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Profili costituzionali delle citta metropolitane come enti territoriali di area vasta. Il caso della citta metropolitana di Reggio Calabria.

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Università degli Studi di Pisa

Dottorato di ricerca in Giustizia costituzionale e tutela dei diritti fondamentali

RELAZIONE

sull’attività svolta durante il corso di Dottorato di ricerca dal

Dott. Vincenzo Dascola

Per meglio ripercorrere l’attività svolta durante il corso di Dottorato di ricerca, si è ritenuto di articolare la relazione in tre parti, corrispondenti all’impegno di studio e ricerca coincidente con la frequentazione del corso di Dottorato a partire dall’anno accademico 2014/2015 fino all’anno accademico 2016/2017.

Attività concernente il I anno di dottorato (2015/2016)

SOMMARIO: 1. Attività inerenti al corso di dottorato. – 2. Partecipazione a seminari e convegni. – 3. Ricerche condotte al di fuori del dottorato. – 4. Progetto iniziale per la tesi di dottorato. – 5. Altre attività condotte all’esterno del dottorato di ricerca.

1. Attività inerenti al corso di dottorato.

Durante il primo anno del corso (2014/2015) il sottoscritto ha frequentato assiduamente i seminari e gli incontri organizzati nell’ambito delle diverse sessioni di dottorato ad eccezione della sessione di maggio 2015, in cui gli incontri di dottorato sono coincisi con la nascita di mia figlia Cristina.

La frequenza degli incontri di dottorato è stata caratterizzata dalla partecipazione attiva al dibattito sui temi oggetto di discussione. Salvo casi sporadici, c’è sempre stato un intervento o una domanda diretta ad attivare il dibattito. Nell’inevitabile differenza di esiti che i singoli interventi hanno riscontrato in sede di dibattito, si possono ricordare, a titolo esemplificativo, alcuni di quelli che hanno provocato uno stimolo maggiore nell’attenzione dei relatori:

I) Martedì 11 novembre 2014, per la sezione I ritorni, ho partecipato all’incontro con il Prof. A. Morelli dell’Università di Catanzaro, avente ad oggetto la disamina del libro I paradossi

della fedeltà della Repubblica, Milano, 2013. Ho trovato la tematica trattata dal prof. Morelli molto interessante. In effetti, è paradossale che si imponga ai cittadini di dovere fedeltà alla Repubblica (id est: ai princìpi fondamentali dell'ordinamento, e, più in particolare a quello solidaristico) ed osservanza alla Costituzione ed alle leggi, quando, tuttavia, risulta assai arduo rendere "effettivamente esigibile" tale dovere, mettendo tutti i cittadini nelle condizioni di poter ottemperare mediante la rimozione degli ostacoli, che, di fatto, impediscono che ciò avvenga.

Sarebbe stimolante sviluppare tale tematica: penso alle implicazioni relative al tema delle istituzioni preposte alla conservazione ed alla diffusione dell'etica pubblica, in primis la scuola, dell'istruzione, dell'educazione, ma anche del ruolo delle altre formazioni sociali, quali le associazioni, i partiti politici.

II) Giovedì 4 dicembre 2014, l’incontro con il Prof. G. Fontana dell’Università Roma Tre, avente ad oggetto l’esame del libro Il referendum costituzionale nei processi di riforma della

Repubblica, Napoli, 2013 è stato incentrato sul tema delle riforme costituzionali. Il prof. Fontana ha posto l’accento sulla crisi del sistema partitico e del partito in generale, come

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luogo di confronto democratico e come formazione sociale fondamentale per la crescita e la conservazione del regime democratico. E ciò attraverso una ricostruzione diacronica delle vicende politiche che hanno condotto alla riforma costituzionale del 2001 ed al tentativo di riforma del 2006 fino ai propositi riformatori dell'ex premier Letta ed al tentativo di riforma costituzionale operato dal Governo Renzi.

In quell’occasione, il sottoscritto ha sviluppato le proprie considerazioni focalizzando l'attenzione sul rapporto tra i Diritti fondamentali e la revisione costituzionale.

I diritti fondamentali costituiscono un limite alla revisione.

Nella sentenza 238/14 la Corte Costituzionale afferma espressamente che i diritti inviolabili insieme ai principi fondamentali sono magna pars della forma repubblicana e quindi per questo sottratti alla revisione costituzionale.

In realtà da qui cominciano una serie di problemi: anche la stessa definizione dei diritti fondamentali è controversa già in teoria.

Quando passiamo dalla teoria alla pratica, quando li vogliamo identificare come limiti del nostro ordinamento rispetto alla revisione costituzionale ci scontriamo con numerosi problemi.

Prima di tutto, appare evidente che parlare dei diritti fondamentali non significa solo fare riferimento alla costituzione intesa come atto, ma il loro volto nel nostro ordinamento si trae da un diritto costituzionale vivente molto ampio, non esente da contraddizioni, che deve essere seguito passo passo.

La preoccupazione che deve essere presente nell'orizzonte del legislatore di revisione costituzionale è conservare i diritti fondamentali e le garanzie che li assistono.

Di qui la necessità di non soffermarsi sul dato testuale, ma allargare la visuale alla continua evoluzione della giurisprudenza costituzionale.

La giurisprudenza costituzionale ci dice che I diritti fondamentali non possono essere impoveriti nelle loro garanzie.

I diritti fondamentali costituiscono un sistema, attraversato da una logica che va colta sul fatto che tutti i diritti costituzionali sono espressione della dignità della persona e quindi si trovano su un piano di parità e questo significa che non esiste una gerarchia in astratto, che se esistesse comprometterebbe inevitabilmente l'esito del bilanciamento a cui tutti i diritti sono soggetti nei singoli casi concreti.

Ed allora se il Legislatore di revisione costituzionale interviene sulla Costituzione, sia sulla prima che sulla seconda parte, perchè la nostra Costituzione è un insieme coeso di regole e di princìpi di tal che non basta pensare che ci si muove nella parte organizzativa per mettersi al riparo dal pericolo di intaccare i diritti fondamentali, occorre che intervenga con "ragionevolezza".

Infatti, anche un ampliamento dello spettro delle libertà e dei diritti fondamentali può intaccare questo equilibrio. Per fare questo tipo di modifiche ci vuole ragionevolezza. Non si può costituire una posizione preferenziale per alcuni diritti perchè si potrebbe alterare il nucleo duro della Costituzione.

Considerazione che vale come auspicio che il Legislatore costituzionale si muova anche oggi con prudenza e ragionevolezza.

Non sembra, tuttavia, che ciò stia avvenendo. Basti pensare all'intervento del ministro per le riforme che dinanzi al Parlamento ha "garantito" che la maggioranza governativa farà mancare i voti perché possa realizzarsi la condizione di poter chiedere il referendum confermativo ex art. 138 cost.

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III) Giovedì 5 marzo 2015 ho partecipato all'incontro avente ad oggetto lo studio della sentenza n. 207 del 2014 della Corte costituzionale, in tema di rilevanza e sul rapporto tra tutela cautelare e processo costituzionale, introdotto dal prof. N. PIGNATELLI dell’Università di Pisa (Introduzione al tema e successivo giro di tavolo). In tale sede ho evidenziato che il provvedimento adottato dalla Consulta non sembra segnare un momento di rottura rispetto alla sua precedente giurisprudenza.

Ed invero, la Corte ha sempre sostenuto che anche quando il provvedimento cautelare sia stato concesso ciò non significa che il giudice a quo abbia perso il potere decisorio.

A tal proposito ho portato alcuni esempi: nella sentenza n. 151 del 2009 si riconosce ai giudici a quibus di non aver esaurito la propria potestas iudicandi. Affinché tale potere permanga la concessione della misura deve essere temporanea e legata al convincimento del giudice della non manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale relativa all'atto legislativo lesivo dei diritti per la cui tutela si richiede la misura (in tal senso ho richiamato la sentenza n. 236 del 2010).

