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3.3 ANALISI INTER- AZIENDALE:

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Academic year: 2021

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3.3 ANALISI INTER- AZIENDALE: “confronto tra indici di cashflow e indicatori tradizionali”

Analisi degli Indici di cashflow

Innanzitutto si propone di valutare qual'è l'impresa più performante in termini di Indici di cashflow, confrontando le quattro categorie principali di indici di cashflow delle rispettive imprese, rappresentato da: Indici di liquidità; Quozienti di efficienza; Indici di redditività e Indici di copertura.

Indici di liquidità:

2009 2010 2011 2012 2013

1) Operating CF ratio:

Parmalat SPA 38,48% 2,38% 29,87% 56,91% 41,13%

Centrale del latte di Torino 3,71% 5,91% 1,29% 32,14% 38,40%

La Doria SPA 29,97% 17,57% - 7,64% 5,56%

valsoia 31,18% 26,49% 3,67% 19,33% 62,35%

Consorzio Cogemas 0,079% 4,49% 1,36% N.D N.D

Molino Andriani N.D 31,15% 11,37% 48,04% 59,87%

Cucina Nostrana N.D 67,62% 17,01% 16,59% 24,17%

Agriconserve Rega società N.D - 21,54% - 20,18

Ghigi industria N.D -109,97% -17,22% -19,19% 40,24% Salumificio brugnolo N.D - 11,02% 14,73% 12,44% 119 2009 2010 2011 2012 2013 -10 0 10 20 30 40 50 60 70 80 -10 0 10 20 30 40 50 60 70 80 Centrale del latte di Torino

Parmalat Doria SPA Valsoia Consorzio Cogemas Molino Andriani Cucina Nostrana Agriconserve rega Ghigi industria salumificio brugnolo

(2)

più alto nel complesso, è rappresentato da Parmalat SPA. In realtà quest'ultima presenta l'indice più alto solo nei tre anni seguenti: 2009; 2011; 2012. Inoltre nel 2010, Parmalat registra l'indice più basso, comunque positivo. Il giudizio si basa sul trend dell'indice, altrimenti sarebbe impossibile formulare un giudizio poiché nessuna impresa presenta una superiorità in termini assoluta.

2009 2010 2011 2012 2013

2) Cash ratio:

Parmalat s.p.a 1,034 2,378 0,394 1,610 2,031

Doria s.p.a 0,048 0,046 0,071 0,071 0,133

Centrale del latte di Torino 0,146 0,031 0,056 0,136 0,353

Valsoia 0,599 0,525 0,232 0,544 0,590

Salumificio Brugnolo N.D 0,0055 0,005 0,045 0,044

Ghigi industria N.D 0,060 0,011 0,028 0,006

Agriconserve rega società N.D 0,00032 0,080 0,390 0,124

Cucina nostrana N.D 0,047 0,045 0,121 0,166

Molino andriani N.D 0,063 0,073 0,037 0,164

Cogemas 0,00016 0,00112 0,0043 N.D N.D

Per quanto riguarda il Cash ratio, osserviamo che Parmalat registra l'indice più alto in tutti gli anni oggetto d'esame. Infatti la capacità di coprire le passività correnti tramite la disponibilità liquida da parte di Parmalat, risulta superiore in termini assoluto.

120 2009 2010 2011 2012 2013 0 0,5 1 1,5 2 2,5 Parmalat Doria s.p.a Centrale del latte Valsoia Salumificio M.B Ghigi I. Agriconserve Cucina nostrana Molino andriani Cogemas

(3)

2009 2010 2011 2012 2013

3) Cash debt coverage: % % % % %

Parmalat s.p.a -46,37 -45,20 0,385 20,51 32,08

Doria s.p.a 24,32 11,10 -3,18 6,41 3,42

Centrale del latte di Torino 2,71 4,66 0,88 22,67 30,65

Valsoia 20,89 16,140 -5,63 14,37 56,66

Cogemas 0,080 4,49 1,36 -

-Molino andriani - 31,15 11,08 42,83 42,17

Cucina nostrana - 28,48 9,41 8,73 12,14

Agriconserve rega società - - 21,64 - 21,90

Ghigi industria - -109,97 -17,22 -9,07 15,95

Salumificio m.brugnolo - - 6,67 9,15 13,86

Analizzando la capacità dell'azienda di coprire il totale del debito tramite il CFO, vediamo che qui Molino andriani è l'unica impresa che presenta una superiorità relativa. Di fatto Molino andriani registra l'indice più alto negli anni: 2010; 2012. Tuttavia nel 2011 e 2013, l'indice risulta tra quelli più alti.

