Corso di laurea in Fisica A.A. 2007-2008
Fisica Medica
6 – Risonanza Magnetica
Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) Risonanza Magnetica Nucleare (NMR)
• Condizione: numero di spin (nucleare) I ≠ 0
• Momento angolare (spin) nucleare J=
• Momento magnetico µ=γ J (γ : rapporto giromagnetico)
I
• Hamiltoniana Zeeman H = - µ.H = -γ H0 Iz
• Energia dei livelli = -γ H0 m
• ∆E = ω0 = γ H0 ∆m; ∆m = 1 ⇔ ω0 = γ H0
Assorbimento ed emissione
Assorbimento ed emissione
Descrizione classica della NMR (1) Descrizione classica della NMR (1)
• L’eq. del moto di un momento magnetico µ in un campo magnetico H0 soddisfa la II eq. cardinale
• Moto di precessione attorno ad H0 con pulsazione
ω0 = γ H0
H
0dt
d G G G
× µ γ µ =
chiamata pulsazione di Larmor
Descrizione classica della NMR (2) Descrizione classica della NMR (2)
• Sistema di spin interagenti: la somma delle
componenti lungo H0 dei momenti magnetici da origine ad una magnetizzazione macroscopica
Descrizione classica della NMR (3) Descrizione classica della NMR (3)
• La magnetizzazione, allineata con H0, può essere perturbata con un secondo campo magnetico
perpendicolare al primo (H1), facendola ruotare di un angolo θ = γ H1 tp (tp: durata dell’impulso)
Descrizione classica della NMR (4) Descrizione classica della NMR (4)
• Durante il ritorno all’equilibrio, la magnetizzazione genera in una bobina posta attorno al campione un segnale di f.e.m. chiamato Free Induction Decay
(FID)
T kˆ M jˆ M
T iˆ M
T H M
dt M M d
1
z o
2 y 2
x 0
+ −
−
−
× γ
= G G G
ha soluzioni
L’equazione (fenomenologica) di Bloch
Rilassamento spin
Rilassamento spin - - spin e spin spin e spin - - reticolo reticolo
(
t/T1)
0
z(t) M 1 e
M = − −
t i T / t 0
y x
xy
0
e 2
M )
t ( M i )
t ( M )
t (
M = + = − − ω
T1: tempo di rilassamento spin-reticolo (T1)
T2: tempo di rilassamento spin-spin (T2)
Rilassamento spin
Rilassamento spin - - spin e spin spin e spin - - reticolo reticolo
Trasformata di
Trasformata di Fourier Fourier
La trasformata di Fourier della FID è lo spettro
Lo spettro NMR Lo spettro NMR
(
0)
22 2
2 0
xy 1 T
T M ) 2
(
M ω = + ω − ω La parte reale della FT è
e fornisce la forma di riga
E’ un metodo per operare quando il T2* osservato è sensibilmente minore del T2 “vero”
Lo spin
Lo spin - - echo (1) echo (1)
T2*<< T2
Sequenza di due impulsi: 90 - τ -180
Lo spin
Lo spin - - echo (2) echo (2)
t
=τ
t=2τ
Una serie di echi con differenti valori di τ consente di calcolare il valore del T2
Inversion
Inversion - - Recovery Recovery
Sequenza per la misura del T1
Il comportamento della magnetizzazione è:
Il gradiente di campo
Il gradiente di campo magnetico (1)
L’imposizione sul campo statico di un
gradiente lineare di campo magnetico fa si che spin corrispondenti a differenti valori di r risuonino a differenti frequenze
H + r .G
r Ho
ω
ωo ωo + γ(r.G)
H
Il gradiente di campo magnetico (2) Il gradiente di campo magnetico (2)
Tutti gli spin posti su uno stesso piano
perpendicolare alla direzione del gradiente risuonano alla stessa frequenza (piano
isocromatico)
piani isocromatici direzione del gradiente
Proiezioni
Proiezioni - - Distribuzione spaziale Distribuzione spaziale
Proiezione
Proiezione - - Ricostruzione Ricostruzione
Spazio K (1) Spazio K (1)
E’ utile per descrivere l’evoluzione dei gradienti nei diversi metodi di imaging.
k: vettore dello spazio reciproco definito da 2 t
1 G
k γ
= π
lo spazio K si può attraversare variando sia il valore del gradiente (G) che la sua durata (t)
Spazio K (2) (ancora la trasformata di
Spazio K (2) (ancora la trasformata di Fourier Fourier ...) ...)
