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5.Elaborazione progettuale
Una volta ottenute tutte queste informazioni le ho messe insieme e le ho collegate fra di loro elaborando degli schizzi a mano libera.
Ho esaminato preliminarmente il luogo ed ho constatato che si trova in un contesto agricolo fortemente radicato dove le case sono costruite nella maggior parte tutte intorno ad un cortile centrale.
Da questa osservazione ho scelto per le due scuole da progettare una tipologia a patio centrale.
Questa scelta, unita alla voglia di soddisfare i bambini realizzando per loro una scuola fatta di giocattoli, ha fatto si che l’ambiente centrale comune a tutte le aule fosse caratterizzato da una copertura a base esagonale che richiama la punta di una matita.
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Dalla scatola piena di giochi salta fuori anche il puzzle che va a caratterizzare la planimetria.
Le colline che incorniciano il luogo fanno si che in copertura ci siano linee e altezze che le richiamano per una maggiore integrazione con l’ambiente circostante all’edificio.
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Continuando su questa linea la scatola va a costituire le mura di entrambe le scuole ed i giocattoli che fuoriescono in modo disordinato creano le coperture.
Ad ogni forma e colore in copertura, infatti, corrisponde una specifica funzione in pianta come per esempio ad ogni servizio igienico corrisponde una copertura fatta a cuneo di colore verde e così, ad ogni atrio corrisponde un parallelepipedo di colore rosso e così via.
Fig.24. Dalla scatola dei giochi alla struttura
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Il bambino, come già detto, è l’utente principale della struttura e vuole che questa sia divertente e che gli regali in ogni angolo la voglia di giocare.
Partendo da questo presupposto, la facciata della scuola materna presenta un portico che richiama uno dei giocattoli più usati da sempre: il trenino.
Il trenino, infatti, è un giocattolo che serve per effettuare il gioco simbolico utile per l’emulazione e quindi per l’apprendimento.