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Servizi di eco-design su misura per un’innovazione sostenibile

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Design su Misura

Atti dell’Assemblea annuale

della Società Italiana di Design

18,19 maggio 2017

Società Italiana di Design

Microstorie di didattica del progetto

Società Italiana di Design

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Design su Misura

Atti dell’Assemblea annuale della Società Italiana di Design A cura di

Luisa Chimenz Raffaella Fagnoni

Maria Benedetta Spadolini

Microstorie di didattica del progetto Società Italiana di Design

A cura di Silvia Ferraris Andrea Vallicelli

Progetto grafico e impaginazione Plurale Visual Design pluralevisualdesign.it Copyrights

CC BY-NC-ND 3.0 IT

È possibile scaricare e condividere i contenuti originali a condizione che non vengano modificati né utilizzati a scopi commerciali, attribuendo sempre la paternità dell’opera all’autore. Marzo 2018

Società Italiana di Design, Venezia societaitalianadesign.it

ISBN 978-88-943380-8-9

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Questa pubblicazione promossa dalla Società Italiana

di Design raccoglie contributi di docenti e ricercatori delle

diverse sedi in cui sono attivi corsi di studio e dottorati

di ricerca in design. Si tratta di un modo concreto

di contribuire alla costruzione della “Identità culturale

e scientifica del design italiano” così come indica

il sottotitolo della nostra Società scientifica che ci siamo

dati al momento della ricostituzione nell’Assemblea

di Torino del febbraio 2014.

A ben vedere, le nostre assemblee hanno giocato un ruolo fon-damentale per il raggiungimento di questo risultato e si sono rivelate essere importanti momenti di produzione culturale. In quella di Napoli del marzo 2015 ci siamo organizzati in gruppi di lavoro tematici che hanno avuto un seguito di discussione a Fer-rara nell’aprile 2016 e i cui risultati sono qui pubblicati. Infine, nell’assemblea di Genova del maggio 2017 sono stati presentati ulteriori contributi che, dopo una rielaborazione da parte degli autori, trovano posto in questo volume.

Quello che emerge è un panorama stimolante e variegato di in-teressi e temi di ricerca che consente di individuare specificità delle singole sedi connesse a peculiarità del tessuto istituzio-nale, socio-economico e produttivo di riferimento. Ciò rafforza l’immagine di una realtà policentrica del design universitario italiano e la presenza di numerosi contributi di docenti e ricerca-tori giovani e “diversamente giovani” da l’idea di una comunità scientifica vivace e in crescita culturale.

Credo che dobbiamo un sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno condiviso con noi le loro riflessioni e a coloro che, col loro impegno nell’organizzazione delle assemblee e con la cura del volume, hanno reso possibile questa pubblicazione. È un vero piacere per me assolvere a questo obbligo come atto conclusivo del mio mandato.

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c/o DAD Scuola Politecnica Stradone Sant’Agostino 37 16123 Genova

Design

su misura

Design su Misura

Atti dell’Assemblea annuale

della Società Italiana Design

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t 02 — Innovazione | Sistemi | Servizi

“Inclusive design – sustainable design”: unità di ricerca dell’Università di Ferrara

G. Mincolelli, S. Imbesi, G. A. Giacobone, A. Tursi, M. Marchi

Design parametrico e processi di realizzazione in ambito digitale

Annalisa Di Roma

Design per la prevenzione e il monitoraggio di utenti affetti da disfagia. Caso studio: il progetto DayD

Claudia Porfirione

Il progetto della performance luminosa

Alessandra Scarcelli, Vincenzo Minenna

Sul metodo: un’indagine laboratoriale tra design e biologia

Chiara Scarpitti

Il Design per la Moda e l’industria culturale. Nuove strategie per il made in italy

Roberto Liberti

Il design pensato ad hoc per i bambini. Studi progettuali e ipotesi applicative

Laura Giraldi

Design e ricerca su misura delle imprese

Luca Casarotto

Su Misura? Prospettive del ‘design for kids’