121 2009 2010 2011 2012 2013 -120 -100 -80 -60 -40 -20 0 20 40 60 80 Parmalat Doria

Centrale del latte Valsoia Cogemas Molino andriani Cucina nostrana Agriconserve Ghigi industria Salumificio

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4)Cash interest coverage:

Parmalat s.p.a 96,60 8,14 120,10 183,49 168,27

Doria s.p.a 12,68 10,81 -0,044 4,28 2,45

Centrale del latte di Torino 2,35 4,43 1,54 9,13 31,99

Valsoia 24,94 44,16 2,90 4,84 16,63

Cogemas 1,244 17,69 7,11 -

-Molino andriani - 138,32 14,92 166,71 42,70

Cucina nostrana - 47,13 6,74 6,32 10,58

Agriconserve rega società - - 23,13 - 27,80

Ghigi industria - - - - 6,14

Salumificio m.b. - - 5,82 7,69 10,53

Qui Parmalat registra l'indice più alto negli anni: 2009; 2011;2012; 2013. Tuttavia nel 2010, anche se l'indice risulta basso, resta comunque superiore ad uno. Quindi Parmalat presenta una capacità di erogare gli interessi superiore alle altre imprese.

In sintesi, analizzando gli indici di liquidità osserviamo che Parmalat è l'unica impresa che presenta una superiorità relativa in termini di capacità di far fronte alle passività correnti ,tramite il CFO e la disponibilità liquida, e di erogare gli interessi. Tuttavia Molino Andriani presenta una capacità di coprire il debito più alto rispetto alle altre imprese.

2009 2010 2011 2012 2013 -50 0 50 100 150 200 Parmalat Doria

Centrale del latte Valsoia Cogemas molino andriani cucina nostrana agriconserve ghigi industria salumificio

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Quozienti di efficienza:

2009 2010 2011 2012 2013

1) Cash return on assets: % % % % %

Parmalat s.p.a 3,23 0,175 1,91 4,26 3,03

Doria s.p.a 14,90 7,93 -1,25 4,18 2,60

Centrale del latte di Torino 1,01 1,88 0,35 8,12 11,09

Valsoia 11,46 10,05 1,14 6,10 22,98 Cogemas 0,077 4,30 1,33 - -Molino andriani - 20,36 7,19 30,74 32,21 Cucina nostrana - 20,62 6,59 5,60 6,95 Agriconserve - - 9,80 - 10,39 Ghigi industria - -22,40 -15,62 -8,20 14,80 Salumificio m.b - - 6,01 8,26 11,82

Osservando il grafico, vediamo che Molino Andriani registra l'indice più alto negli anni 2012 e 2013. Mentre nel 2010 e 2011 risulta alto, ma non è quello più alto in assoluto, tuttavia rispetto alle altre imprese l'efficienza aziendale rimane relativamente alta. Quindi per quanto riguarda il cash return on assets, Molino Andriani presenta una superiorità relativa.

123 2009 2010 2011 2012 2013 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 Parmalat Doria

Centrale del latte Valsoia Cogemas Molino andriani Cucina nostrana Agriconserve Ghigi industria Salumificio

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2) Cash return on fixed assets: % % % % %

Parmalat s.p.a 7,71 0,39 4,67 6,29 4,62

Doria s.p.a 44,40 24,40 -3,99 13,66 8,67

Centrale del latte 1,36 2,52 0,48 10,57 16,92

Valsoia 42,17 37,12 2,17 13,53 54,51 Cogemas 0,57 31,63 15,30 - -Molino andriani - 71,68 28,03 66,77 92,72 Cucina nostrana - 31,70 10,84 8,90 10,71 Agriconserve - - 133,72 - 64,53 Ghigi industria - -112,34 -23,08 -12,71 18,60 Salumificio m.b - - 64,62 78,89 94,25

Osservando il percentuale di flusso di cassa generato dall'utilizzo dell'attivo fisso, notiamo che Salumificio M.B. registra l'indice più alto negli anni 2012 e 2013, mentre nel 2011 risulta tra quelli più alti. Tuttavia se teniamo in considerazione della costanza di mantenere tale indice elevato, allora giudizio varia, poiché in tal caso si può ritenere che Molino Andriani sia l'unica impresa in grado di mantenere un'elevata standard di efficienza. Mentre Salumificio M.B1. e Agriconserve 2 in alcuni anni il core-business aziendale genera un fabbisogno finanziario anziché un flusso di cassa, ciò rende impossibile utilizzare l'indice di efficienza per valutare le performance aziendali.

