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Autorizzazione agli scarichi di cui al capo II del titolo IV della sezione II della Parte Terza del D.Lgs. 152/2006

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Allegato A

GAIA S.p.A

Impianto di depurazione acque reflue urbane LA MURELLA (30.000AE) Comune di Castelnuovo di Garfagnana (LU)

Riepilogo della Documentazione di riferimento

Istanza di autorizzazione unica ambientale (AUA), inoltrata dal SUAP del Comune di Castelnuovo di Garfagnana alla Provincia di Lucca prot. n. 125242 del 16/06/2014.

Richiesta di riattivazione del procedimento presentato da Gaia S.p.A. con nota prot. n.

AOOGRT/164194/P.050.045 del 28/04/2016, acquisito dalla Regione Toscana, in virtù della D.G.R.T. n. 121 del 23/02/2016 (ARAMIS 20951)

Documentazione integrativa acquisita dalla Regione Toscana al prot. n. AOOGRT/

480997/P.050.045 del 10/10/2017.

Ulteriore documentazione integrativa presentata da Gaia S.p.A tramite Suap, acquisita con nota prot.

n. AOOGRT/2745 del 04/01/2019.

Parere/contributo conclusivo favorevole con prescrizioni del Dipartimento ARPAT di Lucca del 13/05/2019 acquisito al prot. n. 196083 del 13/05/2019.

PARTE DESCRITTIVA - ACQUE REFLUE URBANE

• L’impianto è a servizio delle seguenti località: Castelnuovo di Garfagnana e Pieve Fosciana.

• Potenzialità di progetto: 30.000 AE.

• Numero di abitanti equivalenti serviti: 11.000 AE.

• Nell’istanza di AUA la ditta dichiara che non sono intervenuti cambiamenti nella situazione precedentemente autorizzata circa il corpo recettore e le caratteristiche qualitative e quantitative dello scarico.

• Linea Acque: l’impianto di depurazione presenta la seguente configurazione: grigliatura fine (tipo a tappeto) provvista di compattatore a coclea per i solidi, dissabbiatore, disoleatore, vasca di omogeneizzazione e sollevamento, vasca di denitrificazione, n.2 vasche di ossidazione, n.2 vasche di sedimentazione secondaria, sistema di disinfezione (mediante acido per acetico).

• Linea fanghi: all’uscita dal bacino di ossidazione, la miscela acqua/fango attivo passa per gravità ai sedimentatori secondari circolari, nei quali l’effluente chiarificato è separato dai fiocchi di fango. In ciascuna vasca di sedimentazione è installato un ponte raschiatore a trazione periferica completo di passerella, raschie e vanga di fondo, e raschia di superficie.

I fanghi biologici in eccesso al processo (fanghi di supero) sono inviati alla vasca d’ispessimento, tramite una tubazione interrata che parte dal fondo dei sedimentatori dove avviene la stabilizzazione, al fine di ridurre il contenuto di acqua in maniera da migliorare le rese ed i tempi di disidratazione. I fanghi vengono infine prelevati dall’ispessitore per mezzo di pompe monovite, previo condizionamento con polielettrolita, e vengono inviati ad una nastro pressa per essere disidratati. Una volta disidratati i fanghi vengono estratti dalle macchine e convogliati per mezzo di estrattori a coclea al silo di stoccaggio, da cui sono estratti con un sistema a coclea e caricati su cassoni scarrabili e successivamente inviati allo smaltimento.

(2)

• Nell’impianto è attivo un sistema di telecontrollo automatico ed allarmi che avvisa telefonicamente il personale reperibile nel caso in cui si presenti la necessità.

• Le acque reflue, una volta completato il ciclo di depurazione, confluiscono in una tubazione che recapita in corpo idrico superficiale, nel Fiume Serchio, (E:1611717, N:4886324).

• Con l’istanza di AUA Gaia S.p.a. trasmette la comunicazione ex art. 110 c.3 del D.Lgs. n.

