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RENDICONTI ATTI ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI CLASSE SCIENZE FISICHE MATEMATICHE NATURALI

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ISICHE

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ATEMATICHE

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ATURALI

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Giorgio Maria Innocenti, Tullio Manzoni, Giuseppe Spidalieri

Caratteristiche sinaptiche della proiezione callosale alle aree somestesiche (SI e SII) del Gatto

Atti della Accademia Nazionale dei Lincei. Classe di Scienze Fisiche,

Matematiche e Naturali. Rendiconti, Serie 8, Vol. 52 (1972), n.4, p. 551–557.

Accademia Nazionale dei Lincei

<http://www.bdim.eu/item?id=RLINA_1972_8_52_4_551_0>

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SIMAI & UMI http://www.bdim.eu/

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Atti della Accademia Nazionale dei Lincei. Classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali. Rendiconti, Accademia Nazionale dei Lincei, 1972.

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[95] G. M. I n n o c e n t i ed ALTRI, Caratteristiche sinaitiche della proiezione, ecc. SSI

Fisiologia. — Caratteristiche sinaptiche della proiezione callo- sale alle aree somestesiche ( S I e S I I ) del Gatto (,). N ota di Gi o r g i o

Ma r i a In n o c e n t i, Tu l l i o . Ma n z o n i e Gi u s e p p e Sp i d a l i e r i, presentata (**) dal Socio G. C. Pu p i l l i.

Summary. ■— The synaptic events, induced by transcallosal afferents in somesthetic cortical neurones were studied with intracellular technique in 21 units (14 belonging to SI and 7 to SII), out of a larger sample whose characteristics of transcallosal as well as peripheral reactivity were determined extracellularly. The recordings were obtained from chloralose- anaesthetized, curarized cats by means of glass micropipettes (2M K-citrate or 2.5 M KC1; 10-50 MD in resistance) and DC-, AC-amplifying conventional apparatus. Upon peripheral stimulation each neurone was classified as reactive to small, contralateral (Group I; 5 units) or to wide, ipsi-and contralateral peripheral receptive fields (Group II; 16 units). All neurones were further tested with electrical stimulation of contralateral SI and SII cortical areas.

Transcallosal excitatory and inhibitory effects were obtained. The excitatory effects were either small* slowly-rising EPSPs, variable both in time-course and amplitude (11 units), or strong and fast-rising EPSPs (5 units). The former triggered inconsistent and unsteady spike discharges, whereas the latter easily precipitated firing activity, followed in turn by clear-cut secondary IPSPs, just as did peripheral stimulation in both groups of units. Pure inhibitory effects were observed in 5 more neurones, yielding primary IPSPs capable of blocking both spontaneous and evoked discharges. Occasionally, units showing interneuronal­

like discharges were found, temporally related to the development of primary IPSPs appear­

ing in the former cells. The latencies of both excitatory and inhibitory slow potentials were consistent with their generation by transcallosal impulses.

According to the evidence obtained, it is suggested that most transcallosal excitatory effects might be generated by remote synaptic contacts located at apical dendrite spines, thus modulating the neuronal activity induced by peripheral afferents. The inhibitory effects induced over the callosal route are post-synaptic in nature and might be generated in the cortex itself through interneuronal mediation.

In precedenza [1, 2] avevam o com unicato in form a prelim inare i risu ltati di u n a serie di ricerche m icroelettrodiche concernenti la re a ttiv ità transcallo- sale dei neuroni corticali d ell’area som estesica p rim a e seconda (SI e S II) del G atto. I risu ltati già resi noti rig u a rd a v a n o Tanalisi u n ita ria ex tracellulare di u n cam pione di 261 cellule corticali, su cui erano stati saggiati gli effetti della stim olazione elettrica dei cam pi recettivi periferici (C R P) e delle aree som estesiche co n tralaterali. Secondo q u est’analisi, è risu ltato che u n a com ­ ponente significatica (3 0 ,6 % ) della popolazione neuronica di S I e S II riceve, per il tra m ite del corpo calloso, inform azioni dalle aree om onim e d ell’em i­

sfero contralaterale. Inoltre, rip arte n d o le u n ità corticali sulla base delle loro diverse ca ratteristich e di re a ttiv ità periferica, si è potuto accertare

(*) Lavoro eseguito, col sussidio del C.N.R., nell’Istituto di Fisiologia umana della Università di Catania.

