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Rassegna del 18/10/2017

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Rassegna del 18/10/2017

FABI

18/10/2017 6.35.00

Giornale di Vicenza 8 Intervista a Giuliano Xausa - «Persi oltre 800 posti in banca nel Vicentino»

Bassan Roberta 1

18/10/2017 6.38.00

Giornale di Vicenza 8 Atteso Lando Sileoni Segretario Generale ... 2

18/10/2017 5.34.00

Italia Oggi 37 Prodotti finanziari Stop alle pressioni da agenti bancari Galli Giovanni 3

18/10/2017 4.55.00

Mf 15 Fabi, via a commissione su pressioni commerciali ... 4

18/10/2017 7.00.00

Nuova Venezia-Mattino di Padova-Tribuna di Treviso

14 Banco Bpm sceglie Verona e dà l'esclusiva a Cattolica Vallin Eleonora 5

18/10/2017 2.02.00

Sole 24 Ore 19 Vendite responsabili, parte la commissione con Abi e sindacati C.Cas. 6

WEB

17/10/2017 0.08.00

MILANOFINANZA.IT 1 Fabi, rinnovi a Messina, Ragusa e Catania ... 7

17/10/2017 0.08.00

MILANOFINANZA.IT 1 Banche: Fabi, al via commissione su pressioni commerciali - MilanoFinanza.it

... 8

17/10/2017 0.08.00

MILANOFINANZA.IT 1 Banche: Fabi, commissione su pressioni commerciali primo passo verso trasparenza - MilanoFinanza.it

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17/10/2017 0.08.00

NOTIZIEDIPRATO.IT 1 Ex BpVi, i dipendenti della società Immobiliare Stampa fuori da Intesa SanPaolo: posti di lavoro a rischio

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art

Intervista a Giuliano Xausa - «Persi oltre 800 posti in banca nel Vicentino»

«Oltre 800 posti di lavoro sono stati persi nell'ultimo quadriennio in banca nella provincia di Vicenza, 500 solo nel gruppo Intesa che ha acquisito BpVi e Veneto Banca, un centinaio con la chiusura del centro Torri e ulteriori 200 tre anni fa con la fine di T-System. Senza contare i 20 posti persi con la chiusura delle filiali di Hypo Alpe Adria, 4 su 6 per fortuna acquisite dalla Valsabbina». Giuliano Xausa, segretario coordinatore provinciale della Fabi (sindacato che rappresenta 3 mila iscritti su meno di 5 mila lavoratori nelle banche nel Vicentino) gira e rigira tra le mani con una certa preoccupazione quel foglietto di numeri, alla vigilia del congresso provinciale di sabato in cui è ricandidato. Segretario, alla luce di questi dati il posto in banca non è più così desiderabile. Cosa pensa? Non è più posto ambitoesicuro soprattutto nel Vicentino. E purtroppo non è finita perché altri posti sono destinati ad essere persi non come riduzione effettiva ma in seguito alla mobilità. Dica la verità, si aspettava un epilogo così per BpVi? Era ormai evidente che non c'erano più soluzioni. La cessione ad Intesa è stata a suo avviso la migliore soluzione? Più che la migliore è stata l'unica. La vera riflessione però riguarda le responsabilità. Se questa banca è finita male non è dovuto alla crisi internazionale ma alla malagestio. Vicenza, Veneto Banca, Etruria, Marostica hanno dimostrato in modo chiaro che le vere responsabilità sono state uomini soli al comando per troppo tempo. I dipendenti però sono stati criticati, durante le ultime assemblee, con l'accusa di avere prestato il fianco alla banca durante l'ultimo l'aumento di capitale. Non c'è dubbio che le pressioni all'interno della banca erano fortissime. Se un protocollo sulle politiche commerciali è stato siglato a livello nazionale è proprio dopo i cattivi comportamenti all'interno delle Popolari. Perché non denunciare subito allora? 1 dipendenti subivano ricatti e minacce, abbiamo avuto addirittura colleghi licenziati perché non allineati con la banca sul tema della vendita delle azioni. E mi dispiace molto che in particolare le associazioni dei soci non abbiano completamente capito che i dipendenti sono stati vittime e non artefici della situazione. Vittime peraltro due volte: hanno pagato come soci e per il posto di lavoro. Quali erano i rapporti con Zonin? Zonin non teneva rapporti con le organizzazioni sindacali, si vedeva una volta all'anno per gli auguri di Natale. Si entra oggi nella trattativa per la ricollocazione di migliaia di lavoratori con la chiusura di due sportelli su tre. Si fida di Intesa? La prima impressione non è positiva: si stanno balenando soluzioni di mobilità estrema o riduzioni di stipendio che non accetteremo in alcun modo. Da parte nostra avremo particolare attenzione sia alla mobilità professionale (demansionamenti) che territoriale: i lavoratori hanno già pagato. Quali le vostre proposte? Studieremo varie tecniche dallo smart working all'incremento del part time, anche verticale, per diminuire l'impattosullamobilità, nonché lo spostamento di alcune lavorazioni in zona. Come vede il futuro delle due sedi direzionali in via Framarin a Vicenza e in via Feltrina a Montebelluna? Sappiamo che Intesa ha intenzione di spostare alcune lavorazioni, ma siamo molto preoccupati perché c'è il rischio che siano ridimensionate se non addirittura chiuse. O sia chiusa una delle due. Preoccupazione che si aggiunte al futuro dei 32 dipendenti di Immobiliare Stampa, società proprietaria e gestore degli immobili di BpVi: ancora non riusciamo a capire perché sia stata esclusa dal perimetro di salvataggio e ci attiveremo in tutti i modi per salvaguardare i colleghi. Il caso dei licenziamenti in Federveneta ha aperto il tema di nuovi esuberi anche nel mondo delle Bcc con la formazione dei gruppi. Cosa ne pensa? Penso sia stato un errore gravissimo del presidente Novella:

peraltro con la creazione dei gruppi si parla di circa 4 mila esuberi totali che anche in questo caso cercheremo di accompagnare con un fondo all'esodo. L'empasse sta nel rinnovo del contratto scaduto da tre anni: le banche vogliono far pagare il 50% del fondo esuberi ai lavoratori, noi non possiamo accettarlo. Quali sono i vostri rapporti con le altre sigle? Abbiamo sempre lavorato in modo congiunto, con condivisione di intenti e idee, soprattutto con la Fisac Cgil. Come è destinata a cambiare la vostra professione? Con l'inserimento di nuove figure, dalla consulenza al recupero crediti, necessarie per mantenere i posti di lavoro.

Giornale di Vicenza 18-ott-2017

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Atteso Lando Sileoni Segretario Generale

Si svolgerà sabato 21 ottobre a partire dalle 9 all'Hotel Viest di Vicenza il congresso provinciale della Fabi di Vicenza dal titolo "L'anno che verrà - contratto, fusioni, rappresentanza, rinnovamento e nuovo modello di banca".

La parte centrale riguarderà la relazione introduttiva svolta dal segretario coordinatore provinciale Giuliano Xausa, ricandidato allo stesso ruolo. Seguirà alle 10 l'intervento del segretario generale Lando Maria Sileoni. Dal congresso uscirà la nuova struttura provinciale e i delegati che al congresso nazionale a marzo voteranno i vertici nazionali (Xausa fa anche parte della segretaria nazionale). La Fabi a Vicenza conta 3 mila iscritti (su 5 mila lavoratori), solo nelle Bcc ha 800 iscritti su mille lavoratori. A livello nazionale conta 110 mila iscritti su 300 mila impiegati del settore.