152/2006 e s.m.i., con cui dichiara quanto segue:

-l’impianto è dotato di caratteristiche e potenzialità depurative adeguate che rispettano i limiti di cui all’art.101 del D.Lgs.152/2006 e s.m.i.;

- i rifiuti sono costituiti da materiali derivanti dalla manutenzione ordinaria della rete fognaria, nonché derivanti da altri impianti di trattamento delle acque reflue urbane, nei quali l’ulteriore trattamento dei medesimi risulti tecnicamente o economicamente irrealizzabile;

- i rifiuti sono costituiti da materiale proveniente dalla manutenzione ordinaria di sistemi di trattamento di acque reflue domestiche previsti ai sensi dell’art. 100, c.3 del D.Lgs. n.

152/2006 e s.m.i.;

- i rifiuti trattati presso l’impianto provengono esclusivamente dallo stesso A.A.T.O. n.1 Toscana Nord;

- i quantitativi massimi che sono accettati giornalmente sono:

• acque da lavaggio fognature (CER 20 03 06): 12 mc/g;

• fanghi da svuotamento fosse settiche (CER 20 03 04): 12 mc/g;

• fanghi di depurazione da altri impianti (CER 19 08 05): 24 mc/g.

- si rileva che i quantitativi e le tipologie dei rifiuti, per i quali Gaia S.p.a. trasmette la suddetta comunicazione ex art. 110 c.3 del D.Lgs. 152/06, sono rimasti inalterati rispetto a quanto precedentemente comunicato.

• Presso l’impianto di depurazione in oggetto afferiscono scarichi industriali, è fornito l’elenco delle attività.

• Il Piano di Manutenzione e Gestione “PMG” di riferimento è allegato alla documentazione agli atti acquisita dalla Provincia di Lucca prot. n. 125242 del 16/06/2014;

• Il Piano di Emergenza “PE” di riferimento è allegato alla nota acquisita dalla Provincia di Lucca prot. n. 125242 del 16/06/2014;

L'impianto di depurazione denominato LA MURELLA (12I01D01) ubicato in Via E. Fermi, nel Comune di Castelnuovo di Garfagnana, al momento della domanda di AUA è autorizzato allo scarico ex art. 124 D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. in acque superficiali con Atto Dirigenziale n. 219 del 01/08/2011 rilasciato dalla Provincia di Lucca.

Sulla rete fognaria che afferisce all’impianto sono presenti i seguenti scolmatori di piena/bypass:

Denominazione Classificazione Corpo recettore

Coordinate Denominazione parte servita

Scarichi industriai Tipologia

Scaricatore di piena

‘Vicolo al Serchio’

B1 Fiume Serchio E: 1612998

N: 4885181

Parte di Castelnuovo Garfagnana

SI (fornito elenco delle attività)

Scolmatore a servizio della rete

Scaricatore di piena

‘Vicolo delle catene’

B1 Torrente

Turrite Secca

E: 1612924 N: 4884921

Parte di Castelnuovo Garfagnana

SI (fornito elenco delle attività)

Scolmatore a servizio della rete

Scaricatore di piena

‘Teatro’

B1 Rio La Fossa E: 1613022

N: 4885305

Parte di Castelnuovo Garfagnana

SI (fornito elenco delle attività)

Scolmatore a servizio della rete

Scaricatore di piena

impianto di

sollevamento ‘Santa

B1 Rio La Fossa E: 1612952

N: 4885380

Parte di Castelnuovo Garfagnana

SI (fornito elenco delle attività)

Scolmatore a servizio della rete

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Lucia’

Scaricatore di piena

impianto di

sollevamento ‘Pieve Fosciana’

B1 Fiume Serchio E: 1611694

N: 4886736

Parte di Castelnuovo Garfagnana

SI (fornito elenco delle attività)

Scolmatore a servizio della rete

Scaricatore di piena

impianto di

sollevamento

‘Mattatoio’

B1 Fiume Serchio E: 1612998

N: 4885181

Parte di Castelnuovo Garfagnana

SI (fornito elenco delle attività)

