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OCCUPAZIONE FEMMINILE: ITALIA IN CODAALL’EUROPA DATI

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Academic year: 2022

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5

A N D A M E N T O D E G L I I N F O RT U N I S U L L AV O R O

DATI

©

NUMERO

2

FEBBRAIO 2010

I N A I L - R o m a , P i a z z a l e G i u l i o P a s t o r e , 6 - Te l . 0 6 / 5 4 8 7 . 1 Segretaria di Redazione Vitalina Paris - Tel. 06/54872290 - Fax 06/54872603 Spedizione in abbonamento postale - art. 2, comma 20/c, legge 662/1996 - Filiale di Milano Iscrizione al N. 178 del 17/4/2000 del Registro della Stampa presso il Tribunale di Roma

QUESTO MESE:

Direttore Responsabile Antonella Onofri Tabelle a cura di Alessandro Salvati

Capo redattore Franco D’Amico Grafici a cura di Vitalina Paris

Questa newsletter è disponibile nel sito web dell’INAIL all’indirizzo http://www.inail.it alla sezione STATISTICHE

ISSN 2035-5645

OCCUPAZIONE FEMMINILE: ITALIA IN CODA ALL’EUROPA

Eurostat ha fotografato le diffe- renze tra la realtà occupazionale femminile e quella maschile in Europa: a gennaio 2010 per la prima volta dopo dieci anni, il tasso di disoccupazione della UE27 è stato più alto per gli uomini che per le donne (9,7%

contro 9,3%). Tuttavia, l’Italia si distingue avendo il tasso di occu- pazione femminile tra i più bassi d’Europa, 46,1%, inferiore di circa 12 punti rispetto a quello medio dell’UE27 (58,7%). Se- condo le ultime stime ISTAT in Italia le donne occupate ammon- tano a 9,2 milioni, rappresentano il 40% del complesso degli occu- pati e sono concentrate prevalen- temente nel Centro-Nord. Infatti, ad un tasso di occupazione fem- minile del 30,8% nel meridione, si contrappone un 56% circa nel Nord. Il generale calo dell’occu- pazione registrato nel nostro

Paese nell’ultimo anno a causa della crisi (22,9 milioni di occu- pati a gennaio 2010 contro i 23,2 del gennaio 2009, -1,3%) ha colpito entrambi i sessi ma, nell’industria, per le “tute rosa”

la diminuzione è stata più che doppia rispetto a quella delle

“tute blu” (-10,5% contro -4,2%).

Per gli infortuni sul lavoro, invece, la diminuzione è stata più sensibi- le per gli uomini che per le donne per le quali nel 2008 sono state poco più di 250.000 le denunce, di cui 87 mortali.

(Francesca Marracino)

Francia Germania Grecia Italia Regno Unito Spagna 0

10 20 30 40 50 60 70

TAV. 1: TASSI DI OCCUPAZIONE FEMMINILE PER ALCUNI PAESI DELL’UE27 (III TRIMESTRE 2009 - FONTE EUROSTAT)

OCCUPAZIONE FEMMINILE: ITALIA IN CODA ALL’EUROPA

LA CONDIZIONE DELLA DONNA IN ITALIA E NEL MONDO

LA CUSTOMER SATISFACTION DIVENTA ANCHE

STRUMENTO MERITOCRATICO

RIPARTIZIONE INFORTUNI IN COMPLESSO INFORTUNI MORTALI

GEOGRAFICA Maschi Femmine Totale % Femmine

Maschi Femmine Totale % Femmine

sul Totale sul Totale

INFORTUNI DENUNCIATI PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E SESSO - ANNO EVENTO 2008

Nord-Ovest 176.794 73.422 250.216 29,3 262 25 287 8,7

Nord-Est 205.935 76.960 282.895 27,2 261 22 283 7,8

Centro 119.308 55.232 174.540 31,6 178 27 205 13,2

Sud 83.681 30.200 113.881 26,5 232 8 240 3,3

Isole 38.752 14.860 53.612 27,7 100 5 105 4,8

ITALIA 624.470 250.674 875.144 28,6 1.033 87 1.120 7,8

(Valori %)

UE27

(2)

DENTRO LA NOTIZIA

LA CONDIZIONE

DELLA DONNA IN ITALIA E NEL MONDO

6

Il World Economic Forum analiz- za la vita economica e politica, l’istruzione e la salute delle donne nel mondo. L’ultimo Rapporto, “The Global Gender Gap Report 2009”, ha illustrato la condizione femminile in 134 paesi, che rappresentano il 90%

della popolazione mondiale, secondo 14 indicatori di natura economica, demografica e sociale.

L’Italia è risultata 72ª per dispari- tà uomo-donna, e in particolare 95ª per gli indicatori della vita economica, 88ª per la politica sanitaria, la speranza di vita e la partecipazione al lavoro, 91ª per il reddito da lavoro, 45ª per la partecipazione alla politica e 46ª per il livello di scolarità raggiunto.

