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Peru. Il meglio del Perù dal 6 al 16 Marzo 2015

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Academic year: 2022

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Peru’

“ Il meglio del Perù “ dal 6 al 16 Marzo 2015

1° giorno: Venerdì 6 Marzo - Ferrara / Bologna / Lima

Ritrovo e partenza da Ferrara con bus privato per l’aeroporto di Bologna. Partenza con volo di linea via Amsterdam. Arrivo a Lima in serata e trasferimento all’hotel. Pernottamento

2° giorno : Sabato 7 marzo - Lima

Prima colazione in hotel. In mattinata visita guidata della città con guida parlante italiano; Lima, la “Città dei Re”, fondata da Pizarro nel 1535, ha digerito distruzioni, terremoti, saccheggi, rinascite. Gli anni ’20 del Novecento videro cospicui lavori di ampliamento del centro e la realizzazione di ampi viali “parigini”. Il terremoto del 1940 riportò la situazione indietro costringendo ad un ennesimo immane impegno. Oggi il centro della città, che ha circa dieci milioni di abitanti, è in un’ansa del fiume Rimac. Il cuore è Plaza de Armas con la ragnatela di stradine del periodo di Pizarro e conserva varie strutture coloniali. I quartieri più rinomati sono Miraflores, San Isidro e Barranco. Ci rechiamo nella Plaza de Armas col Palazzo del Governo, la Cattedrale e nelle vicinanze la Torre Tagle.

Entriamo nella Chiesa di San Francesco, nella Casa Aliaga e nel Museo Larco. La piazza principale di Lima, detta pure Plaza Mayor, è testimone della fondazione per opera degli spagnoli e anche dei moti di indipendenza. E’

stata nel passato considerata il centro dell’impero pur se non custodisce quasi nulla delle strutture architettoniche originali. Vi troneggia, però, una fontana in bronzo, il monumento più antico databile XVII secolo.

Molti edifici risalgono alla prima metà del secolo scorso. Il Palazzo del Governo, sede del governo, è una struttura barocca imponente. La Cattedrale, più volte ricostruita, contiene altari, varie cappelle in una delle quali, dopo alterne vicende, si è stabilito vi sia il corpo di Francesco Pizarro. Pomeriggio libero per poter godersi appieno la bellezza della città. Pernottamento in Hotel

3° giorno: Domenica 8 Marzo Lima – Arequipa “ La Città bianca “ (2300 m slm)

Prima colazione in hotel ed in mattinata trasferimento in aeroporto e partenza con volo di linea per Arequipa.

Trasferimento in hotel e nel primo pomeriggio visita della città con guida. Arequipa ha una storia antica, nel XV secolo gli Incas espandono la loro presenza nella zona venendo in contatto con genti del posto che eccellono nell’agricoltura. Fondata dagli spagnoli nel 1540 ha avuto un ruolo notevole nelle lotte per l’indipendenza del Paese durante il XIX secolo. Arequipa, non a caso conosciuta anche come la "Città Bianca", ha gli edifici realizzati con “sillar”, una specie di pietra pomice vulcanica di color chiaro, duttile ma molto resistente. Il secondo centro del Perù, di quasi un milione di abitanti, si trova in ottima posizione circondata, protetta e minacciata da vulcani coperti di nevi, deserti, canyon. La sua altitudine pur non elevatissima consente l’opportuno acclimatamento prima di proseguire verso quote più alte. Anche ad Arequipa il cuore della città è Plaza de Armas. La Cattedrale, funestata da una serie di eventi negativi è sempre riuscita a tornare alla sua immagine originaria. Occupa l’intero lato nord della Plaza de Armas e al suo interno custodisce colonne, lampadari, pulpito e organo provenienti da vari paesi europei. L’Iglesia de la Compania, chiesa gesuita tra le più antiche di Arequipa, presenta chiostri, una facciata finemente decorata, dipinti e un altare con motivi ornamentali tipici di uno stile assai ricco. Il complesso architettonico che fornisce forte personalità alla città del sillar è certamente il Monastero di Santa Catalina, fondato nel 1580 da una nobildonna spagnola. Accoglieva novizie provenienti da facoltose famiglie rigidamente selezionate, ma la vita nel monastero era improntata a comportamenti non sempre di elevata spiritualità e senso