Benedetta Terenzi

(Video)giocare con il Design. Un’esperienza estetica significativa nel gioco di simulazione applicata

Isabella Patti

Le misure dei servizi

Chiara Olivastri 147 157 167 175 185 195 207 219 229 241 251

t 01 — Cultura | Linguaggi | Territori

Plug Social TV. Un esperimento su misura di collaborazione e narrazione di comunità

Mariana Ciancia, Maria Luisa Galbiati, Francesca Piredda

MATeriali per il design. A misura di progetto

Beatrice Lerma

Strumenti e metodi del design strategico per la valorizzazione degli itinerari culturali e dei percorsi tematici transfrontalieri tra Italia e Svizzera: il caso studio della “Via Regina”

Roberto de Paolis

Il Design per il museo su misura

Claudio Germak, Luca Giuliano, Sara Khan

Maestria artigianale avanzata e sistemi di customizzazione del prodotto moda di alta gamma

Elisabetta Cianfanelli, Gabriele Goretti

Design e territorio: un rapporto in evoluzione

Marina Parente

Fashion Design Networking. Il modello decentralizzato della Moda

Maria Antonietta Sbordone

Design “su misura” per il nautical heritage.

Dialoghi e considerazioni critiche con Stefano Faggioni

Maria Carola Morozzo della Rocca con il contributo di Giulia Zappia

La variabile e la sua misura. Ragione, sostanza e tema per l’oggetto immaterialmente materiale

Niccolò Casiddu, Luisa Chimenz

Handmade in Italy. Il design dei territori italiani

Claudio Gambardella 21 31 41 51 61 73 85 97 115 131

t 01

t 02

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t 03 — Produzione | Processi | Sostenibilità

Design per un diverso presente

Benedetto Inzerillo

Design per un mondo migliore, con eudaimonia

Sabina Martusciello, Maria Dolores Morelli

Servizi di eco-design su misura per un’innovazione sostenibile

Jacopo Mascitti, Lucia Pietroni

Design per la post-industria: processi, conoscenze, professioni

Loredana Di Lucchio, Lorenzo Imbesi, Viktor Malakuczi

Protesi funzionali per arti superiori in stampa 3D.

Osservazioni progettuali sulle nuove tecniche di produzione singolare

Lorenzo Secco

Design ibrido su misura

Carla Langella

Gli yacht e gli interni: la progettazione ad hoc

Mariateresa Campolongo

Tecnologie digitali per la moda: da prodotti a esperienze su misura

Alba Cappellieri, Livia Tenuta, Susanna Testa

Misurata apparenza. Propulsioni innovative in vesti convenzionali

Mario Ivan Zignego

La cultura del design tra tradizione e innovazione

Mauro Ceconello 261 273 283 295 307 319 333 341 353 361

t 03

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Servizi di eco-design su misura

Jacopo Mascitti, Lucia Pietroni

Università di Camerino

per un’innovazione sostenibile

Il design sostenibile per l’innovazione di prodotto e di processo

Fin dalla sua fondazione la Scuola di Architettura e Design di Unicam si è caratterizzata per una particolare sensibilità nei con-fronti del carattere ambientale del progetto. All’inizio il termine è servito ad ampliare l’ambito d’intervento nel quale applicare la metodologia di ricerca e progettazione tipica del design, per poi permettere l’ingresso della teoria e dei metodi del design per la sostenibilità ambientale, nel frattempo ampliatesi e consolidate-si a livello nazionale e internazionale.

