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Academic year: 2021

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(1)

5

a

Lezione

(2)

Corso di Biochimica Le strutture delle proteine

(3)

Corso di Biochimica

La struttura compatta di una proteina nativa, o conformazione della proteina, è determinata da :

1) Interazioni con l’acqua;

2) pH e composizione ionica dell’ambiente circostante;

3) Sequenza o struttura primaria della proteina.

(4)

Corso di Biochimica

Le interazioni deboli che determinano

la struttura tridimensionale di una proteina sono :

1) Legami idrogeno;

2) Interazioni elettrostatiche;

3) Interazioni idrofobiche;

4) Forze di Van Der Waals.

= 0,4/30 kJ/mole

(5)

Corso di Biochimica

Le interazioni deboli

(6)

Corso di Biochimica

Ripiegamento delle proteine

(7)

Corso di Biochimica

I fattori che si oppongono al ripiegamento o “folding”

delle proteine sono :

1) L’alta entropia conformazionale;

2) Le interazioni delle catene laterali degli amminoacidi con l’acqua (solvatazione).

Ripiegamento delle proteine

(8)

Corso di Biochimica

Alcuni eventi sono necessari per ottenere il ripiegamento di una proteina :

1) Le catene laterali idrofobiche degli amminoacidi sono spinte all’interno della struttura proteica;

2) Numerosi legami idrogeno si devono formare all’interno della proteina;

3) Specifiche interazioni tra gruppi R degli aminoacidi con cariche opposte possono stabilizzare la proteina.

Ripiegamento delle proteine

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Corso di Biochimica

Ripiegamento delle proteine

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Corso di Biochimica

Ripiegamento delle proteine

(11)

Corso di Biochimica

Alcuni eventi sono necessari per ottenere il ripiegamento di una proteina :

1) Le catene laterali idrofobiche degli amminoacidi sono spinte all’interno della struttura proteica;

2) Numerosi legami idrogeno si devono formare all’interno della proteina;

3) Specifiche interazioni tra gruppi R degli aminoacidi con cariche opposte possono stabilizzare la proteina.

Ripiegamento delle proteine

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Corso di Biochimica

Ripiegamento delle proteine

(13)

Corso di Biochimica

Termodinamica del ripiegamento delle proteine

(14)

Corso di Biochimica

Le strutture delle proteine

(15)

D. L. Nelson, M. M. Cox, I PRINCIPI DI BIOCHIMICA DI LEHNINGER 4/E, Zanichelli Editore S.p.A. Copyright © 2006

Corso di Biochimica

1) Limitazione della libertà di rotazione intorno al legame C-N ;

2) I sei atomi coinvolti o adiacenti al legame peptidico sono su un piano ;

3) La lunghezza del legame peptidico C-N è intermedia tra un legame singolo e un doppio legame.

Legame peptidico

(16)

Corso di Biochimica

Il legame peptidico è planare

(17)

Corso di Biochimica La struttura primaria delle proteine

(18)

Corso di Biochimica

La rotazione dei piani ammidici è consentita solo intorno ai legami Ca-C e Ca-N

(19)

Corso di Biochimica

Interferenze steriche dei gruppi sostituenti intorno al legame peptidico

(20)

Corso di Biochimica

I grafici di Ramachandran

(21)

Corso di Biochimica

I grafici di Ramachandran

(22)

Corso di Biochimica

I grafici di Ramachandran

(23)

Corso di Biochimica

Elica

sinistrorsa

Elica destrorsa

(24)

Corso di Biochimica La struttura secondaria delle proteine

(25)

Corso di Biochimica

La struttura ad alfa elica è influenzata dai seguenti fattori : 1) Legami idrogeno intramolecolari;

2) Interazioni elettrostatiche tra catene laterali cariche;

3) Presenza di amminoacidi particolari come la prolina e la glicina;

4) Accumulo di cariche alle estremità NH2 e COOH terminale.

(26)

Corso di Biochimica

La struttura ad alfa elica

(27)

Corso di Biochimica

La struttura ad alfa elica

Aa acidi

Aa basici

(28)

Corso di Biochimica

La struttura ad alfa elica

(29)

Corso di Biochimica La struttura ad alfa elica

Un amminoacido particolare : la prolina

(30)

D. L. Nelson, M. M. Cox, I PRINCIPI DI BIOCHIMICA DI LEHNINGER 4/E, Zanichelli Editore S.p.A. Copyright © 2006

Corso di Biochimica

Legame peptidico

(31)

Corso di Biochimica

Perché la presenza della prolina nell’alfa elica è destabilizzante ?

(32)

Corso di Biochimica

La struttura ad alfa elica come dipolo

(33)

D. L. Nelson, M. M. Cox, I PRINCIPI DI BIOCHIMICA DI LEHNINGER 4/E, Zanichelli Editore S.p.A. Copyright © 2006

Corso di Biochimica

1) Limitazione della libertà di rotazione intorno al legame C-N ;

2) I sei atomi coinvolti o adiacenti al legame peptidico sono su un piano ;

3) La lunghezza del legame peptidico C-N è intermedia tra un legame singolo e un doppio legame.

