CAPITOLO 3 - ATTUAZIONE LOCALE DEL “PROGRAMMA REGIONALE PER LA PROMOZIONE E TUTELA DEI DIRITTI, LA PROTEZIONE E LO SVILUPPO DEI SOGGETTI IN ETÀ EVOLUTIVA E IL SOSTEGNO ALLA GENITORIALITÀ” ai sensi della Legge regionale n. 14/08 “ Norme in materia di giovani
generazioni”
Nel territorio del Distretto di Vignola già con la programmazione 2005 -2007 era stata fatta la scelta di sostenere e accompagnare un processo che tendesse ad assumere le politiche famigliari, per l’infanzia e l’adolescenza come parte importante della programmazione ordinaria della zona sociale, oltre a riconoscere la necessità che le politiche sociali rivolte alla famiglia, all’infanzia e all’adolescenza dovessero essere integrate con le politiche che investono la sfera educativa, scolastica, formativa e sanitaria con l’obiettivo di ricomporre e potenziare tutte le politiche per l’infanzia. In questi anni si è cercato di perseguire questo indirizzo politico lavorando, attraverso anche il supporto della figura di sistema, all’integrazione e collaborazione dei diversi soggetti della rete che operano a favore dell’infanzia.
L’input della Regione attraverso l’emanazione di atti in materia di tutela e promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, in particolare la LR 14/08 , la DRG 846/07 e il Piano Sociale e Sanitario 2008 – 2010 hanno consolidato l’ impostazione politica locale e nella programmazione triennale 2009 – 2011 viene riportata la scelta di operare nella logica dell’integrazione con tutte le politiche del territorio (non solo sociali, sanitarie ed educative, ma anche culturali, ambientali, abitative, ecc) per realizzare azioni di sistema. Questa modalità operativa diventa prioritaria anche a fronte dell’evoluzione della società e in particolare della trasformazione della struttura della famiglia ( vedi Profilo di Comunità), che presenta nuove e più complesse “fragilità”.
La crisi economica che ha colpito tutta la nazione nel corso del 2009, ha avuto ripercussioni importanti anche nei nostri territori, obbligando le amministrazioni locali a dirottare risorse consistenti a favore delle fasce più deboli della popolazione in particolare famiglie con minori. La riduzione dei finanziamenti nazionali, ha indubbiamente complicato la situazione dei bilanci dei singoli comuni che sono stati obbligati a fare scelte di riduzione e riorganizzazione dei servizi, ma decidendo, a fronte del fondo straordinario regionale, di mantenere, per gli anni 2010 e 2011 i servizi esistenti rivolti alle famiglie, infanzia e adolescenza, limitando la sperimentazione alle azioni di sviluppo della rete provinciale delle emergenze – urgenze previste dal Piano provinciale infanzia e adolescenza 2010.
Entrando nel merito dell’utilizzo del Fondo Straordinario, si sottolinea che è stato previsto un utilizzo delle risorse che permette di consolidare servizi e progetti che intervengono sulle tre aree di lavoro individuate dalla DGR 378/2010, in particolare:
1. Promozione del benessere e attivazione del contesto comunitario
Parte importante è svolta dai progetti di Comunità che hanno la finalità di utilizzare risorse già presenti sul territorio, raccordarle fra loro, per realizzare una rete di relazioni, solidarietà e sostegno e agire in termini di promozione del benessere delle famiglie, prevenzione e tutela dei minori. Il Centro per le famiglie, ormai riconosciuto sul territorio come luogo di incontro, di occasione di esperienze di crescita e di orientamento, svolge in diversi progetti di comunità, il ruolo importante di coordinamento, riconosciuto dai diversi soggetti della rete.
Si elencano i principali progetti di Comunità:
Progetto “Essere al mondo, mettere al mondo: una rete che accoglie”
Dal 2006 i servizi dell’AUSL di Modena - Distretto di Vignola ( Consultorio,Psicologia Clinica, Pediatri, Medici MG), dell’ Unione Terre di Castelli (Centro per le famiglie, Centri stranieri, Coordinamento pedagogico, Servizi Sociali, Figura di sistema), dell’Azienda Servizi alla Persona, insieme al Centro Servizi per il Volontariato di Modena, Commissione Pari Opportunità e all’associazione di volontariato a sostegno dell’Allattamento Materno “La Via Lattea” hanno creato una rete dando vita a questo progetto. Il quale promuove il benessere del bambino, dei genitori, della famiglia e contrasta le difficoltà ed i problemi della gravidanza, maternità e genitorialità con un approccio globale e multidisciplinare. Grazie ad esso ad oggi sono stati avviati due differenti interventi per offrire informazioni, ascolto e sostegno alle mamme, papà, famiglie: il Punto d’Ascolto per il sostegno alla genitorialità e gli Incontri per famiglie con bambini appena nati.
