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T R I B U N A

M.D. Medicinae Doctor - Anno XXIX numero 1 - 2022 17

N

on ci sta il presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli, a sentire etichettati come

“fannulloni” una parte dei suoi iscritti: i circa 42mila medici di fa- miglia. Ad asserirlo, la trasmissione

“Controcorrente” che, in una pun- tata andata in onda su Rete4, ha così titolato un servizio: “L’esercito dei fannulloni: ora tocca ai medici di base”.

“Certo, è strano: credo che, in que- sto momento, tutti dovrebbero dire grazie ai medici per il lavoro che fan- no - constata Anelli -. Veniamo da due anni di pressione notevole, con difficoltà, da parte dei medici, a ge- stire anche gli affetti privati, a rita- gliarsi il tempo da dedicare ai propri figli, alla propria famiglia. Alla pres- sione della pandemia si è sommato il contributo dato alla campagna di vaccinazione, che è stato determi- nante soprattutto per le terze dosi.

E non dimentichiamo tutta la mole di lavoro per seguire i cronici, quella che è la loro missione peculiare, per cui sono chiamati”.

“Io credo che in questo momento ci sarebbe bisogno di sostenere la Medicina Generale, di dare una mano ai medici di famiglia - conti- nua - piuttosto che di trasmissioni che raccolgono, è vero, difficoltà da parte dei cittadini, ma in una fa- se particolare, in cui l’apice della pandemia ha fatto registrare un nu- mero straordinariamente alto di contagiati”.

!C’è chi ha pagato con la vita

“Io credo che ai medici vada det- to ancora una volta grazie; che va- dano incoraggiati, vadano soste-

nuti - ribadisce Anelli - non fosse altro che per rispetto di tutte quel- le persone che si sono dedicate agli altri. Hanno affrontato la pan- demia a mani nude, tanti sono morti per compiere fino in fondo il loro lavoro”.

“Credo che i medici vadano ringra- ziati per questo - prosegue -. E va- dano sostenuti per questa grande capacità che hanno avuto di ‘met- terci una pezza’. Di sopperire a un sistema, quello delle cure territoria- li, che tutti hanno ritenuto un’orga- nizzazione inefficace rispetto alle problematiche del Covid. Ci sareb- bero voluti personale, infermieri, collaboratori di studio, un’organiz- zazione diversa”.

“Ecco: tutto questo non c’era, non c’è - conclude il presidente FNOMCeO -. Eppure, i medici di fa- miglia sono lì, ogni giorno, a fare da supporto a tutti, a garantire le tera- pie. A tenere in piedi un Servizio Sanitario Nazionale che, senza di lo- ro, non avrebbe la stessa efficacia.

Credo che i medici vadano sostenu- ti ancora una volta per questo lavoro che fanno in maniera indefessa. E i risultati sono straordinariamente evidenti, sotto gli occhi di tutti. Per- ché il lavoro che fanno è un lavoro che dà risposte alla stragrande mag- gioranza dei cittadini, se il 54,2%

degli italiani, nel momento in cui de- vono scegliere qual è la cosa miglio- re, che vorrebbero mantenere, del Servizio Sanitario Nazionale, scelgo- no il medico di famiglia. Tutti quanti dobbiamo avere un senso di re- sponsabilità in una fase così difficile e provare a migliorare i sistemi, anzi- ché denigrarli”.

Non ci sta il presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli, a sentire etichettati come “fannulloni”

una parte dei suoi iscritti:

i circa 42mila medici di famiglia. “In questo momento - ha dichiarato - tutti dovrebbero dire grazie ai medici per il lavoro che fanno. Tanti sono morti per compiere fino in fondo il loro lavoro”

“Ai medici bisognerebbe dire grazie”

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