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di sacrificio. Nel tempo, però, le regole sono state cambiate per farne luogo di reale clausura, addirittura pregno di mistero sin quasi alla fine del XX secolo. Da alcuni decenni è possibile visitare una parte del complesso di oltre 20.000 metri quadri. E’ una vera cittadella con mura di cinta proporzionali all’importanza del luogo, passaggi angusti, stradine tortuose, chiostri, archi, abitazioni più o meno modeste, arredi, camere mortuarie, angoli e giardini fioriti, sale, lavanderie, torri, chiese, forni, celle, gallerie, cortili, affreschi… Anche i colori presentano toni e contrasti che arricchiscono il quadretto. Pernottamento in hotel.

4° giorno: Lunedì 9 Marzo Arequipa / Colca Canyon (160 km, 4 ore - 3000 m slm)

Partenza in direzione della Valle del Colca e visita ai villaggi rurali nei dintorni (160 km, 4 ore - 3000 m slm) Dopo la prima colazione ci si dirige con l’autobus verso il Canyon del Colca. Il paesaggio non invita a sonnecchiare.

Durante il tragitto, dopo aver oltrepassato il vulcano Misti che domina a est la parte destra del nostro percorso, se ne possono individuare altri il Chacani e la cima dell’Ampato, meno famosi del primo, ma più elevati perché superano, anche se di poco, i 6000 metri. Effettueremo un’opportuna sosta nella Pampa di Canahuas per immortalare i paesaggi che ci accompagnano. La strada che sale da Arequipa attraversa la Riserva Nazionale Salinas y Aguada Blanca. Qui vivono, ed è possibile vedere con una certa facilità, alpaca, lama e vigogne. Nella regione è invece assai raro che si possano incontrare esemplari di guanaco, perché questo grande camelide selvaggio, una volta sufficientemente diffuso da essere avvistabile con una certa frequenza, ora è quasi scomparso. Dopo essere usciti dal territorio della riserva il nostro itinerario prosegue su un altipiano che mostra in lontananza ancora il Nevado Ampato. Successivamente inizia una lunga e tortuosa discesa che conduce sino alla zona del Canyon del Colca. Si tratta di una spaccatura che ferisce la regione per oltre 100 chilometri, fornendole quella caratteristica che richiama visitatori provenienti sia da Arequipa sia dal Lago Titicaca. Si entra quindi nella valle del fiume Colca, con i suoi splendidi terrazzamenti di origine pre-incaica. A circa 150 km da Arequipa, dopo un lungo percorso, con salite che portano ad un passo con un’altitudine di oltre 4000 metri, altipiani e discese, si giunge verso l’ora di pranzo nella località di Chivay. Il capoluogo di questa provincia si incontra proprio all’inizio del canyon, nella sua parte orientale, e non presenta grandi attrattive. Chivay è essenzialmente luogo di transito o di sosta per visitare il Canyon del Colca. Pranzo in corso di viaggio. Cena e pernottamento in hotel a Chivay.

5° giorno: Martedì 10 Marzo - Colca Canyon / Puno (380 km circa 6 ore - 3800 m slm)