Progetto “ Famiglie e solidarietà”
Questo progetto, nato nel 2004, è stato uno dei primi esempi concreti sul territorio dell’Unione Terre di Castelli della progettazione partecipata di rete, che ha visto l’attiva collaborazione tra enti pubblici, servizi e associazioni del territorio all’interno di un articolato progetto di sviluppo di comunità che si pone come macro obiettivo la promozione di una comunità accogliente. Ci si è posti in un’ottica nuova: non si è partiti dai bisogni espressi dal territorio, ma dalle risorse e potenzialità presenti in esso. E’ in questa ottica che è stata avviata una prima sperimentazione nel territorio del Comune di Savignano attraverso la realizzazione della ricerca/azione “Aggiungi un posto a tavola”, il cui scopo è stato quello di analizzare l’accoglienza percepita dai nuclei familiari di Savignano nel momento del trasferimento e dell’inserimento nella nuova residenza. Da qui si è avviato un percorso di coprogettazione tra soggetti pubblici e volontariato per realizzare le prime azioni concrete di comunità accogliente.
Progetto “Insieme si cresce”
Progetto sperimentale di comunità volto a favorire la coabitazione e la coesione sociale delle famiglie di qualsiasi provenienza sociale e culturale, a partire dai primi anni di vita dei bambini e a sviluppare le competenze necessarie alla gestione del cambiamento sociale da parte dei servizi interessati. I soggetti coinvolti nel progetto sono: Unione Terre di Castelli (Struttura Welfare locale:
Centro Famiglie, Centro Stranieri, Servizi educativi – Nido); Comune di Spilamberto (Segreteria sindaco; Ufficio cultura; Servizi bibliotecari; Polizia municipale; Servizi demografici; ...);Azienda Servizi alla Persona (Area minori);Azienda USL (Consultorio, Servizio di psicologia, Pediatria di comunità e Pediatri di libera scelta);Centro Territoriale Permanente per l'educazione degli adulti;Osservatorio Provinciale per l'immigrazione - Provincia di Modena;Istituto Comprensivo Spilamberto;Scuola dell'Infanzia e Nido “M. Quartieri”;Associazioni culturali, ricreative del territorio;Associazioni di volontariato presenti sul territorio di Spilamberto, italiane e straniere;Centro Servizi per il Volontariato di Modena – sede di Vignola;Persone, famiglie / risorsa del territorio.
Nel nostro territorio sono presenti anche azioni specifiche di promozione del benessere rivolte direttamente all’infanzia e l’ adolescenza, favorite e sviluppate dagli operatori dei Centri di Aggregazione Giovanili presenti su ogni singolo Comune dell’Unione. Questi servizi, oltre a prevedere la partecipazione attiva dei ragazzi nella realizzazione di progetti e attività, a creare occasioni di socializzazione, di integrazione sono luoghi educativi che aiutano lo sviluppo di processi di assunzione di responsabilità e di impegno, inoltre collaborano con le istituzioni scolastiche, con gli uffici cultura e con associazioni e organizzazioni di volontariato. Sono stati anche realizzati corsi di formazione congiunta tra operatori delle politiche giovanili, servizi sanitari (SDP, Consultorio – spazio giovani, psicologia clinica ) e sociali per favorire l’integrazione.
Si elencano alcuni progetti specifici:
Tanto per cambiare – Xmen
In un ottica di lavoro di rete e di integrazione delle risorse, si è costituito un gruppo di progetto dove sono presenti soggetti pubblici e privati che hanno deciso di realizzare all’interno delle scuole superiori un percorso che parli di cittadinanza attiva a tutti gli studenti.
Gli obiettivi generali del progetto sono:
- sensibilizzare e promuovere la cittadinanza attiva e la solidarietà in ambito scolastico ed extrascolastico attraverso metodologie innovative e strategiche per la trasmissione di una cultura della partecipazione;
- creare una giovane generazione sensibile alle tematiche sociali
L'idea è quella di costruire occasioni/esperienze formative in cui i ragazzi/e possano sperimentarsi in ruoli diversi da quelli in cui normalmente si percepiscono e che prevedano l'assunzione di responsabilità.