Oggi il design per la sostenibilità ambientale rappresenta uno dei principali ambiti d’indagine della Scuola dal quale sono scaturiti numerosi progetti e ricerche di prodotti e sistemi a ridotto impatto ambientale; ciò ha permesso di maturare un’ampia gamma di com-petenze specifiche, ulteriormente rafforzate dalla creazione nel 2007 del Master in Eco-design e Eco-innovazione di prodotto1. Lo

scopo di questo percorso di formazione specifica è generare nuove figure professionali in grado di gestire progettualmente il ciclo di vita di un prodotto per ridurne gli impatti ambientali fin dalle prime fasi d’ideazione. Unico master sull’eco-design nel sistema universi-tario italiano, prevede una metodologia di svolgimento caratteriz-zata dall’utilizzo di workshop progettuali intensivi come processo partecipato tra università, imprese e designer. Ad oggi il Master ha prodotto ventitré workshop con tredici aziende partner, qua-ranta studenti diplomati e circa centosessanta progetti di prodotti eco-sostenibili sviluppati durante i workshop e le tesi di master. È da questo bagaglio culturale e di risorse umane che nel Maggio 2013 è nato lo spin off universitario EcodesignLab Srl2, che offre

servizi integrati di eco-design ed eco-innovazione per lo svilup-po di prodotti innovativi e ambientalmente sostenibili. Fondata sulle competenze tecnico-scientifiche dei ricercatori della Scuola di Architettura e Design di Unicam, degli eco-designer cresciuti all’interno del Master e di una rete di consulenti esperti esterni, EcodesignLab mira ad incrementare la capacità d’innovazione e la competitività delle aziende italiane, in particolare delle PMI, supportando le strategie di business e le buone pratiche nella direzione della sostenibilità ambientale attraverso l’applicazione dei criteri e delle metodologie tipiche dell’eco-design.

1 Il Master è oggi alla sua quinta edizione, per approfondimenti è possibile visitare il sito www.masterecodeign.it

2 EcodesignLab Srl è una start up innovativa e uno spin off accademico dell’Università di Camerino con sede ad Ascoli Piceno, per maggiori dettagli è possibile visitare il sito www.ecodesignlab.it

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SID – Design su misura

L’eco-design o Life Cycle Design è un approccio metodologi-co-progettuale finalizzato alla prevenzione e alla riduzione degli impatti ambientali negativi dei prodotti in tutte le fasi del loro ci-clo di vita, dalla produzione alla dismissione. I criteri ambientali acquistano lo stesso peso delle altre variabili progettuali tecni-che, funzionali, estetitecni-che, ergonomitecni-che, ecc., tradizionalmente considerate dal designer, ed i requisiti ambientali vengono inte-grati fin dalla fase iniziale di ideazione del prodotto.

EcodesignLab è oggi un attore strategico di trasferimento dei ri-sultati della ricerca sviluppata nella Scuola di Architettura e Design di Unicam al mondo imprenditoriale, attraverso servizi di design specifici e su misura per ogni singolo cliente ma sempre finalizzati all’innovazione tangibile, a breve, medio e lungo termine.

L’eco-design come strumento di miglioramento e qualificazione del prodotto

Che il design possa rappresentare uno strumento di miglioramen-to e qualificazione del prodotmiglioramen-to industriale, non esclusivamente in chiave estetica, è ormai divenuto un’acquisizione più o meno consolidata nella cultura imprenditoriale italiana e il designer è comunemente chiamato a dare il proprio contributo per miglio-rare prodotti già sul mercato, sotto la spinta di fattori economici e culturali, e per renderne più profittevole la loro produzione. Tra questi, accade di rado (se non imposto dalle normative nazionali o internazionali) che sia il tema della sostenibilità ambientale a motivare un imprenditore a migliorare il proprio prodotto. Il fenomeno è determinato da una non corretta percezione dell’e-co-design quale strumento specialistico, dispendioso, utilizzabile esclusivamente in contesti merceologici e commerciali di nicchia o idoneo solo alle grandi imprese. Nella realtà ciò non è vero e, sebbene non chiaramente esplicitata, la necessità d’innovare i prodotti in chiave sostenibile è spesso facilmente desumibile dalle richieste di un’azienda ma ancora oggi comunemente laten-te nella consapevolezza della media imprenditoria nazionale. La linea di accessori per l’ufficio a ridotto impatto ambientale

Green-2Desk3 è un efficace esempio di tale affermazione.

