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Academic year: 2022

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(1)

(Divieto d’) accesso al credito per le imprese: (serve capitale per) il ruolo dei Confidi

per) il ruolo dei Confidi

Prof. Lorenzo Gai 15 Maggio 2012

(2)

Agenda

─ Premessa (sulle ragioni della crisi)

─ (Divieto d’) accesso al credito per le imprese: analisi congiunturale (Divieto d ) accesso al credito per le imprese: analisi congiunturale

─ (Serve capitale per) il ruolo dei Confidi

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Premessa (sulle ragioni della crisi)

Da crisi finanziaria a crisi del debito sovrano ma sempre effetti devastanti sulla

fid i ll b h l t i t b i

fiducia nelle banche e sul mercato interbancario

• 1° Ricetta BCE (2009) abbassare i tassi all’1%, con rischio di “drogare”

economia similmente a quanto fatto oltreoceano

• 2° Ricetta BCE (2011-2012, Ltro) ancora più pericolosa posto che crea di nuovo le condizioni per la “leva” finanziaria da parte delle banche. Una domanda (retorica): dove sono finiti quei soldi?

• Il vero problema è il debito in sé nelle economie capitalistiche tutte, per questo ci vuole la crescita (degli attivi), atteso che il debito in sé non si

q ( g ),

riduce

• Le banche stanno messe male perché per definizione si reggono sui debiti (adesso verso la BCE, anziché verso il mercato, ma sempre debiti sono) e (adesso verso la BCE, anziché verso il mercato, ma sempre debiti sono) e appaiono valutate correttamente dai mercati finanziari in termini di

quotazioni

• Falsi miti sulla crisi, in verità c’è anzitutto un deposit crunch e un modello di

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Premessa (sulle ragioni della crisi)

• L’unico contraltare all’elevato debito è il capitale, e proprio adesso ce ne sarebbe bisogno sia per le regole di Basilea 3 che per la crisi economica che si porta con sé un incremento delle partite deteriorate

che si porta con sé un incremento delle partite deteriorate

• Servono politiche creditizie che portino ad ottimizzarne l’impiego ed ecco che arriviamo ai Confidi quali fornitori di garanzia

• I loro problemi sono legati al processo di “emancipazione” in confidi-vigilati p g p p g - eterodiretto dalla Banca d’Italia e dal legislatore che ha legato a ciò una maggiore operatività (vedi slide successiva), ma anche l’assoggettamento ai requisiti patrimoniali e la migliore ponderazione della loro garanzia verso le banche, la sana e prudente gestione, ecc.

• Quadro normativo in materia si è affastellato non coerentemente Quadro normativo in materia si è affastellato non coerentemente

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Premessa sulle ragioni della crisi

• Dicevo sopra del debito per dire che c’è poco capitale appunto e proprio

d iù bb bi B il 3 l i i h t d

quando più ce ne sarebbe bisogno per Basilea 3 e la crisi che porta ad innalzare le partite deteriorate

• Allora servono politiche creditizie che portino ad ottimizzarne l’impiego ed ecco che arriviamo ai Confidi

• I loro problemi sono legati al processo di “emancipazione” eterodiretto da

Bkit (e dal legislatore) che ha legato a ciò una loro maggiore operatività

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Agenda

─ Premessa (sulle ragioni della crisi)

─ (Divieto d’) accesso al credito per le imprese: analisi congiunturale

─ (Serve capitale per) il ruolo dei Confidi (Serve capitale per) il ruolo dei Confidi

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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale

-

Domanda di credito delle imprese -

‒ Sulla base dell’indagine compiuta dalla Banca d’Italia su un campione di 400 banche, la domanda di credito delle imprese, in calo nel primo semestre del 2011, è risultata in lieve espansione nella seconda parte dell’anno.

lieve espansione nella seconda parte dell anno.

‒ Il secondo semestre 2011 è stato caratterizzato da una ripresa della domanda soprattutto nelle aree del Nord Ovest e del Nord Est.

Fonte: Banca d’Italia

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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale

-

Domanda di credito delle imprese -

‒ Le banche di minori dimensioni sono quelle che hanno registrato una maggiore contrazione nella domanda di prestiti.

‒ Particolarmente accentuato è risultato il calo delle richieste di finanziamento da parteParticolarmente accentuato è risultato il calo delle richieste di finanziamento da parte del settore delle costruzioni, in tutte le aree del Paese.

Fonte: Banca d’Italia

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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale

-

Domanda di credito delle imprese -

‒ Secondo le opinioni espresse dalle banche italiane nell’ambito della Bank Lending Survey condotta nel dicembre 2011, a fronte di un contributo fortemente negativo della domanda di prestiti per sostenere gli investimenti fissi e le operazioni di fusione p p g p e acquisizione, risultano cresciute le richieste di finanziamenti per la copertura del capitale circolante e per operazioni di ristrutturazione/consolidamento del debito bancario.