Giornale di Vicenza 18-ott-2017

FABI 2

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art

Prodotti finanziari Stop alle pressioni da agenti bancari

Prende il via la commissione nazionale che vigilerà sulle pressioni commerciali nelle banche.L'organismo bilaterale, istituito lo scorso febbraio con il protocollo sindacale sulla vendita responsabile dei prodotti finanziari, entra così definitivamente in funzione. È stato, infatti, firmato ieri da Abi e organizzazioni sindacali il regolamento che ne disciplina l'attività. Alla commissione, composta da rappresentanti dell'Abi e dei sindacati, potranno essere denunciate tutte quelle pratiche commerciali non corrette che si verifichino nelle banche associate o le eventuali pressioni ai lavoratori per la vendita dei prodotti finanziari. La Commissione, una volta raccolte le segnalazioni, provvederà a promuovere un confronto in sede nazionale tra le parti e interverrà sulle banche inadempienti, in caso vengano accertate irregolarità. Oltre a ció, la commissione diffonderà una cultura della vendita responsabile e trasparente presso le banche consorziate. «Ció rappresenta un primo concreto passo avanti per diffondere una cultura della vendita responsabile nelle banche, per tutelare fino in fondo lavoratori e clientela e per evitare che gli scandali del recente passato si ripetano. Vigileremo sulle banche affinché la Commissione operi con rigore e trasparenza. Con l'innovativo accordo sottoscritto, i sindacati potranno entrare nel merito delle politiche commerciali delle aziende e contrastare le indebite pressioni commerciali sui lavoratori», commenta Giuseppe Milazzo, Segretario nazionale della Fabi, il principale sindacato dei bancari. ***

Italia Oggi 18-ott-2017

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art

Fabi, via a commissione su pressioni commerciali

Prende il via la commissione nazionale che vigilerà sulle pressioni commerciali nelle banche. L'organismo bilaterale, istituito lo scorso febbraio con il protocollo sindacale sulla vendita responsabile dei prodotti finanziari, entra così definitivamente in funzione. E stato, infatti, firmato oggi da Abi e organizzazioni sindacali il regolamento che ne disciplina l'attività. «Ciò rappresenta un primo concreto passo avanti per diffondere una cultura della vendita responsabile nelle banche, per tutelare fino in fondo lavoratori e clientela e per evitare che gli scandali del recente passato si ripetano», commenta Giuseppe Milazzo, segretario nazionale della Fabi, il principale sindacato dei bancari. «Vigileremo sulle banche affinché la Commissione operi con rigore e trasparenza. Con l'innovativo accordo sottoscritto, i sindacati potranno entrare nel merito delle politiche commerciali delle aziende e contrastare le indebite pressioni commerciali sui lavoratori». Alla commissione, composta da rappresentanti di Abi e sindacati, potranno essere denunciate le pratiche commerciali non corrette delle banche associate o le eventuali pressioni ai lavoratori per la vendita dei prodotti finanziari. La Commissione, una volta raccolte le segnalazioni, provvederà a promuovere un confronto in sede nazionale tra le parti e interverrà sulle banche inadempienti, in caso vengano accertate irregolarità. Inoltre la commissione diffonderà una cultura della vendita responsabile e trasparente presso le banche consorziate. ***

Mf 18-ott-2017

FABI 4

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Banco Bpm sceglie Verona e dà l'esclusiva a Cattolica