Le donne dirigenti sono il 13%, quelle presenti nei consigli di amministrazione di aziende quo- tate il 5,9%, le lavoratrici auto- nome il 30%. Il tasso di fertilità è di 1,4 figli e le donne che lascia- no il lavoro dopo il primo figlio sono il 20%.

Dal Rapporto emerge che per ottenere risultati che si avvicinino a quelli delle prime tre in classi- fica (Islanda, Finlandia, Nor- vegia), la strada da percorrere è ancora lunga.

In Italia, a fronte di un 40% circa

di occupate, l’incidenza infortu- nistica risulta pari al 28,6%, che si riduce al 7,8% per i casi mor- tali. Se però si considerano i soli infortuni in itinere, le percentua- li salgono rispettivamente al 47,6% e al 18,2%. I settori con maggior incidenza infortunistica femminile sono Personale dome- stico e Sanità e servizi sociali (rispettivamente 89,3% e 74,5%), notoriamente a basso

rischio. L’età media all’infortunio è 47 anni per le agricole e 39 per le lavoratrici dell’Industria e Servizi. L’8% degli infortuni in Agricoltura riguarda donne stra- niere, in particolare rumene, albanesi e polacche, invece nell’Industria e Servizi la percen- tuale sale al 13,5 e coinvolge principalmente rumene, maroc- chine e albanesi.

(Silvia Mochi)

TAV. 2: SETTORI DI ATTIVITÀ A PIÙ ALTA INCI- DENZA INFORTUNISTICA FEMMINILE - ANNO EVENTO 2008

0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100

% Femmine % Maschi

Personale domestico

Sanità e servizi sociali

Enti pubblici

e locali

Istruzione privata

Alberghi e ristoranti

Interme- diazione finanziaria

Industria tessile

Fino a 34 anni 35-49 50-64 65 e oltre Totale

GESTIONE

Totale % donne Totale % donne Totale % donne Totale % donne Totale % donne infortuni sul totale infortuni sul totale infortuni sul totale infortuni sul totale infortuni sul totale INFORTUNI DENUNCIATI PER GESTIONE E CLASSE DI ETÀ - ANNO EVENTO 2008

Agricoltura 10.630 14,9 19.872 22,4 16.509 30,1 6.344 12,9 53.355 22,2

Industria

e Servizi 306.436 25,2 333.254 28,4 137.845 29,7 12.743 30,1 790.278 27,4

Dipendenti

Conto Stato 3.640 64,9 14.141 67,9 13.405 74,7 325 61,5 31.511 70,4

TOTALE 320.706 25,3 367.267 29,6 167.759 33,4 19.412 25,0 875.144 28,6

(Valori %)

(3)

APPUNTI PROFESSIONALI

LA CUSTOMER SATISFACTION DIVENTA ANCHE STRUMENTO MERITOCRATICO

7 L’indagine periodica di Customer

Satisfaction rivolta agli utenti delle sedi INAIL, costituisce uno strumento utile per misurare il grado di soddisfazione ed indivi- duare eventuali aree critiche nei servizi erogati al fine del miglio- ramento degli stessi. Da que- st’anno, in base alle nuove previ- sioni contrattuali e normative che legano l’erogazione di una quota parte del salario accesso- rio alle valutazioni degli utenti, l’indagine diventerà, attraverso i suoi risultati, anche uno strumen- to di valutazione differenziata dei risultati collettivi delle struttu- re. La nuova indagine campiona- ria prevede nuovi canali di rac- colta dati quali l’intervista telefo- nica tramite Contact Center e il questionario via Web, che inte- grano quello tradizionale presso le Sedi. Inoltre è prevista l’esten- sione dell’indagine a tutte le Sedi INAIL. Per questo nuovo progetto, al fine di testare i nuovi canali di rilevazione Web e Contact-Center, nel mese di otto- bre è stata condotta un’indagine sperimentale su alcune Sedi.

L’obiettivo era verificare la fatti- bilità e le criticità del progetto, nonché l’ottimizzazione della numerosità campionaria. E’ stato

predisposto un questionario più snello di quello finora utilizzato e unico per i tre diversi canali. La numerosità campionaria, a livel- lo di singola Sede, è stata fissa- ta a 150 questionari compilati, 50 per ciascun canale. I dati ver- ranno elaborati complessiva- mente a prescindere dal mezzo di rilevazione utilizzato e con- correranno a formare il risultato totale della Sede cui si riferisco-

no. Per misurare il grado di sod- disfazione sugli aspetti monito- rati, si richiede all’utente di esprimere il proprio giudizio attraverso, come sempre, una scala Likert a 5 valori. Come obiettivo da raggiungere è stato fissato il giudizio “abbastanza soddisfatto” rispetto al quale verrà valutato l’operato della Sede.