Legame peptidico

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Corso di Biochimica

I dipoli parziali lungo la struttura ad alfa elica si sommano

(35)

Corso di Biochimica

Vi sono quattro condizioni che alterano la stabilità dell'α elica:

1) Repulsione o attrazione elettrostatica tra residui con -R carichi: ad esempio, la presenza di un tratto ad alta densità di Glutammato (Glu), che a pH 7 è carico negativamente, crea una forza di repulsione tra i residui di Glu talmente forte da sorpassare la forza stabilizzatrice dei legami idrogeno.

Per la stessa ragione, di segno opposto, alta frequenza di lisina (Lys) e arginina (Arg) impediscono l'α elica.

2) Dimensione dei gruppi -R adiacenti: per esempio, sono vietati asparagina (Asn), lisina (Lys), serina (Ser) e treonina (Thr), per impedimento sterico.

3) Presenza di prolina e glicina: Nella prolina (Pro) l'atomo di azoto fa parte di un anello rigido e non è possibile ruotare il legame N-Cα , introduce così un ripiegamento destabilizzante. Poi, l'atomo di N della Pro non possiede l'atomo di idrogeno per produrre il legame idrogeno con gl'altri residui,in quanto

è impegnato nel legame peptidico. La glicina (Gly), al contrario, non sopporta l'α elica perché è troppo flessibile e tende ad avvolgersi in modo casuale.

4) Interazione tra gli amminoacidi terminali dell'elica: ogni legame peptidico produce un piccolo dipolo elettrico, il quale, attraverso i legami idrogeno, si somma agli altri aumentando il dipolo totale in relazione alla lunghezza dell'elica. I quattro amminoacidi alle due estremità dell'α elica non partecipano

del tutto ai legami idrogeno. Le cariche parziali negative e positive verranno in realtà posizionate sui gruppi C=O e N-H dei legami peptidici vicino alle due estremità dell'elica. Per questo motivo gli amminoacidi con -R carico negativamente sono posizionati vicino all'estremità ammino-terminale

dell'elica e quelli con -R positivo vicino a quella carbossi-terminale.

(36)

Corso di Biochimica

La struttura secondaria delle proteine

Alfa elica Foglietto b

(37)

Corso di Biochimica

La struttura secondaria delle proteine

Elica 3.0 10 Elica p 4.4 16

(38)

Corso di Biochimica

La struttura secondaria delle proteine

Alfa elica ideale

(39)

Corso di Biochimica Parametri strutturali di una struttura ad alfa elica c = modulo o unità ripetitiva

p = passo

h = passo per residuo

m = numero di residui per modulo n = numero di residui per giro

(40)

Corso di Biochimica

La struttura secondaria delle proteine

(41)

Corso di Biochimica m = n allora c = p

Nel caso dell’alfa elica standard ritrovata nelle proteine : m ≠ n allora c ≠ p

Poiché m = 18 residui per modulo, n = 3,6 residui per giro

Poiché p = n x h, allora si ha:

P = 3,6 x 0,15nm = 0,54 nm/ giro Nel caso di un’alfa elica ideale :

(42)

Corso di Biochimica

La struttura secondaria delle proteine

n=5 n=4 n=3 n=2 n=-3

(43)

Corso di Biochimica

La struttura ad alfa elica standard

(44)

Corso di Biochimica

La struttura secondaria delle proteine

(45)

Corso di Biochimica

La struttura secondaria delle proteine

Elica standard 3.6 13

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Corso di Biochimica

La struttura secondaria delle proteine

Elica 3.0 10 Elica p 4.4 16

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Corso di Biochimica

La struttura secondaria delle proteine

Elica 3.6 13 Foglietto b

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Corso di Biochimica

I grafici di Ramachandran

(49)

Corso di Biochimica

La struttura secondaria delle proteine

Foglietto b

Numero di residui aa per giro = 2

(50)

Corso di Biochimica

La struttura a foglietto beta

(51)

Corso di Biochimica

La struttura a foglietto beta

(52)

Corso di Biochimica

La struttura a foglietto beta

(53)

Corso di Biochimica La struttura dei ripiegamenti di tipo beta

(54)

Corso di Biochimica

La struttura delle proteine fibrose : l’a-cheratina

(55)

Corso di Biochimica

La struttura delle proteine fibrose : l’a-cheratina

(56)

Corso di Biochimica

La struttura delle proteine fibrose : la fibroina della seta

(57)

Corso di Biochimica

I grafici di Ramachandran e la struttura del collageno

(58)

Corso di Biochimica

La struttura delle proteine fibrose : il collageno

(59)

Corso di Biochimica

La struttura delle proteine fibrose : il collageno

(60)

Corso di Biochimica

La struttura delle proteine fibrose : il collageno

(61)

Corso di Biochimica

La struttura delle proteine fibrose : il collageno

(62)

