Lezione 4 23/10/07
RISCALDIAMOCI...
Sia V uno spazio vettoriale sul campo K. Sia X = {v1, v2, . . . , vk} un sottoinsieme di elementi di V . L’insieme di tutte le possibili combinazioni lineari degli elementi di X costituisce un sottospazio vettoriale, usualmente denotato con Span(v1, v2, . . . , vk). X `e un sistema di genertori per V se risulta Span(v1, v2, . . . , vk) = V . In particolare, X `e una base per V se i vettori di X sono linearmente indipendenti.
Siano U e W due sottosapzi vettoriali di V . La loro intersezione U ∩ W `e ancora un sottospazio vettoriale, lo stesso non `e vero per la loro unione U ∪ W . Possiamo a partire da U e W definire il sottospazio somma U + W come
U + W = {u + w | u ∈ U, w ∈ W } .
Osserviamo che U ∪ W ⊂ U + W . Per quanto riguarda le dimensioni sussiste la seguente formula ( di Grassman )
dim(U ) + dim(W ) = dim(U + W ) + dim(U ∩ W ).
Lo spazio vettoriale V `e somma diretta di U e W se ogni vettore v ∈ V si scrive in modo unico come u + w, con u ∈ U, w ∈ W . Se dim(U ) + dim(W ) = dim(V ) e U ∩ W = {0}, allora V `e somma diretta dei sottospazi U e W , che in tal caso si dicono supplementari. Equivalentemente V `e somma diretta di U e W se fissate due basi BU = {u1, v2, . . . , uk} e BW = {w1, w2, . . . , wh} di U e W rispettivamente, B = {u1, v2, . . . , uk, w1, w2, . . . , wh} `e una base di V .
Abbiamo introdotto il determinante di una matrice quadrata A ∈ M (n, R). Le matrici con determinante non nullo costituiscono un gruppo rispetto al prodotto righe per colonne, indicato con GL(n, R), il cui
elemento neutro `e la matrice I =
1 0 . . . 0 0 1 0 . . . 0 . . . 1 0 0 0 . . . 1
( nel foglio 1 abbiamo incotrato GL(2, R) ).
Data una matrice A ∈ GL(n, R), la sua inversa `e la matrice indicata con A−1, data A−1= 1
detAA(a),
dove A(a), detta matrice aggiunta, `e la matrice che ha come elementi i traposti dei complementi algebrici della matrice A.
Esercizio 1. Dopo aver verificato che le seguenti matrici sono invertibili, calcolarne l’inversa
A =
2 0 1
−1 1 3
0 1 −1
, B =
1 −1 0
1 1 −1
0 2 1
.
Soluzione dell’esercizio 1. Dato che detA = 2
1 3
1 −1
+
−1 1 0 1
= −8 − 1 = −9 6= 0,
la matrice A `e invertibile. Calcoliamone i complementi algebrici,
a011=
1 3
1 −1
= −4 a012= −
−1 3
0 −1
= −1 a013=
−1 1 0 1
= −1
a021= −
0 1
1 −1
= 1 a022=
2 1
0 −1
= −2 a023= −
2 0 0 1
= −2
a031=
0 1 1 3
= −1 a032= −
2 1
−1 3
= −7 a033=
2 0
−1 1
= 2.
La matrice inversa `e allora
A−1= −1 9A(a)=
4
9 −19 19
1 9
2 9
7 9 1
9 2 9 −29
. Infatti,
A A−1=
2 0 1
−1 1 3
0 1 −1
4
9 −19 19
1 9
2 9
7 9 1
9 2 9 −29
=
1 0 0 0 1 0 0 0 1
. Dato che
detB =
1 −1
2 1
+
1 −1
0 1
= 3 + 1 = 4 6= 0, la matrice B `e invertibile. Calcoliamone i complementi algebrici,
b011=
1 −1
2 1
= 3 b012= −
1 −1
0 1
= −1 b013=
1 1 0 2
= 2
b021= −
−1 0 2 1
= 1 b022=
1 0 0 1
= 1 b023= −
1 −1
0 2
= −2
b031=
−1 0
1 −1
= 1 b032= −
1 0
1 −1
= 1 b033=
1 −1
1 1
= 2.
Quindi,
B−1=1 4B(a)=
3 4
1 4
1 4
−14 14 14
1
2 −12 12
. In effetti,
B−1 B =
3 4
1 4
1 4
−14 14 14
1
2 −12 12
1 −1 0
1 1 −1
0 2 1
=
1 0 0 0 1 0 0 0 1
.
Esercizio 2. Sia V = R4. Sia B la base canonica di R4. Siano u1 = (2, 1, −1, 0), u2= (0, 1, 3, 0), u3= (1, 1, 1, 0). Determinare la dimensione ed una base del sottospazio U = Span(u1, u2, u3). Completare tale base ad una base di V . Determinare un sottospazio W tale che V = U ⊕W . Scrivere equazioni parametriche e cartesiane per i sottospazi U e W .
Soluzione dell’esercizio 2. Consideriamo la matrice formata dalle coordinare dei vettori assegnati,
A =
2 1 −1 0
0 1 3 0
1 1 1 0
.
Il suo minore del secondo ordine
A12,12=
2 1 0 1
= 2 6= 0.
Quindi 2 ≤ rg(A) ≤ 3. Applicando il teorema dei minori orlati,
A123,123=
2 1 −1
0 1 3
1 1 1
= 0, A123,124=
2 1 0 0 1 0 1 1 0
= 0.