1 2010: -1.138.582 € 2 2010: -4.905.168; 2012: -104.677 2009 2010 2011 2012 2013 -150 -100 -50 0 50 100 150 Parmalat Doria

Centrale del latte Valsoia Cogemas Molino andriani Cucina nostrana Agriconserve Ghigi industria Salumifcio

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In sintesi osservando entrambi i quozienti di efficienza, si può ritenere che Molino Andriani sia l'unica impresa che con costanza presenta una superiorità relativa in termini di capacità di mantenere uno standard di efficienza alta.

Indici di redditività:

2009 2010 2011 2012 2013

1) Earning quality ratio:

Parmalat s.p.a 0,282 0,044 0,337 2,969 0,950

Doria s.p.a 3,210 2,361 - 2,333 0,752

Centrale del latte di Torino -0,586 1,087 1,066 -49,061 7,304

Valsoia 1,147 1,005 0,287 1,090 1,969

Cogemas - 2,280 - -

-Molino Andriani - 3,184 1,161 4,499 2,493

Cucina nostrana - 3,509 1,969 2,466 1,945

Agriconserve rega società - - 1,713 - -3,265

Ghigi industria - -11,560 -8,896 -3,916 -75,479

Salumificio m.b - - 43,814 51,183 15,153

Quanto alla capacità di convertire il reddito netto in flussi di cassa, notiamo che Salumificio M.B. presenta dal 2011 al 2013 l'indice più alto, nonostante che nel 2010 il core-business aziendale genera un fabbisogno finanziario. Quindi osservando il trend dell'indice, si può affermare che Salumificio M.B. presenti una maggiore capacità di convertire il reddito netto in cash flow rispetto alle altre imprese.

2009 2010 2011 2012 2013 -100 -80 -60 -40 -20 0 20 40 60 Parmalat Doria

Centrale del latte Valsoia Cogemas Molino andriani Cucina nostrana Agrconserve Ghigi industria Salumificio

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2) Cashflow margin : % % % % %

Parmalat s.p.a 12,82 0,68 7,76 18,32 12,14

Doria s.p.a 16,19 8,55 - 4,87 2,81

Centrale del latte 1,39 2,72 0,50 11,02 11,40

Valsoia 7,87 7,16 1,30 5,25 19,41

Cogemas 0,02 1,73 0,73 -

-Molino andriani - 10,41 3,78 19,48 19,48

Cucina nostrana - 25,16 7,35 5,98 7,29

Agriconserve rega società - - 9,56 - 10,80

Ghigi industria - -397,60 -370,48 -48,03 55,17

Salumificio m.b - - 4,29 5,28 6,59

Qui risulta difficile formulare un giudizio, poiché l'indice è caratterizzato da una certa variabilità. Infatti alcune imprese come Ghigi Industria e Cucina Nostrana registrano l'indice più alto in un anno solo rispettivamente nel 2013 e 2010. Tuttavia possiamo notare che Molino Andriani sia l'unica in grado di mantenere con costanza una discreta capacità di convertire i ricavi delle vendite in cashflow al contrario delle altre imprese.

In sintesi analizzando gli indici di redditività, entrambi gli indici ci danno due risultati differenti, tale per cui risulta difficile formulare un giudizio finale complessivo. Quindi non resta altro che prendere atto di tali risultati.