Segnale da un elemento di volume dV
( ) , t ( ) e
( )dV
dS G = ρ r
i ω0+γG⋅r tAmpiezza del segnale integrata
( ) = ∫ ρ
γ ⋅V
t
i
dV
e ) ( t
S r
GrUsando il vettore k
( )
∫ ∫ ( )
⋅ π
−
⋅ π
= ρ
ρ
=
r k
r
r r
k
r k 2
r k 2
d e
S )
(
d e
) ( S
t i
t i
Eccitazione selettiva (1)
Eccitazione selettiva (1)
t
ts
f(t) = sin x . cos (ωot) x
FT
∆x = ∆ω γG
∆ω=2/ts ω
r
ω = γ(Bo+G.r)
ω f(ω)
Eccitazione selettiva (2)
Eccitazione selettiva (2)
2DFT
2DFT - - Sequenza Sequenza
2DFT
2DFT - - Codifica di fase Codifica di fase
Spazio K Spazio K
Proiezione-ricostruzione 2DFT
Le informazioni di una immagine in assorbimento (raggi X) contengono informazioni sulla densità
Il contenuto di una immagine RM dipende invece da diversi fattori:
•Rilassamento spin-spin (T2)
•Rilassamento spin-reticolo (T1)
•Densità dei nuclei risonanti
•Coefficiente di diffusione
Contenuto di informazione del MRI
Contenuto di informazione del MRI
Contrasto
Contrasto - - Dipendenza da TE Dipendenza da TE
Contrasto
Contrasto - - Dipendenza da TR Dipendenza da TR
I tempi di rilassamento variano sensibilmente da tessuto a tessuto e da tessuti sani a tessuti malati
Intensità del segnale in funzione di τ in materia bianca, materia grigia e CSF
TR = 0.5s TR = 1.0s TR = 4.0s
Contrasto
Contrasto - - Spin Echo (1) Spin Echo (1)
Sfruttando questa dipendenza si può aumentare il contrasto tra i diversi tessuti
Curve di contrasto in funzione di τ per le interfacce materia bianca/materia grigia e materia grigia/CSF
TR = 0.5s TR = 1.0s TR = 4.0s
Contrasto
Contrasto - - Spin Echo (2) Spin Echo (2)
Contrasto
Contrasto - - Inversion Inversion Recovery Recovery (1) (1)
TR = 0.5s TR = 1.0s TR = 4.0s
Anche nell’Inversion Recovery l’ampiezza del segnale dipende dai parametri della sequenza
Intensità del segnale in funzione di τ (tempo di
inversione) in materia bianca, materia grigia e CSF
Contrasto
Contrasto - - Inversion Inversion Recovery Recovery (2) (2)
Curve di contrasto in funzione di τ per le interfacce materia bianca/materia grigia e materia grigia/CSF
TR = 0.5s TR = 1.0s TR = 4.0s
Con l’Inversion Recovery si può far dipendere il contrasto dell’immagine dai differenti T1
Ritorno all’equilibrio di
Ritorno all’equilibrio di M M
zz(dopo un 90°)
Decadimento di
Decadimento di M M
xyxyIl “segnale disponibile”
Il “segnale disponibile”
Il contrasto nel MRI
Il contrasto nel MRI
Il contrasto nel MRI
Il contrasto nel MRI
Il contrasto nel MRI Il contrasto nel MRI
a b
c
TE
BREVE (10-30 ms)
LUNGO (>80ms) LUNGO
(>1800 ms) ρ T2
TR BREVE
(300-600 ms) T1
Inversion Recovery Imaging
Inversion Recovery Imaging
La sequenza IR
fornisce un migliore contrasto in T
1delle sequenze SE.