La linea si compone di cinque prodotti sviluppati ognuno secondo i criteri dell’eco-design: cassettiera da scrivania, vaschetta por-ta-corrispondenza, portariviste, portapenne e cestino gettacar-te. Partendo dalle necessità aziendali di ridurre drasticamente il quantitativo di materiale impiegato per contenere i costi di duzione e gestione di ogni singolo prodotto, di mantenere la pro-duzione in Italia e di creare una riconoscibile e identitaria family line, il progetto è giunto all’ideazione e sviluppo di cinque

acces-3 La linea di accessori per ufficio Greed2Desk, sviluppata da EcodesignLab Srl, è prodotta e commercializzata nel mercato nazionale e internazionale dall’azienda Fellowes Leonardi SpA di Camerano (AN), per maggiori approfondimenti è possibile visitare i siti internet www.fellowes.com oppure www.ecodesignlab.it

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Servizi di eco-design su misura per un’innovazione sostenibile

sori che innovano, per funzionalità ed estetica, la tipologia mer-ceologica di riferimento, ottenendo, al contempo, un sensibile miglioramento sotto il profilo ambientale dell’intera linea rispet-to alla collezione precedente (notevole riduzione della quantità di materiale impiegato per ogni tipologia di prodotto).

Tutte le strategie di Life Cycle Design e riduzione degli impatti am-bientali attuate nella progettazione della linea Green2Desk han-no contribuito sostanzialmente ad un generale contenimento dei costi di produzione e gestione dei prodotti. Dal reperimento della materia prima alla produzione, fino all’imballaggio e distribuzione i vantaggi ambientali hanno generato paralleli benefici economici così come richiesto e chiarente espresso dalla committenza, con-sentendo di mantenere la produzione a marchio Made in Italy e di salvaguardare i posti di lavoro. Al contempo hanno prodotto tangi-bili e quantificatangi-bili risultati in merito al profilo ambientale dei nuovi prodotti che hanno permesso all’azienda di incentrare la propria comunicazione e strategia di marketing sul bisogno fortemente sentito dal mercato (a patto di salvaguardare la convenienza eco-nomica del prodotto) di nuovi e performanti prodotti green, che, per altro, per tipologia e caratteristiche rispondono pienamente alle politiche di Green Public Procurement. Attraverso strategie progettuali mirate all’ottimizzazione dell’impiego di materiali, alla riduzione dei volumi di trasporto e stoccaggio e allo corretto smal-timento dei singoli prodotti a fine vita, è stato possibile ottenere, inoltre, riduzioni delle emissioni di CO2 equivalente con valori com-presi tra il 9% e il 62%, oltre ad una totale riciclabilità dei materiali impiegati. Infine, la linea di prodotti di colore nero è stata intera-mente realizzata in polipropilene e polistirene 100% rigenerati. Affinché la comunicazione di carattere ambientale dei nuovi pro-dotti non potesse essere soggetta a interpretazioni o distorsioni, la linea Green2Desk è stata conseguentemente validata da un’a-nalisi LCA secondo lo standard UNI EN ISO14040: 2006, conside-rando i confini del sistema dalla produzione della materia prima fino alla distribuzione del prodotto finito, con lo scopo di certifi-care i risultati raggiunti attraverso una Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD). Attualmente questi prodotti mass market, rea-lizzati esclusivamente in Italia e commerciarea-lizzati in Europa, per-mettono un ottimo margine di profitto e una chiara riconoscibilità commerciale all’azienda committente, caratterizzata oggi anche dal carattere sostenibile per questa linea green di prodotti.

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SID – Design su misura

L’eco-design come driver d’innovazione per uno specifico comparto merceologico

Il mondo dell’abbigliamento è un universo di manufatti in con-tinuo mutamento e soggetto ad una rapida e programmata obsolescenza. A questo diktat sfugge ancora il comparto mer-ceologico dell’abbigliamento professionale, i cui prodotti devono soddisfare specifiche necessità di carattere tecnico e funzionale e rappresentare, spesso più che per altri capi di vestiario, l’imma-gine di un brand o più semplicemente di un mestiere.

Partendo da questi presupposti ed individuando nel tema della sostenibilità ambientale una leva strategica d’innovazione e di marketing per il mercato di riferimento, il progetto Apron Design4

aveva l’obiettivo di ideare e sviluppare nuovi grembiuli profes-sionali a ridotto impatto ambientale per un contesto ristorativo evoluto e di qualità che non esprimessero il concetto di green attraverso il semplicistico, e spesso sopravvalutato in termi-ni ambientali, utilizzo del cotone biologico. Il progetto ha preso avvio, invece, da un’approfondita analisi delle esigenze presta-zionali, dei contesti di fruizione, dei vincoli formali e del profilo ambientale del prodotto per definirne i parametri di sviluppo pro-gettuale. Sulla base delle ricerche condotte sono stati costruiti due scenari di sviluppo del progetto, polarizzati tra i dicotomici approcci di un prodotto di lungo durata ed uno di breve, definiti per diverse tipologie di clientela, dal professionale all’amatoriale, e per diversi contesti di utilizzo (sala, cucina, cooking show, etc.), ma tutti caratterizzati dal driver d’innovazione della sostenibilità ambientale. Per ogni scenario sono stati individuati e raggrup-pati per coerenza, rispetto ai criteri stabiliti, dei set di materiali prestazionalmente adeguati che permettessero una corretta ge-stione soprattutto del fine vita del prodotto. Degli oltre cinquanta materiali individuati sono stati quindi identificati i principali forni-tori nazionali e richiesti i campioni necessari per le successive fasi di analisi, test e ulteriore selezione operata dall’azienda.

Attraverso le strategie di composizione modulare, sostituibilità di parti e/o componenti e la totale monomatericità del prodot-to sono stati sviluppati undici concept di nuovi apron a ridotprodot-to impatto ambientale che utilizzando in maniera ambientalmente organizzata materiali naturali e artificiali per rispondere al meglio ai bisogni tecnici, estetici ed espressivi di questo prodotto in rela-zione ai differenti target di utenza e di utilizzo definiti.

L’utilizzo di tale approccio in questo specifico contesto proget-tuale, non ancora sensibilizzato al tema della sostenibilità am-bientale, rappresenta ancora oggi un unicum dal quale l’azienda

4 Il progetto è stato condotto in collaborazione con l’azienda di abbigliamento professionale Toma Srl di Appignano (MC) - www.tomayouniform.it

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SID – Design su misura

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Servizi di eco-design su misura per un’innovazione sostenibile

può trarre un effettivo vantaggio competitivo rispetto ai propri concorrenti diretti, dimostrando ancora una volta come l’eco-de-sign possa assumere un ruolo fondamentale nel processo di svi-luppo di nuovi prodotti, d’innovazione reale e di differenziazione sul mercato delle imprese anche e soprattutto dove questo non è mai stato preso in considerazione.

L’eco-design come processo d’innovazione per la generazione di nuove realtà imprenditoriali

Roland è un’azienda giapponese la cui divisione DG5 è specializ-zata nella produzione di periferiche per la comunicazione visiva come plotter per il taglio e la stampa di grande formato, incisori, frese da modellazione e scanner tridimensionali, rivolte princi-palmente al mondo dell’artigianato digitalizzato e del design. Il progetto Refreshing Design Workshop5 sviluppato per questa

azienda da EcodesignLab aveva come obiettivo stimolare ed in-centivare la nascita di nuove imprese creative attraverso l’idea-zione e l’implemental’idea-zione di una piattaforma d’innoval’idea-zione ca-ratterizzata da un approccio multistakeholder che permettesse un processo di cross fertilization tra design, artigianato e tecnolo-gie Roland DG. Con un workshop progettuale intensivo della du-rata di due settimane svolto in un contesto industriale di duemila metri quadrati e con disponibili tutte le macchine prodotte dall’a-zienda, trentadue designer, sei makers, undici artigiani tecnolo-gici e quattro artigiani tradizionali sono stati chiamati a ideare e sviluppare nuovi prodotti e servizi in grado di rinnovare il concet-to di “artigianalità” attraverso l’uso delle tecnologie Roland DG e dei materiali e prodotti di scarto da rigenerare.

