico-sociali, culturali, giuri- dici e religiosi dell’immigrazione.
Le migrazioni, fenomeno inevita- bile in un mondo attraversato da crisi politiche ed economiche e caratterizzato da una diseguale distribuzione della ricchezza, hanno acquistato in tutta Europa una dimensione crescente nel corso degli ultimi decenni.
Secondo i dati forniti da Eurostat, al 1° gennaio 2011 la popolazio- ne di cittadinanza straniera resi- dente nella Ue ha superato quota 33 milioni, con un aumento di quasi un milione di unità rispetto all’anno precedente. Una cifra ragguardevole, ma che di per sé rappresenta poco più del 6% della popolazione dei 27 paesi dell’Ue.
A livello occupazionale, il 2011 ha fatto registrare rispetto agli ulti- mi due anni, un moderato incre- mento (+0,4%); alla leggera cresci- ta degli autoctoni (+0,2%) si è associato un aumento più sostenu- to degli stranieri (+3,1%) sebbene con ritmi inferiori a quelli del perio- do pre-crisi. Secondo l’Ocse, tutta- via, l’occupazione dei giovani stra- nieri è diminuita del 28% in Irlanda e del 16% in Spagna mentre è aumentata la percentuale di colo- ro che lavorano in condizioni di precariato (+15% in Grecia, +9%
in Finlandia e +11% nella Repubblica Ceca).
In Italia, secondo la stima del dos- sier, nel 2011 i lavoratori stranie- ri sono stati circa 2,5 milioni.
Lavorano soprattutto nel settore dell’assistenza familiare, dell’edi- lizia, dell’agricoltura, ma anche in molti altri comparti da quello marittimo a quello sportivo.
La vulnerabilità economica e
sociale di questi lavoratori li rende maggiormente soggetti al rischio infortunistico. Nel 2011, infatti, l’incidenza sul totale dei casi denunciati all’Inail ha rag- giunto il 15,9% a fronte di un 15,4% relativo all’anno precedente.
(Gina Romualdi)
TAV. 2: INFORTUNI DENUNCIATI OCCORSI AI LAVORATORI STRANIERI PER SESSO - INDU- STRIA E SERVIZI - ANNO EVENTO 2011
Fino a 34 anni 35,5%
35 - 49 anni 47,7%
50 - 64 anni 16,6%
65 anni e oltre 0,2%
Fino a 34 anni 44,0%
35 - 49 anni 45,4%
50 - 64 anni 10,5%
65 anni e oltre 0,1%
MASCHI FEMMINE
GESTIONE 2007 2008 2009 2010 2011 Var. %
2011/2007 INFORTUNI DENUNCIATI OCCORSI AI LAVORATORI STRANIERI PER GESTIONE
ANNI EVENTO 2007-2011
Agricoltura 5.479 5.574 5.719 5.876 5.824 6,3
Industria e servizi 133.703 136.976 112.217 112.732 109.058 -18,4
Dipendenti conto Stato 726 777 828 788 779 7,3
TOTALE 139.908 143.327 118.764 119.396 115.661 -17,3
Incidenza % sul totale infortuni 15,3 16,4 15,0 15,4 15,9 4,0
APPUNTI PROFESSIONALI
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PRINCIPALI FONTI SULL’OCCUPAZIONE STRANIERA
I dati relativi agli occupati stranie- ri stimati nel Dossier Caritas sono relativi ai lavoratori di effettiva cittadinanza straniera. Le princi- pali fonti sono l’archivio Inail e l’indagine sulle forze lavoro Istat.
L’archivio Inail contiene dati pro- venienti dalle Comunicazioni Obbligatorie del Ministero del Lavoro e dall’Agenzia delle Entrate in particolare dal modello 770 che contiene le denunce dei datori di lavoro delle retribuzioni dei lavoratori dipendenti. Si tratta di dati raccolti con finalità ammi- nistrative che consentono di rico- struire l’andamento del mercato del lavoro mediante le registra- zioni di contratti di assunzione e di cessazione di lavoro. Secondo tale archivio i nati all’estero risul- tano pari a 3,6 milioni (pari al 16,4% del totale).
La rilevazione campionaria con- dotta settimanalmente dall’Istat, invece, considera i lavoratori per cittadinanza e conduce ad un numero pari a 2,25 milioni, dato inferiore a quello Inail che include anche gli occupati di cittadinanza italiana nati in paesi di vecchia emigrazione. La stima di questi ultimi è pari ad un terzo del com- plesso dei nati all’estero, per cui, al netto di questi ultimi, anche il dato di fonte Inail riporta a circa 2,4 milioni di occupati (pari al 10% del totale), stima simile a quella riportata nel Dossier Cari- tas riferita ai lavoratori di effetti- va cittadinanza straniera.
Altra fonte, esaminata nel Secon- do rapporto annuale sul mercato del lavoro degli immigrati (luglio 2012), è l’Inps, che riporta i dati relativi ai lavoratori iscritti alle diverse gestioni pensionistiche.