Gli obiettivi specifici sono:
1. creare opportunità per i ragazzi/e tra i 14 e i 19 anni con particolare attenzione alla fascia d'età 14 -17 anni che risulta la meno coinvolta in occasioni di partecipazione e responsabilità;
2. fare conoscere i servizi e le associazioni di volontariato del territorio alla popolazione giovanile;
3. promuovere una nuova immagine dei servizi del territorio più adeguata alle esigenze dei giovani;
4. partecipare alla costruzione di identità dei ragazzi/e;
5. valorizzare e qualificare la rete dei servizi che si occupano di giovani;
Il progetto ha due linee di sviluppo: la prima rivolta ai giovani nei confronti dei quali sono stati assunti procedimenti disciplinari come le sospensioni scolastiche e la seconda rivolta a tutti i giovani che vogliono sperimentarsi in un cambio di ruolo attraverso l'assunzione di responsabilità.
Consulta “Megafono”
Nel 2009 si è costituita la Consulta Giovanile dell’Unione Terre di Castelli, in seguito ad un grande lavoro di sensibilizzazione e promozione svolto dagli operatori delle politiche giovanili all’ interno delle scuole superiori e nei contesti di incontro dei giovani. La Consulta Giovanile è un organo collegiale che ha lo scopo principale di costituire un luogo di confronto e dibattito fra i giovani e di raccordo tra i giovani e le Amministrazioni Comunali, inoltre elabora proposte su iniziative che riguardano la condizione giovanile e promuove, autonomamente o in collaborazione con altri enti pubblici o privati, iniziative di rilevanza aggregativa e culturale rivolte alla popolazione giovanile.
Sportelli d’ascolto
Sono stati consolidati gli sportelli d’ascolto all’interno delle scuole medie dei Comuni Montani e all’interno degli IIS, i quali usufruiscono della supervisione degli psicologi di psicologia clinica del Distretto sanitario. Gli psicologi degli Sportelli svolgo un azione di prevenzione e sostegno per alunni, docenti e genitori, inoltre mantengono rapporti con il territorio, in particolare con servizi sanitari, sociali e politiche giovanili.
Interventi extrascolastici
Negli anni si sono consolidate anche le collaborazioni con le associazioni di volontariato che si
agiscono in raccordo con la scuola, il servizio sociale e i centri giovani. Inoltre si stanno consolidando anche esperienze con singoli volontari che si rendono disponibili a realizzare all’interno dei centri giovani occasioni di sostegno scolastico.
Esperienze di cittadinanza attiva rivolte ai ragazzi
In collaborazione con la scuola media e superiore, associazioni di volontariato, CSV, sono attivi anche 2 progetti di cittadinanza attiva sul territorio dei Comuni di Zocca e Castelnuovo, esperienze importanti di crescita per i ragazzi.
Verifica e riprogettazione delle azioni di promozione di stili di vita sani
Dal tavolo di lavoro sugli stili di vita è emerso ed è stata condivisa da tutti i soggetti partecipanti ( sanitario, scuola, sociale, organizzazioni di volontariato) la necessità di verificare e riprogettare le azioni attualmente proposte di educazione alla salute e di stili di vita sani, poiché si è rilevata la necessità di evitare sovrapposizioni di proposte, ma anche di rinnovare la metodologia proposta agli studenti per creare reali opportunità di crescita, per questo è stato costituito un tavolo di lavoro con il compito di svolgere una mappatura di tutte le attività di prevenzione e promozione di stili di vita sani, costruire strumenti per valutare l’efficacia degli interventi al momento realizzati, ridisegnare in modo organico l’offerta presente sul territorio onde evitare sprechi e ridondanze, verificare l’opportunità di progettare azioni nei confronti dei nuovi bisogni espressi dal territorio, facilitare il confronto e la progettazione congiunta tra i diversi soggetti
I progetti e le azioni citate sinteticamente rientrano in un sistema di azioni e di rete consolidata negli anni.
2.Prevenzione e sostegno a situazioni di rischio sociale
Il Servizio Sociale Professionale si occupa prioritariamente della presa in carico della popolazione individuata come “a rischio” o “particolarmente fragile” e attiva tutte le risorse necessarie perla realizzazione del PAI, utilizzando tutte le opportunità della rete dei servizi. L’educatore, in particolare, interviene direttamente sul minore con progetti di sostegno educativo domiciliare.