Andamento della domanda di credito in Italia per determinante

Fonte: Bank Lending Survey, dicembre 2011

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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale

-

Offerta di credito per le imprese -

‒ Dopo la crescita degli impieghi bancari complessivi registrata tra marzo e giugno 2011, l’offerta di credito si è stabilizzata nell’ultimo semestre dello scorso anno, per tutte le scadenze. Il credito è invece diminuito nel trimestre da dicembre 2011 a tutte le scadenze. Il credito è invece diminuito nel trimestre da dicembre 2011 a febbraio 2012, soprattutto con riferimento ai prestiti alle imprese.

Impieghi banche e Cassa Depositi e Prestiti (dati in euro mln)

1 700 000 1.800.000 1.900.000 2.000.000 2.100.000

1 200 000 1.300.000 1.400.000 1.500.000 1.600.000 1.700.000

Impieghi - Consistenze totali

Impieghi con durata superiore a 12 mesi

1.100.000 1.200.000

dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 ott-11 nov-11 dic-11

BANCHE – CONSISTENZE A FINE MESE (euro mln) feb-11 nov-11 dic-11 gen-12 feb-12 Prestiti a residenti in Italia 1.929.901 1.961.834 1.949.303 1.946.873 1.940.155 Prestiti a imprese (con esclusione delle famiglie produttrici) 893.944 915.262 894.256 899.345 895.557

Prestiti a famiglie 599 783 618 520 618 165 617 104 615 848

Prestiti a famiglie 599.783 618.520 618.165 617.104 615.848

(11)

L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale

-

Offerta di credito per le imprese

-

‒ Nel trimestre dicembre 2011- febbraio 2012 i prestiti alle imprese sono calati di 16 miliardi di euro. La contrazione si è in particolare concentrata nel mese di dicembre e ha maggiormente interessato i principali gruppi bancari nazionali. Il calo più gg p p g pp p

significativo ha caratterizzato le imprese di minore dimensione.

‒ Il rifinanziamento dell’Eurosistema di fine febbraio potrebbe aver generato nuovi effetti iti i ll’ ff t di dit ll’ i

positivi sull’offerta di credito all’economia.

Prestiti bancari in Italia

Variazione percentuale sui dodici mesi

3,0 4,0 5,0

1 0 0,0 1,0 2,0

10 10 10 10 10 11 11 11 11 11 11 12

Imprese

Imprese piccole Imprese medio-grandi

-4,0 -3,0 -2,0 -1,0

mar- mag- lug- set- nov- gen- mar- mag- lug- set- nov- gen-

4,0

Fonte: elaborazioni su dati Banca d’Italia

(12)

L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale

-

Offerta di credito per le imprese

-

Pesi percentuali degli impieghi bancari nelle macro-aree sul totale italiano

Situazione delle consistenze al dicembre 2011 Situazione delle consistenze al dicembre 2011

(13)

L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale

-

Offerta di credito per le imprese

-

Impieghi di banche e Cassa Depositi e Prestiti a società non finanziarie residenti - Distribuzione per forma tecnica

Situazione delle consistenze al dicembre 2011 Situazione delle consistenze al dicembre 2011

Factoring 1%

Leasing finanziario

Conti correnti 31%

1%

4%

Mutui Mutui 64%

Fonte: elaborazioni su dati Banca d’Italia

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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale

-

Le condizioni di accesso al credito

-

‒ Per quanto concerne le condizioni di accesso al credito per le imprese, dopo un

allentamento delle stesse nel corso del 2010, il 2011 si è caratterizzato per un nuovo incremento delle cautele adottate dalle banche (tra queste le garanzie dei Confidi), ( q g ), soprattutto nei confronti delle imprese di maggiori dimensioni.

‒ L’incremento della selettività nelle condizioni di accesso al credito è risultato particolarmente elevato nelle regioni del Centro e del Sud-Isole.

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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale

-

Le condizioni di accesso al credito

-

‒ Secondo i risultati della Bank Lending Survey effettuata nel dicembre 2011, nell’ultimo trimestre dell’anno la restrizione delle condizioni di offerta di credito si è manifestata soprattutto in termini di aumento dei margini e riduzione degli importi erogati. Indagini p g g p g g più recenti mostrano tuttavia segnali di miglioramento.

‒ Tra i fattori che hanno indotto le banche a un atteggiamento più prudente assumono rilevanza soprattutto le difficoltà di raccolta e i problemi di liquidità degli intermediari, oltre al peggioramento delle condizioni economiche delle imprese.

Termini e condizioni per l’approvazione dei prestiti

Irrigidimento delle condizioni

di offerta di intensità pari a intensità pari a

quella post- dissesto Lehman Brothers

Fonte: Bank Lending Survey, dicembre 2011

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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale

-

Le condizioni di accesso al credito

-

‒ Secondo il sondaggio Banca d’Italia – Il Sole 24 ore condotto nell’aprile 2012, si registra una recente attenuazione delle difficoltà di accesso al credito delle imprese.