Sveglia di buon’ora e partenza (verso le 6.00) verso un punto panoramico del canyon noto come Cruz del Condor, dove, presto al mattino, è più facile osservare il volo del condor che lascia il nido e s’innalza sfruttando le correnti ascensionali. La zona è caratterizzata da coltivazioni nei terrazzamenti che hanno origini antichissime e che risalgono persino al periodo incaico. Alcuni vulcani, specie quelli che superano i 6000 metri, continuano a mostrarsi contornando i circa 100 chilometri di lunghezza del Canyon del Colca. Questo ha una profondità che varia da un minimo di mille a un massimo di oltre 3000 metri. La diatriba sull’essere il primo o secondo canyon del mondo per dislivello, (il primo in realtà sarebbe il Cotahuasi distante circa 150 chilometri di soli 150 metri più profondo), non toglie nulla allo spettacolo del Colca che in ogni caso raggiunge dimensioni che superano il doppio del più famoso Gran Canyon. Il fiume Colca è l’artefice di questa opera d’arte naturale. Lentamente le sue acque hanno scavato il letto scarnificando strati rocciosi di origine vulcanica vecchi quasi 100 milioni di anni. Le specifiche caratteristiche climatiche locali creano correnti ascensionali che i famosi uccelli sudamericani sfruttano per farsi trasportare verso l’alto. (I cambiamenti climatici e l’inquinamento hanno reso di recente più arduo l’avvistamento dei condor). Pranzo in corso d’escursione

Nel pomeriggio si percorre la strada verso est che ci porta in serata a Puno sul Lago Titicaca. Si riattraversano le vicinanze delle Lagune di Salinas e Aguada Blanca e nella parte terminale del lungo tragitto transitiamo nella Laguna Lagunillas, scortati in lontananza dalle vette di onnipresenti vulcani. Arrivo a Puno in serata, località risalente al XVII secolo, sulle rive del Lago Titicaca, il più alto specchio d’acqua navigabile del pianeta grande quanto l’Umbria (circa 4.400 kmq). Pernottamento in hotel.

6° giorno: Mercoledì 11 Marzo - Puno e il Lago Titicaca (3800 slm)

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Puno, importante centro agricolo e allevamento adagiato ai bordi del Lago Titicaca, è partecipe delle leggende secondo le quali nel lato boliviano di queste acque originano il Sole, oltre al Padre e alla Madre degli Incas. In particolare il Padre, Manco Capac, il primo Inca, proprio da qui partì per fondare l’impero così come era stato ordinato dal dio Sole. Ma l’interesse destato dai miti trovano ulteriore supporto nelle caratteristiche naturali del posto. Un lago enorme con acque blu, le rive verdeggianti per i campi coltivati, uno sfondo celeste su cui sono impresse le sagome delle alte montagne boliviane…

Escursione in barca sul lago e visita delle isole galleggianti degli Indiani Uros. Le Isole Uros sono circa 50 sulle acque del Lago Titicaca e prendono il nome dalla tribù Uros che hanno iniziato a vivere su queste isole secoli fa, per sfuggire ai loro vicini bellicosi, tra i quali il popolo degli Inca. All’inizio l’etnia Uros era unica, con un suo sistema sociale e religioso, e pure la lingua era diversa dai loro vicini che parlavano aymara, e dai bellicosi inca che parlavano invece quechua. Oggi, diverse centinaia di persone continuano a vivere su queste isole. Queste isole si costruiscono usando strati di canne di totora galleggianti che crescono abbondantemente nelle acque basse del Lago Titicaca. Queste particolari isole sono dette “fluttuanti” (in spagnolo, Islas Flotantes) in quanto possono salire e scendere seguendo il livello del lago, ed inoltre i loro abitanti possono levare le ancore e spostarle come fossero delle chiatte. Proseguimento della visita all’isola di Taquile si trova sul lato peruviano del lago Titicaca.

Questo magico e misterioso lago è un luogo sacro per la cultura Inca. La mitologia quechua racconta che dalle acque del lago Titicaca sono emerse il primo Inca, Manco Capac, e sua moglie Mama Occllo, figli di Inti, (dio del sole) che costruì il più potente impero degli Incas. L’isola di Taquile è abitata da una comunità di origine quechua semplice ed ospitale, che ha mantenuto uno stile di vita tradizionale, conservando i propri costumi e le forme di organizzazione e di governo fin dal tempo degli Incas. Pranzo in corso d’escursione. In serata rientro in hotel e pernottamento.

