Prof. Francesco Cognetti
Direttore Dipartimento Oncologia Medica Istituto Nazionale Tumori Regina Elena
Roma
Di cosa parliamo
1. Incidenza
2. Sopravvivenza REGISTRO TUMORI 3. Prevalenza
4. Mortalità ISTAT
Registro Tumori
AIRTUM
47 RT accreditati
Foggia, Bari e Reggio Calabria in accreditamento
ESCLUSE
1. Marche 2. Lazio 3. Calabria
copertura <30%
4. Basilicata 5. Valle d’Aosta accreditati di recente
6. Abruzzo 7. Molise
non accreditati
Incidenza in Italia 2017
1000 nuovi casi al giorno Nel 2017 369.000 casi.
AIOM 2017, pag. 67
Incidenza per regione
Perche’ queste differenze?
Al Sud ci si ammala di meno perche’
permangono fattori protettivi.
FUMO ALCOOL
Fattori di rischio
Incidenza: andamento
A cosa è dovuto l’aumento dell’incidenza?
Miglioramento delle metodiche di screening MA SOPRATTUTTO
Aumento dell’insorgenza di lesioni pre- cancerose e cancerose dovuto a varie cause (Prevenibili e Non Prevenibili)
Cause Prevenibili
Stili di Vita (alcol, sovrappeso, inattività fisica)
~33%
Fumo ~33%
Infezioni virali ~8%
Fattori occupazionali ~5%
Cause ambientali (ad. es. radiazioni solari) ~4%
Cause Non Prevenibili
Cause Genetiche ed Ereditarie
Invecchiamento della Popolazione
Valutazione dell’incidenza
Individuare priorita’ nella programmazione sanitaria
Valutare gli effetti della prevenzione primaria e secondaria
Introdurre o modificare procedure diagnostiche e terapeutiche
Mortalita’
2014: 177.301 decessi per tumore su 600.000 totali (29%)
Seconda causa di morte dopo gli eventi cardio-vascolari
Mortalita’
Ridotta per effetto di:
Prevenzione primaria
Screening
Terapie innovative
30%
!
Sopravvivenza
E’ un indicatore di efficacia del SSN influenzato da:
• Fase della diagnosi: programmi di screening
• Disponibilita’ e accesso cure
Numero di persone vive a 5 anni dalla diagnosi di tumore
In italia e’ tra le piu’ alte in Europa e al passo con quella degli Stati Uniti
Sopravvivenza per regione
Perche’ queste differenze?
ESCLUSE
1. Marche 2. Lazio 3. Calabria
copertura <30%
4. Basilicata 5. Valle d’Aosta accreditati di recente
6. Abruzzo 7. Molise
non accreditati
Sopravvivenza per regione
Perche’ queste differenze?
Puo’ il “CAP” influenzare la sopravvivenza????
Diagnosi precoce: screening Efficacia e accesso alle cure
Sopravvivenza :
Adesione allo screening per regione
Mammella Colon-retto cervice
Trentino 78%
Emilia Romagna 76%
Valle d’Aosta 72%
Toscana 69%
Friuli e 69%
Lombardia, Umbria e Basilicata 67%
Veneto 62%
Valle d’Aosta 66%
Emilia-Romagna 65%
Trentino 65%
Lombardia 63%
Veneto 62%
Toscana 57%
Valle d’Aosta 78%
Emilia Romagna 66%
Toscana 66%
Umbria 65%
Piemonte 63%
Veneto 50%
Campania 22% Campania 11%
Puglia 6%
Calabria 5%
Campania 22%
Sopravvivenza :
Presenza di una rete oncologica
ESISTENTI IN CORSO MANCANTI Piemonte
Lombardia Toscana Trentino Umbria Veneto
Emilia Romagna Friuli V. G.
Lazio Liguria Sicilia
Trentino A.A.
Marche Abruzzo Molise Puglia
Campania Basilicata Calabria Sardegna
Al SUD si sopravvive meno perche’ le diagnosi di tumore
sono piu’ tardive
La Prevalenza del Cancro in Italia*
* Rapporto AIRTUM 2017 Pazienti con anamnesi di cancro
2012 2017 2020
2.500.000 3.400.000 4.500.000
L’aumento della prevalenza è dato da
◦ Aumento dell’incidenza
◦ Riduzione della mortalità:
Incremento delle diagnosi precoci
Miglioramento delle terapie, soprattutto adiuvanti e neoadiuvanti
◦ Aumento dei tempi di sopravvivenza anche nella malattia metastatica
• Migliori Trattamenti
GRADIENTE NORD-SUD:
AL SUD: ci si ammala di meno e si muore di piu’.
AL NORD: ci si ammala di piu’ e si muore di meno.