Nella sentenza n. 83 del 2013 la Corte ricorda di aver più volte chiarito che la potestas iudicandi del giudice a quo non può ritenersi esaurita quando la concessione della misura cautelare sia fondata, quanto al fumus boni iuris, sulla non manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale, dovendosi, in tal caso, ritenere di carattere provvisorio e temporaneo la sospensione dell'efficacia del provvedimento impugnato, fino alla ripresa del giudizio cautelare dopo l'incidente di legittimità costituzionale.

Su tale linea d'onda pare si sia sintonizzato il Tar Campania che con ordinanza n. 1801 del 30 ottobre 2014 ha concesso una misura cautelare interinale fino alla camera di consiglio successiva alla restituzione degli atti da parte della Consulta alla quale ha rimesso contestualmente questione di legittimità costituzionale sulla disposizione della legge Severino la cui applicazione retroattiva si porrebbe in contrasto con gli artt. 2, 4, secondo comma, 51 primo comma e 97 secondo comma della Costituzione nella parte in cui stabilisce che la sospensione dalla carica pubblica sia prevista anche in caso di condanna non definitiva precedente all'elezione.

Il rigetto della richiesta di adozione dei provvedimenti di urgenza, di contro, comporta la perdita del potere decisorio e dunque la mancanza di attualità della questione di legittimità costituzionale, che diviene irrilevante e quindi inammissibile (cfr. sentenza n. 82 del 2005 ed in materia penale la n. 388 del 2006).

Cosa diversa si verifica quando il remittente, dopo avere rigettato l'istanza cautelare, solleva questione di legittimità costituzionale, ma in vista della definizione del merito di cui pure è investito, si che la potestas iudicandi non può dirsi esaurita (cfr. sentenza n. 120 del 2012).

IV) Giovedì 25 giugno 2015, all’incontro di dottorato con il Prof. Valerio Onida, avente ad oggetto l’esame del suo libro, Pubblica Amministrazione e costituzionalità delle leggi, Milano, 1967, il sottoscritto ha posto all’Autore il problema della formazione del convincimento circa l’incostituzionalità della legge che costituisce il fondamento normativo dell’atto amministrativo emanando. Il funzionario pubblico deve sapere interpretare la Costituzione e le leggi, a pena di responsabilità per gli atti compiuti in violazione dei diritti. Il Prof. Onida ha evidenziato che il responsabile unico del procedimento amministrativo non possa esimersi dal sindacare la legittimità costituzionale della legge che costituisce il fondamento normativo del provvedimento amministrativo emanando. Non si deve adagiare sulla dimostrata infondatezza della tesi della doverosa applicabilità

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di un atto amministrativo esecutivo di una legge non ancora dichiarata incostituzionale. Né può sospendere il proprio giudizio come fa il giudice. Anche perché la PA “deve agire”. La motivazione del provvedimento amministrativo deve dare atto di questa attività di individuazione della regola da applicare alla fattispecie secundum constitutionem.

Riporto, di seguito, l'elenco completo degli incontri a cui ho partecipato, con indicazione dei relatori e degli eventuali testi approfonditi:

1) Martedì 11 novembre 2014 – PISA – seminario - A. MORELLI, I paradossi della fedeltà alla Repubblica, Milano, 2013.

Con l'introduzione di N. PIGNATELLI (Università di Pisa) e l'intervento dell’Autore (Università di Catanzaro).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,00.

2) Mercoledì 12 novembre 2014 – PISA – seminario - Corte costituzionale, sentenza n. 120/2014 in materia di autodichia.

Con l'introduzione di P. PASSAGLIA (Università di Pisa) e l'intervento di G. BUONOMO (consigliere parlamentare, Senato della Repubblica) - Introduzione al tema e successivo giro di tavolo.

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 10,00.

3) Mercoledì 12 novembre 2014 – PISA – seminario - D. MARONGIU, Organizzazione e diritto di internet, Milano, 2013.

Con l'introduzione di P. PASSAGLIA (Università di Pisa) e l'intervento dell'Autore (Università di Cagliari)

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,00.

4) Giovedì 13 novembre 2014 – PISA – seminario - E. CHELI, Lezione magistrale: "Costituente, Costituzione e riforme costituzionali" con l'introduzione di A. PIZZORUSSO (Università di Pisa).

Facoltà di Giurisprudenza - Aula B1, Polo Piagge, ore 10,30.

5) Giovedì 4 dicembre 2014 – PISA – seminario - G. FONTANA, Il referendum costituzionale

nei processi di riforma della Repubblica, Napoli, 2013.

Con l'introduzione di A. PERTICI (Università di Pisa) e l'intervento dell’Autore (Università di Roma Tre).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 10,30.

5) Giovedì 4 dicembre 2014 – PISA – seminario - G. REPETTO (Università di Perugia),

L’“effetto di vincolo” delle sentenze della Corte di Strasburgo nella più recente giurisprudenza della Corte costituzionale, con l'introduzione di E. MALFATTI (Università di Pisa)e l'intervento dell'Autore.

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,00.

6) Venerdì 5 dicembre 2014 – PISA – seminario - Corte costituzionale, sentenza n. 162/2014 in

materia di fecondazione eterologa. Con l'introduzione di S. VUOTO (Università di Pisa) ed il successivo giro di tavolo.

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 10,00.

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7) Giovedì 29 gennaio 2015 – seminario - Pisa - R. ROMBOLI (Università di Pisa), La

pregiudizialità eurounitaria come strumento di dialogo tra le Corte di giustizia, Corti costituzionali e giudici comuni.

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 10,00.

8) Giovedì 29 gennaio 2015 – seminario - Pisa - Corte costituzionale, sentenza n. 238/2014 in

materia di Controlimiti e diritto internazionale generalmente riconosciuto, con l'introduzione di R. ROMBOLI (Università di Pisa) e l'intervento di A. RUGGERI (Università di Messina). Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,30.

9) Venerdì 30 gennaio 2015 – seminario - Pisa - Il futuro dei diritti fondamentali: una visione

comparata - Convegno conclusivo del Corso di Alta Formazione in Giustizia costituzionale e tutela giurisdizionale dei diritti, con l'intervento di:

P. Caretti (Università di Firenze),

L. Aguiar de Luque (Università Carlos III di Madrid) E. Rossi (Scuola S. Anna di Pisa);

G. Gonzales Mantilla (Pontificia Università Cattolica del Perù) M. Revenga (Università di Cadice)

A. Ruggeri (Università di Messina)

L.A. David de Araujo (Pontificia Università Cattolica di San Paolo) J. Perez Royo (Università di Siviglia)

M. Luciani (Università La Sapienza di Roma) V. Bazán (Università Cattolica di Cuyo) A. Pizzorusso (Università di Pisa)

Polo Carmignani, Piazza dei Cavalieri, Pisa, 9,00-17,00.

10) Mercoledì 4 marzo 2015 – seminario – Pisa - S. AGOSTA (Università di Messina),

Bioetica e Costituzione, con l'introduzione di G. FAMIGLIETTI (Università di Pisa) e l'intervento dell'Autore.

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 16,00.

11) Giovedì 5 marzo – seminario – Pisa - E. ESPIN (Universidad de Castilla La Mancha, Giudice del Tribunal Supremo), Las relaciones en-tre TC y TS en Espana, con l'introduzione di G. CAMPANELLI (Università del Salento) e l'intervento dell'Autore.

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 10,30.

12) Giovedì 5 marzo – seminario – Pisa - Corte costituzionale, sentenza n. 207 del 2014, in tema

di Rilevanza e sul rapporto tra tutela cautelare e processo costituzionale, con l'introduzione di N. PIGNATELLI (Università di Pisa) ed il successivo giro di tavolo.

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,30.

13) Venerdì 6 marzo – Convegno – Pisa - I rapporti tra la giurisdizione costituzionale e la

dottrina.

Scuola Superiore Sant’Anna, Piazza Martiri delle libertà, n. 33, Aula 3, ore 9,30-18,30. 14) Sabato 7 marzo – Convegno – Pisa - I rapporti tra la giurisdizione costituzionale e la

dottrina.

Scuola Superiore Sant’Anna, Piazza Martiri delle libertà, n. 33, Aula Magna storica, ore 9,00-13,15.

