• Non ci sono risultati.

Oltre le mura. Quando le biblioteche vanno fuori di sè, senza per questo diventare folli

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Oltre le mura. Quando le biblioteche vanno fuori di sè, senza per questo diventare folli"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

53

Oltre le mura: quando le biblioteche vanno fuori di sè, senza per questo

diventare folli. Bibliocoop al Salone del libro di Torino

Lo scorso 19 maggio, Antonella Agnoli (consulente bibliotecaria, nonchè autrice del libro “La biblioteca che vorrei”) Anna Lavatelli (scrittrice) e Maria Stella Rasetti (bibliotecaria), Daniela Mori, presidente del consiglio di sorveglianza di UnicoopFirenze, hanno partecipato all’incontro: “Oltre le mura. Quando le biblioteche vanno fuori di sè, senza per questo diventare folli” presso il Salone del Libro di Torino. L’incontro, moderato da Maria Stella Rasetti, è proseguito con interessanti spunti e con un pubblico attento e partecipe.

L’incontro ha raccontato nascita e sviluppo del progetto Bibliocoop. Alimenta la mente che prende il via nel 2011 e nasce dalla collaborazione tra Unicoop Firenze e Regione Toscana. Il progetto ha come scopo quello di diffondere e sostenere la lettura, e farlo in maniera collettiva. Per far ciò Unicoop Firenze ha pensato di portare i libri e le biblioteche in un luogo frequentato e con un’utenza che copre tutte le fasce d’età e di ogni strato sociale: il supermercato, o per meglio dire, le Coop. Le biblioteche escono quindi dai loro spazi prestabiliti e vanno oltre le loro mura, spesso in luoghi insoliti, come i supermercati, appunto. Così è il libro e la biblioteca che vanno a cercare il loro lettore. Le biblioteche pubbliche della Toscana (attualmente 261) sono divise in 12 reti documentarie locali, una per provincia (eccetto Firenze che ne ha tre). Le reti permettono di operare in maniera cooperativa, garantendo una migliore qualità dei servizi e l’ottimizzazione dei costi. La cooperazione permette di avere un unico grande catalogo libri condiviso da tutta la rete provinciale, un unico prestito interbibliotecario, e in alcuni casi anche un’unica e condivisa attività di promozione delle biblioteche.

Ogni Bibliocoop presente sul territorio è inserito nella rete documentaria della provincia di appartenenza quindi il parco libri a disposizione degli utenti del Biblicoop è quello di tutte le biblioteche provinciali. La Regione ha messo quindi a disposizione del progetto, tutte le reti documentarie della toscana con il proprio parco libri e il programma di catalogazione e di prestito. Unicoop ha messo a disposizione del progetto gli spazi (creando appunto degli spazi dedicati all’interno del supermercato) e una comunità di soci/volontari che tengono aperti i vari punti Bibliocoop (almeno 2/3 volte alla settimana). Uno sforzo considerevole, sopratutto per i

(2)

54 soci/volontari, ma anche per l’organizzazione messa a punto da Unicoop Firenze.

Perchè, ci chiediamo, questo enorme sforzo? « Siamo una cooperativa di persone, che dell’emancipazione e della consapevolezza vuole fare la propria bandiera» dice Daniela Mori, «Lo possiamo fare – prosegue – perchè siamo una cooperativa, i soci sono volontari, questa non è un’operazione di marketing, ma ha uno scopo sociale»

La dottoressa Antonella Agnoli, ha sottolineato che le biblioteche devono uscire dai propri confini e che, purtroppo, alcune biblioteche, ancora non riescono ad essere attrattive per tutte le fasce della popolazione. In alcuni casi, servirebbero spazi più inclusivi, purtroppo, però, non esistono ricette ripetibili o modelli universali, quindi il problema è complesso. All’estero le biblioteche sono sempre state più inclusive, anche in passato, e oggi si stanno creando intorno alle biblioteche dei veri e propri centri culturali.

L’idea, comunque, di uscire dai confini, funziona, anche secondo la dottoressa Agnoli e si concentra su tutti i vari tipi di biblioteche: i biblioape, le biblioteche di condominio, i bibliocoop, i bibliobus, e persino i bibliobarca. Oltre ad essere momenti di scambio culturale tutte queste nuove forme di biblioteca diventano quasi sempre forme di aggregazione.

La scrittrice Anna Levatelli, infine, ci ha raccontato la storia del suo libro L’asino che legge in cui la scrittrice racconta la storia vera di Lucia Pignatelli, bibliotecaria milanese, che, dal 2010, con l’aiuto dell’asino Serafino porta la biblioteca per le strade della provincia di Milano, andando a cercare i

(3)

55 bambini. L’idea arriva dalla Colombia dove da dal 1990 Louis Soriano ha creato il biblioburro (biblioasino in italiano) e da oltre vent’anni continua a portare libri e cultura nei luoghi più isolati e sperduti della Colombia.

Ad oggi i bibliocoop in Toscana sono 33, in molti di questi è presente anche lo scaffale dello “Scambialibro” e t dei bibliocoop vengono organizzate presentazioni di libri, letture a voce alta, e iniziative per bambini. Nella sola provincia di Firenze, nell’anno 2016, sono stati effettuati quasi 6.000 prestiti e ci sono circa 1.500 iscritti. I numeri di anno in anno sono in crescita così come pure i volontari disposti a regalate ogni settimana, ore del proprio tempo libero a servizio della comunità e della cultura.

Riferimenti

Documenti correlati

Secondo la giurisprudenza è proprio la dignità e la libertà della persona, specie in una realtà totale e totalizzante quale il carcere, ad essere protetta dalla Costituzione

Dopo la chiusura del bando di appalto, Caritas auspica che nella fase di realizzazione e gestione della nuova struttura carceraria vengano prese in considerazioni le

081-5833310 e-mail: scienzasocieta@szn.it Per ulteriori informazioni visitate il

oggetto culturale di consumo quotidiano prima di essere brand o azienda”.. Per la sua natura esperienziale il

A partire da questo quadro di criticità e di necessità in atto del nostro sistema penitenziario, è stato elaborato il pre- sente documento a partire dall’analisi dei bisogni e

La valutazione è insita nel processo di insegnamento- apprendimento, è necessaria e legittima.E’ anche un diritto dello studente, che solo in questo modo. può ricevere gli

Lungi dall'errore, già parzialmente perpetrato da ideolo- gie imprevidenti, di rivolgersi, con una leggerezza che significa superficialità, al dolore della malattia mentale, ho

12 I dati normativi in tema di detenute donne e madri si possono rivenire in Relazione del Garante delle persone private della libertà personale della Regione Emilia