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CAPITOLO 9 Conclusioni

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Academic year: 2021

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CAPITOLO 9

Conclusioni

L’obiettivo principale della tesi era quello di applicare una metodologia per la valutazione dell’inquinamento da particolato in una realtà fortemente eterogenea e industrializzata.

La metodologia sviluppata è stata applicata al comune di Rosignano Marittimo, un territorio composto da una zona costiera in cui si è sviluppata la maggior parte di aziende produttrici e che recentemente ha visto lo sviluppo di un turismo crescente negli anni, e da una zona pianeggiante e collinare luoghi da sempre interessati da coltivazioni agricole e attività di allevamento.

Lo studio è iniziato con la caratterizzazione meteo-climatica dell’area, avvenuta tramite l’elaborazione dei dati meteorologici raccolti da una centralina meteo situata a Rosignano Solvay, sono stati considerati i dati di temperatura, umidità relativa, pressione atmosferica e si è posta particolare attenzione alla direzione e velocità dei venti che interessano il territorio. I venti prevalenti provengono dal terzo e quarto quadrante della rosa dei venti, da NE e SE con velocità medie intorno ai 3 m/s.

Nel territorio comunale sono installate quattro stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria, facenti parte della rete provinciale ARPAT di Livorno, i dati provenienti dalle centraline sono stati elaborati per capire i livelli di ogni inquinante monitorato, le eventuali criticità presenti nel comune e soprattutto cercare di associarle alle possibili sorgenti e come le condizioni meteorologiche possano influire sulla distribuzione spaziale degli inquinanti. Le stazioni di monitoraggio sono tre nella frazione di Rosignano Solvay, due classificate come PERIFERICHE/INDUSTRIALI e una URBANA/FONDO, ma solo una di queste ha lo strumento che rileva le concentrazioni biorarie di PM10, mentre la quarta è situata a Rosignano Marittimo e rileva il PM2.5.

Le attività industriali più rilevanti si sono sviluppate nella frazione di Rosignano Solvay, a partire dal polo produttivo della Solvay Chimica Italia fino alle diverse imprese localizzate presso il quartiere Le Morelline, sono state tutte censite e catalogate in un database, fonte di dati per la georeferenziazione di queste sul territorio.

Durante la progettazione della campagna di campionamento si è tenuto conto delle caratteristiche del territorio, delle condizioni meteorologiche prevalenti, dell’andamento del PM10 negli anni precedenti e della posizione delle diverse sorgenti emissive quindi sono stati scelti come siti le stazioni di monitoraggio installate a Rosignano Solvay.

La campagna di campionamento ha riguardato PM10 e PM2.5 ed è stata eseguita nel periodo estivo con la durata di 9 giorni.

I supporti filtranti sono stati sottoposti ad analisi gravimetrica e chimica, per determinare la concentrazione di PM10 e PM2.5 e gli ioni solubili in acqua.

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79 Dall’elaborazione dei dati di concentrazione è risultato che la postazione di Via Rossa ha registrato i livelli medi giornalieri più elevati di PM10 tra tutte, come era già stati rilevato nelle campagne ARPAT del 2003 e 2004, la frazione di PM2.5 risulta essere costante nei campioni di Via Veneto, dal 50 al 60% sul totale del PM10, mentre invece è molto variabile il rapporto tra PM2.5 e PM10 presso Via Rossa, si passa dal 40% all’80%, la causa di questo fenomeno può essere cercata nella posizione della postazione in una zona industriale, quindi presenza di particolato secondario dalle emissioni e poiché il vento prevalente nei giorni di campionamento proveniva da Ovest si può supporre un contributo della Solvay e dell’aerosol marino.

Dall’analisi chimica è emerso che nei campioni di PM10 prelevati in Via Veneto e Via Rossa le concentrazioni di ione calcio sono più elevate rispetto Via Costituzione, oltre a cercare la causa nell’erosione di suoli e rocce si può pensare al contributo della Solvay a tale situazione.

Un’altra considerazione riguarda le concentrazioni di ione ammonio maggiori nel PM2.5 di Via Rossa rispetto ai campioni di PM10, considerando che le PM2.5 sono perlopiù di origine secondaria e che il solfato di ammonio è un inquinante secondario da traffico, si può dire che la postazione di Via Rossa è influenzata generalmente dal traffico veicolare.

Un evento che accomuna tutte la postazioni è dato dalle elevate concentrazioni di cloruri, sodio e magnesio nel giorno 3 agosto, il vento prevalente ha spirato da Ovest, quindi la sorgente principale di tali concentrazioni elevate viene identificata con l’influenza dell’aerosol marino, giustificato dalla posizione lungo la zona costiera, situazione già rilevata nella campagna d’indagine del 2004 svolta da ARPAT Livorno.

Le concentrazioni di nitrati più elevate sono state riscontrate presso la postazione di Via Veneto, con un particolare aumento il 3 agosto in tutte le postazioni con il vento prevalente proveniente da Ovest.

L’unico giorno in cui la direzione del vento prevalente è cambiata da Ovest a SSO è stato il 2 agosto e nei campioni di quel giorno si è rilevato un’elevata concentrazione di solfati in tutte le postazioni sia nel PM10 che PM2.5, e un aumento della concentrazione di ammonio nel PM2.5 di Via Rossa e nel PM10 di Via Veneto, dove si ha una diminuzione di sodio e calcio rispetto agli altri giorni, in contrapposizione a quanto rilevato da ARPAT nella campagna del 2004, dove si riscontrava un aumento delle concentrazioni di nitrati con venti provenienti da NE.

I risultati ottenuti in questo lavoro insieme ai dati storici di qualità dell’aria hanno permesso di comprendere la distribuzione spaziale del particolato sul territorio comunale e hanno contribuito alla ricerca delle possibili sorgenti di tale inquinante.

La metodologia adottata in questo caso studio ha ottenuto risultati che contribuiranno ad avere maggiori strumenti conoscitivi per un miglioramento continuo della gestione della qualità

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80 dell’aria. Ulteriori studi mediante modelli di dispersione degli inquinanti e di stima delle ricadute potrebbero essere il passo successivo per determinare le aree comunali più vulnerabili e prendere provvedimenti per la tutela della salute umana.

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