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15) Giovedì 16 aprile 2015 – seminario – Pisa - T. GUARNIER, Interpretazione, Costituzione e

diritto giurisprudenziale. Specificità e problemi dell’interpretazione costituzionale nell’ordinamento giuridico integrato, Editoriale Scientifica, 2014, con l'introduzione di R. ROMBOLI (Università di Pisa) e M. NISTICO’ (Università del Salento) e l'intervento dell’Autrice (Università di Camerino).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,30.

16) Venerdì 17 aprile 2015 – seminario – Pisa - J. M. LOPEZ ULLA (Universidad de Cadiz),

Derecho a la verdad y desapariciones forzadas, con l’introduzione di P. PASSAGLIA (Università di Pisa).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 10,00.

17) Venerdì 17 aprile 2015 – seminario – Pisa - (Per la rubrica “letture di classici”) (Riedizione de) C. Mezzanotte, Il giudizio sulle leggi. Corte costituzionale e legittimazione

politica, Editoriale Scientifica, 2014, con l'introduzione di A. PERTICI (Università di Pisa) e l'intervento di S. NICCOLAI (Università di Cagliari).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,30.

18) Giovedì 25 giugno 2015 – Il punto sulle tesi di dottorato in preparazione – Pisa.

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 9,00.

19) Giovedì 25 giugno 2015 – tesi di dottorato – Pisa - Candidato: Robert Gayda - Tutor: R. ROMBOLI (Università di Pisa). Titolo della tesi: Il ricorso individuale costituzionale

nell'ordinamento giuridico albanese. Commissione: E. BINDI (Università di Siena); A. CARDONE (Università di Firenze); P. PASSAGLIA (Università di Pisa).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 11,00.

20) Giovedì 25 giugno 2015 – seminario – Pisa - Per la rubrica “rilettura dei classici”: V. ONIDA, Pubblica amministrazione e costituzionalità delle leggi, Milano, Giuffré, 1967, con l'introduzione di F. DAL CANTO (Università di Pisa) e l'intervento dell'Autore (Università di Milano).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,00.

21) Venerdì 26 giugno 2015 – conferenza – Pisa - A. BARRERO (Università di Siviglia),

Simboli religiosi negli spazi e atti pubblici, con l'introduzione di S. VUOTO (Università di Pisa).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 10,00.

22) Venerdì 26 giugno 2015 - seminario – Pisa - L. CASSETTI, I diritti sociali nella prospettiva

della “comunicazione” tra sistemi regionali di protezione dei diritti umani, (Università di Perugia), con l'introduzione di E. MALFATTI (Università di Pisa) e P. BIANCHI (Università di Camerino).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,00.

23) Mercoledì 21 ottobre 2015 – seminario – Pisa - G. VOLPE, Storia costituzionale degli

italiani. Vol. 2: Il popolo delle scimmie (1915-1945), Torino, Giappichelli, 2015 , con l'introduzione di P. PASSAGLIA (Università di Pisa) e l'intervento dell'Autore (Università

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di Pisa).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,30.

24) Giovedì 22 ottobre 2015 – giro di tavolo – Pisa - E. STRADELLA, (Università di Pisa),

La sent. 118 del 2015: il referendum regionale.

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 10,00.

25) Giovedì 22 ottobre 2015 – Lectio Magistralis – Pisa - F. SORRENTINO (Sapienza - Università di Roma), Il controllo delle leggi elettorali da parte della Corte costituzionale. Introduzione di R. ROMBOLI (Università di Pisa).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,00.

26) Venerdì 23 ottobre 2015 - seminario dell’Associazione Gruppo di Pisa – Firenze -

Seminario di discussione sul tema Corte costituzionale e riforma della Costituzione.

Università degli Studi di Firenze, Campus delle Scienze Sociali, Via delle Pandette, 9 – Ed. D6/1.18, dalle ore 9,30 alle ore 10.

2. Partecipazione a seminari e convegni.

Durante il primo anno di dottorato 2014/2015 il sottoscritto ha partecipato a diversi seminari e convegni di studio di cui si dà conto in una breve e schematica elencazione: 1) 21 novembre 2014 e 22 novembre 2014 – Giornate di Studio sul tema “Crisi dello Stato

nazionale, dialogo inter giurisprudenziale, tutela dei diritti fondamentali”con gli interventi di: A. Ruggeri (Università di Messina)

L. Chiara (Università di Messina) G. D'Amico (Università di Messina) R. Conti (Consigliere di Cassazione) O. Pollicino (Univ. Bocconi di Milano) G. D'Ignazio (Univ. di Cosenza) G. Moschella (Univ. di Messina) A. Morelli (Univ. di Catanzaro)

C. Salazar (Univ. Mediterranea di Reggio Calabria) A. Saitta (Univ. di Messina)

L. D'Andrea (Univ. di Messina) S. Gambino (Univ. di Cosenza) G. Sorrenti (Univ. di Messina) S. Agosta (Univ. di Messina) A. Randazzo (Univ. di Messina) M. Quattrocchi (Univ. di Messina) D. Belvedere (Univ. di Messina) A. Fusco (Univ. di Genova)

G. Silvestri (Presidente Emerito Corte Costituzionale).

Messina - Aula Magna - Università degli Studi - Piazza Pugliatti n. 1.

2) 16 gennaio 2015 - Convegno organizzato dall'Università di Messina - Dipartimento di Scienze Umane e Sociali - Cattedra di Diritto Internazionale - Intercenter,

sul tema: “La sentenza della Corte Costituzionale n. 238/2014. Immunità degli Stati tra diritto

internazionale e diritto costituzionale”, con l’introduzione della Prof. Lina Panella (Univ. di Messina) e gli interventi di G. Silvestri (Presidente Emerito Corte Costituzionale), G.

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Tesauro (Presidente Emerito Corte Costituzionale) e C. Zanghì (Prof. emerito Univ. “Sapienza” di Roma).

3) 25 febbraio 2016, incontro di studio organizzato dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Dipartimento di Giiurisprudenza ed Economia, Dottorato di Ricerca in Giurisprudenza ed Economia, nell’ambito del Corso Specialistico per i dottorandi di II anno, “I diritti fondamentali tra legislazione e giurisdizione”, a cura della Prof.ssa C. Salazar – G. Sorrenti, I diritti fondamentali, l’interpretazione adeguatrice e l’applicazione diretta della

Costituzione;

4) 25 marzo 2015 e 26 marzo 2015 - Convegno conclusivo ricerca PRIN organizzato dall'Università Mediterranea di Reggio Calabria sul tema: "Metamorfosi della cittadinanza e

diritti degli stranieri", presieduto ed introdotto dal Prof. Antonino Spadaro e dalla Prof.ssa Carmela Salazar (Università Mediterranea di Reggio Calabria), con gli interventi di:

L. Jimena Quesada (Univ.di Valencia) A. Ruggeri (Univ. di Messina)

P. Carrozza (SSUP Sant'Anna di Pisa) P. Bonetti (Univ. di Milano-Bicocca)

J. Luther (Univ. del P.O. "Amedeo Avogadro") A. De La Iglesia Chamarro (Univ. de Navarra)

G. Silvestri (Presidente Emerito Corte Costituzionale)

Aula Magna Architettura – Reggio Calabria – Cittadella Universitaria – Feo di Vito.

5) 24 aprile 2015, incontro di studio organizzato dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Dipartimento di Giiurisprudenza ed Economia, Dottorato di Ricerca in Giurisprudenza ed Economia, nell’ambito del Corso Specialistico per i dottorandi di II anno, “I diritti fondamentali tra legislazione e giurisdizione”, a cura della Prof.ssa C. Salazar – A. Morelli (Univ. di Catanzaro), Tra Antigone e Creonte: “i diritti non scritti”, i giudici ed il

legislatore.

6) 19-20 giugno 2015 - Convegno annuale dell'Associazione "Gruppo di Pisa" avente come tema "La Dis-eguaglianza nello Stato costituzionale".

Università degli Studi del Molise - Dipartimento giuridico – Campobasso, Viale Manzoni s.n. - I Ed. polifunzionale.

