• Non ci sono risultati.

Forse armate - Giancarla Tiralongo - Toni Capuozzo

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Forse armate - Giancarla Tiralongo - Toni Capuozzo"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

9

Introduzione

Mi trovo ad aver finito di leggere Forse armate e a scri- vere queste poche righe di introduzione nel momento peggiore. Perché ancora una volta da una strada afghana è giunta la notizia di un militare italiano ucciso da un or- digno esplosivo improvvisato. Ogni volta, se conosci quei posti e quei militari, è una specie di pugno allo stomaco:

conosci quella paura sottile per una minaccia sempre pre- sente, sai la tensione senza parole che precede ogni usci- ta, sai quell’allegria che prende l’equipaggio del mezzo quando ancora una volta sono tornati alla base indenni.

Sai come contano i giorni che mancano al ritorno, ma sai anche l’impegno che ci mettono a lasciare un paese mi- gliore di quello che hanno trovato. E allora, davanti a una morte così vigliacca e ingiusta, non ti resta che aspettare il nome e il cognome, per vedere se lo conosci, e poi per- derti in biografie che ti sembra si assomiglino tutte, rac- contate con il tono di circostanza da noi cronisti, mentre le televisioni fanno la posta alle case disperate, e sai già quali saranno le immagini di un altro funerale di stato.

Stavolta, in mezzo a tutto questo, c’è stato il libro di Gian- carla Tiralongo. E ho appena letto, sorridendo amaro, la scena dell’auto dei carabinieri che si ferma sotto casa, e della paura che ha avvolto la casa, per un momento, fino a quando si è capito che era solo per un innocente saluto.

Ho appena letto tutto il resto, e anche adesso, nel mo-

(2)

10

mento peggiore, penso che faccia bene, che non sia una nota stonata. Perché questo piccolo popolo in divisa, e le ombre che gli stanno dietro, compaiono in genere solo nei momenti del dramma, come un coro greco di lutti e disperazione. C’è stato un tempo, quando le missioni internazionali erano ancora una novità, che venivano fil- mate le partenze, e gli arrivederci. Adesso, solo i ritorni senza vita. E dunque è giusto che si sappia qualcosa di più, e che quelle vite vengano restituite alla loro pienezza, è sacrosanto che si possa sorridere dei guai di una don- na di militare, almeno in quello che differiscono dai guai di tutte le altre donne. È una levità, quella che strappa il sorriso, che non rivela un mondo nascosto, né squarcia il velo su un’intimità celata. Semplicemente, ci racconta che le famiglie dei militari sono famiglie che cercano casa, che traslocano, in cui si fa l’amore e si litiga, in cui si cre- scono figli e li si trascina da una scuola all’altra, in cui ci si divide, male, le incombenze domestiche, in cui ci si ama e non ci si sopporta. Famiglie italiane tipiche, viene da dire, con la differenza di una certa mobilità in patria, e il respiro sospeso di viaggi lontani. Avendoli conosciuti da vicino, e proprio in quei viaggi lontani, so che i nostri militari sono spesso poco compresi dal loro stesso paese.

Li dipingono come eroi o come guerrieri, come boy scout che distribuiscono caramelle o come gente che va a ri- schiare per qualche lira in più (è l’insinuazione che più li offende, e quella che permette meno di capire di che pasta siano fatti). Conoscendoli so che sono uomini e donne un po’ speciali, per il senso della patria, del lavoro, per la loro onestà morale e professionale. Ma so anche che sono

(3)

11

normali: gente che fa le ore piccole per vedersi una partita di calcio italiana, che è felice per una pizza in compagnia allo spaccio, che dice le bugie al telefono (è tutto tran- quillo, tutto bene, tutto a posto) per tranquillizzare tutti a casa. E così questo piccolo libro ci racconta che dietro a ognuno di loro c’è una donna – e per le donne un uomo – speciale e normale insieme. Non una superdonna, ma una donna afflitta da mille incombenze, e qualche volta anche dalla linea. Non una che esibisce la perfezione, ma una che racconta tutte le smagliature di una vita compli- cata. Cioè una donna vera. Di speciale c’è solo che Gian- carla Tiralongo sa sorridere su se stessa e sugli altri, non si prende troppo sul serio. Che è l’unico modo di raccon- tare seriamente come stanno le cose.

Toni Capuozzo

Riferimenti

Documenti correlati

Non risposi al telefono, alzai il cappuccio della felpa e seguii Francesca, che intanto aveva preso a camminare verso piazza della Repubblica.. Quelle vie poco illuminate si

7 Scrivi in ciascuna tabella il numero decimale Scrivi in ciascuna tabella il numero decimale corrispondente alla frazione indicata.. corrispondente alla

• Profilo ematochimico (emocromo con formula leucocitaria, albumine, alp, ast, alt, gamma gt , proteine totali, bun, creatinina, glicemia, elettroforesi proteica).. •

Se lo sai dillo anche a me (Di tutto di più) download gratis Ebook Download Gratis EPUB Il meglio d'Italia: Sai qual è?. Se lo sai dillo anche a me (Di tutto di più) Ebook

[r]

Il SAI, Sistema di Audit Interno, è un applicativo sviluppato ad hoc, parallelamente alla metodologia, per il supporto alle attività di Audit Interno e la condivisione dei

Come ministro degli esteri hai lanciato l’Agenzia -che qui voglio ringraziare in particolare ad iniziare dalla direttrice Frigenti e tutto i suo staff per il grande lavoro fatto-,

Dovendo rinunciare il più possibile ai tappeti, le persone allergiche ai pollini e alla polvere di casa trovano nel riscaldamento a pavimento una.. soluzione in grado di offrire