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Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi La teoria del funzionalismo e l approccio degli usi e gratificazioni

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Academic year: 2022

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(1)

Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi

La teoria del funzionalismo e l’approccio degli usi e gratificazioni

Davide Bennato Università di Catania

dbennato@unict.it

(2)

La teoria del funzionalismo e l’approccio degli usi e gratificazioni

• Elementi della teoria funzionalista

 I teorici principali

 I classici: Herbert Spencer, Auguste Comte. Emile Durkheim

 Gli autori chiave: Talcott Parsons, Robert K. Merton

 I successori: Jeffrey Alexander, Niklas Luhmann

 Gli elementi chiave dell’approccio

 Interconnessione fra le parti

 L’equilibrio come prodotto in maniera naturale

 La riorganizzazione sociale fa si che le perturbazioni vengano ricondotte all’equilibrio

 Alcune caratteristiche dell’approccio

 L’integrazione sociale come principale focus della teoria

 Gli individui considerati come dei “drogati culturali” (Giddens 1983)

 Gli imperativi funzionali che una società deve soddisfare attraverso dei sottosistemi (tra cui quello dei media):Adaptation (adattamento all’ambiente redistribuendo risorse), Goal (raggiungimento di un fine), Integration (integrazione delle varie parti), Latency (mantenimento della struttura)

• Elementi della teoria funzionalista

 I teorici principali

 I classici: Herbert Spencer, Auguste Comte. Emile Durkheim

 Gli autori chiave: Talcott Parsons, Robert K. Merton

 I successori: Jeffrey Alexander, Niklas Luhmann

 Gli elementi chiave dell’approccio

 Interconnessione fra le parti

 L’equilibrio come prodotto in maniera naturale

 La riorganizzazione sociale fa si che le perturbazioni vengano ricondotte all’equilibrio

 Alcune caratteristiche dell’approccio

 L’integrazione sociale come principale focus della teoria

 Gli individui considerati come dei “drogati culturali” (Giddens 1983)

 Gli imperativi funzionali che una società deve soddisfare attraverso dei sottosistemi (tra cui quello dei media):Adaptation (adattamento all’ambiente redistribuendo risorse), Goal (raggiungimento di un fine), Integration (integrazione delle varie parti), Latency (mantenimento della struttura)

(3)

Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi Davide Bennato

(4)

• Le funzioni delle comunicazioni di massa

 Non effetti ma funzioni svolte

 La comunicazione non è sempre intenzionale

 Non più le campagne di comunicazione come elemento privilegiato di studio

 Gli ambiti di ricerca del funzionalismo rispetto ai media (Lasswell 1948)

 Il controllo dell’ambiente: raccolta e distribuzione di informazioni

 La correlazione fra le varie parti della società

 La trasmissione del patrimonio sociale da una generazione all’altra

 Il divertimento (Wright 1975)

 Lo schema funzionalista dei rapporti fra media e società (Wright 1960)

 Funzioni e disfunzioni….

 … latenti e manifeste….

 … delle trasmissioni giornalistiche, informative, culturali, di intrattenimento…

 … rispetto alla società, ai gruppi, all’individuo, al sistema culturale…

• Le funzioni delle comunicazioni di massa

 Non effetti ma funzioni svolte

 La comunicazione non è sempre intenzionale

 Non più le campagne di comunicazione come elemento privilegiato di studio

 Gli ambiti di ricerca del funzionalismo rispetto ai media (Lasswell 1948)

 Il controllo dell’ambiente: raccolta e distribuzione di informazioni

 La correlazione fra le varie parti della società

 La trasmissione del patrimonio sociale da una generazione all’altra

 Il divertimento (Wright 1975)

 Lo schema funzionalista dei rapporti fra media e società (Wright 1960)

 Funzioni e disfunzioni….

 … latenti e manifeste….

