L’asse terrestre
• L’asse terrestre passante per il centro, emergente ai Poli,
è inclinato rispetto alla perpendicolare al piano
dell’eclittica in media di
23°27’
• L’inclinazione varia nel medio-lungo periodo
asse
Piano eclittica equatore
Il reticolato geografico
I paralleli sono circonferenze immaginarie poste su piani perpendicolari all'asse terrestre .
Il parallelo più lungo, equidistante dai due poli, è l'equatore. Esso divide la Terra in due emisferi uguali: l'emisfero australe, a sud, e l'emisfero boreale a nord
I meridiani e gli antimeridiani sono semicirconferenze ottenute
dall'intersezione tra la superficie terrestre e i piani contenenti l’asse terrestre
Le coordinate geografiche
La latitudine è pari all'angolo che la verticale di un punto sulla superficie della Terra (o di un pianeta) forma con il piano
equatoriale. Tale angolo viene misurato in gradi sessagesimali e può assumere valori nell'intervallo da 0 a 90° N e da 0 a 90° S
La longitudine indica la distanza angolare in senso Est o Ovest dal meridiano fondamentale di
Greenwich. L’angolo viene misurato in gradi sessagesimali su un piano perpendicolare all'asse terrestre e può assumere valori nell'intervallo da 0 a 180° E e da 0 a 180° W
I Tropici
I tropici sono i paralleli di latitudine
23°27' nord (Tropico del Cancro)
23°27' sud (Tropico del Capricorno)
I Circoli Polari
I circoli polari sono i paralleli di latitudine
66°33' nord (Circolo Polare Artico)
66°33' sud (Circolo Polare Antartico)
I Moti della Terra
• Rotazione
• Rivoluzione
• Precessione e
nutazioni
• Moti millenari
Conseguenze del moto di rotazione
• alternanza del dì e della
notte
• moto apparente diurno
del Sole sulla sfera
celeste e notturno delle
stelle
• schiacciamento polare
• diversa velocità di fuga
Accelerazione di Coriolis
L'accelerazione di Coriolis a cui è soggetto un mobile che si sposti con velocità v alla latitudine è:
a
c= v 2 sen
dove:
v è la velocità del mobile
è la velocità angolare di rotazione terrestre
(360° in 24h ovvero 15°/h) è la latitudine
Si manifesta in una deviazione dovuta alla
pseudo forza di Coriolis, per la diversa velocità
lineare alle diverse latitudini (nulla ai poli,
massima all’equatore): risulta dalla
composizione del moto di rotazione con
quello del corpo (es. spostamento da N a S
-emisfero boreale porta a una deviazione
verso ovest o verso destra)
Legge di Ferrel
un corpo qualsiasi che si
muove liberamente
sulla terra viene
deviato dalla sua
direzione iniziale
verso destra
nell'emisfero boreale
verso sinistra
Accelerazione di Coriolis
legge di Ferrel
Conseguenze del moto di rivoluzione
• alternanza delle stagioni (per effetto dell’ inclinazione dell’asse) • diversa altezza del Sole sull’orizzonte nel corso dell’anno
• variazione dei punti sui quali sorge e tramonta il Sole nel corso dell’anno (est e ovest solo negli equinozi; in inverno -emisfero boreale- si spostano verso sud, in estate, verso nord)
• rotazione apparente della sfera celeste
• moto annuale apparente del Sole (rotazione della fascia dello zodiaco)
Le stagioni astronomiche
• periodi di tempo compresi tra un equinozio e un solstizio e tra questo e l’equinozio successivo
• per la II legge di Keplero, hanno durata maggiore primavera ed estate (comprendono l’afelio -7 luglio-) rispetto al semestre freddo (nel quale è compreso il perielio, 3 gennaio)
Afelio 7 luglio Perielio 3 gennaio linea equinozi linea solstiz i linea apsidi 11°
Equinozi
EQUINOZIO PRIMAVERA EQUINOZIO AUTUNNO
• La congiungente Sole -centro Terra giace sul piano
equatoriale perché il Sole è su uno dei due nodi
• I nodi (punto γ e punto ω) sono le intersezioni dell’ eclittica
con l’equatore
• Sole culmina in primavera sul punto γ e in autunno sul
punto ω
Equinozi
• il circolo di illuminazione passa per entrambi i poli • i raggi solari sono perpendicolari all’equatore (lat 0°) • la durata del dì e della notte è la stessa a tutte
Come si vede il cielo in equinozio
• Sole sorge e tramonta a est e a
ovest
• L'arco diurno è lungo quanto
l'arco notturno (il dì è uguale
alla notte)
• Coordinate del Sole
d=0°
a=0 h o 12 h (ascensione retta)
Solstizi
-il circolo di illuminazione passa per i paralleli di latitudine 66°33’ N e S (circolo polare artico e antartico)
- I raggi solari sono perpendicolari a uno dei 2 paralleli di lat 23°27’: N Tropico del Cancro ( solstizio d’estate -A-);
S Tropico del Capricorno ( solstizio d’inverno -B-)
Il cielo in solstizio
d’estate
• Il Sole sorge e tramonta a
nord-est e nord-ovnord-est
• il Sole raggiunge la declinazione
massima e la massima altezza
sull'orizzonte
• L'arco diurno è massimo
• L'ombra di un oggetto raggiunge
la sua minima lunghezza.
Coordinate equatoriali del Sole: =+23°,27’
Il cielo in solstizio
d’inverno
• Il Sole sorge e tramonta a sud-est e sud ovsud-est
• il Sole raggiunge la sua minima declinazione e la sua minima altezza sull'orizzonte
• L'arco diurno è più breve che in qualsiasi altro periodo
dell'anno
• Gli oggetti proiettano ombre lunghe
Coordinate equatoriali del Sole: =-23°,27’
Le zone astronomiche
latitudini>66°33’
calotte polari
in uno dei due solstizi
il dì =24 ore, nell’altro la notte = 24 ore)
-N: artica; S:
antartica-latitudini >66°33’ e < 23°27’
zone temperate
-N: boreale; S:
Altezza massima del sole
Altezza in culminazione = 90° - ±
: latitudine del luogo
: declinazione del sole
(+ nel semestre estivo dell’emisfero boreale o nel semestre invernale dell’emisfero australe)
L’analemma
curva geometrica a forma di otto che descrive la posizione del sole nei diversi giorni dell'anno, alla stessa ora e nella stessa località