7) 18 settembre 2014 - Terzo Seminario annuale del “Gruppo di Pisa” con i Dottorandi delle

discipline giuspubblicistiche. Università Roma Tre - Dipartimento di Giurisprudenza - Sala

del Consiglio (I piano) - Roma, Via Ostiense 161. 3. Ricerche condotte al di fuori del dottorato

Oltre alle attività strettamente connesse al dottorato di ricerca, nel periodo compreso tra novembre 2014 e ottobre 2015 sono state condotte attività di approfondimento nella trattazione di alcune tematiche che non hanno ancora trovato confluenza in lavori che hanno l’aspirazione ad una futura pubblicazione e che sono, pertanto, in itinere.

In effetti, il sottoscritto si è interessato della tecnica della “disapplicazione” giudiziale delle norme interne contrastanti con norme eurounitarie non self-executing, con particolare riguardo al caso della reiterazione dei contratti di lavoro a termine dei docenti precari. Il lavoro è ancora in fase di rielaborazione dopo una prima lettura da parte dei professori A. Spadaro e C. Salazar, dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Inoltre, il sottoscritto ha collaborato con il collega di studio, Avv. Francesco Calabrese, nella redazione della memoria difensiva, depositata dinanzi alla Corte Costituzionale nel giudizio di costituzionalità promosso con ordinanza del 17 marzo 2015, emessa dalla Corte

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di Appello di Reggio Calabria, e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il 26 agosto 2015, n. 34. Con la predetta memoria, si è inteso, in adesione alle argomentazioni spiegate dal Giudice a quo, far rilevare la contrarietà a Costituzione dell'art. 12 sexies, comma I, del D.l. 8 giugno 1992 n. 306, convertito con modificazioni nella l. 7 agosto 1992, n. 356 e successive modificazioni, nella parte in cui comprende la condanna per il delitto di cui all'art. 648 c.p. nel catalogo di quelli fondanti la speciale ipotesi di confisca prevista dallo stesso articolo.

Sui profili di irragionevolezza della su emarginata disposizione normativa, il sottoscritto sta elaborando un piccolo lavoro, che sarà sottoposto al vaglio dei professori A. Spadaro e C. Salazar.

4. Progetto iniziale per la tesi di dottorato.

È stato individuato come argomento per la tesi di dottorato “Profili costituzionali degli enti

territoriali di area vasta. Il caso della città metropolitana di Reggio Calabria”. Ha dato la sua disponibilità a seguirmi nel lavoro il prof. A. Spadaro.

Il lavoro è ancora ad uno stato embrionale e lo schema di indice inviato è suscettibile di possibili revisioni. Sto raccogliendo materiale utile per lo studio dell'argomento. Intendo partire dall'approfondimento teorico degli enti territoriali di area vasta per poi occuparmi del caso "incompiuto" della “città metropolitana dello stretto”, mediante l'approfondimento di profili comparatistici relativi ad aree metropolitane europee come l'area metropolitana dello stretto di Øresund. Non potrò non prescindere dalla disamina dell’evoluzione normativa in materia e dello “stato dell’arte” sulle città metropolitane nel nostro ordinamento.

5. Altre attività condotte all’esterno del dottorato di ricerca.

Nell’anno 2014/2015 è proseguita la collaborazione con la Cattedra di Diritto costituzionale nel Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La collaborazione ha visto il coinvolgimento nella attività di ricevimento studenti e la partecipazione alle lezioni sia di diritto costituzionale generale che di diritto pubblico comparato. Il sottoscritto ha altresì partecipato alla organizzazione del convegno "Metamorfosi della cittadinanza e diritti degli stranieri", tenutosi a marzo in Reggio Calabria.

Attività concernente il II anno di dottorato (2015/2016)

SOMMARIO: 1. Attività inerenti al corso di dottorato. – 2. Partecipazione a seminari e convegni. – 3. Ricerche condotte al di fuori del dottorato. – 4. Progetto iniziale per la tesi di dottorato. – 5. Altre attività condotte all’esterno del dottorato di ricerca.

1. Attività inerenti al corso di dottorato.

Durante il secondo anno del corso (2015/2016) il sottoscritto ha frequentato assiduamente i seminari e gli incontri organizzati nell’ambito delle diverse sessioni di dottorato ad eccezione di qualche assenza determinata da problemi di salute ovvero familiari.

La frequenza degli incontri di dottorato è stata caratterizzata dalla partecipazione attiva al dibattito sui temi oggetto di discussione. Salvo casi sporadici, c’è sempre stato un intervento o una domanda diretta ad attivare il dibattito. Nell’inevitabile differenza di esiti

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che i singoli interventi hanno riscontrato in sede di dibattito, si possono ricordare, a titolo esemplificativo, alcuni di quelli che hanno provocato uno stimolo maggiore nell’attenzione dei relatori:

I) Martedì 11 novembre 2014, per la sezione I ritorni, ho partecipato all’incontro con il Prof. A. Morelli dell’Università di Catanzaro, avente ad oggetto la disamina del libro I paradossi

della fedeltà della Repubblica, Milano, 2013. Ho trovato la tematica trattata dal prof. Morelli molto interessante. In effetti, è paradossale che si imponga ai cittadini di dovere fedeltà alla Repubblica (id est: ai princìpi fondamentali dell'ordinamento, e, più in particolare a quello solidaristico) ed osservanza alla Costituzione ed alle leggi, quando, tuttavia, risulta assai arduo rendere "effettivamente esigibile" tale dovere, mettendo tutti i cittadini nelle condizioni di poter ottemperare mediante la rimozione degli ostacoli, che, di fatto, impediscono che ciò avvenga.

Sarebbe stimolante sviluppare tale tematica: penso alle implicazioni relative al tema delle istituzioni preposte alla conservazione ed alla diffusione dell'etica pubblica, in primis la scuola, dell'istruzione, dell'educazione, ma anche del ruolo delle altre formazioni sociali, quali le associazioni, i partiti politici.

II) Giovedì 4 dicembre 2014, l’incontro con il Prof. G. Fontana dell’Università Roma Tre, avente ad oggetto l’esame del libro Il referendum costituzionale nei processi di riforma della

Repubblica, Napoli, 2013 è stato incentrato sul tema delle riforme costituzionali. Il prof. Fontana ha posto l’accento sulla crisi del sistema partitico e del partito in generale, come luogo di confronto democratico e come formazione sociale fondamentale per la crescita e la conservazione del regime democratico. E ciò attraverso una ricostruzione diacronica delle vicende politiche che hanno condotto alla riforma costituzionale del 2001 ed al tentativo di riforma del 2006 fino ai propositi riformatori dell'ex premier Letta ed al tentativo di riforma costituzionale operato dal Governo Renzi.

In quell’occasione, il sottoscritto ha sviluppato le proprie considerazioni focalizzando l'attenzione sul rapporto tra i Diritti fondamentali e la revisione costituzionale.

I diritti fondamentali costituiscono un limite alla revisione.

Nella sentenza 238/14 la Corte Costituzionale afferma espressamente che i diritti inviolabili insieme ai principi fondamentali sono magna pars della forma repubblicana e quindi per questo sottratti alla revisione costituzionale.

In realtà da qui cominciano una serie di problemi: anche la stessa definizione dei diritti fondamentali è controversa già in teoria.

Quando passiamo dalla teoria alla pratica, quando li vogliamo identificare come limiti del nostro ordinamento rispetto alla revisione costituzionale ci scontriamo con numerosi problemi.

Prima di tutto, appare evidente che parlare dei diritti fondamentali non significa solo fare riferimento alla costituzione intesa come atto, ma il loro volto nel nostro ordinamento si trae da un diritto costituzionale vivente molto ampio, non esente da contraddizioni, che deve essere seguito passo passo.

La preoccupazione che deve essere presente nell'orizzonte del legislatore di revisione costituzionale è conservare i diritti fondamentali e le garanzie che li assistono.

Di qui la necessità di non soffermarsi sul dato testuale, ma allargare la visuale alla continua evoluzione della giurisprudenza costituzionale.

La giurisprudenza costituzionale ci dice che I diritti fondamentali non possono essere impoveriti nelle loro garanzie.

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I diritti fondamentali costituiscono un sistema, attraversato da una logica che va colta sul fatto che tutti i diritti costituzionali sono espressione della dignità della persona e quindi si trovano su un piano di parità e questo significa che non esiste una gerarchia in astratto, che se esistesse comprometterebbe inevitabilmente l'esito del bilanciamento a cui tutti i diritti sono soggetti nei singoli casi concreti.

