• Non ci sono risultati.

Un impegno per la pace nel Medio Oriente e per l’Europa HUMANITY

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Un impegno per la pace nel Medio Oriente e per l’Europa HUMANITY"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

SCHEDA

Un impegno per la pace nel Medio Oriente e per l’Europa

HUMANITY.

ESSERIUMANICONGLI ESSERIUMANI.

FOCSIV, in concomitanza con la campagna “Humanity. Essere umani con gli esseri umani”

per il Medio Oriente si fa portatrice del messaggio di pace per la Siria lanciato da Papa Francesco a luglio 2016 in occasione della campagna di Caritas Internationalis “Syria: Peace is possible” e si unisce agli sforzi già presenti per promuovere attivamente la risoluzione del conflitto armato, per instaurare un dialogo inclusivo e basato sul rispetto della dignità umana e per sostenere i paesi e le persone colpite dal dramma della guerra, in particolare gli sfollati, i rifugiati e le comunità ospitanti dei paesi limitrofi.

“Invito tutti, adulti e giovani, a […] vincere l’indifferenza e proclamare con forza che la pace in Siria è possibile! La pace in Siria è possibile!”.

Con queste parole, Papa Francesco ha incoraggiato tutti, dai fedeli alla comunità internazionale, a prendere una posizione, ad agire per i nostri fratelli e le nostre sorelle che vivono momenti di grande difficoltà.

Il Santo Padre ha ricordato che i negoziati di pace rimangono una priorità assoluta, che le parti dovrebbero impegnarsi a garantire l’accesso agli aiuti umanitari e che i governi dovrebbero mettere fine all’ipocrisia del finanziamento delle armi.

ILCONFLITTOELA PACIFICAZIONE

Il conflitto è ora alla metà del quinto anno; ha causato 600.000 vittime, di cui innumerevoli civili, 6,1 milioni di sfollati, 4,8 milioni di rifugiati e 13,5 milioni che sono in necessità di assistenza umanitaria1.

La soluzione non può essere militare, poiché “la violenza crea solo nuove ferite”, come dice il Papa2. Questa deve perciò essere elaborata a livello politico-diplomatico, deve tenere conto delle molteplici diversità della popolazione siriana.

La pacificazione della regione è, inoltre, strettamente legata alla riedificazione di un’Europa unita che ritrova le sue ragioni di esistenza dalle tragedie della seconda guerra mondiale, la solidarietà, il diritto umanitario, l’accoglienza, la giustizia e la promozione della pace contro ogni guerra.

FOCSIVESORTALA COMUNITÀ INTERNAZIONALE

FOCSIV esorta la Comunità internazionale a:

 Impiegare il massimo degli sforzi affinché i negoziati di pace possano riprendere e condurre a un accordo di cessate-il-fuoco credibile, che venga onorato da tutte le parti;

fare pressione sui gruppi armati affinché possano essere stabiliti dei corridoi umanitari, delle zone di sicurezza e delle misure per la consegna di beni di primo genere alla popolazione siriana;

adoperarsi affinché il diritto umanitario e le norme internazionali vengano rispettate a tutti i livelli, minimizzando così la sofferenza per civili e innocenti;

 assicurasi che i rifugiati che hanno bisogno di essere reinsediati, specialmente all’interno dell’Unione Europea, vengano accolti dignitosamente.

La Federazione ribadisce le raccomandazioni del rapporto della Commissione Indipendente e

1

Dati dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA - http://www.unocha.org/syria) aggiornati a settembre 2016.

2 Articolo di Francesco Peloso (2016), “Papa Francesco: in Siria e Iraq un dramma umanitario” su San Francesco http://www.sanfrancescopatronoditalia.it/notizie/attualita/papa-francesco-in-siria-e-iraq-un-dramma-umanitario- 35355#.V9J3iNSLSmU

(2)

Internazionale di Inchiesta per la Repubblica Siriana Araba pubblicato l’11 agosto 2016 e richiede:

che tutte le parti rilascino i detenuti, particolarmente donne e bambini, e trattino coloro che sono privati della propria libertà con umanità;

che la comunità internazionale fermi la prolificazione e la fornitura di armi, impegnandosi a risolvere il problema alla radice. L’Unione Europea e i suoi membri deve avere un ruolo speciale da svolgere con una nuova politica estera e di sicurezza comune rivolta alla promozione della pace e della giustizia e non a esportare democrazia e imporre diritti con la guerra.