‒ Indice delle condizioni di accesso al credito: percentuali nette calcolate come differenza tra la percentuale di risposte indicanti un irrigidimento dei criteri di differenza tra la percentuale di risposte indicanti un irrigidimento dei criteri di

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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale

-

I tassi di interesse

-

‒ Il costo medio dei nuovi finanziamenti alle imprese, dopo aver raggiunto il 4,2% alla fine del 2011, nei primi due mesi del 2012 è sceso al 3,8%.

‒ Rimane elevato il divario rispetto ai tassi sui prestiti alle imprese dell’Area Euro (vantaggio per banche tedesche)

Fonte: Banca d’Italia e BCE

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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale

-

I tassi di interesse

-

‒ Il tasso medio sui prestiti di importo inferiore al milione di euro, che approssima il costo dei finanziamenti alle imprese di minori dimensioni aveva superato nel

gennaio 2012 quota 5%.

‒ Gli ultimi dati disponibili segnalano anche per tale costo una lieve contrazione.

Tassi di interesse bancari sui prestiti in euro alle società

5 5,5

non finanziarie: nuove operazioni e consistenzep

4 4,5

5 Totale

Prestiti fino a 1 milione di euro

3

3,5 Prestiti oltre 1 milione di

euro

Prestiti con garanzie

2 2,5

feb-11 apr-11 giu-11 ago-11 ott-11 dic-11 feb-12

Consistenze

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L’accesso al credito delle imprese: analisi congiunturale

-

La qualità del credito

-

‒ Nel quarto trimestre 2011 è aumentato il flusso delle nuove sofferenze in rapporto ai prestiti erogati, soprattutto con riferimento ai finanziamenti concessi alle imprese.

‒ Nei primi mesi del 2012 l’esposizione nei confronti di debitori segnalati per la prima p p g p p volta in sofferenza è rimasta elevata.

‒ È cresciuta anche la quota di esposizioni incagliate e ristrutturate.

120.000

Sofferenze banche e CDP – consistenze totali (euro mln)

100.000 110.000

80.000 90.000

70.000

dic-10 gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 ott-11 nov-11 dic-11

Fonte: elaborazioni su dati Centrale dei Rischi

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Agenda

─ Premessa (sulle ragioni della crisi)

─ (Divieto d’) accesso al credito per le imprese: analisi congiunturale

─ (Serve capitale per) il ruolo dei Confidi

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(Serve capitale per) il ruolo dei Confidi

• L’anno appena concluso è per i Confidi il “peggiore di sempre” perché a

fronte di una modesta crescita delle masse garantite si registra un incremento del portafoglio deteriorato, nonché difficoltà nella escussione delle

controgaranzie, nel pricing, ecc.

- Attualmente il problema è innanzitutto la liquidità per fare credito, non la garanzia (è difficile perfino fare un budget credibile)

Nell’attività di rilascio della garanzia tuttavia la “madre” dei problemi è - Nell attività di rilascio della garanzia, tuttavia, la madre dei problemi è anche per il Confidi il capitale, perno della moderna vigilanza prudenziale, detto altrimenti esiste un problema di sostenibilità economico-patrimoniale - Il Confidi presenta una somiglianza, nel reperire mezzi propri, con le BCC:

condividendo la finalità mutualistica può solo incrementare i mezzi propri attraverso utili, ma lo spazio per applicare tassi che generino una buona redditività è già stato occupato dalle banche. Resta possibile ricercare l’allargamento dell’operatività verso altre forme di business

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(Serve capitale per) il ruolo dei Confidi

- Ecco in “soccorso” per la patrimonializzazione dei Confidi, che altrove è sostenuta dal settore pubblico, l’art. 39, comma 7, L. 201/2011

- Esistono criticità nella sua applicazione, nella traduzione dei principi in

ti h ti (i li f li l’ i ? li li iti di

pratiche operative (in quali forme realizzare l’operazione? con quali limiti di utilizzo dei fondi conferiti? Con quali diritti dei conferenti il capitale?)

- La posizione della Banca d’Italia ricavata da alcune sue recentiLa posizione della Banca d Italia, ricavata da alcune sue recenti

comunicazioni ufficiali (Carosio, Baldinelli, Mieli, ecc.), appare orientata in favore del sostegno pubblico prevalentemente orientato verso i Confidi-107 - Le esperienze di interventi pubblici realizzate nelle altre Regioni

- Alcune proposte presentate alla Commissione Finanze della Camera dei D t ti

Deputati

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Contatti

Prof. Lorenzo Gai

Ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari Università degli Studi di Firenze

lorenzo.gai@unifi.it

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