Banco Bpm sceglie Verona e dà l'esclusiva a Cattolica II cda dell'istituto esclude la francese Covea dalla partnership assicurativa Affare da 1,2 miliardi ma la condizione è la chiusura dell'arbitrato con Unipol di Eleonora Vallin VERONA Verona ha messo a segno ieri un colpo importante per l'equilibrio territoriale futuro del Banco Bpm. Un lungo cda della banca amministrata da Giuseppe Castagna, ha deciso in serata di affidare un'esclusiva di 15 giorni a Cattolica assicurazioni per trattare sulla nuova partnership bancassurance. L'eventuale intesa sarà sia sul ramo vita che su quello danni. Nel consiglio di ieri sono arrivate come "finaliste" le proposte di Cattolica e della francese Covea. Ma lo sprint dell'amministratore delegato della società cooperativa di Verona, Alberto Minali, e soprattutto il recente investimento dell'oracolo di Omaha, mister Warren Buffett (confermato ieri da Forbes come il terzo uomo più ricco del mondo) hanno di certo fatto prevalere Cattolica sui francesi di Covea a cui era già legata Bpm. Cattolica, dalla sua, vanta un forte potere distributivo, agenzie territoriali attrattive e la sua solidità è ora garantita da possibili e nuove sinergie che Buffett potrebbe creare con gli asset assicurativi che fanno parte della sua Berkshire Hathaway. D'altronde perché cotanto finanziere avrebbe dovuto investire in una piccola cooperativa italiana se non per ambiziosi piani di sviluppo? È pur vera anche un'altra considerazione: lo scatto veronese era ben visto (e sostenuto) dal presidente dell'istituto Carlo Fratta Pasini che da tempo lavorava per mantenere un forte legame tra la città di Romeo e Giulietta e la terza banca d'Italia che, dopo la fusione, ha fatto di piazza Meda il suo baricentro. Milano era invece più orientata su Covea, alleato già conosciuto e sperimentato, essendo partner con 1'81% di Bipiemme vita, controllante di Bipiemme asssicurazione presieduta da Mauro Paoloni, uomo Fabi e anche il vicepresidente vicario del Banco Bpm: sponsor, si dice, con Castagna dei francesi. Nessun dettaglio è però stato rivelato ieri sulla futura partnership. Stando ai rumors, la durata dell'accordo di bancassicurazione dovrebbe essere di 15 anni a partire dal 2018. Cattolica potrà spingersi anche fino all'80% della torta (ipotesi t che pare essere stata cavalcata L'amministratoredelegato dl Banco Bpm Giuseppe Castagna proprio da Alberto Minali, stando a «II Sole 24Ore») e non fermarsi al 50% più un'azione nella nuova joint venture che andrà a formarsi. Si tratta di un affare di 1,2 miliardi di euro, sommando i valori delle due jv dismesse, cioè Avipop, circa 500 milioni e Popolare Vita, che nel 2016 ha raccolto premi per 2,1 miliardi e dovrebbe valere minimo 700 milioni. L'accordo è subordinato a una serie di condizioni tra cui lo scioglimento della partnership con Unipol. A fine giugno, Banco Bpm ha confermato infatti la chiusura degli accordi con Unipol e Aviva aprendo la ricerca di un nuovo partner. Ma il passato non è ancora archiviato, perché nessun compromesso è stato trovato con Unipol. Qualche giorno fa Matteo Laterza, dg di UnipolSai ha spiegato che «la put bancassurance con il Banco Bpm ha un valore di 700 milioni». Ma il Banco Bpm dice di aver valutato il 50% della joint venture 350 milioni, la metà. Nella seconda metà di novembre dovrà svolgersi un arbitrato che fisserà il prezzo di riacquisto del 50% più un'azione di Popolare Vita detenuto da Unipol; e una via di mezzo andrà trovata prima di ripartire con i nuovi alleati. 1 ***

Nuova Venezia-Mattino di Padova-Tribuna di Treviso 18-ott-2017

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art

Vendite responsabili, parte la commissione con Abi e sindacati

Pratiche commerciali non corrette in banca o pressioni sui lavoratori per la vendita di prodotti finanziari, da ora in avanti, passeranno dalla commissione nazionale che è stata istituita da Abi e dai sindacati. L'organismo bilaterale era stato previsto dal protocollo sindacale sulla vendita responsabile dei prodotti finanziari dello scorso febbraio ed è diventato operativo proprio ieri con la firma del regolamento che ne disciplina l'attività «E' un passo importante - dichiara Eliano Omar Lodesani, presidente del Comitato Affari sindacali e del lavoro (Casi) - per dare concretezza e favorire l'attuazione di un Accordo davvero rilevante e innovativo per riaffermare con forte convinzione i valori etici cui ispirare i rapporti tra il mondo bancario, il personale e la clientela nell'interesse di famiglie, imprese e territori». Elena Aiazzi, segretario nazionale della Fisac Cgil, aggiunge che «la commissione nazionale completa in modo positivo l'insieme della strumentazione che le parti sociali si sono date per aggredire la prassi deleteria delle pressioni improprie sempre più insopportabili, agite dalle banche. E bene che i lavoratori denuncino e che tutti i quadri sindacali sfruttino al meglio gli strumenti». Essendo un ente bilaterale la Commissione sarà composta da rappresentanti dell'Abi e dei sindacati e al suo esame potranno essere sottoposte tutte quelle pratiche commerciali non corrette che si verifichino nelle banche associate o le eventuali pressioni ai lavoratori per la vendita dei prodotti finanziari. Una volta ricevute le segnalazioni la Commissione avvierà un confronto in sede nazionale tra le parti e interverrà sulle banche inadempienti, in caso vengano accertate delle irregolarità. Inoltre sarà compito della commissione diffondere una cultura della vendita responsabile e trasparente presso le banche consorziate. «Vigileremo sulle banche affmché la Commissione operi con rigore e trasparenza. Con l'innovativo accordo sottoscritto, i sindacati potranno entrare nel merito delle politiche commerciali delle aziende e contrastare le indebite pressioni commerciali sui lavoratori», commenta Giuseppe Milazzo, segretario nazionale della Fabi. Il passaggio dal protocollo alla commissione e quindi all'operatività, per il segretario generale della First Cisl, Giulio Romani, è «un fondamentale passo in avanti verso la partecipazione dei lavoratori alle scelte organizzative e commerciali delle banche e per la ricostruzione di un rapporto di fiducia fra cittadini e sistema bancario attraverso lo smantellamento dell'odioso regime delle pressioni commerciali e la creazione di nuove condizioni per una relazione banca-cliente realmente incentrata sulla consulenza e sulla qualità del servizio e non solo sulla realizzazione di obiettivi di vendita».