 … delle trasmissioni giornalistiche, informative, culturali, di intrattenimento…

 … rispetto alla società, ai gruppi, all’individuo, al sistema culturale…

(5)

• Rispetto al sistema sociale

 Funzioni: allertamento (eventi meteorologici), strumentale (scambi economici)

 Disfunzioni: diffusione indiscriminata delle notizie (confusione, panico)

• Rispetto agli individui

 Funzioni: controllo dell’ambiente circostante, attribuzione di status e prestigio, rafforzamento delle norme sociali

 Disfunzioni: eccesso di informazione, isolamento (disfunzione narcotizzante)

• Non cosa fanno i media alle persone, ma cosa fanno le persone con i media (Klapper 1963)

Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi Davide Bennato

• Rispetto al sistema sociale

 Funzioni: allertamento (eventi meteorologici), strumentale (scambi economici)

 Disfunzioni: diffusione indiscriminata delle notizie (confusione, panico)

• Rispetto agli individui

 Funzioni: controllo dell’ambiente circostante, attribuzione di status e prestigio, rafforzamento delle norme sociali

 Disfunzioni: eccesso di informazione, isolamento (disfunzione narcotizzante)

• Non cosa fanno i media alle persone, ma cosa fanno le persone con i media (Klapper

1963)

(6)

Dimmick J., Ramirez A., Wang T., Lin S-F, 2007, `Extending Society': the role of personal networks and

gratification-utilities in the use of interactive communication media, "New Media Society", vol.9, n.5, pp.795-810

(7)

• L’«infanzia» dell’approccio: funzioni semplici e funzioni complesse

 Anni ’40: la ricerca sugli effetti dei media ma non solo, alla ricerca del nesso tra gratificazione e contenuto dei media

 Funzioni semplici

 Offerta di relax

 Stimolazione dell’immaginazione

 L’interazione sostitutiva (la solitudine della casalinga)

 La creazione di un terreno comune

 Funzioni complesse

 Distensione emotiva (la commozione delle soap)

 Scuola di vita (archivio di modelli da cui trarre ispirazione, l’unificazione linguistica dell’Italia)

Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi Davide Bennato

• L’«infanzia» dell’approccio: funzioni semplici e funzioni complesse

 Anni ’40: la ricerca sugli effetti dei media ma non solo, alla ricerca del nesso tra gratificazione e contenuto dei media

 Funzioni semplici

 Offerta di relax

 Stimolazione dell’immaginazione

 L’interazione sostitutiva (la solitudine della casalinga)

 La creazione di un terreno comune

 Funzioni complesse

 Distensione emotiva (la commozione delle soap)

 Scuola di vita (archivio di modelli da cui trarre ispirazione, l’unificazione linguistica dell’Italia)

(8)

Non è mai troppo tardi (RAI, 1960-68)

(9)

• La «maturità» dell’approccio: classi di bisogni e consumo mediale

 I tratti caratteristici dell’approccio (Katz, Blumler, Gurevitch 1974)

 Un approccio metodologico fondato su domande aperte

 Un approccio esclusivamente qualitativo

 Nessuna attenzione al rapporto gratificazioni cercate/origini psicologiche del bisogno

 Nessun tentativo di individuare relazioni tra le funzioni dei diversi media

 La tipologia dei bisogni (Katz, Gurevitch, Haas 1974) e il rapporto media/bisogni

 Bisogni cognitivi

 Bisogni affettivi/estetici (rafforzamento esperienza emotiva)

 Bisogni integrativi a livello della personalità (rassicurazione)

 Bisogni integrativi a livello sociale (rafforzamento dei legami)

 Bisogni di evasione

 Le circostanze ambientali che spingono il soggetto a una gratificazione “mediale”

 La situazione sociale crea tensioni e conflitti

 La situazione sociale crea consapevolezza circa l’esistenza di problemi

 La situazione sociale crea rare opportunità di soddisfazione a cui i media sopperiscono

 La situazione sociale fa emergere determinati valori rinforzati dal consumo mediale

 La situazione sociale crea aspettative e familiarità verso certi prodotti mediali

Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi Davide Bennato

• La «maturità» dell’approccio: classi di bisogni e consumo mediale

 I tratti caratteristici dell’approccio (Katz, Blumler, Gurevitch 1974)

 Un approccio metodologico fondato su domande aperte

 Un approccio esclusivamente qualitativo

 Nessuna attenzione al rapporto gratificazioni cercate/origini psicologiche del bisogno

 Nessun tentativo di individuare relazioni tra le funzioni dei diversi media

 La tipologia dei bisogni (Katz, Gurevitch, Haas 1974) e il rapporto media/bisogni

 Bisogni cognitivi

 Bisogni affettivi/estetici (rafforzamento esperienza emotiva)

 Bisogni integrativi a livello della personalità (rassicurazione)