Riduzione della Mortalita’ + aumento della prevalenza
Aumentato impatto sanitario e sociale della problematica
Induce una programmazione del follow up e della riabilitazione
La realtà oncologica, italiana e mondiale, è radicalmente cambiata nel corso degli ultimi anni
Aumento di incidenza
Aumento di sopravvivenza
Aumento di prevalenza
Riduzione della mortalita’
Ottimizzazione risorse
Individuare aspetti dell’apparato sanitario
non rispondenti a rigidi criteri di efficacia
ed efficienza economica:
strutture, ospedali, enti, associazioni…Qual è il costo?
Tutto ciò ha un costo ben preciso che può essere sostanzialmente suddiviso in due categorie:
Costi diretti
Costi indiretti
«Financial Toxicity»
Spesa farmaci oncologici in Italia
2008 1.390 miliardi di euro
2015 3.200 miliardi di euro
Spesa per farmaci oncologici:
Il 4% quella ospedaliera
AIFA 2016
Costi diretti
Nonostante gli indubbi vantaggi in termini di outcomes, le nuove terapie antineoplastiche più recenti ed innovative, ed ancor di più quelle immunologiche, hanno ed avranno un impatto in termini di costi per il Servizio Sanitario Nazionale tale mettere seriamente a rischio la possibilità di un loro uso routinario ed intensivo.
Costi Indiretti
1. Gestione del Follow up
2. Gli esiti a lungo termine delle terapie
3. Il carico assistenziale di questi pazienti ed i relativi problemi organizzativi e gestionali
E’ necessario un cambio di prospettiva…
Tutti questi dati sottolineano come l’Agenda futura di tutti coloro che sono coinvolti nella gestione della Salute Pubblica (specialmente Istituzioni, Medici Specialisti, Medici di Medicina Generale e Mezzi di Informazione ma anche i Cittadini stessi) deve essere orientata verso due direttrici fondamentali:
1. Prevenzione Primaria
2. Prevenzione Secondaria
Policlinici Universitari
Presidi Ospedalieri
IRCCS : 12 in Italia a esclusivo interesse oncologico
◦ 9 pubblici e 3 privati
◦ Attivita’ assistenziale gestita dalle Regioni con 2000 posti letto di degenza ordinaria, oltre ad ambulatori, day hospital
◦ Attivita’ scientifica indirizzata e vigilata dal Ministero della Salute: 2500 pubblicazioni scientifiche
Riorganizzazione posti letto:
Su 1050 centri che si occupano di cancro del colon retto solo 196 risultano adeguati
Su 702 centri che si occupano di tumore polmonare solo 193 risultano adeguati
Su 624 centri che si occupano di tumore prostatico solo 118 risultano adeguati
Liste di attesa ancora troppo lunghe
Supremazia delle Regioni sugli IRCCS
Criticita’
Scarso coinvolgimento dei MMG e delle strutture territoriali
Inadeguatezza in tema di riabilitazione oncologica
Superamento della discriminazione nell’accesso ai programmi di screening, prevenzione e cure innovative per i pazienti del Nord rispetto al Sud -Isole
Criticita’
Implementazione delle cure palliative:
30% dei malati oncologici muore in strutture ospedaliere destinate al contrasto di patologie acute anzicche’ presso il proprio domicilio o in strutture dedicate.
Posti letto Hospice:
Lombardia 598
Emilia Romagna 241 Campania 20
Calabria 7
Criticita’
Discriminazione nell’accesso ai farmaci innovativi per i pazienti italiani rispetto a quelli di altri paesi europei (12- 18 mesi da parte di AIFA i ritardi registrati)
Tanto che:
Criticita’
Obiettivi e proposte di intervento:
le reti oncologiche
ESISTENTI IN CORSO MANCANTI Piemonte
Lombardia Toscana Trentino Umbria Veneto
Emilia Romagna Friuli V. G.
Lazio Liguria Sicilia
Trentino A.A.
Marche Abruzzo Molise Puglia
Campania Basilicata Calabria Sardegna
Obiettivi e proposte di intervento:
le reti oncologiche
Obiettivi e proposte di intervento:
le reti oncologiche
Obiettivi e proposte di intervento
Accelerare i processi di registrazione dei farmaci Attivazione di un sistema integrato di
partecipazione dei MMG sin dalle prime fasi diagnostiche
Implementare le organizzazioni no profit e di volontariato
È fondamentale che i futuri medici siano in grado di fornire ai pazienti le giuste indicazioni in materia di sana alimentazione, attività fisica, no al fumo e all’abuso di alcol, regole basilari per prevenire gravi malattie. E che siano ben preparati sull’importanza nella prevenzione secondaria e l’adesione agli screening.
Appare, quindi, fondamentale sviluppare un percorso di formazione nell’Istituzione deputata a questo ruolo: l’Università. Oggi infatti agli studenti di medicina non vengono forniti gli strumenti necessari per comprendere l’impatto di uno stile di vita sano sul benessere della persona e sulla prevenzione delle malattie, e sulla prevenzione secondaria