Le sfide dell’immigrazione:
accogliere e favorire l’integrazione
il contesto locale e le buone pratiche
Dott.ssa Margherita Toma Lai-momo Soc. Cooperativa Sociale
Bologna, 09 maggio 2017
I migranti nel mondo sono 244 milioni, 76 milioni sono in Europa.
65,3 milioni di persone in tutto il mondo sono state costrette a fuggire dal proprio Paese (quasi un’altra Italia)
Di queste, circa 21,3 milioni sono rifugiati, più della metà dei quali di età inferiore ai 18 anni.
La migrazione forzata nel mondo
Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo art. 14 (1948)
«Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni»
Costituzione italiana art. 10 comma 3 (1948)
«Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge»
Convenzione Ginevra (1951)
«è considerato rifugiato chi, temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori dal Paese di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo Paese»
Migrazione forzata e Protezione
internazionale: Chi è un rifugiato?
2011-2013 ENA (Emergenza Nord Africa)
2013-2014 (Operazione Mare Nostrum)
Sbarchi raddoppiati – naufragio 03 ottobre 2013 (366 vittime)
2014-2017 (Operazione Triton - Emergenza Sbarchi)
Sbarchi in costante aumento 150.000-180.000 all’anno
La migrazione forzata di massa
verso l’Europa
Salvataggio – navi italiane ed europee pattugliano le coste a sud dell’Italia e soccorrono i migranti sui barconi per evitare ulteriori naufragi
Accoglienza – ogni regione italiana accoglie una percentuale fissa di profughi sul totale degli sbarchi (Emilia-Romagna: 6%)
Protezione – ogni profugo ha il diritto di richiedere
protezione allo stato italiano e di attendere l’esito della richiesta in situazione di sicurezza
La risposta italiana alla crisi
umanitaria
SPRAR – Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati (in vigore dal 2002)
Sistema di accoglienza previsto dalla normativa italiana
Gestione del Ministero dell’Interno e degli enti locali
CAS – Centro di Accoglienza Straordinario
Sistema di accoglienza in assenza di sufficienti posti nel sistema SPRAR
Gestione diretta ed esclusiva del Ministero dell’Interno (Prefetture locali)
Sistema di accoglienza in Italia:
SPRAR e CAS
- febbraio – aprile 2014:
CAS Villa Angeli – 50 posti (succesivamente 90)
CAS Villa Aldini – 80 posti (succesivamente 100)
- luglio 2014:
Hub Regionale via Mattei: 275 posti (successivamente 334)
- fine 2014-ad oggi:
CAS accoglienza diffusa: nuovo modello di accoglienza (dai 4 ai 30 posti per struttura)
I Centri di Accoglienza Straordinaria a
Bologna
Data available at: http://www.bolognacares.it/wp-content/uploads/2015/06/infografiche_sistema-di-accoglienza-31-12-16_update.pdf
L’accoglienza sul territorio di
Bologna
Data available at: http://www.bolognacares.it/wp-content/uploads/2015/06/infografiche_sistema-di-accoglienza-31-12-16_update.pdf
Vitto, alloggio ed erogazione beni prima necessità
Attività di supporto alla procedura di richiesta di protezione internazionale
Gestione della vita di comunità – mediazione dei conflitti
Mediazione linguistico culturale
Attività di supporto nell’accesso ai servizi socio-sanitari
Apprendimento della lingua italiana
Attività connesse al volontariato, all’associazionismo e ai lavori di pubblica utilità
Attività di informazione e orientamento lavorativo
Servizi erogati in accoglienza nei
CAS
Esperienza Accoglienza Castello d’Argile
https://www.youtube.com/watch?v=W5DdYYQfBlE
Esperienza Accoglienza Bentivoglio
https://www.youtube.com/watch?v=rc0PHQefVd4
Buone pratiche: raccontare l’accoglienza
e il volontariato con i video
Fragilità – migrazione forzata
Permesso di soggiorno temporaneo per richiesta asilo (limiti)
Lunghi tempi di attesa – incertezza dell’esito
Difficoltà apprendimento linguistico causa analfabetismo – basso livello di istruzione
Forti vulnerabilità psicologiche – traumi