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I Il malato al centro del processo terapeutico

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p r o f i l i

18 M.D. Medicinae Doctor - Anno XXII numero 5 - Giugno-Luglio 2015

I

l paziente protagonista in prima persona per la valutazione della tossicità dei farmaci oncologici negli studi clinici grazie all’Italian PRO-CTCAE Study Group. Dopo Giappone, Spagna e Germania, dal National Cancer Institute america- no, arriva anche in Italia il PRO- CTCAE, sigla tanto impronunciabi- le quanto innovativa per il cosid- detto patient empowerment e che sta a significare Patient Reported Outcomes - Common Terminology Criteria for Adverse Event.

Ma cosa è e soprattutto a cosa serve il PRO-CTCAE? Si tratta di un questionario che negli USA è ormai uno strumento standard usato nelle ricerche cliniche che consente al malato oncologico di segnalare in autonomia e in manie- ra dettagliata gli effetti collaterali della terapia antitumorale che gli viene somministrata.

Questa strategia di coinvolgimento

del malato, che si trova a essere davvero al centro del processo te- rapeutico, arriva in Italia grazie all’alleanza tra pazienti e oncologi medici che - in collaborazione con la Fondazione SmithKline - hanno costituito l’Italian PRO-CTCAE Stu- dy Group.

Recentemente nel nostro Paese ha preso, infatti, il via la procedura di adattamento alla nostra lingua dello strumento PRO-CTCAE ela- borato oltreoceano, cui seguirà la fase di validazione.

“L’obiettivo - spiega Gian Franco Gensini, Professore ordinario pres- so la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze e Presi- dente della Fondazione SmithKline - è valutare quanto un evento av- verso possa interferire nel quotidia- no, al di là di ciò che può essere colto dai medici, pur con il massi- mo dell’attenzione”.

Diversi studi, nel corso degli ultimi

anni, hanno dimostrato come, du- rante la conduzione di uno studio clinico, spesso la tossicità relativa ai trattamenti antitumorali sia sot- tostimata dai ricercatori. In Italia una ricerca pubblicata recente- mente nel Journal of Clinical On- cology ha confermato questo dato prendendo in esame i dati di tre ricerche cliniche coordinate dal- l’Unità Sperimentazioni Cliniche dell’Istituto Nazionale Tumori di Napoli diretta dal Dr. Francesco Perrone che spiega: “Abbiamo va- lutato sei tossicità con una elevata componente soggettiva (nausea, vomito, anoressia, alopecia, diar- rea e stipsi) in oltre 1.000 pazienti e abbiamo trovato che vi è una sottostima da parte dei medici ri- cercatori che oscilla dal 47% al 74%. Solo l’integrazione con uno strumento compilato direttamente dal paziente può modificare que- sto fenomeno”.

In collaborazione con la Fondazione SmithKline, prende il via anche in Italia il PRO-CTCAE Study Group. Gruppo di studio che si avvale del PRO-CTCAE, un questionario che negli USA è ormai uno strumento standard usato nelle ricerche cliniche che consente al malato oncologico

di segnalare gli effetti collaterali della terapia antitumorale somministrata

Il malato al centro del processo terapeutico

Italian PRO-CTCAE Study Group

L’Italian PRO-CTCAE Study Group si è costituito legalmente il 19 giugno 2014 e si avvale del supporto e delle

competenze di: associazioni pazienti con la Favo (responsabile delle relazioni con il National Cancer Institute con

il quale ha sottoscritto l’accordo per il trasferimento e la validazione in Italia del PRO-CTCAE), società scientifiche

con l’Aiom, Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori – Ircss Pascale di Napoli, Azienda Ospedaliero-

Universitaria di Parma, Fondazione SmithKline nonché dell’expertise della Direzione Medica di AstraZeneca e

GSK. L’iniziativa è supportata grazie a un unconditional grant di GSK.

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