Sole 24 Ore 18-ott-2017

FABI 6

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Fabi, rinnovi a Messina, Ragusa e Catania

Rinnovo delle segreterie provinciali per Fabi Messina, Fabi Ragusa e Fabi Catania. Le strutture territoriali siciliane del primo sindacato dei bancari hanno eletto i nuovi vertici la scorsa settimana durante i rispettivi congressi provinciali che hanno visto la partecipazione del segretario generale Lando Maria Sileoni, il quale ha ricordato le sfide del sindacato per il prossimo futuro. «Bisogna vigilare affinché le banche siano gestite bene nell’interesse di lavoratori e clientela», ha affermato. Nella segreteria provinciale della Fabi di Ragusa sono risultati eletti: Giovanni Di Gennaro (coordinatore), Paolina Corallo, Guglielmo Ciavorella, Carmelo Allibrio, Celina D’Asta, Carmelo Rustico, Luigi Piccitto. Per la Fabi di Messina sono stati eletti: Massimo Pellegrino (coordinatore), Giuseppe Lo Nostro (coordinatore aggiunto), Giuseppe Restucci, Stefano Musumeci, Mariagrazia Maiorana, Sonia Merlino, Giovanni Bonfiglio, Massimo Romagnolo, Piero Briuglia, Nunzio Timmoneri, Francesco Andaloro, Giovanni Sciabà, Vincenzo Ferraro, Tobia Rinaldo. Per la Fabi di Catania, infine, sono stati eletti: Cetty Di Benedetto (coordinatrice), Andrea Corvisieri, Antonio Gaetano Russo, Antonio Visco, Serafino America, Rosa Cantaro, Antonio Caputo, Giovanni Corsaro, Irene Faro, Massimo Ferrari , Antonio Oliveri, Pietro Pennisi, Pietro Santangelo, Giuseppe Tomaselli, Claudio Tosto, Sergio Zagami.

MILANOFINANZA.IT 17-ott-2017

(10)

art

Banche: Fabi, al via commissione su pressioni commerciali - MilanoFinanza.it

ROMA (MF-DJ)--Prende il via la commissione nazionale che vigilera' sulle pressioni commerciali nelle banche.

L'organismo bilaterale, istituito lo scorso febbraio con il protocollo sindacale sulla vendita responsabile dei prodotti finanziari, entra cosi' definitivamente in funzione. stato, infatti, firmato oggi da Abi e organizzazioni sindacali il regolamento che ne disciplina l'attivita'. "Cio' rappresenta un primo concreto passo avanti per diffondere una cultura della vendita responsabile nelle banche, per tutelare fino in fondo lavoratori e clientela e per evitare che gli scandali del recente passato si ripetano", commenta Giuseppe Milazzo, Segretario nazionale della Fabi, il principale sindacato dei bancari. "Vigileremo sulle banche affinche' la Commissione operi con rigore e trasparenza. Con l'innovativo accordo sottoscritto, i sindacati potranno entrare nel merito delle politiche commerciali delle aziende e contrastare le indebite pressioni commerciali sui lavoratori". Alla commissione, composta da rappresentanti dell'Abi e dei sindacati, potranno essere denunciate tutte quelle pratiche commerciali non corrette che si verifichino nelle banche associate o le eventuali pressioni ai lavoratori per la vendita dei prodotti finanziari. La Commissione, una volta raccolte le segnalazioni, provvedera' a promuovere un confronto in sede nazionale tra le parti e interverra' sulle banche inadempienti, in caso vengano accertate irregolarita'. Oltre a cio', la commissione diffondera' una cultura della vendita responsabile e trasparente presso le banche consorziate.

