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U Covid-19: meno albumina, più rischio trombotico

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Academic year: 2022

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M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVII numero 5 - 2020 n 27

A ggiornAmenti

U

na ricerca della Sapienza e del Policlinico Umberto I di Roma condotta su pa- zienti Covid-19, ai quali sono stati valutati i valori di albumina nel sangue, fornisce una nuova inter- pretazione del rischio trombotico, aprendo la strada all’identificazio- ne precoce dei soggetti ad alto ri- schio e a nuove prospettive tera- peutiche. Lo studio è stato pubbli- cato su Circulation Research.

“L’albumina è un predittore indi- pendente di trombosi, infarto, ic- tus, embolia polmonare. In parti- colare il nostro studio ha dimo- strato che i pazienti Covid-19 con valori <35 g/L di albumina aveva- no più frequentemente episodi trombotici, un fatto clinicamente importante poiché le trombosi sia venose che arteriose sono tra le principali cause di mortalità in questi soggetti” - spiega a M.D.

Francesco Violi, Dipartimento di Medicina interna Specialità Medi- che della Sapienza e Direttore del- la I Clinica Medica del Policlinico Umberto I di Roma.

þ Funzioni dell’albumina

L’albumina è la più importante molecola dall’azione antinfiam- matoria e antiossidante nell’orga- nismo umano. L’importanza di queste funzioni è confermata dal fatto che quando vi è una riduzio-

ne dei livelli di albumina plasmati- ca, le cellule producono elevate quantità di radicali di ossigeno, portando ad una attivazione in- controllata delle cellule fino alla loro morte. Usualmente viene va- lutata in pazienti epatopatici poi- ché, essendo sintetizzata dal fe- gato, la sua concentrazione pla- smatica diminuisce nelle gravi in- sufficienze epatiche.

þ Ricerca

“La plausibilità del nostro studio è ben documentata, non foss’altro perché negli ultimi cinque anni so- no stati pubblicati diverse ricer- che che dimostrano che il rischio di trombosi aumenta in presenza di valori <35 g/L di albumina” - chiarisce il Prof. Violi.

Partendo dall’assunto che, in qual- siasi condizione clinica, quando l’albumina è inferiore a <35g/L il rischio di trombosi arteriosa e ve- nosa aumenta, i ricercatori hanno verificato questi dati nei pazienti Covid-19.

Lo studio, condotto su 73 pazienti ricoverati presso i reparti di Malat- tie infettive e di Terapia intensiva del Policlinico Umberto I, ha di- mostrato che in questi soggetti, soprattutto quelli gravi o che an- davano incontro a complicanze trombotiche, avevano valori di al- bumina <35g/L.

þ Ricadute in pratica clinica In pratica clinica è dunque impor- tante valutare tempestivamente i valori di albumina perché permet- te di identificare i soggetti a ri- schio di trombosi: la ricerca con- ferma che pazienti con valori <35 g/L di albumina avevano un D-Di- mero più alto, segno di attivazio- ne della coagulazione.

“La valutazione dell’albumina è importante anche dal punto di vi- sta nutrizionale: se i pazienti pre- sentano ipoalbuminuria prima del Covid-19, l’attività infiammatoria del virus sarà più grave.

È quindi molto importante valuta- re sempre lo stato nutrizionale dei soggetti anziani e fragili, an- che per prevenire gli eventi trom- botici.

Dal punto di vista terapeutico una ipotesi è che l’infusione di albumi- na potrebbe essere in grado di mi- gliorare la prognosi. Abbiamo av- viato uno studio pilota e se i risul- tati fossero positivi sarebbe un ul- teriore tassello alla lotta contro il Coronavirus”.

n D

iagnostica

Covid-19: meno albumina, più rischio trombotico

BIBLIOGRAFIA

•Violi F, Ceccarelli G, Cangemi R et al. Hypoalbuminemia, coagulopathy and Vascular Disease in Covid-19 . Circulation Research Jun 2020 https://doi.org/10.1161/

CIRCRESAHA.120.317173

Attraverso il presente QR-Code è possibile ascoltare con tablet/smartphone il commento di Francesco Violi

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