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Saluto della Segretaria generale dell’iStituto delle fma

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Academic year: 2022

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Saluto della Segretaria generale dell’iStituto delle fma

Sono lieta di rivolgere il mio saluto a tutte le partecipanti e ai partecipanti a questo Convegno internazionale, alle autorità presenti, al Vicario del Rettor Maggiore, don Francesco Cereda, all’Ispettrice dell’Ispettoria “Maria Ausiliatri- ce” suor Elide Degiovanni, all’Ispettore dei Salesiani, don Enrico Stasi, alla Pre- sidente dell’ACSSA suor Grazia Loparco e al Segretario e Tesoriere don Stani - s∏aw Zimniak, a tutti quelli che hanno pensato e organizzato questo Convegno.

Lo considero tra i più significativi omaggi a don Bosco nel bicentenario della sua nascita. Il soffermarsi a documentare e a condividere la percezione della sua figura all’esterno dell’Opera salesiana è un modo molto interessante per cogliere la forza di incidenza che ha avuto don Bosco non solo a livello educativo, ma anche a livello culturale, artistico, nella politica scolastica, nella stampa, nel tea- tro, nella pittura ecc.

Egli inoltre, ispirato dallo Spirito Santo e da Maria Ausiliatrice nel fondare la sua opera educativa, è a sua volta ispiratore di carismi, di stili educativi e di for- me di spiritualità nella Chiesa.

Grazie a un prezioso lavoro di ricerca storica, abbiamo a disposizione un’ac- curata raccolta di dati e di informazioni eterogenee, ma accomunate da un filo- ne unitario, quello della risonanza di una figura che arricchisce la società e la Chiesa con il suo fascino personale e il suo peculiare apporto di natura educati- vo-culturale.

Qui si sperimenta in concreto l’attualità della parola di Gesù rivolta ai suoi discepoli:

“Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro […] Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli” (Mt 5, 14-16).

Le ricerche condotte con competenza e passione riportano alla luce, e quindi all’attenzione di tutti noi, elementi sconosciuti, noti finora solo ad una cerchia ri- stretta di persone. Voi li avete messi sul moggio perché tanti li possano valorizzare.

Credo che il vostro impegno di indagine, di riflessione, di confronto, non sempre facile, contribuisca a completare in modo opportuno la documentazione raccolta nei precedenti Convegni e Congressi.

La figura di don Bosco, vista dall’esterno dell’opera salesiana, ce ne rimanda un’immagine ricca e articolata, espressione di una statura umana e spirituale che ha lasciato il segno e continua a ispirare cammini di incontro e di fiducia nel futuro.

Osservando ad extra la figura di don Bosco forse ci si rende più conto del- l’ampiezza di risonanza del suo modo di essere, delle sue scelte di vita, della sim- patia suscitata dovunque. È il caso di dire che questa simpatia “sveglia il mon-

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do”, invita cioè ad esplorare, a interrogarsi, a percepire il fascino di una vita tut- ta consegnata a Dio e donata per amore al bene dei giovani e del contesto in cui opera. Con il suo metodo educativo li ha resi protagonisti attivi e intraprendenti in una società a quel tempo poco propensa a valorizzarne le energie creative, a riconoscere la dignità stessa della loro persona.

Egli è una “parola di Dio” che continua a ispirare ancora oggi l’impegno re- sponsabile di quanti camminano nella scia del carisma salesiano o sono sempli- cemente suoi ammiratori.

Nel terzo centenario che si apre, siamo chiamati a scrivere insieme una storia ogni giorno più ricca, nel solco tracciato da don Bosco non solo per noi ma per il mondo, per la cultura in genere. Il carisma del nostro Fondatore è un dono dello Spirito sempre vivo e attuale che può ispirare ancora non solo gli educatori dei cinque Continenti, ma scrittori, artisti, registi, cantautori e scultori docu- mentando con il linguaggio variegato della cultura e dell’arte quanto è grande l’influsso di un uomo che sviluppa tutte le sue potenzialità per rispondere alle sfide del suo contesto. La sua vita – come scrive Albert Du Boys nella sua bio- grafia di don Bosco - si prolunga sulla terra e sfugge ai calcoli umani, perché re- sta il segreto di Dio.

Buon lavoro!

suor Piera Cavaglià Segretaria generale dell’Istituto FMA Roma, 28 ottobre 2015

28 Saluto della Segretaria Generale dell’Istituto FMA

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