Anche questi dati fanno riferi- mento alla cittadinanza e non al paese di nascita. Nel 2011
secondo l’Inps il numero dei soli lavoratori dipendenti con cittadi- nanza extracomunitaria è stato pari a poco più di 1,1 milioni a fronte di un totale di quasi 15 milioni di lavoratori (il 7,5% del totale).
(Liana Veronico)
TAV. 3: POPOLAZIONE (15 ANNI E OLTRE) E OCCUPATI PER CITTADINANZA - Fonte:
DOSSIER CARITAS - ANNO 2011
CITTADINANZA OCCUPATI PERSONE IN CERCA INATTIVI TOTALE (=100%) POPOLAZIONE (15 ANNI E OLTRE) PER CITTADINANZA E CONDIZIONE PROFESSIONALE
(COMPOSIZIONE PERCENTUALE E VALORI ASSOLUTI) - ANNO 2011
Italiani 43,0 3,7 53,2 48.146.414
UE 65,3 8,7 26,0 1.133.765
Extra UE 59,5 8,3 32,2 2.539.702
di cui: Albania 51,9 9,4 38,8 448.320
Marocco 47,9 12,9 39,2 306.876
Ucraina 74,7 5,1 20,2 176.940
Filippine 86,3 2,9 10,8 124.370
Moldavia 67,5 9,9 22,7 114.375
India 52,8 6,2 41,0 105.255
Repubblica Popolare Cinese 67,6 2,2 30,1 99.011
Fonte: Dossier Caritas, elaborazioni Italia Lavoro su dati Istat
92,9%
2,2% 4,9%
Italiani UE Extra UE
90,2%
3,2% 6,6%
Italiani UE Extra UE
OCCUPATI POPOLAZIONE
Finito di stampare dalla Tipolitografia INAIL di Milano il 20 dicembre 2012
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L’OSSERVATORIO STATISTICO
a cura di Adelina Brusco
LA PRODUZIONE INAIL
GLI INDENNIZZI PER INFORTUNIO
INDENNITÀ PER INABILITÀ TEMPORANEA (1)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Settembre 2011 36.473 3.417 39.890
Settembre 2012 29.703 2.838 32.541
Variazione % -18,56 -16,94 -18,42
Ott. 2010 - Set. 2011 447.351 38.824 486.175
Ott. 2011 - Set. 2012 398.037 34.975 433.012
Variazione % -11,02 -9,91 -10,93
(1)Per data di definizione.
Ott2011 Nov2011 Dic2011 Gen2012 Feb2012 Mar2012 Apr2012 Mag2012 Giu2012 Lug2012 Ago2012 Set2012
0 500 1000 1500 2000 2500 3000
TAV. 5: INDENNIZZI IN CAPITALE PER MESE DI EROGAZIONE
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA
Ott2011 Nov2011 Dic2011 Gen2012 Feb2012 Mar2012 Apr2012 Mag2012 Giu2012 Lug2012 Ago2012 Set2012
0 300 600 900
TAV. 6: RENDITE DIRETTE PER MESE DI COSTITUZIONE
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA
Ott2011 Nov2011 Dic2011 Gen2012 Feb2012 Mar2012 Apr2012 Mag2012 Giu2012 Lug2012 Ago2012 Set2012
0 40 80 120 160
TAV. 7: RENDITE A SUPERSTITI PER MESE DI COSTITUZIONE
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA
INDENNIZZI IN CAPITALE PER MENOMAZIONE PERMANENTE (DANNO BIOLOGICO) (2)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Settembre 2011 2.566 340 2.906
Settembre 2012 2.171 300 2.471
Variazione % -15,39 -11,76 -14,97
Ott. 2010 - Set. 2011 28.601 3.952 32.553
Ott. 2011 - Set. 2012 25.973 3.618 29.591
Variazione % -9,19 -8,45 -9,10
(2)Per data di erogazione.
RENDITE PER INABILITÀ/MENOMAZIONE PERMANENTE (3)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Settembre 2011 674 100 774
Settembre 2012 613 104 717
Variazione % -9,05 4,00 -7,36
Ott. 2010 - Set. 2011 7.675 1.209 8.884
Ott. 2011 - Set. 2012 7.155 1.200 8.355
Variazione % -6,78 -0,74 -5,95
(3)Per data di costituzione della rendita.
RENDITE A SUPERSTITI (4)
PERIODI GESTIONI
Industria e Servizi Agricoltura TOTALE
Settembre 2011 129 15 144
Settembre 2012 95 15 110
Variazione % -26,36 0,00 -23,61
Ott. 2010 - Set. 2011 1.529 193 1.722
Ott. 2011 - Set. 2012 1.342 169 1.511
Variazione % -12,23 -12,44 -12,25
(4)Per data di costituzione delle rendite (vedovi, orfani, ecc.).
Ott2011 Nov2011 Dic2011 Gen2012 Feb2012 Mar2012 Apr2012 Mag2012 Giu2012 Lug2012 Ago2012 Set2012
0 5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000 40000
TAV. 4: INDENNITÀ DI TEMPORANEA PER MESE DI DEFINIZIONE
INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA