1 ABILITA' INNATE ED EXPERTISE
Le abilità innate possono essere definite e intese in modi diversi come: • capacità potenzialmente presenti fin dalla nascita che permettono
l'acquisizione di apprendimenti complessi, cioè come delle predisposizioni ad apprendere nei più diversi ambiti (musicale, artistico, matematico, ecc.)
• forme geneticamente predeterminate che possono essere sostenute, ignorate e frenate dall'ambiente
Queste due diverse posizioni sono estreme e contrapposte.
La prima posizione, un po’ più rigida, prevederebbe l'esistenza di limiti, che possono essere definiti come strutturali, per cui alcune persone, nonostante l'ambiente particolarmente favorevole, la grande quantità di impegno prodigato, l'uso di efficaci strategie, la forte motivazione nel raggiungere determinati risultati non riescono ad andare oltre un certo livello prefissato.
La seconda posizione, postulerebbe, invece, che chiunque, dato un approccio corretto al compito, sia dal punto di vista strategico che motivazionale, e in seguito ad un adeguato sostegno sociale e culturale può sviluppare in maniera tendenzialmente illimitata le varie capacità.
2 Naturalmente esistono anche posizioni intermedie secondo le quali le diverse abilità
• non sono rigide, ma possono migliorare, però fino a un massimo che cambia da individuo
• prevedono diverse sottoabilità alcune più modificabili, altre più rigide, possedute in maniera diversa da ogni singolo individuo.
La tendenza più attuale è quella di riconoscere un ruolo più limitato agli aspetti innati e rigidi e di attribuire maggiore importanza all'esperienza, all'apprendimento e al sostegno ambientale.
3 In base a queste ultime posizioni le abilità innate possono pertanto essere ridefinite come capacità o dotazioni che, presenti fin dalla nascita,
emergono, crescono e modificano per effetto di numerosi elementi, alcuni più controllabili (ambienti favorevoli, istruzione, esperienze, riflessioni) altri meno controllabili dal singolo (maturazione, sviluppo cognitivo, influenze socio-culturali).
Alcuni autori come Gardner hanno interpretato le abilità come forme di intelligenza. Nel caso specifico come forme di intelligenza multipla.
4 EFFETTI SULL'INTERVENTO EDUCATIVO IN RELAZIONE ALLAE
DIVERSE POSIZIONI
Secondo la prima posizione, che vede le abilità come poco modificabili, gli individui sarebbero più strategici, più metacognitivo e motivati solo per quelle attività in cui si sentono abili.
Secondo una visione più flessibile (seconda posizione), le conoscenze, il controllo metacognitivo, i livelli motivazionali, dipenderebbero dalla qualità delle strategie messe in atto per accrescere le abilità possedute. Da una punto di vista motivazionale complessivo, l'idea per cui le abilità innate sono predisposizioni che possono essere sviluppate, anche se con dei limiti massimi diversi per ognuno, è certamente quella che maggiormente sostiene aspetti quali l'interesse, la motivazione alla riuscita e positivi obiettivi di apprendimento.
Al contrario, la prima concezione porta all'evitamento di situazioni in cui c'è il rischio di mostrarsi poco abili, a situazioni d'ansia e ad un calo di motivazione.
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Le relazioni fra abilità e motivazione risentono del modo in cui le abilità
sono concepite, più che dell'effettivo livello di capacità.
E' stato dimostrato che non sempre ad una maggiore abilità corrispondo una maggiore motivazione e prestazioni superiori, ma si può avere l'effetto contrario.
La percezione di competenza di uno studente molto abile varia in relazione alla classe in cui è inserito. In classi molto buone, la sua percezione di competenza sia abbassa di molto perché essa è basata sul confronto sociale.
Tutto questo sta ad indicare non solo che le abilità non sono sufficienti a determinare buone prestazioni scolastiche, ma che a volte, addirittura, abilità particolarmente spiccate possono ostacolare l'apprendimento per effetto della mancanza di stimoli adeguati o di un confronto sociale troppo serrato.
6 IL CONCETTO DI EXPERTISE
Il concetto di esperto è concetto in parte simile a quello delle abilità, ma si differenzia sul versante pratico del compito.
L'esperto è colui che, in seguito ad una lunga pratica in un settore, ha acquisito capacità e strategie che gli consentono di svolgere i compiti con
maggiore precisione, velocità e soddisfazione.
L'esperto è anche molto motivato, ma è difficile distinguere quanto la motivazione sia causa o effetto dell'expertise.
L'expertise può quindi essere definita come un insieme di abilità sviluppate
in ambiti specifici attraverso una lunga pratica nel compito, in genere accompagnata da un buon uso di strategie e da alti livelli motivazionali.
Gli esperti rispetto ai non esperti o novizi in relazione a quel determinato ambito:
• vedono e rappresentano il problema ad un livello più profondo e percepiscono degli insiemi più grandi. Le strutture di conoscenza sono più dettagliate e organizzate, la percezione e l'organizzazione dei problemi avviene a livello più astratto.
7 • Sono più veloci e risolvono i problemi correttamente, hanno procedure automatizzate, economizzando il tempo, utilizzano strategie sia a livello di MBT sia a livello di MLT.
• hanno capacità superiori di controllo sulla propria prestazione • hanno risultati migliori
• impara più velocemente nuovi compiti cha associa alle strutture già conosciute
• maggiori potenzialità di apprendimento e di analisi dei nuovi problemi
Essere esperti comporta però sia costi che benefici. I costi sono:
• il superamento delle proprie conoscenze • il non poter muoversi in altri campi