(Maria Cristina Paoletti)

TAV. 3: GIUDIZIO COMPLESSIVO SUI SERVIZI INAIL PER FONTE DI RILEVAZIONE - INDAGINE SPERIMENTALE OTTOBRE 2009

Web Sede Contact-Center Nel complesso

9 5 3 5 1 5

GIUDIZIO WEB SEDE CONTACT-CENTER NEL COMPLESSO

(Scala Likert) Aziende Infortunati Aziende Infortunati Aziende Infortunati Aziende Infortunati GIUDIZIO COMPLESSIVO SUI SERVIZI INAIL PER FONTE DI RILEVAZIONE E TIPOLOGIA DI

UTENTE - INDAGINE SPERIMENTALE OTTOBRE 2009

0 = Non sa, non risponde - - -

1 = Per niente soddisfatto 5,4% 0,0% 2,8% 2,1% 2,0% 3,0% 3,0% 2,4%

2 = Poco soddisfatto 14,1% 20,0% 16,4% 9,9% 7,7% 11,8% 12,3% 10,7%

3 = Abbastanza soddisfatto 55,7% 60,0% 63,7% 56,1% 75,3% 72,8% 66,9% 62,7%

4 = Molto soddisfatto 24,8% 20,0% 17,1% 31,9% 15,0% 12,4% 17,8% 24,2%

TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

3.15

3.10

3.05

3.00

2.95

2.90

GIUDIZIO MEDIO (valori scala Likert)

OBIETTIVO

(4)

TIPOLITOGRAFIA INAIL - MILANO

8

L’OSSERVATORIO STATISTICO

a cura di Adelina Brusco

LA PRODUZIONE INAIL

GLI INDENNIZZI PER INFORTUNIO

INDENNITÀ PER INABILITÀ TEMPORANEA (1)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Dicembre 2008 40.475 3.505 43.980

Dicembre 2009 36.211 3.584 39.795

Variazione % -10,53 2,25 -9,52

Gen. 2008 - Dic. 2008 543.093 44.242 587.335 Gen. 2009 - Dic. 2009 480.125 42.784 522.909

Variazione % -11,59 -3,30 -10,97

(1) Per data di definizione.

Gen2009 Feb2009 Mar2009 Apr2009 Mag2009 Giu2009 Lug2009 Ago2009 Set2009 Ott2009 Nov2009 Dic2009

0 5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000 40000 45000

TAV. 4: INDENNITÀ DI TEMPORANEA PER MESE DI DEFINIZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Gen2009 Feb2009 Mar2009 Apr2009 Mag2009 Giu2009 Lug2009 Ago2009 Set2009 Ott2009 Nov2009 Dic2009

0 500 1000 1500 2000 2500 3000

TAV. 5: INDENNIZZI IN CAPITALE PER MESE DI EROGAZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Gen2009 Feb2009 Mar2009 Apr2009 Mag2009 Giu2009 Lug2009 Ago2009 Set2009 Ott2009 Nov2009 Dic2009

0 300 600 900 1200

TAV. 6: RENDITE DIRETTE PER MESE DI COSTITUZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Gen2009 Feb2009 Mar2009 Apr2009 Mag2009 Giu2009 Lug2009 Ago2009 Set2009 Ott2009 Nov2009 Dic2009

0 40 80 120 160 200

TAV. 7: RENDITE A SUPERSTITI PER MESE DI COSTITUZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

INDENNIZZI IN CAPITALE PER MENOMAZIONE PERMANENTE (DANNO BIOLOGICO) (2)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Dicembre 2008 2.416 319 2.735

Dicembre 2009 2.257 332 2.589

Variazione % -6,58 4,08 -5,34

Gen. 2008 - Dic. 2008 29.594 3.767 33.361 Gen. 2009 - Dic. 2009 29.912 3.986 33.898

Variazione % 1,07 5,81 1,61

(2) Per data di erogazione.

RENDITE PER INABILITÀ/MENOMAZIONE PERMANENTE (3)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Dicembre 2008 638 70 708

Dicembre 2009 575 81 656

Variazione % -9,87 15,71 -7,34

Gen. 2008 - Dic. 2008 8.305 1.027 9.332 Gen. 2009 - Dic. 2009 7.972 1.060 9.032

Variazione % -4,01 3,21 -3,21

(3) Per data di costituzione della rendita.

RENDITE A SUPERSTITI (4)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Dicembre 2008 122 9 131

Dicembre 2009 98 15 113

Variazione % -19,67 66,67 -13,74

Gen. 2008 - Dic. 2008 1.896 242 2.138 Gen. 2009 - Dic. 2009 1.572 188 1.760

Variazione % -17,09 -22,31 -17,68

(4) Per data di costituzione delle rendite (vedovi, orfani, ecc.).

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