Durante il workshop i gruppi di lavoro hanno dato vita complessi-vamente a tredici idee di prodotto e servizio, scaturiti dalla fusione delle diverse filiere di competenza, dalla capacità manuale artigiana e dall’impiego delle tecnologie di produzione low cost disponibili per la trasformazione e il riutilizzo di materiali e componenti di scarto. Affinché il processo potesse produrre dei risultati in così breve tempo, fondamentale è stato l’allineamento culturale di tutti i partecipanti in merito alle tematiche del progetto di riuso ma anche delle tecnologie desktop di personalizzazione e modifica presenti all’interno degli spazi di lavoro. Il gruppo di coordina-mento composto dal team di EcodesignLab ha quindi sviluppato un corposo e dettagliato dossier, fornito un mese prima dell’avvio dei lavori a tutti i partecipanti, in cui erano esplicitate le tematiche fondamentali dell’autoproduzione, delle tecniche di riuso e delle prestazioni offerte dalle singole macchine.

5 Il termine Refreshing Design sta ad indicare un’attività progettuale che rinfresca, reinterpreta, riattualizza e rigenera una capacità manuale artigiana che si innova con l’impiego di tecnologie digitalizzate low cost e con la condivisione facilitata del web 2.0 di risorse intellettuali e di contenuti innovativi.

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SID – Design su misura

Il risultato dell’intesa attività progettuale ha visto la selezione da parte dell’azienda delle tre idee ritenute migliori e in grado di passare alle successive fasi di incubazione imprenditoriale e sup-porto al lancio commerciale come start up.

Alla base del successo metodologico e scientifico del proget-to, così come fortemente ritenuto anche dall’azienda, vi è sicu-ramente la lettura critica del processo che utilizza il tema della sostenibilità ambientale quale leva strategica di nascita di nuove realtà imprenditoriali, ulteriormente amplificato all’utilizzo delle ormai pervasive tecnologie di produzione rapida che permettono l’avvicinamento ulteriore del tema del design a quello della pro-duzione artigianale e della piccola serie in genere.

L’approccio sartoriale del design per la sostenibilità ambientale

La sostenibilità ambientale è difficilmente un obiettivo prioritario per il mondo imprenditoriale, non solo quello italiano. Il fenome-no del “Greenwashing” e le campagne pubblicitarie di aziende che hanno dichiarato “green” i propri prodotti senza averne le caratteristiche oggettive e verificate si sono rivelate dei pesan-ti boomerang, poiché il tema della sostenibilità ambientale non ammette il carattere di soggettività. Ogni azione che viene ef-fettuata ed ogni scelta progettuale ha una precisa conseguenza, quantificabile numericamente e verificabile da chiunque. Ciò è stato un deterrente per molte aziende ad intraprendere azioni fi-nalizzate allo sviluppo sostenibile dei loro prodotti, adducendo la motivazione di non potersi permettere gli investimenti necessa-ri a modificare la propnecessa-ria attività produttiva nella direzione della sostenibilità ambientale. Come discusso nei paragrafi preceden-ti, l’approccio innovativo, che lo spin off di Unicam EcodesignLab propone, è quello di “cucire” sulle potenzialità, sulle aspettative e sulle reali capacità delle aziende le strategie e le azioni di design per la sostenibilità ambientale, sviluppate “ad hoc” e “ritagliate su misura” per ogni specifica realtà imprenditoriale. Ciò significa non proporre un processo metodologico standardizzato di pro-gettazione, attraverso l’offerta di pacchetti di sevizi o l’utilizzo di strumenti predefiniti, ma analizzare dinamicamente i bisogni aziendali e le reali motivazioni alla base di un nuovo prodotto o servizio green e sviluppare soluzioni innovative che sappiano coniugare le più elevate performance ambientali con le migliori opportunità di crescita economica e sociale.