7° giorno: Giovedì 12 Marzo Puno / Cusco (400 km, circa 10 ore - 3350 m slm)

Prima colazione in hotel. Partenza con bus di linea (servizio turistico con guida bilingue). Si attraversano territori mai anonimi sino al cuore culturale e storico del Perù, Cuzco. Durante il percorso sosta a Pucara, cittadina famosa per le sue ceramiche e proseguimento per Raqchi per la visita al tempio degli Inca di Viracocha. Prima di Cuzco tappa al villaggo Andahuaylillas che offre una chiesa gesuita del XVII secolo e un’atmosfera coloniale con costruzioni di quel periodo. La chiesa conserva ricchi motivi baroccheggianti e una cappella, “la piccola Sistina”. Il punto più elevato del percorso è il passo Abra La Raya a circa 4300 metri. E’ il confine tra la regione di Puno e di Cuzco. In serata arrivo a Cuzco, capitale dell’impero incaico, meravigliosa città situata nel Sud del Perù. E’

conosciuta in tutto il mondo per i numerosi resti archeologici inca; le sue strette strade oggi ospitano templi e palazzi abitati da un popolo che riuscì a creare l’impero più potente d’America. Pranzo in corso d’escursione.

Pernottamento in hotel.

8° giorno: Venerdì 13 Marzo Cusco – Pisac e Ollantaytambo

Prima colazione in hotel. In mattinata trasferimento nella Valle Sagrada. Visita della città di Pisac con il suo coloratissimo mercato (Martedì-Giovedì e Domenica) dove ancora oggi viene utilizzato il sistema del baratto di generi alimentari. Si visita anche l’omonimo sito archeologico. Pranzo in corso d’escursione. Nel pomeriggio proseguimento per Ollantaytambo, situata al margine della Valle Sacra degli Incas. Questa bellissima fortezza inca di cui il nome significa locanda di Ollantay (il nome di un guerriero), fu una delle città dove inca spagnoli si sono battuti quando Manco Inca cercava di raggruppare la resistenza inca dopo la disfatta di Cusco.

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Percorrendo le scale che si inerpicano sui terrazzamenti risalenti all'epoca incaica, si arriva al cuore del tempio, di cui restano solamente poche pietre perimetrali. Una volta giunti sulla sommità del sito si può apprezzare una costruzione particolare sulla montagna di fronte. Si tratta di un grosso deposito Inca per il cibo (probabilmente un granaio ), la cui posizione era stata individuata in modo da trovare un luogo più fresco ( grazie ai venti della zona ) dove le scorte potessero mantenersi più a lungo. Ai piedi di questa fortezza, si sviluppa una cittadina, stazione di partenza del treno che porta a Aguas Calientes, ultimo avamposto prima di salire a Machu Picchu. Cena e pernottamento ad Agua Calientes

9° giorno: Sabato 14 Marzo Machu Pichu (2400m slm)

Dopo la prima colazione trasferimento in stazione e partenza in treno per Machu Picchu. Nel luglio del 1911 l’antropologo-storico statunitense Bingham sale su un altipiano dove gli abitanti della zona da sempre sapevano che esistevano i resti della “città perduta degli Incas”. Vi arriva su segnalazione ed accompagnato da un contadino della zona, Melcho Arteaga. Uno degli aspetti curiosi della vicenda sta nel fatto che nessuno ancora conosce il nome vero della “ciudad perdida”. Neppure i successivi scavi e restauri hanno apportato elementi utili alla conoscenza della sua denominazione. Per tutti, dalla “scoperta” sarà solo “Machu Picchu”, che è la definizione della montagna su cui nel XV secolo fu edificata “l’ultima città degli Incas”. Costruita tra i picchi delle Ande è rimasta in parte sepolta dalla vegetazione. Ma il motivo vero per cui non era stata ritrovata dagli occidentali, sta nel semplice fatto che i resti non sono visibili dal basso, dalla vallata dell'Urubamba. Gli Incas eseguirono opere monumentali di alto livello architettonico, che né il tempo né le calamità naturali sono riusciti ad intaccare completamente. Simmetria e solidità, sofisticate tecniche costruttive della pietra dura, sono i principi in base ai quali furono edificate strutture destinate a resistere nei secoli. Si potrà camminare attorniati da abitazioni, terrazzamenti, osservatori, monoliti, sentieri, piazze, quartieri religiosi, templi, cimiteri, mura, “Puerta del Sol”, Wayna Picchu …In serata rientro a Cusco con treno Vistadome ( circa 3 ore di viaggio ) e pernottamento in hotel a Cusco .