LAPOSIZIONEDIFOCSIV Considerando l’esperienza sul terreno e le voci che provengono dalle comunità locali, consapevole dei pericoli che il settarismo produce all’interno delle società, instillando risentimento e odio tra persone di religioni o etnie diverse che sono fratelli gli uni degli altri, FOCSIV

incoraggia le attività della società civile nonviolenta volte a creare un clima di convivialità, armonia e coesistenza basate sul dialogo inter-confessionale, inter- etnico e inclusivo.

Considerati gli ingenti flussi di rifugiati siriani e iracheni che si riversano nei paesi limitrofi, in particolare in Giordania (655.990 rifugiati siriani registrati ad agosto 2016), Iraq (250.000), Libano (1.033.513) e Turchia (2.726.980), fuggendo morte e miseria, la Federazione:

 chiede ai governi di questi paesi di adottare politiche che garantiscano il diritto d’asilo, come previsto dall’Articolo 14 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, e di promuovere programmi che agevolino l’accesso formale ed effettivo ai sistemi nazionali educativi e sanitari, così come al mondo del lavoro, mezzo fondamentale di sussistenza.

Le risorse di questi paesi sono scarse e per tal motivo causa di forti tensioni tra i rifugiati e le comunità ospitanti. Le risorse promesse dalla comunità internazionale per gli interventi umanitari sono indispensabili ma non si concretizzano, FOCSIV quindi chiede:

 ai governi e alle organizzazioni della comunità internazionale di impegnare le risorse necessarie e più volte promesse, di sostenere le misure per le politiche d’accoglienza e per l’attuazione di progetti di sviluppo umano duraturo laddove possibile.

Le migrazioni e i flussi di rifugiati dall’area di conflitto non possono e non devono essere fermati da muri e respingimenti. L’Europa deve ritrovare la sue basi politiche fondate sul principio della solidarietà comune, e ripensare profondamente la politica migratoria in un nuovo quadro di misure per la pacificazione, la giustizia e lo sviluppo sostenibile. Per questo FOCSIV chiede:

 la creazione di corridoi umanitari e di canali legali di re-insediamento, per motivi di lavoro, per ricongiungimenti familiari, in un piano di inclusione ed emancipazione sociale ed economico che comprenda tutte le persone vulnerabili, migranti e autoctone, riducendo le ineguaglianze investendo risorse sottratte alla speculazione finanziaria, alle armi e ai grandi poteri economici;

un dibattito pubblico informato sui valori umanitari, sul diritto alla vita e alla dignità

(3)

umana di tutti e per tutti, secondo i nuovi obiettivi per lo sviluppo sostenibile.

Infine, FOCSIV non dimentica le sofferenze, i bisogni ed i diritti degli altri popoli e minoranze, quali i palestinesi, i curdi, gli yazidi, i cristiani, e di tutti coloro che sono vittime di politiche di violenza nella regione, e perciò chiede che:

 venga data priorità alla tutela delle minoranze, alla riconciliazione, alla tolleranza reciproca e alla cultura della nonviolenza.

Ufficio Stampa FOCSIV – Volontari nel mondo Giulia Pigliucci 335 6157253 ufficio.stampa@focsiv.it Marta Francescangeli 06 6877867 comunicazione@focsiv.it

Riferimenti

Documenti correlati

Uno spazio di confronto, dialogo e ‘auto-riflessione’ sugli studi medio orientali in Italia e nel mondo. 25

Il convegno sarà introdotto da Gianfranco Schiavone, membro del Consiglio direttivo ASGI e le sessioni saranno moderate da Elena Fiorini, avvocato del Foro di

Alla promozione della Ici e al consolidamento del Dm, sulla base delle decisioni di Istanbul, hanno dedicato e stanno dedicando tempo e missioni il vicesegretario della Nato,

Fabio Spilotros (Halal International Authority Italy

è diventata il cuore pulsante della dottrina sociale della Chiesa, offrendosi a tutte le persone di buona volontà come un prezioso patrimonio di principi, criteri

Abbiamo scelto di usare lo slogan  “Non lasciamoli soli” perché crediamo importante come  cristiani  testimoniare  il  nostro  esserci,  il  nostro  non 

Abbiamo scelto di usare lo slogan “Non lasciamoli soli” perché crediamo importante come cristiani testimoniare il nostro esserci, il nostro non lasciar soli le popolazioni del Medio

Possa lo Spirito della Pace discendere sul popolo siriano e sul nostro mondo perché tutti i conflitti abbiano fine e la pace possa regnare sulla