6 Per lo sviluppo del tool si è fatto riferimento alla modalità messa a punto dal Business Model Canvas (Osterwalder, 2010)

7 Personas: tecnica di costruzione di profili di utenti immaginari, prima descritta da Jenkinson (1994). Jobs-pains-gains: l’analisi esplicita delle attività svolte, difficoltà possibili e guadagni auspicabili è parte del Value Proposition Canvas descritto da Osterwalder (2014)

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Didascalie immagini

1 Alcuni dei progetti e dei prodotti sviluppati da EcodesignLab Srl dal 2013 ad oggi: “Remote control: nuovi concept di telecomandi per la gestione remota di sistemi di sicurezza domestici” in collaborazione con Inim Srl; “WM Ardo R15 OEM: ideazione e sviluppo di nuovi componenti estetici e funzionali” in collaborazione con JP Industries SpA; “Eco-foldable plastic crate: progettazione e sviluppo di una nuova cassetta in plastica, monouso, pieghevole e abbattibile per il trasporto dell’uva” in collaborazione con Massimo Braconi ed SCS Srl; “Cooker hoods proposal: nuovi concept di cappe aspiranti” in collaborazione con Airforce SpA; “Design of showcases: proposte progettuali e sviluppo tecnico-costruttivo di quattro tipologie di teche espositive” in collaborazione con TreElle Srl - DACA Vetrine; “Dare forma al calore: sviluppo di nuovi concept di radiatori d’arredo emozionali, dinamici ed eco-sostenibili” in collaborazione con il Gruppo Ragaini SpA- AdHoc; “Girobar: sviluppo progettuale e supporto all’ingegnerizzazione del concept” in collaborazione con IFI Industrie SpA.

2 La collezione di accessori Green2Desk progettata da EcodesignLab e prodotta dall’Azienda Fellowes Leonardi SpA. In alto sono visibili i dati relativi alla riduzione dell’utilizzo di materiale e dei volumi di trasporto e stoccaggio a seguito delle strategie progettuali adottate per il portacorrispondenza. Al centro sono riportati i dati ambientali comparati dello stesso prodotto tra la nuova linea in materiale vergine e 100% rigenerato e la vecchia gamma di prodotti.

3 Uno dei concept sviluppati nell’ambito del progetto Apron Design realizzato in collaborazione con l’azienda Toma Srl, caratterizzato dall’utilizzo dei tessuti di sughero, canapa e lino. In alto è visibile lo schema che mette in relazione le strategie progettuali con i materiali selezionati e gli scenari di durata dei nuovi prodotti. 4 Alcune immagini del Refreshing Design Workshop svoltosi dal 27 ottobre al 7 novembre 2014 presso la Roland DG Mid Europe, sede di Acquaviva Picena (AP).

Riferimenti bibliografici

Brezet H. and van Hemel C. (1997), Ecodesign. A promising approach to sustainable production and consumption, UNEP, Paris, France. Fiksel J. (1996), Design for Environment. Creating eco-efficient products and processes, McGraw Hill, US.

Lewis H., Gertsakis J. (ed.) (2001), design + environment: a global guide to designing greener goods, Greenleaf Publishing Limited, Sheffield, UK. McDonough W. e Braungart M. (2003), Dalla culla alla culla, BLU Edizioni, Milano. Pietroni L. (2013), EcodesignLab Srl. Uno spin off universitario al servizio delle imprese. In: Mappe. Luoghi percorsi progetti nelle Marche 2/2013, Gagliardini Editore, Ancona, p. 138.

Tamborrini P. e Vezzoli C. (a cura di) (2006), Design per la sostenibilità. Strategie e strumenti per la Decade “Educazione e sviluppo sostenibile”, Nazioni Unite (2005-2014), Libreria CLUP, Milano.

Valentino P. A. (a cura di) (2014), L’arte di produrre arte. Imprese italiane del design a lavoro. Venezia, Marsilio Editore, pp. 218-219.

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Società Italiana di Design societaitalianadesign.it ISBN 978-88-943380-8-9

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