Scolmatore a servizio della rete

Scaricatore di piena

impianto di

sollevamento ‘Cefa’

B1 Torrente

Turrite Secca

E: 1613086 N: 4884959

Parte di Castelnuovo Garfagnana

SI (fornito elenco delle attività)

Scolmatore a servizio della rete

Scaricatore di piena

impianto di

sollevamento

‘Canalaccio’

B1 Torrente

Turrite Secca

E: 1612703 N: 4884791

Parte di Castelnuovo Garfagnana

SI (fornito elenco delle attività)

Scolmatore a servizio della rete

PRESCRIZIONI:

Lo scarico di acque reflue urbane proveniente dall'impianto di depurazione acque reflue urbane denominato LA MURELLA (cod. Id. 12I01D01) avente potenzialità di progetto pari a 30.000 AE, gestito da GAIA S.p.A. (nella persona del legale rappresentante o suo delegato) e ubicato in Via E.

Fermi, nel Comune di Castelnuovo di Garfagnana (LU) in corpo idrico superficiale (Fiume Serchio - coordinate Gauss Boaga E: 1611717, N:4886324), è autorizzato alle seguenti condizioni:

1. Tenuta di un registro dell’impianto di trattamento sul quale dovranno essere annotati:

• autocontrolli (data di campionamento, procedura di campionamento, risultati analitici);

• operazioni gestionali e di manutenzione ordinaria e straordinaria, le eventuali anomalie e/o disfunzioni di impianto, nonché i periodi di fermata e successiva riattivazione;

• dovranno inoltre essere indicate le operazioni di periodica estrazione dei fanghi in modo da consentire l’individuazione della ditta esecutrice.

Tale registro dovrà essere tenuto a disposizione degli organi competenti al controllo, nella sede dell’impianto o in altra sede preventivamente comunicata.

2. L’impianto dovrà essere dotato di uno strumento di misura e registrazione delle portate dello scarico e di un misuratore di portata sul by-pass con contatore i cui dati dovranno essere annotati sul registro di impianto almeno settimanalmente o ad ogni visita. Ai sensi dell’art. 12 c. 5 lett. a) e c. 6 lett. a) del Regolamento Regionale 46/R/2008 e s.m.i., si dovrà provvedere alla conservazione almeno biennale delle registrazioni delle portate scaricate.

3. Ai sensi dell’art. 12 c. 6 lett. b) del Regolamento Regionale 46/R/2008 e s.m.i., dovrà essere presente uno strumento di campionamento automatico delle acque in ingresso ed in uscita dall’impianto di depurazione in grado di prelevare campioni con le modalità idonee alla verifica delle disposizioni del decreto legislativo.

4. L’impianto dovrà essere dotato di un trattamento di disinfezione sia sullo scarico finale che sul by-pass, da utilizzarsi in caso di eventuali emergenze relative a situazioni di rischio sanitario, ovvero per garantire il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientali o gli usi in atto del corpo idrico recettore (cfr All. 5 punto 3 Parte Terza D.Lgs 152/06). Ai sensi dell’art. 12 c. 5 lett.

c) del Regolamento Regionale 46/R/2008 e s.m.i., in caso di necessità il gestore può eseguire, per i tempi strettamente necessari, disinfezioni di emergenza con i composti del cloro, informandone tempestivamente l’ARPAT. Restano fatte salve le disposizioni a tutela della salute disposte dalle autorità sanitarie.

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5. Dovranno essere rispettatati i valori limite in concentrazione così come indicato nelle tabelle 1 e 2 dell’allegato 5 del D.Lgs 152/06 parte terza Sez.II.; il rispetto della tab. 2 è riferito solo agli impianti di acque reflue urbane recapitanti in aree sensibili.

6. Le acque reflue scaricate dovranno rispettare costantemente, anche, i valori limite di tutti i parametri di cui alla Tab.3 dell’Allegato 5 alla Parte III del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. non compresi nella tabella 1 e 2 dal medesimo allegato. Dei parametri sopra citati dovrà essere previsto l’autocontrollo almeno di quelli caratterizzanti i reflui industriali afferenti alla pubblica fognatura e cioè: Alluminio, Ammonio, Arsenico, Bias (tensioattivi non ionici), Cadmio, Cloruri, Concentrazione ione idrogeno, Conduttività a 20°C, Cromo totale, Cromo VI.