Corso di Biochimica

La struttura delle proteine fibrose : il collageno

(63)

Corso di Biochimica

Struttura terziaria delle proteine

Mioglobina Emoagglutinina Triosofosfatoisomerasi

(64)

Corso di Biochimica

Residui

Amminoacidici (%)

Residui

Amminoacidici (%)

Proteina Alfa Elica Foglietto beta

Mioglobina (153) 78 0

Citocromo c (104) 39 0

Lisozima (129) 40 12

Ribonucleasi (124) 26 35

Chimotripsina (247)

14 45

Carbossipeptidasi (307)

38 17

Struttura terziaria delle proteine

(65)

Corso di Biochimica Le proteine presentano tratti di strutture non regolari, nè ripetute.

Si parla di avvolgimenti casuali :

- amminoacidi quali treonina o serina che con il loro gruppo OH formano un legame idrogeno con un NH

posto all’inizio di un’elica alfa stabilizzandone la struttura;

- talvolta la stabilizzazione di una struttura a foglietto beta può essere stabilizzata da un residuo di asparagina che forma un legame idrogeno con sua una controparte nella catena polipeptidica;

- struttura EF (che è stabilizzata dal legame con lo ione Ca++). E’ presente in tutte le proteine che legano il calcio, quali la troponina C, la calmodulina…

Struttura terziaria delle proteine

(66)

Corso di Biochimica

Struttura EF hand o a mano EF

(67)

Corso di Biochimica

Struttura EF hand o a mano EF

(68)

Corso di Biochimica

Struttura EF hand o a mano EF

(69)

Corso di Biochimica

Le proteine presentano tratti di strutture non regolari, e molto disordinate.

Sono regioni a struttura alternativa, che non consentono di essere evidenziate mediante cristallografia e analisi mediante raggi X o NMR, ma che dipendono dal movimento di intere catene laterali di amminocidi, quali la lisina per

esempio.

I movimenti sono :

-fluttuazioni atomiche veloci (dipendono dalla temperatura e dall’energia cinetica);

-movimenti collettivi (isomerizzazione cis-trans delle proline. inversioni dell’anello tirosinico).

(70)

Corso di Biochimica

Struttura terziaria delle proteine

(71)

Corso di Biochimica

Struttura terziaria delle proteine

(72)

Corso di Biochimica

Struttura terziaria delle proteine

(73)

Corso di Biochimica

Struttura terziaria delle proteine

(74)

Corso di Biochimica Struttura terziaria delle proteine

Struttura a forcina Struttura a ponte

(75)

Corso di Biochimica

Struttura terziaria delle proteine

Domini proteici o strutture supersecondarie

(76)

Corso di Biochimica

Struttura terziaria delle proteine

Proteina con diversi domini strutturali e funzionali

(77)

Corso di Biochimica Struttura terziaria delle proteine Evoluzione delle strutture proteiche

(78)

Corso di Biochimica

Processi coinvolti nella Proteostasi

(79)

Corso di Biochimica

Denaturazione / rinaturazione delle proteine

(80)

Corso di Biochimica

Folding ( o ripiegamento ) delle proteine

Christian Anfinsen, negli anni ’50,

pose le basi per gli ulteriori studi sui

processi di denaturazione/

rinaturazione delle proteine

(81)

Corso di Biochimica

Folding ( o ripiegamento ) delle proteine Paradosso di Levinthal

Per una proteina di 100 aa :

- Due gradi di libertà (angoli Ψ e Φ)

-3 conformazioni accessibili per ogni grado di libertà -32 x 100 possibili conformazioni

-Tempo richiesto per esplorare tutte le conformazioni:

t = 1077 anni

Considerando che ogni cambio di conformazione richiede circa 10-13 secondi.

(82)

Corso di Biochimica

Folding ( o ripiegamento ) delle proteine

(83)

Corso di Biochimica

Folding ( o ripiegamento ) delle proteine

Christian Anfinsen, negli anni ’50,

pose le basi per gli ulteriori studi sui

processi di denaturazione/

rinaturazione delle proteine

(84)

Corso di Biochimica

Il folding delle proteine è un processo a tappe

(85)

Corso di Biochimica

Folding delle proteine

(86)

Corso di Biochimica

Folding delle proteine

Le proteine heat shock (HSP)

(87)

Corso di Biochimica

Folding delle proteine Le chaperonine

(88)

Corso di Biochimica

Folding delle proteine

Il ripiegamento delle proteine è favorito dall’azione delle proteine “ heat shock” e delle chaperonine.

Esse hanno il compito di :

1) proteggere le proteine dallo stress termico;

2) impedire un non corretto ripiegamento delle proteine;

3) impedire un non corretto ripiegamento delle proteine

che sono destinate ai vari compartimenti dopo la loro sintesi.

(89)

Corso di Biochimica

Folding delle proteine

(90)

Corso di Biochimica

Le amiloidosi

(91)

Corso di Biochimica

Le malattie prioniche

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