E’ importante ricordare che sul territorio del Distretto è in corso una riorganizzazione per quanto riguarda il Servizio sociale professionale, come specificato nel capitolo 1, che prevede il trasferimento delle funzioni all’Unione Terre di Castelli dall’ASP; è previsto un modello organizzativo che riporta ad una dimensione territoriale il servizio ( l’assistente sociale presente presso ogni singolo Comune), in modo da operare in stretto contatto con lo Sportello sociale, e venga facilitato
sia il rapporto con i cittadini, con la comunità locale, e l’attivazione di legami diretti con le risorse del terzo settore.
Nel Distretto, pur essendoci questo percorso di riorganizzazione, si continuano a perseguire attività e progetti di sostegno ai soggetti a rischio, sempre impostati in una logica di lavoro di rete, tra questi:
Progetto “Volontariamente …insieme”
Il progetto “Volontariamente insieme”, si pone come finalità quella di utilizzare risorse già presenti sul territorio, raccordarle fra loro, per realizzare una rete di relazioni, solidarietà e sostegno fra famiglie, con lo scopo di promuovere una sensibilizzazione della Comunità e agire in termini di prevenzione e tutela dei minori e delle loro famiglie. Il progetto prevede principalmente la realizzazione di due azioni, fra loro integrate: la promozione dell'affido familiare e la promozione di forme di sostegno volontario fra le famiglie, che veda coinvolti prioritariamente il Centro per le famiglie e la figura di sistema dell'Unione Terre di Castelli, il Centro Servizi volontariato, il Servizio sociale professionale e l’AUSL – settore di Psicologia, per azioni di promozione sociale e sensibilizzazione del territorio oltre ad azioni di sostegno alle famiglie affidatarie e volontarie.
Mediazione familiare
Il progetto Mediazione Familiare, la cui titolarità è del Centro per le famiglie di Vignola, è stato predisposto e lentamente realizzato a partire da fine 2005. La particolarità del progetto è quella di essere stato costruito assieme dai servizi: ASP area minori, settore di Psicologia dell’AUSL e Centro famiglie. Questa scelta ha permesso di definire in modo chiaro le competenze dei tre servizi a fronte di situazioni di genitori separati o in via di separazione. Negli anni si è andata consolidando l’attività dell’equipe multisettoriale composta dal Responsabile del Centro per le famiglie, da una Assistente Sociale dell’ASP, entrambi con il titolo di Mediatori familiari, e da uno psicologo del settore di psicologia del Distretto di Vignola. Sono stati realizzati dagli operatori dell’equipe incontri informativi/formativo sul tema della mediazione familiare agli operatori dei servizi, individuando buone prassi di relazione e di invio fra servizi sanitari, sociali e scolastici. In seguito ad una formazione congiunta tra operatori del servizio di mediazione, sociale, sanitario e avvocati del territorio si sono avviate relazioni importanti anche con i legali.
Gruppo di auto – mutuo aiuto per famiglie con figli disabili
Il progetto si propone, da un lato di creare un sostegno alle famiglie con bambini disabili promuovendo momenti d’incontro di auto-mutuo-aiuto, dall’altro di sensibilizzare chiunque operi nell’ambito della disabilità, creando una rete di sostegno e di raccordo tra le varie istituzioni.
L’iniziativa è nata dalla collaborazione fra il Centro Per le Famiglie, la Direzione Didattica del Comune di Vignola e genitori che si sono riuniti in un gruppo di mutuo aiuto. Tale gruppo si è incontrato ininterrottamente per un anno con frequenza quindicinale ed è giunto poi alla determinazione, nel 2008, di trasformarsi in associazione: “La Coperta Corta”. Quest’ultima pur continuando, in collaborazione con i servizi il gruppo di auto mutuo aiuto, sta anche progettando l’
avvio di uno sportello informativo e punto d’accoglienza rivolto a famiglie con figli disabili minori e adulti, in collaborazione con l’Associazione “Da me a te”, il Centro Servizi Volontariato, l'Unione Terre di Castelli, in stretto collegato con i servizi socio-sanitari ed educativi del territorio.