Ed allora se il Legislatore di revisione costituzionale interviene sulla Costituzione, sia sulla prima che sulla seconda parte, perchè la nostra Costituzione è un insieme coeso di regole e di princìpi di tal che non basta pensare che ci si muove nella parte organizzativa per mettersi al riparo dal pericolo di intaccare i diritti fondamentali, occorre che intervenga con "ragionevolezza".

Infatti, anche un ampliamento dello spettro delle libertà e dei diritti fondamentali può intaccare questo equilibrio. Per fare questo tipo di modifiche ci vuole ragionevolezza. Non si può costituire una posizione preferenziale per alcuni diritti perchè si potrebbe alterare il nucleo duro della Costituzione.

Considerazione che vale come auspicio che il Legislatore costituzionale si muova anche oggi con prudenza e ragionevolezza.

Non sembra, tuttavia, che ciò stia avvenendo. Basti pensare all'intervento del ministro per le riforme che dinanzi al Parlamento ha "garantito" che la maggioranza governativa farà mancare i voti perché possa realizzarsi la condizione di poter chiedere il referendum confermativo ex art. 138 cost.

III) Giovedì 5 marzo 2015 ho partecipato all'incontro avente ad oggetto lo studio della sentenza n. 207 del 2014 della Corte costituzionale, in tema di rilevanza e sul rapporto tra tutela cautelare e processo costituzionale, introdotto dal prof. N. PIGNATELLI dell’Università di Pisa (Introduzione al tema e successivo giro di tavolo). In tale sede ho evidenziato che il provvedimento adottato dalla Consulta non sembra segnare un momento di rottura rispetto alla sua precedente giurisprudenza.

Ed invero, la Corte ha sempre sostenuto che anche quando il provvedimento cautelare sia stato concesso ciò non significa che il giudice a quo abbia perso il potere decisorio.

A tal proposito ho portato alcuni esempi: nella sentenza n. 151 del 2009 si riconosce ai giudici a quibus di non aver esaurito la propria potestas iudicandi. Affinché tale potere permanga la concessione della misura deve essere temporanea e legata al convincimento del giudice della non manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale relativa all'atto legislativo lesivo dei diritti per la cui tutela si richiede la misura (in tal senso ho richiamato la sentenza n. 236 del 2010).

Nella sentenza n. 83 del 2013 la Corte ricorda di aver più volte chiarito che la potestas iudicandi del giudice a quo non può ritenersi esaurita quando la concessione della misura cautelare sia fondata, quanto al fumus boni iuris, sulla non manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale, dovendosi, in tal caso, ritenere di carattere provvisorio e temporaneo la sospensione dell'efficacia del provvedimento impugnato, fino alla ripresa del giudizio cautelare dopo l'incidente di legittimità costituzionale.

Su tale linea d'onda pare si sia sintonizzato il Tar Campania che con ordinanza n. 1801 del 30 ottobre 2014 ha concesso una misura cautelare interinale fino alla camera di consiglio successiva alla restituzione degli atti da parte della Consulta alla quale ha rimesso contestualmente questione di legittimità costituzionale sulla disposizione della legge Severino la cui applicazione retroattiva si porrebbe in contrasto con gli artt. 2, 4, secondo comma, 51 primo comma e 97 secondo comma della Costituzione nella parte in cui

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stabilisce che la sospensione dalla carica pubblica sia prevista anche in caso di condanna non definitiva precedente all'elezione.

Il rigetto della richiesta di adozione dei provvedimenti di urgenza, di contro, comporta la perdita del potere decisorio e dunque la mancanza di attualità della questione di legittimità costituzionale, che diviene irrilevante e quindi inammissibile (cfr. sentenza n. 82 del 2005 ed in materia penale la n. 388 del 2006).

Cosa diversa si verifica quando il remittente, dopo avere rigettato l'istanza cautelare, solleva questione di legittimità costituzionale, ma in vista della definizione del merito di cui pure è investito, si che la potestas iudicandi non può dirsi esaurita (cfr. sentenza n. 120 del 2012).

IV) Giovedì 25 giugno 2015, all’incontro di dottorato con il Prof. Valerio Onida, avente ad oggetto l’esame del suo libro, Pubblica Amministrazione e costituzionalità delle leggi, Milano, 1967, il sottoscritto ha posto all’Autore il problema della formazione del convincimento circa l’incostituzionalità della legge che costituisce il fondamento normativo dell’atto amministrativo emanando. Il funzionario pubblico deve sapere interpretare la Costituzione e le leggi, a pena di responsabilità per gli atti compiuti in violazione dei diritti. Il Prof. Onida ha evidenziato che il responsabile unico del procedimento amministrativo non possa esimersi dal sindacare la legittimità costituzionale della legge che costituisce il fondamento normativo del provvedimento amministrativo emanando. Non si deve adagiare sulla dimostrata infondatezza della tesi della doverosa applicabilità di un atto amministrativo esecutivo di una legge non ancora dichiarata incostituzionale. Né può sospendere il proprio giudizio come fa il giudice. Anche perché la PA “deve agire”. La motivazione del provvedimento amministrativo deve dare atto di questa attività di individuazione della regola da applicare alla fattispecie secundum constitutionem.

Riporto, di seguito, l'elenco completo degli incontri a cui ho partecipato, con indicazione dei relatori e degli eventuali testi approfonditi:

1) Martedì 11 novembre 2014 – PISA – seminario - A. MORELLI, I paradossi della fedeltà alla Repubblica, Milano, 2013.

Con l'introduzione di N. PIGNATELLI (Università di Pisa) e l'intervento dell’Autore (Università di Catanzaro).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,00.

2) Mercoledì 12 novembre 2014 – PISA – seminario - Corte costituzionale, sentenza n. 120/2014 in materia di autodichia.

Con l'introduzione di P. PASSAGLIA (Università di Pisa) e l'intervento di G. BUONOMO (consigliere parlamentare, Senato della Repubblica) - Introduzione al tema e successivo giro di tavolo.

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 10,00.

3) Mercoledì 12 novembre 2014 – PISA – seminario - D. MARONGIU, Organizzazione e diritto di internet, Milano, 2013.

Con l'introduzione di P. PASSAGLIA (Università di Pisa) e l'intervento dell'Autore (Università di Cagliari)

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,00.

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"Costituente, Costituzione e riforme costituzionali" con l'introduzione di A. PIZZORUSSO (Università di Pisa).

Facoltà di Giurisprudenza - Aula B1, Polo Piagge, ore 10,30.

5) Giovedì 4 dicembre 2014 – PISA – seminario - G. FONTANA, Il referendum costituzionale

nei processi di riforma della Repubblica, Napoli, 2013.

Con l'introduzione di A. PERTICI (Università di Pisa) e l'intervento dell’Autore (Università di Roma Tre).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 10,30.

5) Giovedì 4 dicembre 2014 – PISA – seminario - G. REPETTO (Università di Perugia),

L’“effetto di vincolo” delle sentenze della Corte di Strasburgo nella più recente giurisprudenza della Corte costituzionale, con l'introduzione di E. MALFATTI (Università di Pisa)e l'intervento dell'Autore.

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,00.

6) Venerdì 5 dicembre 2014 – PISA – seminario - Corte costituzionale, sentenza n. 162/2014 in

materia di fecondazione eterologa. Con l'introduzione di S. VUOTO (Università di Pisa) ed il successivo giro di tavolo.

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 10,00.

7) Giovedì 29 gennaio 2015 – seminario - Pisa - R. ROMBOLI (Università di Pisa), La

pregiudizialità eurounitaria come strumento di dialogo tra le Corte di giustizia, Corti costituzionali e giudici comuni.

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 10,00.

8) Giovedì 29 gennaio 2015 – seminario - Pisa - Corte costituzionale, sentenza n. 238/2014 in

materia di Controlimiti e diritto internazionale generalmente riconosciuto, con l'introduzione di R. ROMBOLI (Università di Pisa) e l'intervento di A. RUGGERI (Università di Messina). Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,30.

