• Non ci sono risultati.

Gruppo Solidarietà

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Gruppo Solidarietà"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

Gruppo Solidarietà – www.grusol.it 6 giugno 2020

Claudio Maria Maffei, Coordinatore Scientifico di Chronic-on

Un Comitato senza senso: quello per la valutazione del Piano Socio-Sanitario 2020- 2022 della Regione Marche

Con una recente delibera (la 664 del 3 giugno) la Regione Marche si sarebbe data uno strumento per il monitoraggio e la valutazione del nuovo Piano socio-sanitario: un Comitato la cui composizione e la sua modalità di funzionamento sono sicura garanzia di un non-monitoraggio e di una non-valutazione.

Già la lettura del testo del deliberato fornisce tutti gli elementi necessari ad una valutazione del Comitato. Leggiamolo e commentiamolo punto per punto. Sono sei (ce la caveremo presto). Eccoli seguiti da un breve commento. Una sola premessa: il Piano è un brutto Piano o meglio ancora un non-Piano come già da me illustrato in questa sede a proposito della parte ospedaliera. Una sola informazione preliminare: faranno parte del Comitato 34 (trentaquattro) persone tra sindacati, Associazioni, rappresentanti degli Enti, ecc.

Primo punto: il Comitato di valutazione dovrà verificare, periodicamente, lo stato di attuazione degli interventi previsti nel PSSR 2020-2022, anche attraverso la misura degli indicatori previsti dalle schede intervento del Piano, e concorrere a verificare nel complesso il raggiungimento degli obiettivi e l’impatto delle politiche sui destinatari. Commento: la Regione Marche è totalmente priva di un sistema informativo e quindi non si capisce come e dove possa trovare i dati che servono per il monitoraggio. Basta controllare nei siti istituzionali della Regione e in quello della Agenzia Regionale Sanitaria per accorgersene. Peraltro gli indicatori riportati nelle diverse schede intervento si dividono soprattutto nelle seguenti categorie: mal individuati, non calcolabili, assenti.

Secondo punto: il Comitato è presieduto dall’Assessore alla Tutela della salute, o suo delegato, che provvederà con proprio atto alla nomina dei componenti. Commento: la Giunta è in scadenza, non c’è mai stato assessore e soprattutto quando mai si è visto che un valutato (e cioè il responsabile politico del Piano) presiede il Comitato che lo deve valutare?

Terzo punto: l’attività del Comitato sarà coordinata dal Dirigente del Servizio Sanità, con il supporto di una segreteria tecnica. Commento: di nuovo quando mai si è visto che un valutato (il responsabile tecnico del Piano) coordina il Comitato che lo deve valutare?

Quarto punto. L’attività del Comitato di valutazione del Piano socio sanitario regionale potrà essere organizzata in sottogruppi tematici a seconda delle materie oggetto di esame e confronto.

Commento: nulla da segnalare.

Quinto punto. Per l’espletamento del suo mandato il Comitato potrà avvalersi di metodi di confronto partecipativi. Commento: e quali sarebbero i metodi non partecipativi?

Sesto punto. Il Comitato di valutazione del Piano socio sanitario regionale si riunisce almeno due volte l'anno al fine dell’espletamento delle proprie attività. Commento: ma come si può pensare che un’attività di questa complessità si possa svolgere con riunioni semestrali e non senza un lavoro costante e capillare sui diversi temi?

(2)

Gruppo Solidarietà – www.grusol.it 6 giugno 2020

Le anomalie della Delibera non finiscono qui. Il realtà il Consiglio Regionale avrebbe un Comitato per il controllo e la valutazione delle politiche con le funzioni di:

a) controllo sull’attuazione delle leggi e di valutazione degli effetti delle politiche regionali al fine di verificarne i risultati, anche nell’ottica del controllo della spesa;

b) controllo sull’attuazione del programma di governo regionale e sull’operato della Giunta regionale.

Essenziale funzione del Comitato (leggiamo dal Regolamento interno del Consiglio) sarebbe poi quella di realizzare studi ( missioni valutative) volti a raccogliere ed analizzare informazioni per approfondire specifiche questioni legate all’attuazione delle leggi e agli effetti delle interventi approvati. Dei rapporti con questo Comitato la Delibera 664/2020 nulla ci dice.

Questa Delibera purtroppo conferma in modo esplicito sino ad essere quasi imbarazzante che la Regione intende rinunciare a qualunque forma di valutazione del proprio operato in sanità. Del resto questo si era già visto in occasione della Relazione sulla performance 2018 degli uffici e dei servizi della Regione e della analoga Relazione sulla performance 2017.

In sintesi: un Piano che non risponde ai requisiti di un Piano dovrebbe essere come previsto al suo stesso interno monitorato e valutato. Per farlo viene istituito un Comitato non indipendente presieduto e nominato da chi ne è il responsabile politico peraltro in scadenza. Il Comitato ha una composizione pletorica, non dispone di dati e può limitarsi a incontri semestrali. E così si perde un’

altra importante occasione di crescita del sistema.

Esistono proposte alternative? Certamente. Una Commissione indipendente fatta da pochi tecnici nominata a livello centrale da Ministero e coordinata dalla Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali.

Questa commissione si dovrebbe interfacciare periodicamente con un comitato consultivo con i rappresentanti dei vari portatori di interesse.

Dello stesso autore nel nostro sito

Bilancio della giunta sulla legislatura: una lettura tecnica del capitolo sanità

Rete ospedaliera COVID-19 e Fiera Hospital. Analisi e proposta

Rete ospedaliera e Piano sociosanitario dopo il passaggio in Commissione

Liste di garanzia e liste di attesa nelle Marche. I maggiori garantiti sono i privati

La proposta di Piano sanitario ed il rapporto con ospedalità privata

Mobilità sanitaria dei privati, budget e programmazione regionale

Sostieni il Gruppo Solidarietà con il 5x1000 codice fiscale 91004430426

Riferimenti

Documenti correlati

Nell'ambito delle iniziative volte alla tutela dei minori nello spettro autistico fino al dodicesimo anno di età, il Distretto Socio Sanitario LT4, che comprende i

Rolnik 68 , alcuni fattori socio-economici assumono un rilievo importante nella valutazione delle cause della mancata attuazione del diritto a un alloggio adeguato: tra questi,

Consideriamone almeno due: come detto più volte, la maggiorazione della scala di equivalenza avrà un effetto moltiplicatore sul reddito e dunque, a parità di condizioni di

Almeno il 60% (ma talvolta fino all’80%) della valutazione verte su criteri di qualità, definiti dai professionisti stessi che hanno in carico le persone candidate ad usufruire

nel caricare tutte le famiglie, anche quelle in difficoltà, di responsabilità in riferimento all’istruzione e alla valutazione delle/dei proprie/i figlie/i, costringendole a un

L’impiego del farmaco ad alto costo, in alternativa a quello a basso costo, comporta una maggiore spesa per il Servizio sanitario nazionale stimabile in almeno 200 milioni di

o La valutazione dei bisogni della comunità e l’attenzione ai determinanti della salute (anche quelli cosiddetti “distali”, ovvero quelli socio-economici, che sono alla base

3 comma 2 ter del Decreto Legislativo 109/1998, secondo cui, per quantificare la compartecipazione ad un servizio sociale o socio-sanitario usufruito da una persona con