7. L’autocontrollo indicato al precedente punto 6, atto a verificare il mantenimento delle condizioni di efficienza dell’impianto di depurazione di acque reflue urbane, dovrà proseguire, con cadenza SEMESTRALE, per tutta la durata dell'autorizzazione. La documentazione che attesti l'effettuazione degli autocontrolli, ovvero gli originali dei rapporti di prova, dovrà essere conservata presso l'impianto e dovrà riportare i metodi di campionamento e di analisi dei parametri controllati, il limite di rilevabilità del metodo e l’incertezza delle misure associata al metodo utilizzato ove necessario.

8. Per il parametro Escherichia Coli, viene stabilito un limite di 5.000 UCF/100 mL.

9. Dovranno essere effettuati 12 autocontrolli annui sulle acque in ingresso e 12 in uscita secondo quanto previsto dall’Allegato 5 del D.Lgs 152/06 per verificare il funzionamento dell’impianto, secondo i parametri indicati alla Tab. 1 All. 5 D.Lgs 152/06.

10. Sulla base del programma di controllo per il rispetto dei parametri di cui alla tab. 1 dell’Allegato 5 del D.Lgs 152/06, è data facoltà al gestore dell’impianto di concordare con il Dipartimento Arpat di Lucca, una procedura di autocontrollo secondo quanto previsto dal citato decreto e in conformità a quanto indicato dall’allegato 1 – capo 3 del Regolamento Regionale 46/R/2008 e s.m.i. e dall’ art. 3 c. 3 del medesimo Regolamento.

11. Dovrà essere garantita una costante manutenzione, degli impianti di depurazione e delle parti meccaniche che li compongono in modo da garantirne la perfetta funzionalità.

12. In caso di manifesta disfunzione dei processi depurativi dovuta alla presenza di agenti o eventi anomali, il Gestore tiene informati la Regione Toscana Direzione Ambiente e Energia Settore Autorizzazioni Ambientali e gli organi di vigilanza, entro le otto ore successive, mediante comunicazione circostanziata e tempestiva, comunicando anche l’evoluzione e gli accorgimenti tecnici adottati per l’eliminazione della disfunzione medesima. Quanto sopra fermo restando l’obbligo del gestore di procedere al ripristino funzionale dell’impianto nel più breve tempo possibile.

13. Il Gestore dovrà provvedere, inoltre, al ripristino dello stato dei luoghi a seguito di disfunzioni da parte dell’impianto di depurazione o di imbrattamento in seguito all'attivazione degli scolmatori e risollevamenti fognari; le operazioni di pulizia, in relazione all’impatto dello scarico sul corpo idrico recettore e degli scolmatori e risollevamenti, dovranno essere effettuate nel più breve tempo possibile.

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14. Dovranno essere resi accessibili i pozzetti di ispezione e prelievo campioni al personale addetto al controllo. Le strutture di accesso (scale, parapetti ecc.) devono rispondere alle misure di sicurezza previste dalle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro. Il punto di prelievo per i controlli deve essere sempre il medesimo e deve essere posto immediatamente a monte del punto di immissione nel corpo recettore.

15. La Ditta dovrà comunicare eventuali variazioni delle caratteristiche quali-quantitative dello scarico come previsto dall’art. 12 del DPGR 46/R/2008 e s.m.i.. Qualora si verificassero le condizioni del comma 12 dell’art. 124 del D.Lgs. 152/06, dovrà essere richiesta nuova autorizzazione e dovrà comunque esser comunicato ogni cambiamento (anagrafico, societario etcc.) relativo al titolare della presente disposizione.

16. Questo Settore si riserva la possibilità di adottare ulteriori prescrizioni a seguito di verifiche e sopralluoghi.

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