126 2009 2010 2011 2012 2013 0 10 20 30 40 50 60 Parmalat Doria

Centrale del latte Valsoia Cogemas Molino andriani Cucina nostrana Agriconserve Ghigi industria Salumificio

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Indici di copertura:

2009 2010 2011 2012 2013

1) CF to long term:

Parmalat s.p.a 23,63 2,91 138,22 10193,29

-Doria s.p.a 1,27 0,55 - 0,271 0,182

Centrale del latte di Torino 0.094 0,206 0,019 0,463 1,593

Valsoia 6,46 13,84 0,037 0,195 1,13

Cogemas - - - -

-Molino Andriani - - - 3,95 1,43

Cucina nostrana - 0,492 0,210 0,184 0,243

Agriconserve rega società - - - - 2,89

Ghigi industria - - - -0,172 0,264

Salumificio m.b - - 0,158 0,228 0,344

Analizzando la congruità dei fondi disponibili per far fronte alle uscite legate ai debiti di lungo termine, osserviamo che Parmalat registra l'indice più alto nel complesso, nonostante che nel 2010 registra un minimo pari a 2,91 e quest'ultima risulta comunque superiore ad uno.

2009 2010 2011 2012 2013 -2000 0 2000 4000 6000 8000 10000 12000 Parmalat Doria

Centrale del latte Valsoia Cogemas Molino andriani Cucina nostrana Agriconserve Ghigi industria Salumificio

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Cash dividend coverage:

Parmalat s.p.a 0,4535 0,0501 1,0131 1,5634 4,5447

Doria s.p.a - 5,9591 - - 4,9522

Centrale del latte di Torino - - - 31,6446 0,4214

Valsoia 3,0294 2,5599 0,3948 3,9004 10,9612

Cogemas - - - -

-Molino andriani - - - -

-Cucina nostrana - - - -

-Agriconserve rega società - - - -

-Ghigi industria - - - -

-Salumificio M.B - - - -

-Innanzitutto osserviamo due trend opposti tra le società quotate e quelle non. Infatti quelle quotate prevedono chi in misura continuo o discontinuo la distribuzione dei dividendi, mentre le non quotate preferiscono destinare l'utile d'esercizio alle riserve per rafforzare il patrimonio sociale, in alcuni casi per ripianare le perdite. Di conseguenza, possiamo solo valutare le S.P.A e emerge che Valsoia S.P.A è l'unica l'impresa in grado di garantire con continuità una

percentuale alta, in termini di capacità di pagare i dividendi, anche se nel 2011 registra un minimo pari a 39%.

Anche qui, entrambi gli indici di copertura ci danno due risultati differenti.

2009 2010 2011 2012 2013 0 5 10 15 20 25 30 35 Parmalat Doria

Centrale del latte Valsoia

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Analizzando le quattro categorie principali degli indici di cashflow, sulla base dei risultati ottenuti noi non siamo in grado di affermare con certezza quale sia impresa più performante in termini assoluto in tutte e quattro le categorie principali di indici. L'analisi degli indici di cashflow ci evidenzia in ciascuna delle categorie, quale sia l'impresa che presenta una superiorità relativa, ossia l'impresa che con una maggiore continuità presenta un'indice superiore ai suoi concorrenti. Tale analisi ci illustra, infatti, che considerando gli Indici di liquidità vediamo che Parmalat s.p.a presenta una superiorità relativa per quanto riguarda operating CF ratio; cash ratio e cash interest coverage ratio, mentre per il cash debt coverage è Molino Andriani. Se prendiamo in considerazione l'efficienza aziendale, emerge che Molino Andriani sia più efficiente in termini di utilizzi delle attività, e di conseguenza della

generazione di cassa derivante dall'utilizzo di tali attività. Invece in base agli indici di redditività, Salumificio M.B presenta una superiorità relativa per quanto riguarda earning quality ratio, mentre per il cashflow margin è Molino Andriani. Infine osservando gli indici di copertura, Parmalat s.p.a presenta una superiorità relativa in termini di Cashflow to long term, mentre Valsoia s.p.a in termini di cash dividend coverage.

In sintesi, analizzando gli indicatori di cashflow i risultati spesso sono differenti, tale per cui risulta difficile di formulare un giudizio finale su quale sia l'impresa più performante in termini assoluto. Non resta che passare agli indicatori tradizionali.

Indicatori tradizionali: ROE e ROI

Vi è necessario effettuare un breve accenno sul ROE (return on equity), quest'ultimo è determinato dal rapporto tra utile netto e mezzi propri ( Utile netto/ capitale proprio). Il ROE esprime di fatto la redditività dei mezzi propri. Se consideriamo separatamente il numeratore del rapporto, osserviamo che il numeratore (utile netto) ingloba tutti i risultati delle varie aree gestionali, a causa della quale noi possiamo considerare questo indicatore come un indicatore di sintesi della economicità complessiva dell'azienda in termini di efficienza e efficacia con cui viene condotta la gestione aziendale. È evidente che il ROE, è condizionato dalle varie scelte implementate all'interno delle diverse aree gestionali, ovvero della gestione

caratteristica, extra-caratteristica, finanziaria, tributaria.

