• Non ci sono risultati.

Gruppo Solidarietà

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Gruppo Solidarietà"

Copied!
12
0
0

Testo completo

(1)

La scuola di Piero:

Tutti diversi, tutti uguali

Convegno - 6 marzo 2010

Marisa Pavone - Università di Torino

(2)

scopo del processo formativo

per alunni “normali” e disabili

sviluppare le potenzialità evolutive

dare una scadenza ai sogni,

trasformare l’immaginario in scadenze

educative e didattiche concrete

(3)

I “bisogni” del disabile

 essere simile e diverso

 non essere etichettato

 “normalità”

 una identità plurale e riconoscibile

 autodeterminarsi

 avere un progetto di vita

(4)

Il Progetto formativo per il disabile

• Superare l’equazione disabile = persona da assistere; promuovere l’autonomia personale e sociale

• Preparare al senso di responsabilità di fronte all’impegno dello sviluppo professionale e sociale mediante lo studio, le esercitazioni pratiche e l’assimilazione di atteggiamenti pertinenti

• Favorire un orientamento qualificato inteso come conquista di conoscenze, competenze, dimensioni affettivo-motivazionali

(5)

obiettivo della formazione

apprendere ad apprendere

personalizzazione

dei piani di studio acquisizione di competenze

insegnamento-apprendimento

calibrato sui potenziali di apprendimento individuali

(6)

concetto di Competenza

Insieme delle buone capacità potenziali di un individuo portate a compimento per affrontare un compito o per risolvere un problema (sapere, saper fare, saper essere).

Evidenzia le potenzialità disponibili e trasferibili nel contesto

E’ possibile e doveroso perseguire la conquista di

competenze anche per uno studente con disabilità (la legislazione lo

PREVEDE

anche in assenza di diploma:

attestato con certificazione delle competenze)

(7)

Progetto scolastico

Progetto di vita

Valutazione formativa e orientativa

collegati da

 indirizza l’allievo verso la consapevolezza delle proprie attitudini e la conoscenza della realtà in cui vive

 accompagna il processo d’apprendimento su modalità individuali

 modula e monitora i processi apprenditivi

funzione di modulazione, monitoraggio, valutazione

(8)

Valutazione formativa

• documenta la crescita e la progressione degli apprendimenti

• favorisce il riposizionamento del disabile rispetto al suo apprendimento e alla classe

• permette all’alunno di costruire un’immagine realistica e positiva di sé

• rinforza lo stile attributivo, l’autostima e la

motivazione ad apprendere

(9)

La valutazione formativa è

“buonista” ?

• Nelle recenti norme il Legislatore sembra essersi dimenticato che la valutazione ha il compito di controllare il progresso degli apprendimenti, in quanto è funzionale allo sviluppo e alla maturazione dell’individuo.

• La valutazione formativa non richiama di per sé una scuola buonista e lassista, come oggi si tende a credere, neppure per i disabili. Funzione di controllo severo ed esigente degli apprendimenti e funzione di sviluppo non sono incompatibili.

• La valutazione è formativa se guida l’apprendimento e lo sviluppo, evidenziando con precisione traguardi raggiunti, potenzialità e difficoltà ancora presenti

(10)

La Valutazione formativa è anche orientativa se …

Mette in luce le dimensioni della

personalità, le strategie e gli stili di

apprendimento, le attitudini, le

convinzioni e gli atteggiamenti, la

motivazione ad apprendere che via

via definiscono i contenuti del

progetto scolastico e di vita.

(11)

… E se ….

-“Ho imparato…”

- “Devo ancora imparare..”

- “Imparo meglio se…”

- “Le mie difficoltà riguardano…”

- “I miei obiettivi sono…”

sollecita l’allievo ad autovalutarsi

(12)

È vivere il mestiere che vorrei insegnare

Jean Jacques Rousseau

Riferimenti

Documenti correlati

Per queste persone d necessario favorire un approceio complessiva alla promozione di sani stili di vita, affinch6 conoscano i benefici c i vanraggi che deriv*no non

Si tratta di accordi di sostegno ai processi di apprendimento degli studenti che arricchiscono - con vari progetti, percorsi educativi e attività - l'offerta formativa

Le ridotte dimensioni territoriali della regione, unite alle peculiarità della struttura di popolazione, facilitano per la Liguria il ruolo di “regione laboratorio”

Non solo, si può pensare anche che abbiano spostato l’età media di ciò che comunemente viene definito “anzianità”: gli stili di vita, i bisogni, i comportamenti e le condizioni

«L’argomento della valutazione degli alunni con disabilità, DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) e altri BES (Bisogni Educativi Speciali) – scrive Flavio Fogarolo –

Dobbiamo parlare di servizi abitativi, piuttosto che residenziali, perchè se parliamo di casa, di comunità familiari, di piccole dimensioni...dobbiamo connettere

Nel testo in esame è prevista una disposizione che mette a rischio l’erogazione dell’assegno sociale a migliaia di cittadini, in particolare alle persone con

Riteniamo che oggi la legge si debba difendere riaprendo il dibattito sulla qualità dei servizi, sugli stili operativi, sui modelli organizzativi, sulle risorse in campo, sull’uso