MILANOFINANZA.IT 17-ott-2017

WEB 8

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Banche: Fabi, commissione su pressioni commerciali primo passo verso trasparenza - MilanoFinanza.it

MILANO (MF-DJ)--Prende il via la commissione nazionale che vigilera' sulle pressioni commerciali nelle banche, l'organismo bilaterale, istituito lo scorso febbraio con il protocollo sindacale sulla vendita responsabile dei prodotti finanziari, entra cosi' definitivamente in funzione. stato, infatti, firmato oggi da Abi e organizzazioni sindacali il regolamento che ne disciplina l'attivita'. "Cio' rappresenta un primo concreto passo avanti per diffondere una cultura della vendita responsabile nelle banche, per tutelare fino in fondo lavoratori e clientela e per evitare che gli scandali del recente passato si ripetano", commenta Giuseppe Milazzo, segretario nazionale della Fabi, il principale sindacato dei bancari in una nota. "Vigileremo sulle banche affinche' la Commissione operi con rigore e trasparenza. Con l'innovativo accordo sottoscritto, i sindacati potranno entrare nel merito delle politiche commerciali delle aziende e contrastare le indebite pressioni commerciali sui lavoratori". Alla commissione, composta da rappresentanti dell'Abi e dei sindacati, potranno essere denunciate tutte quelle pratiche commerciali non corrette che si verifichino nelle banche associate o le eventuali pressioni ai lavoratori per la vendita dei prodotti finanziari. La Commissione, una volta raccolte le segnalazioni, provvedera' a promuovere un confronto in sede nazionale tra le parti e interverra' sulle banche inadempienti, in caso vengano accertate irregolarita'. Oltre a cio', la commissione diffondera' una cultura della vendita responsabile e trasparente presso le banche consorziate. com/cce (fine) MF-DJ NEWS

MILANOFINANZA.IT 17-ott-2017

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art

Ex BpVi, i dipendenti della società Immobiliare Stampa fuori da Intesa SanPaolo:

posti di lavoro a rischio

Rischiano di restare senza lavoro i dipendenti di Immobiliare Stampa, una delle cinque società della ex BpVi non rientrate negli asset transitati a Intesa Sanpaolo. Una trentina di impiegati tra Prato, Vicenza, Udine e Palermo, le città nelle quali opera la società di gestione del patrimonio immobiliare dell'istituto di credito vicentino. Domani, mercoledì 18 ottobre, alle 15, i lavoratori di Immobiliare Stampa e le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Fabi incontreranno il sindaco Matteo Biffoni per chiedergli che sollevi il problema con l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina con cui c'è già stato un incontro nelle settimane passate. Una richiesta che lavoratori e sindacati rivolgeranno a Biffoni anche nella sua veste di presidente di Anci Toscana. Sei i dipendenti che Immobiliare Stampa conta a Prato e che, come i colleghi che lavorano nelle altre sedi, non sono rientrati nel piano di salvataggio di Intesa Sanpaolo che ha lasciato fuori anche altre quattro società che operano in Italia – Farbanca, PrestiNuova, NemSgr e BpVi Multicredito – per un totale di un'ottantina di impiegati, e una con sede all'estero, Bpv Finance. Immobiliare Stampa era una delle due società di servizio controllate al 100 per cento da BpVi. L'altra, Servizi Bancari, oltre 220 dipendenti, è stata acquisita da Intesa.

NOTIZIEDIPRATO.IT 17-ott-2017

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