10° giorno : Domenica 15 Marzo Cusco/ Lima / Amsterdam

Prima colazione in hotel. Visita a piedi dei rioni storici del centro di Cuzco con guida parlante italiano; Plaza de Armas è il centro da cui si dipartono stradine acciottolate e vie commerciali; la Cattedrale, l’Iglesia de la Compania, il Tempio di Koricancha, il Museo d’Arte Precolombiano, la pietra con i 12 lati, Plaza San Blas, gli indigeni che vendono prodotti artigianali sotto i portici.

Cusco, mistica, aperta al mondo, ritenuta città sacra, è stata anticamente la culla dell'impero Inca ed in seguito, pur cedendo rilevanza a Lima, un'importante base del dominio coloniale. Da quel momento diviene “l’ombelico del mondo”, definizione che impregnerà per sempre il nome della città. Cuzco, infatti, vuol dire ombelico in lingua quechua. Tempo libero prima di partire con il volo per Lima e proseguire con il volo intercontinentale per l’Italia.

Pasti e pernottamento a bordo.

11° giorno : Lunedì 16 Marzo Amsterdam / Bologna

Arrivo ad Amsterdam e proseguimento con volo di linea per Venezia. Trasferimento a Ferrara con bus.

****

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Quota individuale di partecipazione in camera doppia, € 2860.00 Quota individuale di partecipazione in camera singola, € 3400.00 Supplemento mezza pensione, € 160.00

LA QUOTA COMPRENDE:

• Trasferimenti Ferrara / Bologna – Venezia / Ferrara a-r con bus riservato

• Passaggio aereo in classe economica con franchigia bagaglio 23 kg

• 2 voli interni ( Lima-Arequipa e Cusco-Lima )

Tasse aeroportuali

• Sistemazione in hotel 4 * stelle in camere doppie con 1° colazione

• 4 pranzi in corso d’escursione

• 2 cene

• Trasferimenti e visite come da programma con guida parlante italiano

• Trasferimenti con Bus di linea turistici con accompagnatore bilingua (inglese e spagnolo) per i tragitti:

Chivay/Puno e Puno/Cusco

• Treno Vistadome da Machu Picchu a Cuzco

• Ingressi ai siti archeologici

• Assicurazione sanitaria ed annullamento

Accompagnatore da Ferrara (minimo 15 partecipanti)

LA QUOTA NON COMPRENDE:

• Le bevande ai pasti

• Le mance ( prevedere circa 40 € )

• Escursioni facoltative

• Tutto quanto non espresso nel “ la quota comprende “

OPERATIVI VOLO:

1. KL 1582 06MAR BOLOGNA-AMSTERDAM 06.30 08.45 2. KL 743 06MAR AMSTERDAM-LIMA 12.25 19.15 5. KL 744 15MAR LIMA-AMSTERDAM 21.15 15.30 6. KL 1659 16MAR PARIGI-VENEZIA 20.35 22.15

Kl = Klm ( Franchigia bagaglio 23 kg ) Orari espressi in ora locale # arrivo il giorno dopo

SISTEMAZIONE ALBERGHIERA:

6-8 Marzo ( 2 notti ) LIMA HOTEL Arawi 4* ( o similare)

8-9 Marzo ( 1 notte ) AREQUIPA

HOTEL Posada del Puente 3* SUP. ( o similare)

9-10 Marzo ( 1 notte ) COLCA - CHIVAY Colca Lodge and Spa 4* ( o similare)

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10-12 Marzo ( 2 notti ) PUNO