3. Protezione,cura,riparazione
E’ l’area delle azioni rivolte ai casi più complessi, dove prioritariamente è coinvolto il servizio sociale professionale, per questo nel nostro territorio dal 2006 si è deciso di investire sulla figura dell’esperto giuridico, quale risorsa importante e di supporto agli operatori per la gestione dei casi per i quali sono emessi provvedimenti da parte dell’Autorità Giudiziaria. E’ importante ricordare che sicuramente il Protocollo d’Intesa, a valenza provinciale, per le “Strategie di intervento e prevenzione sull’abuso e la violenza all’infanzia e all’adolescenza” ha favorito localmente il coinvolgimento dei servizi sanitari (Consultorio, Servizio di psicologia clinica, Pediatria di Comunità e Unità Pediatrica di Distretto, SDP, CSM, NPIA) arrivando a predisporre protocolli operativi per la gestione congiunta dei casi complessi. Inoltre sono stati realizzati su queste tematiche diversi momenti formativi rivolti alle scuole di ogni ordine e grado, che hanno portato ad una maggiore sensibilizzazione e definizione di percorsi definiti e la stessa attività è stata organizzata anche nei confronti di associazioni e organizzazioni di volontariato che operano principalmente con famiglie e minori.
Dal 2004 è presente sul territorio una equipe multiprofessionale, costituita da un assistente sociale, un educatore, uno psicologo, e per casi particolari anche dal neuropsichiatria. Sono operatori hai quali è stata garantita una formazione specifica, che viene rinnovata annualmente.
Questa equipe non prende in carico tutti i casi complessi, ma svolge un ruolo di supporto, supervisione, formativo all’equipe territoriale, e di gestione diretta solo in casi particolarmente complessi. L’equipe si confronta con le altre equipe dell’Area sud della Provincia di Modena.
Progetto azioni di tutela e cura dell’infanzia e adolescenza
La gestione dell’emergenza di casi di minori per i quali è prevista una collocazione extrafamiliare è comune a tutti i territori, per questo si è deciso di investire risorse economiche per sperimentare le azioni previste dal Piano provinciale infanzia e adolescenza 2010, in particolare sulla condivisione a
livello interdistrettuale della disponibilità di alcuni posti alloggiativi presso le comunità educative del territorio.
Percorsi di sostegno e tutela delle donne vittime di violenza
Nel Piano di Zona 2009 – 2011 è stata prevista anche la costruzione di percorsi per intercettare i fenomeni di violenza domestica e avviare azioni di sostegno, quali la costituzione di una Associazione/Fondazione a sostegno delle vittime di violenza. In questo progetto sono coinvolti rappresentanti dei servizi sociali, sanitari, immigrazione, centro famiglie, forze dell’ordine, polizia municipale, organizzazioni di volontariato, avvocati per la predisposizione di percorsi di rete che favoriscano l’intercettazione di fenomeni di violenza e la programmazione di azioni di prevenzione e sostegno a favore delle vittime
Con la presente relazione si è tentato di far emergere quello che è un sistema di relazioni ormai consolidato negli anni tra soggetti pubblici ( in particolare sociale, scuola, sanitario) e terzo settore, che il Distretto di Vignola, grazie al Fondo straordinario si impegna a mantenere, nella logica di agire per quanto possibile sul contesto, sulla Comunità per favorire una cultura a favore dell’infanzia e adolescenza e a sostegno della genitorialità.
In questa logica, come riporta lo schema sintetico, sono stati utilizzate le risorse aggiuntive date dalla Regione.
PROGETTO QUOTA FONDO N. SCHEDA
SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’ € 125.391,00 1
ESSERE AL MONDO METTERE AL
MONDO: UNA RETE CHE
ACCOGLIE
€ 8.400,00 2
FAMIGLIE E SOLIDARIETA’ € 3.000,00 3
PERCORSI DI SOSTEGNO E TUTELA DELLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA
€ 4.000,00 4
PROMOZIONE E SOSTEGNO
ALL’AFFIDAMENTO FAMIGLIARE E FORME DI SOSTEGNO FRA LE
FAMIGLIE: PROGETTO
“VOLONTARIAMENTE INSIEME”
€ 8.500,00 6
INTERVENTI DI PREVENZIONE DEL DISAGIO E ABBANDONO SCOLASTICO
€ 30.000,00 7
AZION DI TUTELA E CURA
DELL’INFANZIA E
DELL’ADOLESCENZA
€ 108.600,00 9
CENTRI DI AGGREGAZIONE E INFORMAGIOVANI
€ 100.136,00 12
TOTALE € 388.027,00