9) Venerdì 30 gennaio 2015 – seminario - Pisa - Il futuro dei diritti fondamentali: una visione

comparata - Convegno conclusivo del Corso di Alta Formazione in Giustizia costituzionale e tutela giurisdizionale dei diritti, con l'intervento di:

P. Caretti (Università di Firenze),

L. Aguiar de Luque (Università Carlos III di Madrid) E. Rossi (Scuola S. Anna di Pisa);

G. Gonzales Mantilla (Pontificia Università Cattolica del Perù) M. Revenga (Università di Cadice)

A. Ruggeri (Università di Messina)

L.A. David de Araujo (Pontificia Università Cattolica di San Paolo) J. Perez Royo (Università di Siviglia)

M. Luciani (Università La Sapienza di Roma) V. Bazán (Università Cattolica di Cuyo) A. Pizzorusso (Università di Pisa)

Polo Carmignani, Piazza dei Cavalieri, Pisa, 9,00-17,00.

10) Mercoledì 4 marzo 2015 – seminario – Pisa - S. AGOSTA (Università di Messina),

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l'intervento dell'Autore.

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 16,00.

11) Giovedì 5 marzo – seminario – Pisa - E. ESPIN (Universidad de Castilla La Mancha, Giudice del Tribunal Supremo), Las relaciones en-tre TC y TS en Espana, con l'introduzione di G. CAMPANELLI (Università del Salento) e l'intervento dell'Autore.

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 10,30.

12) Giovedì 5 marzo – seminario – Pisa - Corte costituzionale, sentenza n. 207 del 2014, in tema

di Rilevanza e sul rapporto tra tutela cautelare e processo costituzionale, con l'introduzione di N. PIGNATELLI (Università di Pisa) ed il successivo giro di tavolo.

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,30.

13) Venerdì 6 marzo – Convegno – Pisa - I rapporti tra la giurisdizione costituzionale e la

dottrina.

Scuola Superiore Sant’Anna, Piazza Martiri delle libertà, n. 33, Aula 3, ore 9,30-18,30. 14) Sabato 7 marzo – Convegno – Pisa - I rapporti tra la giurisdizione costituzionale e la

dottrina.

Scuola Superiore Sant’Anna, Piazza Martiri delle libertà, n. 33, Aula Magna storica, ore 9,00-13,15.

15) Giovedì 16 aprile 2015 – seminario – Pisa - T. GUARNIER, Interpretazione, Costituzione e

diritto giurisprudenziale. Specificità e problemi dell’interpretazione costituzionale nell’ordinamento giuridico integrato, Editoriale Scientifica, 2014, con l'introduzione di R. ROMBOLI (Università di Pisa) e M. NISTICO’ (Università del Salento) e l'intervento dell’Autrice (Università di Camerino).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,30.

16) Venerdì 17 aprile 2015 – seminario – Pisa - J. M. LOPEZ ULLA (Universidad de Cadiz),

Derecho a la verdad y desapariciones forzadas, con l’introduzione di P. PASSAGLIA (Università di Pisa).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 10,00.

17) Venerdì 17 aprile 2015 – seminario – Pisa - (Per la rubrica “letture di classici”) (Riedizione de) C. Mezzanotte, Il giudizio sulle leggi. Corte costituzionale e legittimazione

politica, Editoriale Scientifica, 2014, con l'introduzione di A. PERTICI (Università di Pisa) e l'intervento di S. NICCOLAI (Università di Cagliari).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,30.

18) Giovedì 25 giugno 2015 – Il punto sulle tesi di dottorato in preparazione – Pisa.

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 9,00.

19) Giovedì 25 giugno 2015 – tesi di dottorato – Pisa - Candidato: Robert Gayda - Tutor: R. ROMBOLI (Università di Pisa). Titolo della tesi: Il ricorso individuale costituzionale

nell'ordinamento giuridico albanese. Commissione: E. BINDI (Università di Siena); A. CARDONE (Università di Firenze); P. PASSAGLIA (Università di Pisa).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 11,00.

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20) Giovedì 25 giugno 2015 – seminario – Pisa - Per la rubrica “rilettura dei classici”: V. ONIDA, Pubblica amministrazione e costituzionalità delle leggi, Milano, Giuffré, 1967, con l'introduzione di F. DAL CANTO (Università di Pisa) e l'intervento dell'Autore (Università di Milano).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,00.

21) Venerdì 26 giugno 2015 – conferenza – Pisa - A. BARRERO (Università di Siviglia),

Simboli religiosi negli spazi e atti pubblici, con l'introduzione di S. VUOTO (Università di Pisa).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 10,00.

22) Venerdì 26 giugno 2015 - seminario – Pisa - L. CASSETTI, I diritti sociali nella prospettiva

della “comunicazione” tra sistemi regionali di protezione dei diritti umani, (Università di Perugia), con l'introduzione di E. MALFATTI (Università di Pisa) e P. BIANCHI (Università di Camerino).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,00.

23) Mercoledì 21 ottobre 2015 – seminario – Pisa - G. VOLPE, Storia costituzionale degli

italiani. Vol. 2: Il popolo delle scimmie (1915-1945), Torino, Giappichelli, 2015 , con l'introduzione di P. PASSAGLIA (Università di Pisa) e l'intervento dell'Autore (Università di Pisa).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,30.

24) Giovedì 22 ottobre 2015 – giro di tavolo – Pisa - E. STRADELLA, (Università di Pisa),

La sent. 118 del 2015: il referendum regionale.

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 10,00.

25) Giovedì 22 ottobre 2015 – Lectio Magistralis – Pisa - F. SORRENTINO (Sapienza - Università di Roma), Il controllo delle leggi elettorali da parte della Corte costituzionale. Introduzione di R. ROMBOLI (Università di Pisa).

Dipartimento di Giurisprudenza, Palazzo Ricci, via del Collegio Ricci, n. 10, Sala verde, ore 15,00.

26) Venerdì 23 ottobre 2015 - seminario dell’Associazione Gruppo di Pisa – Firenze -

Seminario di discussione sul tema Corte costituzionale e riforma della Costituzione.

Università degli Studi di Firenze, Campus delle Scienze Sociali, Via delle Pandette, 9 – Ed. D6/1.18, dalle ore 9,30 alle ore 10.

2. Partecipazione a seminari e convegni.

Durante il primo anno di dottorato 2014/2015 il sottoscritto ha partecipato a diversi seminari e convegni di studio di cui si dà conto in una breve e schematica elencazione: 1) 21 novembre 2014 e 22 novembre 2014 – Giornate di Studio sul tema “Crisi dello Stato

nazionale, dialogo inter giurisprudenziale, tutela dei diritti fondamentali”con gli interventi di: A. Ruggeri (Università di Messina)

L. Chiara (Università di Messina) G. D'Amico (Università di Messina) R. Conti (Consigliere di Cassazione) O. Pollicino (Univ. Bocconi di Milano)

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G. D'Ignazio (Univ. di Cosenza) G. Moschella (Univ. di Messina) A. Morelli (Univ. di Catanzaro)

C. Salazar (Univ. Mediterranea di Reggio Calabria) A. Saitta (Univ. di Messina)

L. D'Andrea (Univ. di Messina) S. Gambino (Univ. di Cosenza) G. Sorrenti (Univ. di Messina) S. Agosta (Univ. di Messina) A. Randazzo (Univ. di Messina) M. Quattrocchi (Univ. di Messina) D. Belvedere (Univ. di Messina) A. Fusco (Univ. di Genova)

G. Silvestri (Presidente Emerito Corte Costituzionale).

Messina - Aula Magna - Università degli Studi - Piazza Pugliatti n. 1.

2) 16 gennaio 2015 - Convegno organizzato dall'Università di Messina - Dipartimento di Scienze Umane e Sociali - Cattedra di Diritto Internazionale - Intercenter,

sul tema: “La sentenza della Corte Costituzionale n. 238/2014. Immunità degli Stati tra diritto

internazionale e diritto costituzionale”, con l’introduzione della Prof. Lina Panella (Univ. di Messina) e gli interventi di G. Silvestri (Presidente Emerito Corte Costituzionale), G. Tesauro (Presidente Emerito Corte Costituzionale) e C. Zanghì (Prof. emerito Univ. “Sapienza” di Roma).