Noi invece ci siamo focalizzati sul rendiconto finanziario limitato alle attività operative, gestione corrente, e di conseguenza tutti gli indici sono stati determinati prendendo come riferimento il CFO, cashflow dalle attività operative. Questo significa che il confronto degli indici di cashflow con il ROE risulterà incoerente, poiché quest'ultima comprende tutte le

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effettuare nella tesi. Invece il ROI è determinante, poiché esso è indicatore di redditività della gestione caratteristica.

Il ROI (return on investiment) si ottiene dal rapporto tra il Risultato operativo e Capitale investito netto operativo ( CINO), dove il Risultato operativo esprime il risultato economico della gestione corrente, mentre il CINO è data dal totale degli impieghi caratteristici al netto degli ammortamenti e degli accantonamenti . Esso indica la redditività e l'efficienza

economica della gestione caratteristica. Questo indicatore poiché coerente con gli indici di cashflow, ci permette di effettuare un confronto tra questi due indicatori di performance. Nella tabella seguente vengono riportati i ROI delle società, in modo da valutare qual'è l'impresa che presenta l'indice più alto.

2009 2010 2011 2012 2013

ROI:

Parmalat s.p.a 63,6 14,6 3,9 -13,7 4

Doria s.p.a 12,9 7,84 -0,98 5,47 4,97

Valsoia s.p.a 24,97 25,27 9,7 15,67 20,87

Centrale del latte di Torino - 12,78 9,33 6,91 7,2

Salumificio s.r.l 14,92 12,11 5,38 3,48 3,46

Molino andriani s.r.l 19 19 12 12 24

Agriconserve rega società -17,83 9,56 9,64 9,65 -6,13

Cucina nostrana -3,19 18,26 14,3 8,58 12,96 Consorzio cogemas 5 - 17,37 - -Ghigi industria - -2,24 -2,39 -12,24 -11,74 2009 2010 2011 2012 2013 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60 70 Parmalat Doria Valsoia

Centrale del latte Salumificio Molino andriani Agriconserve Cucina nostrana Consorzio cogemas Ghigi industria

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Analizzando la redditività del capitale investito, come si può osservare dal grafico, notiamo che Valsoia s.p.a, Molino Andriani e Cucina nostrana sono le uniche imprese che con una maggiore continuità registrano l'indice ROI più alto rispetto alle altre imprese. In realtà tra queste tre società, è Valsoia che nel complesso registra un Return on investiment superiore rispetto a Molino Andriani e Cucina nostrana. Tuttavia nel 2011 Valsoia s.p.a registra un ROI inferiore a quello di Molino Andriani, ovvero pari 9,7 % che è leggermente inferiore al 12 % di Molino A. Quindi osservando il trend dell'indice nel intervallo di tempo 2009-2013 tra queste società, emerge che l'impresa con la migliore indicatore di performance in termini di redditività risulta Valsoia s.p.a.

Rispetto agli indici di cashflow, qui l'indicatore di performance , ROI, risulta avere una migliore capacità di sintesi. Tale per cui l'analisi inter-aziendale risulta più facile, poiché in base al ROI noi siamo in grado di affermare con maggiore facilità l'impresa più performante in termini di redditività.

In sintesi, esaminando il ROI i risultati ci evidenziano tre imprese caratterizzata da una superiorità relativa rispetto alle altre imprese del campione oggetto d'esame, sono appunto rappresentati da Valsoia s.p.a, Molino Andriani e Cucina Nostrana.