 Bisogni integrativi a livello sociale (rafforzamento dei legami)

 Bisogni di evasione

 Le circostanze ambientali che spingono il soggetto a una gratificazione “mediale”

 La situazione sociale crea tensioni e conflitti

 La situazione sociale crea consapevolezza circa l’esistenza di problemi

 La situazione sociale crea rare opportunità di soddisfazione a cui i media sopperiscono

 La situazione sociale fa emergere determinati valori rinforzati dal consumo mediale

 La situazione sociale crea aspettative e familiarità verso certi prodotti mediali

(10)

Bisogno di comprensione Bisogno estetico

Autorealizzazione

Bisogni Individuali Scala di Maslow

Bisogno di sicurezza Bisogno di affetto/amore

Bisogno di stima

Bisogno di comprensione

Bisogni Biologici

Bisogni Sociali

(11)

• L’audience attiva

 La possibilità di scelta fra le alternative funzionali

 L’accesso ai media non è sempre uguale

• Il problema degli effetti dei media

 La ricerca sulle elezioni generali del 1964 in UK (Blumler e McQuail 1968)

 Perché gli elettori seguono le campagne politiche se non sono influenzati?

 Panel di elettori: esposizione alla campagna elettorale e motivazioni all’esposizione

 Cercatori di sostegno: alla ricerca di conferme alle proprie opinioni (congruente con altre ricerche)

 Cercatori di guida: alla ricerca di elementi utili alla decisione di voto (bisogno cognitivo e maggiore esposizione alle campagne)

Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi Davide Bennato

• L’audience attiva

 La possibilità di scelta fra le alternative funzionali

 L’accesso ai media non è sempre uguale

• Il problema degli effetti dei media

 La ricerca sulle elezioni generali del 1964 in UK (Blumler e McQuail 1968)

 Perché gli elettori seguono le campagne politiche se non sono influenzati?

 Panel di elettori: esposizione alla campagna elettorale e motivazioni all’esposizione

 Cercatori di sostegno: alla ricerca di conferme alle proprie opinioni (congruente con altre ricerche)

 Cercatori di guida: alla ricerca di elementi utili alla decisione di voto (bisogno cognitivo e maggiore esposizione alle campagne)

(12)

• Un rovesciamento di prospettiva

 In cosa l’approccio usi e gratificazioni è diverso? (Katz, Blumler, Gurevitch 1974)

 L’audience è attiva

 È il destinatario a connettere le gratificazioni all’offerta mediale

 Il sistema dei media è in competizione con altre fonti di soddisfazione dei bisogni

 Metodologicamente le gratificazioni dei media sono analizzabili con i dati forniti dagli utenti

 I giudizi di valore sul significato culturale dei media devono essere sospesi

 Le assunzioni dell’approccio (Rubin 2002)

 Il comportamento mediale è finalizzato ad un obiettivo ed è intenzionale e motivato

 Gli individui attivano la selezione e l’uso dei mezzi di comunicazione

 I media competono con altre forme di comunicazione, comprese le relazioni personali

 Normalmente gli individui sono influenzati più dalle persone che dai media

 Alcuni limiti

 Non tutta l’esposizione ai media è intenzionale: il caso della fruizione rituale

 Non sempre le alternative funzionali sono vere alternative

• Un rovesciamento di prospettiva

 In cosa l’approccio usi e gratificazioni è diverso? (Katz, Blumler, Gurevitch 1974)

 L’audience è attiva

 È il destinatario a connettere le gratificazioni all’offerta mediale

 Il sistema dei media è in competizione con altre fonti di soddisfazione dei bisogni

 Metodologicamente le gratificazioni dei media sono analizzabili con i dati forniti dagli utenti

 I giudizi di valore sul significato culturale dei media devono essere sospesi

 Le assunzioni dell’approccio (Rubin 2002)

 Il comportamento mediale è finalizzato ad un obiettivo ed è intenzionale e motivato

 Gli individui attivano la selezione e l’uso dei mezzi di comunicazione

 I media competono con altre forme di comunicazione, comprese le relazioni personali

 Normalmente gli individui sono influenzati più dalle persone che dai media

 Alcuni limiti

 Non tutta l’esposizione ai media è intenzionale: il caso della fruizione rituale

 Non sempre le alternative funzionali sono vere alternative

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Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi Davide Bennato

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