• Non ci sono risultati.

L Le relazioni tra rinite allergica e disturbi del sonno

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "L Le relazioni tra rinite allergica e disturbi del sonno"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

22 M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVI numero 5 - giugno-luglio 2019

A ggiornAmenti

L

e linee guida cliniche per l’a- sma e la rinite allergica (RA) hanno identificato il manca- to sonno causato dai sintomi come un indicatore chiave della morbilità correlata alla malattia. Nel Docu- mento ARIA (Allergic Rhinitis and its Impact on Asthma) viene indi- cata infatti la presenza di disturbi del sonno e delle ripercussioni sul- le attività quotidiane per distingue- re le forme lievi, che non presenta- no questi problemi, dalle forme moderate e gravi.

Una scarsa qualità del sonno è inoltre un indicatore del fatto che la malattia allergica è scarsamente controllata con importanti ricadute sulla funzionalità diurna del pazien- te e sulla sua qualità di vita. I di- sturbi del sonno possono causare sonnolenza diurna, affaticamento, diminuzione delle capacità cogniti- ve e psicomotorie e maggiore dif- ficoltà di concentrazione. Basti pensare che negli Stati Uniti è sta- to evidenziato come i disturbi del sonno legati alla RA condizionino il rendimento lavorativo, ponendo questa patologia al primo posto tra le cause di assenteismo dal lavoro.

Alcuni studi indicano nella conge- stione/ostruzione nasale cronica e/o ricorrente, associata a rinite allergica la causa primaria dell’interruzione del sonno e del conseguente affati- camento durante il giorno, influenza-

to da un aumento del numero di mi- cro-arousals e di episodi di apnea.

Anche altri sintomi, come starnuti a salve, congiuntivite concomitante, rinorrea e prurito nasale, possono contribuire ai disturbi del sonno.

Gli obiettivi del trattamento (allon- tanamento dell’allergene quando possibile, farmacoterapia, immu- noterapia) e della gestione della ri- nite allergica comprendono dun- que anche il recupero di un buon sonno e della capacità di svolgere le normali attività quotidiane.

þ Una nuova ipotesi

Ci sarebbe una relazione tra sonno Rem disturbato e predisposizione a soffrire di allergie: rispetto alle per- sone che hanno un sonno Rem normale, coloro che soffrono di di- sturbi del sonno nella fase REM sa- rebbero più soggetti a soffrire di al- lergie. L’evidenza emerge da uno studio pubblicato su International Forum of Allergy & Rhinology. Dai risultati è emerso che nei pazienti con risultati positivi ai test sulle al- lergie, il tempo necessario al son- no Rem è stato significativamente più lungo e la percentuale di sonno Rem è stata significativamente in- feriore rispetto ai pazienti non aller- gici. I pazienti allergici, inoltre, sono stati 3.92 volte più soggetti a Rem- Rdi (Rem-respiratory disturbance

index), mentre i pazienti con valori di Rem-Rdi da moderati a severi avevano una probabilità di 5,1 volte maggiore di essere allergici rispet- to a quelli che avevano valori Rem- Rdi da normali a moderati. “Sono pochi gli studi che dimostrano un effetto diretto dell’allergia sul son- no Rem, supportati da misurazioni oggettive”, scrivono gli Autori.

“Inoltre, le allergie sarebbero asso- ciate a un sonno Rem anomalo in modo bidirezionale. Forse trattare le allergie potrebbe aiutare a risol- vere i problemi del sonno e trattare i problemi del sonno potrebbe aiu- tare a curare le allergie”.

þ Gestione dei disturbi del sonno La corretta gestione dei disturbi del sonno può evitare la cronicizza- zione e migliorare la qualità di vita e la salute in generale dei pazienti.

Dal punto di vista terapeutico nella scelta della molecola più appro- priata andrebbe tenuto in debito conto che tra le BDZ ipnoinducen- ti, le molecole ad emivita breve-in- termedia, come lormetazepam, consentono una induzione rapida e duratura del sonno. Oltre alla rapi- dità d’azione lormetazepam, è in grado di ridurre il numero dei risve- gli notturni anche in condizioni di rumorosità, un parametro di stabi- lità del sonno indotto.

n A

llergologiA

Le relazioni tra rinite allergica e disturbi del sonno

• Ariano R. https://doi.org/10.1002/alr.22099

• Craig TJ et al. Curr Allergy Asthma Rep 2010;

10 (2): 113-21.

• www.progetto-aria.it

• Koinis-Mitchell D. J Allergy Clin Immunol 2012;

130: 1275-81.

Bibliografia Bibliografia

Riferimenti

Documenti correlati

Luana Nosetti - Università degli Studi dell’Insubria, ASST Sette Laghi, Varese Maria Giovanna Paglietti - IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma Antonella Palmieri - IRCCS

Caratteristiche dei pazienti a rischio di una reazione di ipersensibilità immediata di natura allergica Pazienti che hanno presentato una reazione durante una

Le linee guida attuali non prendono in considerazione i bisogni dei pazienti, che desiderano un sollievo rapido ed efficace dai sintomi, non vogliono as- sumere terapie per

A ciò va aggiunto che le donne, in ragione del proprio assetto ormo- nale, scandito da bioritmi che si modificano nel corso delle diverse fasi della vita, sono fisiologicamen-

Nei pazienti asmatici che presentano anche rinite la qualità della vita è no- tevolmente peggiorata dai sintomi nasali, costituiti da ostruzione nasale, starnutazione e rinorrea e

(1) Department of Medical and Surgical Sciences (DIMEC), University of Bologna, Bologna, Italy (2) IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna. (3) Department of

Aldo Bruno GIANNÌ Professore Ordinario Università di Milano - Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Maxillo-Facciale e di Odontostomatologia - Fondazione Ca’

Infine, va detto che il modello federale cooperativo dello stato sociale è al servizio di una logica individualistica (ma forse sarebbe più corretto dire