3) 25 febbraio 2016, incontro di studio organizzato dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Dipartimento di Giiurisprudenza ed Economia, Dottorato di Ricerca in Giurisprudenza ed Economia, nell’ambito del Corso Specialistico per i dottorandi di II anno, “I diritti fondamentali tra legislazione e giurisdizione”, a cura della Prof.ssa C. Salazar – G. Sorrenti, I diritti fondamentali, l’interpretazione adeguatrice e l’applicazione diretta della

Costituzione;

4) 25 marzo 2015 e 26 marzo 2015 - Convegno conclusivo ricerca PRIN organizzato dall'Università Mediterranea di Reggio Calabria sul tema: "Metamorfosi della cittadinanza e

diritti degli stranieri", presieduto ed introdotto dal Prof. Antonino Spadaro e dalla Prof.ssa Carmela Salazar (Università Mediterranea di Reggio Calabria), con gli interventi di:

L. Jimena Quesada (Univ.di Valencia) A. Ruggeri (Univ. di Messina)

P. Carrozza (SSUP Sant'Anna di Pisa) P. Bonetti (Univ. di Milano-Bicocca)

J. Luther (Univ. del P.O. "Amedeo Avogadro") A. De La Iglesia Chamarro (Univ. de Navarra)

G. Silvestri (Presidente Emerito Corte Costituzionale)

Aula Magna Architettura – Reggio Calabria – Cittadella Universitaria – Feo di Vito.

5) 24 aprile 2015, incontro di studio organizzato dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Dipartimento di Giiurisprudenza ed Economia, Dottorato di Ricerca in Giurisprudenza ed Economia, nell’ambito del Corso Specialistico per i dottorandi di II anno, “I diritti fondamentali tra legislazione e giurisdizione”, a cura della Prof.ssa C. Salazar – A. Morelli (Univ. di Catanzaro), Tra Antigone e Creonte: “i diritti non scritti”, i giudici ed il

legislatore.

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tema "La Dis-eguaglianza nello Stato costituzionale".

Università degli Studi del Molise - Dipartimento giuridico – Campobasso, Viale Manzoni s.n. - I Ed. polifunzionale.

7) 18 settembre 2014 - Terzo Seminario annuale del “Gruppo di Pisa” con i Dottorandi delle

discipline giuspubblicistiche. Università Roma Tre - Dipartimento di Giurisprudenza - Sala

del Consiglio (I piano) - Roma, Via Ostiense 161. 3. Ricerche condotte al di fuori del dottorato

Oltre alle attività strettamente connesse al dottorato di ricerca, nel periodo compreso tra novembre 2014 e ottobre 2015 sono state condotte attività di approfondimento nella trattazione di alcune tematiche che non hanno ancora trovato confluenza in lavori che hanno l’aspirazione ad una futura pubblicazione e che sono, pertanto, in itinere.

In effetti, il sottoscritto si è interessato della tecnica della “disapplicazione” giudiziale delle norme interne contrastanti con norme eurounitarie non self-executing, con particolare riguardo al caso della reiterazione dei contratti di lavoro a termine dei docenti precari. Il lavoro è ancora in fase di rielaborazione dopo una prima lettura da parte dei professori A. Spadaro e C. Salazar, dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Inoltre, il sottoscritto ha collaborato con il collega di studio, Avv. Francesco Calabrese, nella redazione della memoria difensiva, depositata dinanzi alla Corte Costituzionale nel giudizio di costituzionalità promosso con ordinanza del 17 marzo 2015, emessa dalla Corte di Appello di Reggio Calabria, e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il 26 agosto 2015, n. 34. Con la predetta memoria, si è inteso, in adesione alle argomentazioni spiegate dal Giudice a quo, far rilevare la contrarietà a Costituzione dell'art. 12 sexies, comma I, del D.l. 8 giugno 1992 n. 306, convertito con modificazioni nella l. 7 agosto 1992, n. 356 e successive modificazioni, nella parte in cui comprende la condanna per il delitto di cui all'art. 648 c.p. nel catalogo di quelli fondanti la speciale ipotesi di confisca prevista dallo stesso articolo.

Sui profili di irragionevolezza della su emarginata disposizione normativa, il sottoscritto sta elaborando un piccolo lavoro, che sarà sottoposto al vaglio dei professori A. Spadaro e C. Salazar.

4. Progetto iniziale per la tesi di dottorato.

È stato individuato come argomento per la tesi di dottorato “Profili costituzionali degli enti

territoriali di area vasta. Il caso della città metropolitana di Reggio Calabria”. Ha dato la sua disponibilità a seguirmi nel lavoro il prof. A. Spadaro.

Il lavoro è ancora ad uno stato embrionale e lo schema di indice inviato è suscettibile di possibili revisioni. Sto raccogliendo materiale utile per lo studio dell'argomento. Intendo partire dall'approfondimento teorico degli enti territoriali di area vasta per poi occuparmi del caso "incompiuto" della “città metropolitana dello stretto”, mediante l'approfondimento di profili comparatistici relativi ad aree metropolitane europee come l'area metropolitana dello stretto di Øresund. Non potrò non prescindere dalla disamina dell’evoluzione normativa in materia e dello “stato dell’arte” sulle città metropolitane nel nostro ordinamento.

5. Altre attività condotte all’esterno del dottorato di ricerca.

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costituzionale nel Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. La collaborazione ha visto il coinvolgimento nella attività di ricevimento studenti e la partecipazione alle lezioni sia di diritto costituzionale generale che di diritto pubblico comparato. Il sottoscritto ha altresì partecipato alla organizzazione del convegno "Metamorfosi della cittadinanza e diritti degli stranieri", tenutosi a marzo in Reggio Calabria.

Attività concernente il III anno di dottorato (2016/2017)

SOMMARIO: 1. Attività inerenti al corso di dottorato. – 2. Partecipazione a seminari e convegni. – 3. Ricerche condotte in occasione del dottorato. – 4. Tesi di dottorato. – 5. Altre attività condotte all’esterno del dottorato di ricerca.

1. Attività inerenti al corso di dottorato.

Durante il terzo anno del corso (2016/2017) il sottoscritto ha frequentato assiduamente i seminari e gli incontri organizzati nell’ambito delle diverse sessioni di dottorato ad eccezione di qualche assenza determinata da problemi di salute ovvero familiari.

La frequenza degli incontri di dottorato è stata caratterizzata dalla partecipazione attiva al dibattito sui temi oggetto di discussione. Salvo casi sporadici, c’è sempre stato un intervento o una domanda diretta ad attivare il dibattito. Nell’inevitabile differenza di esiti che i singoli interventi hanno riscontrato in sede di dibattito, si possono ricordare, a titolo esemplificativo, alcuni di quelli che hanno provocato uno stimolo maggiore nell’attenzione dei relatori:

I) Venerdì 28 ottobre 2016 ho partecipato all’incontro con il Prof. S. Merlini dell’Università di Firenze, avente ad oggetto la disamina del libro Prima e dopo la Costituzione, FES, 2015, contenente una raccolta di scritti di Vezio Crisafulli. Sono state numerose le suggestioni indotte dalla lettura del volume che hanno stimolato il mio intervento. In particolare, la lettura di un passo del lavoro "Sull'efficacia normativa delle disposizioni di principio della costituzione", pubblicato negli scritti in memoria di Luigi Cosattini, del 1948, e soprattutto di una nota al paragrafo 7 mi ha colpito particolarmente, soprattutto nel punto in cui l'Autore descrivendo l'efficacia giuridica dei principi costituzionali programmatici che si rivolgono agli organi dell'apparato statale, al fine di provocare in primo luogo un'attività normativa che venga a disciplinare questa o quella materia in senso conforme a quanto da essi disposto in linea generale, prende ad esempio l'art. 4 primo comma della Costituzione che enuncia il principio del diritto al lavoro e segna il compito degli organi legislativi che dovranno promuovere le condizioni capaci di renderlo effettivo.