4. Conclusione

L'utilizzo degli indici di cashflow come indicatori di performance è utile solo ai fini di un'analisi comparativa tra le imprese in termini di efficienza, redditività, liquidità e di

copertura. Inoltre l'analisi degli indici determinati mediante il cashflow derivante dalle attività operative, svolta in precedenza, ci evidenziano che spesso i risultati sono differenti e ciò ci mette in una condizione dove risulta difficile arrivare a un giudizio finale in grado di evidenziare l'impresa più performante in termini assoluto, poiché ogni categoria di indici di cashflow produce un risultato diverso dall'altro. Ovviamente questo è emerso, analizzando un campione di dieci aziende del settore alimentare, ma ciò non esclude che analizzando un campione di vasta dimensione i risultati possano essere anche diversi. Tuttavia il ruolo degli indici di cashflow nella valutazione dello stato del core-business aziendale delle varie aziende sul piano dell'efficienza, redditività, liquidità e di copertura, risulta fondamentale. Ciò che è discutibile, invece, è che il loro impiego da soli non può essere di grande aiuto per l'impresa, poiché si da un lato saremo in grado di effettuare un'analisi comparativa del core-business aziendale che ci consente di valutare lo stato di salute della gestione corrente dell'impresa rispetto ai suoi competitors, ma dall'altro ritorniamo al problema di partenza, ossia non

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in tutte quattro le categorie principali di indici. Quindi ci manca sempre qualcosa che ci permette di fare un passo in avanti. Di seguito vengono riportati i risultati dell'analisi svolta in precedenza nella tabella degli indici di cashflow e quella di ROI.

Tabella 1:

Cashflow ratios Impresa più performante Indici di liquidità:

1) operating CF ratio Parmalat s.p.a

2) cash ratio Parmalat s.p.a

3) cash debt coverage Molino Andriani 4) cash interest coverage Parmalat s.p.a Quozienti di efficienza:

1) cash return on assets Molino Andriani 2) cash return on fixed assets Molino Andriani Indici di redditività:

1) earning quality ratio Salumificio M.B 2) cashflow margin Molino andriani Indici di copertura:

1) Cf to long term Parmalat s.p.a 2) cash dividend coverage Valsoia s.p.a

Tabella 2:

ROI: Impresa più performante

1 Valsoia s.p.a

2 Molino Andriani

3 Cucina Nostrana

Come si può osservare dalla tabella 2, si può affermare che l'impresa più performante in termini di redditività è Valsoia s.p.a, poiché quest'ultima presenta un trend nettamente migliore e superiore alle altre due, osservando solo il ROI. Invece se integriamo la tabella 1 con la 2, allora entrano in gioco altri fattori, poiché il ROI è indicatore di redditività della gestione caratteristica, noi siamo nella condizione di valutare cosa c'è dietro quel determinato ROI, ossia tale da permetterci un'analisi più approfondita del core-business aziendale sul piano dell'efficienza, redditività, liquidità e di copertura. In base ad un'analisi integrata,

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osserviamo che considerando L'indice di Liquidità Parmalat s.p.a ha una superiorità relativa in termini operating Cf ratio, cash ratio, cash interest coverage, se invece integriamo con l'informazione derivante dalla seconda tabella, emerge il ROI della Parmalat non è nemmeno tra le prime tre impresa. In realtà il ROI della Parmalat non è costante come le altre imprese della tabella. Quindi sul piano degli indici di liquidità Parmalat s.p.a presenta una superiorità relativa, mentre sul piano del ROI no. Qui l'analisi integrata sembra unpò contraddittoria. Prendendo in esame Valsoia s.p.a e Molino Andriani, qui l'analisi risulta maggiormente utile poiché grazie a tale integrazione , osserviamo che Molino Andriani è più performante in termini di efficienza, di copertura del debito mediante CFO e di maggiore capacità di convertire i ricavi delle vendite in cashflow. Mentre Valsoia s.p.a solo in termini di una maggiore capacità di pagare i dividendi. Sulla base di questi aspetti, allora potremmo ritenere che Molino Andriani presenti un core-business aziendale più solido di quello Valsoia s.p.a. Quindi grazie alla combinazione degli indici di cashflow con il ROI, potremmo affermare che è vero che Valsoia s.p.a presenta un ROI più alto, mentre Molino Andriani presenta un ROI inferiore ma allo stesso tempo presenta un core-business aziendale più solido, poiché ciò viene confermato dagli indici di cashflow.

In conclusione, l'utilizzo degli indici di cashflow come indicatore di performance ha senso se vengono affiancati ad altri indicatori, in particolare al ROI, poiché da soli la loro utilità è discutibile.

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Code=InvalidIpAddress&loginfromcontext=ipaddress&LoginParamsCleared=True&LoginR esult=nc&product=aidaneo&RequestPath=home.serv%3fproduct%3daidaneo

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