Hotel Jose San Antonio 4*( o similare)

12-13 Marzo ( 1notte ) CUSCO Hotel Novotel 4*( o similare )

13-14 Marzo ( 1notte ) AGUAS CALIENTES Hatun Inti 4* (similare )

14-15 Marzo ( 1notte ) CUSCO Hotel Novotel 4*( o similare )

DOCUMENTI E FORMALITA' DOGANALI

E' necessario il passaporto con validità residua di almeno sei mesi al momento dell'arrivo nel Paese. Le Autorità di frontiera potrebbero chiedere di esibire il passaporto nonché il biglietto di andata e ritorno. Il visto non è

necessario fino a 90 giorni di permanenza nel Paese. All'arrivo in Perù o già in aereo si riceve una carta turistica in duplice copia che deve essere compilata: una copia viene consegnata all'immigrazione e l'altra va conservata nel passaporto e riconsegnata all'uscita dal paese. Non esistono restrizioni valutarie all'ingresso nel Paese.

Ricordiamo che la mancata partenza per documento non in regola comporta la perdita totale della quota.

FUSO ORARIO

Lancette indietro di 6 ore durante l'orario solare, di 7 ore quando in Italia vige l'ora legale.

CLIMA

In Perù le stagioni sono capovolte rispetto al nostro emisfero: l'estate, calda e piovosa, va da novembre a

febbraio; l'inverno, con un clima tendenzialmente temperato ed estremamente secco, va da maggio a settembre.

Le stagioni intermedie sono entrambe valide. La situazione climatica risente comunque della differente situazione geomorfologica del Paese: se voglio visitare l'altopiano e l'Amazzonia, il periodo migliore va da giugno ad agosto, grazie alla quasi totale assenza di piogge, tenendo presente tuttavia che sulle Ande l'escursione termica tra giorno e notte è molto elevata (si va anche sotto zero), e che è indispensabile un abbigliamento adeguato. Chi si reca sulla costa invece troverà un clima variabile dai 15° ai 25° C, ma anche una nebbiolina umida uniforme (garua) che impedisce di vedere il sole fino agli 800 metri di altitudine.

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ABBIGLIAMENTO

Il clima in Perù è estremamente variabile a seconda della zona in cui ci si trova, e in ogni caso l'escursione termica tra giorno e notte è veramente notevole al di sopra dei 3.000 m: la tecnica dell'abbigliamento a strati consente di adeguarsi alle variazioni o agli imprevisti climatici del momento; non ci si può dimenticare quindi di portare abbigliamento comodo ed adatto ad ogni temperatura (si scende anche sotto lo zero, quindi oltre a calzoncini corti e magliette, anche giacca di piuma, calzettoni, berretto e guanti di lana), scarpe resistenti, creme solari ad alta protezione, occhiali da sole, repellenti, farmacia da viaggio (in particolare, antibiotici a largo spettro, disinfettanti intestinali, antipiretici)., una torcia con batterie di ricambio.Negli altopiani l'aria è estremamente secca per cui non dimenticate creme per labbra e creme idratanti. Per maggior praticità sono consigliate sacche o borse non rigide.

LINGUA UFFICIALE

La lingua ufficiale è lo spagnolo, che presenta però alcune differenze rispetto a quello della madre-patria. Nelle regioni dell'entroterra le popolazioni parlano il quechua; nelle regioni del sud (fra cui il Dipartimento di Puno), si parla ancora l'aymara.

MONETA

La moneta ufficiale è il Nuevo Sol (PEN). L'Euro viene cambiato in diverse banche, anche se il cambio non è favorevole. Il Dollaro USA è la valuta corrente anche per le transazioni commerciali e viene accettato quasi

ovunque. Si consiglia di effettuare i cambi esclusivamente nelle banche o nelle agenzie di cambio, al fine di evitare il rischio di ricevere banconote false dai cambisti ambulanti. L'utilizzo di carte di credito internazionali non è molto diffuso: vengono accettate solo nei centri e negli hotel più importanti, ma nella maggior parte delle città si

trovano bancomat dove poter prelevare si moneta locale che dollari.