Tale disposizione priva di determinazione di destinatari verso cui il diritto sarebbe esperibile, non è dunque suscettibile di applicazione ai rapporti tra cittadini o tra cittadini e Stato appunto perché non pone una norma regolatrice della materia. Pone invece una norma rivolta agli organi dello Stato apparato, in primo luogo a quelli legislativi, ai quali spetterà' di adottare le norme necessarie a realizzare le condizioni per rendere attuale il diritto al lavoro.

L'Autore considerava che proprio con l’attuazione delle misure necessarie per rendere effettivo il diritto al lavoro esso “diventa una cosa seria, mentre in un sistema di economia puramente capitalistica esso si risolve in una menzognera illusione. La disposizione dell’art. 4 ha infatti un significato importante perché sta a indicare che l’indirizzo generale

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della Repubblica italiana è nel senso di limitare la sfera d’azione del sistema capitalistico, e perciò essa si inquadra logicamente e politicamente in quel complesso di disposizioni di principio dalle quali risulta la preminenza del lavoro e la possibilità di una serie di interventi statali nel settore dell’economia in modo da estendere la portata del principio democratico dal piano dei rapporti politici a quello dei rapporti sociali”.

A me pare che a distanza di più di sessant'anni da questo scritto il legislatore degli ultimi anni non si sia mosso nella direzione indicata da Crisafulli.

Invero negli ultimi anni, si sono succedute leggi che vanno nella direzione opposta rispetto a quella di limitare la sfera di azione del sistema capitalistico.

Pensiamo alla riforma nota come Jobs act che costituisce l'ultimo intervento normativo volto a realizzare in Italia la strategia politica della flessicurezza o flexecurity, che tenta di migliorare la flessibilità dei mercati del lavoro e dei rapporti di lavoro da una parte e di migliorare la sicurezza sociale ed in particolare l'occupazione dall'altra parte.

Tale ossimoro che trasla le tutele del lavoratore dal rapporto al mercato costituisce oggetto di un intero capitolo del Libro verde dell'Ue sulla riorganizzazione del diritto del lavoro, e si riferisce al mix tra la flessibilizzazione dei contratti e la predisposizione, per quanti perdano l'occupazione, di misure di sostegno al reddito e di servizi appositamente strutturati per la formazione continua e per la ricerca di un nuovo impiego.

In coerenza con tale prospettiva il Jobs act provvede con due decreti gemelli il 22 ed il 23 del 2015 a collegare l'introduzione del contratto a tutele crescenti al riordino degli ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione.

Questa, dunque, è una delle medicine usate dallo Stato soggetto per venir fuori dalla crisi economica e di occupazione degli ultimi anni.

Una medicina amara e forse non proprio risolutiva dei problemi che il Governo Renzi si è prefissato di risolvere.

Siamo sicuri che la compressione del diritto al lavoro declinato quale diritto alla conservazione del posto di lavoro sia mezzo utile al fine?

In particolare il contratto a tutele crescenti introdotto con il decreto delegato n. 23/15 che non modella un ulteriore tipologia contrattuale da accostarsi al florilegio di contratti volti sostanzialmente ad eludere l'art. 18 dello Statuto dei lavoratori creati negli ultimi anni, taglia di netto il nodo gordiano della predetta tutela, incidendo proprio sulla disciplina del licenziamento cui sono soggetti i lavoratori privati assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato a partire dall'entrata in vigore del decreto.

L'art. 18 resta in vita, ma è destinato alla progressiva disapplicazione mano a mano che i vecchi assunti usciranno dal mercato del lavoro.

Cosa vuol dire dunque contratti a tutele crescenti? Che in caso di licenziamenti illegittimi il giudice dichiara estinto il rapporto e condanna il datore solo al pagamento di un'indennità che cresce con l'anzianità di servizio, non oltre comunque il tetto indicato dalla normativa dettata dal decreto in questione.

Vi è un'eccezione: il lavoratore ha diritto ad essere reintegrato solo se dimostra direttamente l'insussistenza del fatto addebitato.

Dunque un'evidente riduzione di tutela, solo se si consideri che la normativa in questione preclude al giudice ogni valutazione sulla proporzionalità del licenziamento.

La disamina di tale normativa rende oltremodo attuale il pensiero di Crisafulli in tema di rapporti economici e lavoro. A pagina 308 del libro, in un passo del lavoro “Diritto al lavoro e libertà di opinione, postilla ad un'inchiesta”, pubblicato in società nel 1952,

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Crisafulli invita i lettori a non dimenticare che storicamente e logicamente, nel principio del diritto al lavoro deve ritenersi compreso anche il diritto alla conservazione del posto. Si auspica che la corretta ermeneusi del principio costituzionale in questione magistralmente espressa dalle parole usate da Crisafulli induca i giudici investiti delle controversie sorte dopo l'entrata in vigore del Jobs act e del decreto sui contratti a tutele crescenti, ad interpretare le norme sul licenziamento in senso conforme a costituzione. E Laddove ritengano che il testo normativo non lo consenta si auspica che siano indotti a rimettere la qlc dinanzi alla Corte.

Da questo intervento ho sviluppato un lavoro pubblicato all’interno del volume curato dalle professoresse L. Azzena ed E. Malfatti, “Poteri normativi del Governo ed effettività dei diritti sociali, Atti dell’ incontro di studi, Pisa 27 ottobre 2016 ”, Pisa University Press, luglio 2017, finanziato dall’Università di Pisa per mezzo dei fondi “PRA- Progetti di Ricerca di Ateneo” n. 18 PRA_2016_”Stato di crisi, poteri di governo, decisioni di bilancio e tutela dei diritti sociali negli Stati UE”, dal titolo “Diritto al lavoro nella rilettura di alcuni contributi di Vezio Crisafulli”.

II) Venerdì 18 Novembre 2016, l’incontro con la Prof. A. Osti dell’Università di Milano, avente ad oggetto l’esame del libro Teoria e prassi dell’access to justice. Un raffronto tra

ordinamento nazionale e ordinamenti esteri, Giuffrè, 2016 è stato incentrato sul tema

dell’accesso alla giustizia. In quell’occasione, il sottoscritto ha sviluppato le proprie considerazioni ponendo attenzione al rilievo secondo cui il nucleo fondamentale essenziale del diritto di azione è l'acces to justice. E si è domandato se sia sufficiente garantire l'accesso alla giustizia per attuare effettivamente tale diritto o se sia necessario rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono l'effettiva fruizione del bene della vita oggetto della pretesa che si aziona giudiziariamente.

Al riguardo si è posto l’esempio del povero ammesso al gratuito patrocinio imputato di un delitto per il quale è sottoposto a misura cautelare custodirle carceraria che propone richiesta di revoca della misura o sostituzione della stessa che gli viene rigettata perché non dispone di un'abitazione ove scontare gli arresti domiciliari, ovvero del medesimo prevenuto che a seguito di sentenza definitiva di condanna potrebbe in teoria fruire del beneficio della misura alternativa alla detenzione della detenzione domiciliare ma non dispone di alcuna abitazione.

Vi sono tra i poveri soggetti più poveri che non possono fruire di una tutela giurisdizionale effettiva pur potendo accedere alla giustizia.

III) Mercoledì 14 dicembre 2016, all’incontro di dottorato con il Prof. A. Mangia, dell’Università Cattolica del Sacro cuore di Milano, avente ad oggetto lo studio del libro di E. Forsthoff, Lo stato della società industriale, Tre sollecitazioni, direi anzi, tre suggestioni, tra le tante, hanno suscitato il mio interesse: 1. Il fatto che l'Autore muova dalla considerazione che categorie classiche del diritto vadano rivisitate e debbano essere declinate diversamente rispetto al passato, come il concetto di sovranità inteso come potere sommo e perpetuo su un determinato territorio e sul popolo ivi stanziato, dal momento che le basi della supremazia della politica sono venute meno a causa del progresso della tecnica, dello sviluppo della società industriale; 2. Il fattore tempo, ossia la necessità per la società industriale e per la burocrazia statale della rapidità dei processi decisionali che si traducono in normazione da parte del Parlamento. Molte leggi assolutamente necessarie vengono approvate molto tempo dopo il momento in cui si è iniziato ad avvertirne la necessità. In questa prospettiva si è posta al Prof. Mangia la

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