DETERMINAZIONE DELLA MONOCLONALITÀ DEI LINFOMI A CELLULE B
Ampli Lymphoma B Cat. n. 1.400
Il riarrangiamento funzionale del gene IGH, prima DH a JH e successivamente V a DH-JH, è seguito dall’espressione dell’anticorpo, la caratteristica delle cellule B mature. Tali riarrangiamenti sono sfruttati come marker clonali nelle malattie linfoproliferative.
Le catene pesanti di un’immunoglobulina sono codificate dai geni IGH ("pesanti") che si trovano sul cromosoma 14 (14q32). Ci sono 11 geni IGH, di cui 9 funzionali (IGHM, IGHD, IGHG1,IGHG2, IGHG3, IGHG4, IGHA1, IGHA2 e IGHE), questi corrispondono rispettivamente a 9 isotipi di catena pesante μ, δ, γ1, γ2, γ3, γ4, α2 e ε. I geni IGH contengono diversi segmenti, denominati Segmenti “Variabili” (V), Segmenti “Diversi” (D) e Segmenti “Accoppiamento” (J) che andranno in futuro a costituire i recettori per gli antigeni (gli anticorpi/immunoglobuline per i linfociti B e i TCR per i linfociti T); tali segmenti sono soggetti a processi di riarrangiamento genico durante il differenziamento linfoide precoce, questo processo è responsabile dell'eterogeneità dei recettori per l'antigene dei linfociti B e dei linfociti T. L’eterogeneità recettoriale avviene grazie a delezioni ed inserzioni di nucleotidi casuali presso i punti di giunzione dei segmenti V(D)J. Mutazioni somatiche dei geni Ig sono riscontrate in cellule B mature maligne che mostrano monoclonalità recettoriale, l’accumulo di tali cellule nel midollo osseo causa Mieloma Multiplo.
Il kit AMPLI lymphoma-B permette di identificare, mediante l’uso della Polymerase Chain Reaction (PCR), i riarrangiamenti della catena pesante (IgH). Ogni set primers consiste di oligonucleotidi capaci di riconoscere riarrangiamenti completi e non completi, in particolare : Fr1 + JH. , Fr2 + JH e Fr3 + JH, e riarrangiamenti incompleti DH1-6 + JH. e DH7.
La monoclonalità in una popolazione di cellule B è indicata dalla presenza di un singolo distinto frammento di amplificazione dopo elettroforesi su gel di agarosio. Nel caso di una popolazione policlonale il prodotto di amplificazione sarà generato da un numero elevato di geni riarrangiati Ig che daranno origine a frammenti di lunghezza variabile. La policlonalità sara quindi evidenziata su gel di agarosio dalla presenza di una banda diffusa (smear). L’utilizzo dei primers Fr1A, Fr2A, Fr3A, DH1-6 e DH7 in cinque distinte reazioni di PCR permette di raggiungere un “ detection rate “ del 99% (Specificità 100% - Sensibilità 1x10-2).
Principio del metodo:
a) estrazione del DNA genomico;
b) amplificazione;
c) rivelazione sul gel di agarosio.
Applicabilità: su DNA genomico estratto e purificato da campioni di sangue intero.
Numero di test: 45.
CONTENUTO DEL KIT E SUA CONSERVAZIONE
AMPLIFICAZIONE
Mix PCR Fr1 -20°C
Mix PCR Fr2 -20°C
Mix PCR Fr3 -20°C
Mix PCR DH1-6 -20°C
Mix PCR DH 7 -20°C
H2O DNase/RNase-free -20°C
Taq Polymerase (5U/µl) -20°C
Controllo Positivo Fr1A -20°C
Controllo Positivo Fr2A -20°C
Controllo Positivo Fr3A -20°C
Controllo Positivo DH1-6 -20°C
Controllo Positivo DH 7 -20°C
Controllo Positivo Policlonale -20°C
Stabilità: superiore a 18 mesi se correttamente conservato.
Bibliografia:
Aithal GP, et al., Lancet (1999) 353: 717-19 Klein TE, et al., N Engl J Med (2009) 360:753-64 Rieder MJ, et al, N Engl J Med. (2005) 352:2285-93 Limdi NA, et al., Blood (2010) 115:3827-34
INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI
Il kit è aggiornato alle direttive europee stabilite dallo studio cooperativo BIOMED-2.
Presenza di policlonalità = CONDIZIONE NORMALE I campioni producono un amplificato diffuso (smear) di grandezza compresa tra:
310 – 360 bp per Fr1 250 – 295 bp per Fr2 100 – 170 bp per Fr3
Presenza di monoclonalità = MALATTIA
LINFOPROLIFERATIVA I campioni producono una o due bande discrete di grandezza compresa tra:
280 – 325 bp per Fr1 250 – 260 bp per Fr2 100 – 145 bp per Fr3
REV. 01
DH1-6 DH7
Fr1 Fr2 Fr3
AZIENDA CERTIFICATA UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 13485