ELETTRICITA'

Il voltaggio varia a seconda della località tra 210/110 Volts. E' necessario munirsi di un adattatore di tipo americano a lamelle piatte (le spine in uso sono quelle a due spinotti piatti).

TELEFONO

Per chiamare un numero telefonico del Perù dall'Italia digitate lo 0051 seguito dal prefisso della zona senza lo 0 ed infine dal numero desiderato. Il prefisso di Lima è lo 01, Arequipa 054, Puno 051, Cusco 084. Per chiamare l'Italia selezionare lo 0039 seguito dal numero desiderato. I telefoni cellulari funzionano solo se tri-band o satellitari. Consigliamo di telefonare dalle cabine pubbliche a schede, facilmente reperibili, in quanto non è possibile controllare le telefonate dagli hotel.

TRASPORTI

I voli interni sono operati da 4 compagnie di bandiera che collegano tutte le città principali. Per quanto riguarda il sorvolo in aereo delle "linee di Nazca" si ricorda che gli aerei utilizzati volano "a vista" con conseguenti limitazioni in termini metereologici. La rete stradale è molto migliorata negli ultimi anni e le strade sono quasi tutte asfaltate.

A volte l'altitudine può causare rallentamenti dei mezzi, e quindi anche distanze modeste possono comportare ore di viaggio. Buono è il servizio di pullman per i collegamenti interurbani, in particolare per quanto riguarda gli spostamenti sulla Panamericana. I treni offrono buone condizioni solo tra Cuzco-Machu-Picchu, Cuzco-Puno e Arequipa-Puno.

VACCINAZIONI Nessuna obbligatoria.

SHOPPING

Molti sono i prodotti dell'artigianato peruviano, e di solito anche molto convenienti. Si possono acquistare ottimi

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oggetti in oro, argento, rame, oltre a borse, oggetti in cuoio o in ceramica. Molto interessanti i tessuti in cotone, i tappeti e gli arazzi dai vivacissimi colori con disegni che richiamano i tradizionali motivi precolombiani. Da non dimenticare i bellissimi maglioni in lana di alpaca, soprattutto nella zona di Puno e Cusco.

MANCE

Non sono mai incluse. Le mance non sono obbligatorie, ma è pratica comune lasciare una mancia a camerieri e facchini. Le mance sono un modo tangibile poi per ringraziare guide ed autisti.

CUCINA

L'antipasto nazionale è il ceviche: gamberi, pesce, frutti di mare, polpo marinati in limone e aceto con cipolle, peperoncino e pomodoro. Sulle Ande i piatti tipici sono a base di vari tipi di carne, con patate e granoturco; tra tutti il cuy, porcellino d'India simile al coniglio, di solito arrosto, servito intero. E poi la pachamanca, complesso piatto tradizionale della Cordillera: patate, mais giovane, tamales ( polenta condita in foglie di banano), mote (tubero dolce), humitas (tamale di farina di mais dolce), carne di pollo e maiale avvolti in foglie e cotti in forno. Da assaggiare anche le papas a la huancaina, patate al vapore con salsa a base di formaggio e peperoncino. La bevanda tradizionale è la chica, fermentata a base di granoturco, a basso tenore alcolico, ma la bevanda forse più conosciuta è il Pisco Sour, un brandy preparato con lime, chiara d'uovo, angostura e ghiaccio.

GUIDE

Durante i tour per le visite sono previste guide parlanti italiano, durante i trasferimenti in servizio non privato sono previste parlanti spagnolo/inglese.

TASSE D'IMBARCO

Le tasse di uscita dal paese ammontano a circa 35 USD , mentre le tasse dei voli interni a circa 10 USD da ogni aeroporto di partenza . Tutte le tasse sono da pagare in loco e sono soggette a variazioni senza preavviso. E' possibile effettuare il pagamento sia con moneta locale (Nuevo Sol - PEN) che con dollari USA.

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