a
1 b 1) la differenza tra i segnali e maggiore
t = T1b ln 2
2 2) per un certo valore di TI il
segnale di una
componente si annulla
Inversion Recovery Imaging
Alcune considerazioni sui metodi di imaging Alcune considerazioni sui metodi di imaging
PR e 2DFT:
• buon rapporto S/N
• non hanno particolari richieste HW
• consentono di scegliere il parametro di maggiore contrasto
• lenti
Necessità di metodi veloci
Tempo di acquisizione TA
TA = TR x N
φx N
acqTR : tempo di ripetizione
Nφ : numero di valori del gradiente di encoding Nacq : numero di medie
FLASH
FLASH - - Fast Fast Low Low - - Angle Angle Shot Shot imaging imaging (anche chiamate “
(anche chiamate “ Gradient Gradient Recalled Recalled ”) ”)
• Utilizza piccoli angoli di flip (≈ 5°)
• La magnetizzazione longitudinale (Mz) resta inalterata
• Si diminuisce l’attesa tra sucessive scansioni
• Tempi di acquisizione 1-2 s (FLASH) o 100 ms (snapshot FLASH)
• Necessità di gradienti intensi e veloci (tr<<1ms)
• Basso livello di contrasto in T1
Gradient Recalled Echo Imaging
α è il “flip angle”
Gradient Recalled Echo Imaging
Nelle sequenze SE, IR etc si deve usare un TR lungo per permettere alla magnetizzazione
longitudinale di riallinearsi lungo Bo. (rifocalizzazione con un angolo di 180°)
Se si usano angoli di flip minori si può fissare TR più corto ma si ha meno segnale
Gradient Recalled Echo Imaging
• Utilizza piccoli angoli di flip (5 - 30 °)
• La magnetizzazione longitudinale (Mz) resta inalterata
• Si diminuisce l’attesa tra successive scansioni
• Tempi di acquisizione 1-2 s (FLASH) o 100 ms (snapshot FLASH)
• Necessità di gradienti intensi e veloci (tr<<1ms)
• Basso livello di contrasto in T1
• Sensibile ad artefatti da chemical shift
Gradient Recalled Echo Imaging
Gradient Recalled Echo Imaging
Gradient Recalled Echo Imaging
Gradient Recalled Echo Imaging
FLASH
FLASH - - Sequenza Sequenza
Turbo FLASH
Sequenze CINE
•Sono sequenze utilizzate in cardiologia.
•Immagini ottenute con tecniche veloci (p.es FLASH)
•Sincronizzate con il segnale cardiaco e montate in sequenza
Imaging obliquo
Imaging obliquo
Imaging obliquo
Imaging obliquo
STIR: Short T1 Inversion Recovery
Alcune considerazioni sui metodi Alcune considerazioni sui metodi
PR e 2DFT:
• buon rapporto S/N
• non hanno particolari richieste HW
• consentono di scegliere il parametro di maggiore contrasto
• lenti
Multi Slice imaging
In una sequenza di imaging la maggior parte del tempo “viene sprecato” per la rifocalizzazione
della magnetizzazione longitudinale
Multi Slice imaging
Multi Slice imaging
EPI EPI - - Echo Planar Imaging Echo Planar Imaging
• Si eccita il campione con un impulso di grande angolo
• Vengono prodotti n echi invertendo il gradiente
• In alcuni metodi si ripete il processo due volte
• Tempi di acquisizione 32 ms (BEST) o 65 ms (FLEET, MBEST)
• Necessità di gradienti intensi e veloci
• Banda di acquisizione larga (basso S/N)
• Contrasto tipicamente dato d T2*
Echo Planar Imaging
Echo Planar Imaging
EPI EPI - - Sequenza (FLEET) Sequenza (FLEET)
EPI EPI - - Sequenza (MBEST) Sequenza (MBEST)
EPI EPI - - Sequenza (BEST) Sequenza (BEST)
SEPI (
SEPI ( Spiral Spiral EPI) EPI)
REPI (
REPI ( Radial Radial EPI) EPI)
EPI EPI
Contrast Agents
• Paramagnetic agents (with unpaired electrons)
• Modify relaxation times in areas where they are present 1
T1 = 1
T1,0 + R1na 1
T2 = 1
T2,0 + R2na
T1 and T2 are observed relaxation times with paramagnetic agent present.
T1,0 and T2,0 are observed without any agent, na is the concentration and R1 and R2 are the agent’s relaxivities.
For Gd-DTPA,
R1 = 4.5 kg•mmol•s-1 R2 = 6.0 kg•mmol•s-1 between 0.5 and 1.5 T
Typical contrast agent administration is 0.1-0.2 mmol/kg
Contrast agent theory
• Gadolinium must be strongly bound in chelates - free Gd is very toxic!