Cos`ı abbiamo rg(A) = 2 = dim(U ). Una possibile base per U `e data da BU= {u1, u2}
( consideriamo, con piccolo abuso di notazione, l’insieme dei vettori come insieme ordinato, ovvero, come basi, BU= {u1, u2} 6= B0U= {u2, u1} ). La matrice
B =
2 1 −1 0
0 1 3 0
0 0 1 0
0 0 0 1
ha chiaramente rg(B) = 4 = dim(R4). Possiamo completare BU ad una base di R4 nel seguente modo, BV0 = { (2, 1, −1, 0), (0, 1, 3, 0), (0, 0, 1, 0), (0, 0, 0, 1) }. Come sottospazio W possiamo scegliere W = Span((0, 0, 1, 0), (0, 0, 0, 1)). A partire dalla base di U da noi indicata, equazioni parametriche per U sono date da
x = 2h
y = h + k z = −3h + k
w = 0
h, k ∈ R.
Eliminando i parametri otteniamo possibili equazioni cartesiane,
( 2x −3y +z = 0
w = 0
Nel caso del sottospazio W otteniamo come possibili equazioni parametriche
x = 0 y = 0 z = h w = k
h, k ∈ R.
Come equazioni cartesiane abbiamo chiaramente (
x = 0
y = 0
Esercizio 3. Sia V = M (2, R). Sia U il seguente sottospazio di V ,
U =
( a b c d
!
| a + c + d = 0, a − b = 0 )
.
Determinare la dimensione ed una base di U . Determinare un sottospazio W di V tale che V = U ⊕ W.
Scrivere equazioni cartesiane e parametriche per i sottospazi U e W .
Soluzione dell’esercizio 3. U `e l’insieme delle soluzioni di un sistema omogeneo 2 equazioni in 4 incognite. Ci`o assicura che U sia sottospazio. Per il generico elemento di U vale la seguente scrittura
a a
c −a − c
!
= a 1 1
0 −1
!
+ c 0 0
1 −1
!
, a, c ∈ R.
I vettori 1 1 0 −1
!
e 0 0
1 −1
!
generano linearmente U ed essendo linearmente indipendenti ( verificarlo ) costituiscono una base per U , cos`ı dim(U ) = 2 ( quante sono le soluzioni del sistema omogeneo che descrive U ? ). Possibili equazioni parametriche per U sono date da
a = h
b = h
c = k
d = −h − k
h, k ∈ R.
Eliminando i parametri otteniamo come possibili equazioni parametriche ( in realt`a U `e descritto da equazioni cartesiane ! )
( a −b = 0
a +c +d = 0
Identifichiamo il generico vettore di V a b c d
!
con il vettore di R4 (a, b, c, d). Completiamo la base di U da noi fissata ad una base di V nel seguente modo. Consideriamo la matrice dei vettori
A =
1 1 0 −1
0 1 0 0
0 0 1 1
0 0 0 1
.
Poich`e rg(A) = 4 = dim(V ), i vettori riga di tale matrice, che sono evidentemente linearmente indipendenti, costituiscono una base di V . Come spazio W possiamo allora prendere in considerazione
W = Span( 0 1 0 0
!
, 0 0
0 1
! ).
Equazioni parametriche e cartesiane di tale sottospazio sono date rispettivamente da
a = 0 b = h c = 0 d = k
h, k ∈ R,
( a = 0
c = 0
Esercizio 4. Discutere al variare del parametro reale k il seguente sistema lineare,
x −ky +kz = 0
2y −kz = k (k + 1)y −z = 1
Soluzione dell’esercizio 4. La matrice dei coefficienti del sistema `e data da
A =
1 −k k
0 2 −k
0 k + 1 −1
.
Se det A 6= 0 allora rg(A) = rg(C) = 3 ed il sistema ammette una sola soluzione. Dato che
det A =
2 −k k + 1 −1
= −2 + k2+ k = k2+ k − 2.
Risolvendo l’equazione di secondo grado otteniamo come soluzioni k = −2, 1. Per k 6= −2, 1 il sistema ammette una sola soluzione, che possiamo determinare, ad esempio con il metodo di Cramer,
x =
0 −k k
k 2 −k
1 k + 1 −1
k2+ k − 2 =k3+ k2− 2k k2+ k − 2 = k,
y =
1 0 k
0 k −k 0 1 −1
k2+ k − 2 = 0,
z =
1 −k 0
0 2 k
0 k + 1 1
k2+ k − 2 =−k2− k + 2 k2+ k − 2 = −1.
Per k 6= −2, 1 l’unica soluzione del sistema `e la terna (k, 0, −1). Per k = −2 il sistema diviene
x +2y −2z = 0 2y +2z = −2
−y −z = 1
La seconda e la terza equazione del sistema sono tra loro proporzionali, il sistema `e equivalente a ( x +2y −2z = 0
−y −z = 1
Dato che il minore del secondo ordine
A12,12=
1 2
0 −1
= −1 6= 0,
abbiamo rg(A) = 2 = rg(C), il sistema `e compatibile ed ammette ∞1 soluzioni. Posto z = t, t ∈ R, ricaviamo
z = t
y = −t − 1 x = 4t + 2 Le ∞1 soluzioni del sistema, nel caso k = −2 sono
(4t + 2, −t − 1, t) = t(4, −1, 1) + (2, −1, 0), t ∈ R.
Per k = 1 il sistema diviene
x −y +z = 0
2y −z = 1 2y −z = 1 Il sistema `e equivalente a
( x −y +z = 0 2y −z = 1
Anche in questo caso il sistema risulta compatibile ed ammette ∞1 soluzioni. Posto z = t, t ∈ R, ricaviamo
z = t
y = t2+12 x = −t2+12 Le ∞1 soluzioni del sistema, nel caso k = 1 sono
(−t 2+1
2,t 2+1
2, t) = t(−1 2,1
2, 1) + (1 2,1
2, 0), t ∈ R.