• Gd-DTPA is a large molecule and therefore cannot cross many
membranes in the body.
• Tumors and other lesions (MS) often cause a disruption in the blood-brain- barrier, the membrane that preserves the sensitive brain tissues
• The disrupted BBB allows the Gd chelate into the area of the tumor, causing an local decrease in T1 relaxation
Other contrast mechanisms
• Flow and motion
• Diffusion
• Contrast agents
– Paramagnetics
• Oxygenation level
– Blood Oxygenation Level Dependent imaging (BOLD)
How does blood flow affect contrast?
• A) entrance of “fresh” spins into the image plane - exit of saturated spins out of the
image plane
• B) for slow flow, phase change because of gradients is dependent upon flow rate, as spins change location within the gradient field
• C) turbulent flow causes loss of signal
coherence, thereby reducing signal intensity
MR Angiography
• MRA pulse sequences and processing
techniques take advantage of these inherent contrast modifying properties to distinguish flowing blood from “static” tissues.
• Two types of sequences
– Time-of-flight - in/out of plane spin motion
• White blood
• Black blood - uses presaturation pulse
– Phase contrast - phase change measurement
TOF MRA
TR•1
TR•2 TR•3
If flow direction is perpendicular to the slice plane, a portion of the blood in the slice plane is saturated during the next TR - some more of the previously saturated blood exits before 2•TR and all of it is gone by 3•TR. The degree of blood saturation depends upon slice thickness, TR, α and flow velocity
Diffusion
• The migration of water in extracellular tissue space can be visualized…
• In the presence of a gradient field the diffusion can be expressed as
∂ M
∂ t = D∇
2M
where D is the diffusion coefficientDiffusion
Re-writing the Bloch equations to include diffusion terms…
∂Mx
∂t = −Mx
T2 + γGrMy + D∇2Mx
∂My
∂t = −My
T2 + γGrMx + D∇2My
∂Mxy
∂t = −Mxy
T2 + iγGrMxy + D∇2Mxy
Diffusion
Solving for the transverse magnetization, with integrals of the gradient over time
M
xy= M
xy( ) 0 e (
−t T2 +iγGzzt−Dγ 2Gz 2 t3 3)
Diffusion
Stejskal-Tanner sequence
S TE ( ) = S 0 ( ) e (
−TE T2−Dγ 2G2δ 2(∆−δ 3))
90° 180°
δ δ
∆Can be solved for D by varying Gδ or ∆
DWI-EPI Sequence
rf Gf
Gph
Gs
90°
180°
What do diffusion images mean?
• Diffusion represents small translational motion (i.e. across a cell membrane)
• In MRI, diffusion is complicated by the perfusion of blood through microscopic blood vessels, therefore, the
measurement of diffusion in MRI is known as the apparent diffusion coefficient (ADC)
90° 180°
δ ∆ δ
b = γ
2G
2t
2( ∆ −
δ 3)
S TE ( ) ∝ exp −TE T [
2] ∗ exp −b ′ [ D ]
Moving spins experience unequal effects from the gradient pulses and therefore do not rephase at the echo time TE. Thus, there is a signal loss for “diffusing”
spins. The larger the b-value, the larger the signal loss. Spins that are impeded from diffusion by lack of blood flow, cellular exchange, etc. do not lose as much signal. These areas look brighter on the diffusion coefficient images.
b = γ
2G
2t
2( ∆ −
δ 3)
90° 180°δ δ
∆
0.00 0.10 0.20 0.30 0.40 0.50 0.60 0.70 0.80 0.90 1.00
1.0E-07 1.0E-06 1.0E-05 1.0E-04 1.0E-03 1.0E-02 1.0E-01 1.0E+00
S(100) S(500) S(1000) S(3000)
Diffusion coefficient value
Relative signal
Varying b-values
Diffusion Imaging Example
Figure 12 : Multiple Sclerosis: isotropic diffusion-weighted
image with (a) b = 1000 s/mm2and (b) b = 3000 s/mm2. The high b-value DWI may show the active regions of MS with higher contrast-to-noise ratio (CNR) from that of the inactive regions of MS.
Acute Stroke: (c) b = 1000 s/mm2 and (d) b = 3000 s/mm2. The high b-value DWI demonstrates the region of acute stroke with higher CNR than the DWI with b = 1000.
Brighter areas indicate less mobility of spins - e.g. tissue under stress