(**) Nella seduta dell’8 aprile 1972.

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552 Lincei - Rend. Se. fis. mat. e nat. - Vol. LU - aprile 1972 [96]

che non tu tti i tipi funzionali che abbiam o identificato (G ruppi I, II e III;

cfr. [i, 2]) reagiscono ag l’im pulsi transcallosali nello stesso m odo e nella stessa m isura. In fatti, solo il 1 5 ,2 % delle cellule di G ru p p o I (attivabili solo d a C R P specifici e contralaterali: neuroni som atotopici) riceve afferenze callosali, m entre più della m età (6 2 ,6 % ) delle u n ità di G ruppo II (attivabili da C R P estesi e spesso bilaterali: neuroni non som atotopici) è collegata con l’em isfero contralaterale. Invece, nessuna u n ità di G ruppo I I I (neuroni non attiv ab ili da stim oli periferici) reagisce agli stim oli transcallosali. S em pre secondo l ’analisi di cui sopra, anche il segno delle risposte neuroniche p ro v o ­ cate d a questi stim oli è correlato col g ru p p o cui le u n ità appartengono.

In fatti, le reazioni transcallosali di tipo eccitatorio, consistenti in scariche tutto -o -n u lla che com paiono dopo latenze com patibili con la m ediazione transcallosale, sono state osservate in m isura p re p o n d era n te (86,7 % ) nei neuroni di G ruppo II, m en tre fenom eni di tipo inibitorio, consistenti nel blocco delle scariche spontanee ovvero di quelle evocate d a stim oli periferici, sono apparsi nel 75 % dei casi in neuroni di G ruppo I.

N el corso degli esperim enti che abbiam o o ra som m ariam ente ricordato, sono state o tten u te anche registrazioni m icroelettrodiche intracellu lari da 2 1 cellule del cam pione neuronico reattiv o alla stim olazione delle aree some- stesiche co n tralaterali (14 cellule isolate n ell’area SI e 7 in S II). Secondo le caratteristich e della loro re a ttiv ità periferica, 5 di queste cellule sono state riconosciute di G ruppo I e le restan ti 16 di G ruppo II. I potenziali tra n sm e m b ra n a ri di tipo eccitatorio ed inibitorio che sono stati provocati in queste cellule d ag l’ im pulsi transcallosali, forniscono indicazioni utili p er com prendere alcuni tra i m eccanism i con cui si svolgono a livello sinaptico gli scam bi di m essaggi tra le aree som estesiche dei due em isferi, e p erta n to abbiam o riten u to o p portuno com unicarli nella presente N ota. P er le infor­

m azioni dettag liate rig u a rd a n ti i p re p ara ti utilizzati p er gli esperim enti (gatti in narcosi cloralosica), la tecnica di registrazione (m icropipette capil­

lari di elevata im pedenza) e quella di stim olazione corticale e periferica (rispettivam ente, elettrodi epicorticali di A g—A gC l ed ag h i-e lettro d i cu­

tanei) rim andiam o alle precedenti com unicazioni di questa serie, ricordate all’inizio [1, 2].

L e risposte eccitatorie provocate dalla stim olazione elettrica delle aree som estesiche contralaterali, sono state osservate nei 16 neuroni di G ruppo II.

In l i di queste cellule, stim olazioni elettriche anche intense d ell’em isfero co n tra latera le hanno determ inato, dopo latenze di 2-11 m sec, reazioni p o s t- sinaptiche eccitatorie assai deboli, e diverse d a quelle in d o tte negli stessi neuroni dalla stim olazione dei rispettivi C R P , che p ro v o cav a costantem ente tipiche e chiare sequenze di potenziali depolarizzanti e iperpolarizzanti.

In alcune di queste u n ità, stim olazioni ripetitive transcallosali di elevata frequenza (3 -4 im pulsi a 320/sec di 10-14 V e 0,5 msec) d av an o in co stan te­

m ente origine a u n potenziale d ’azione senza che l’abitu ale sequenza di p o ten ­ ziali p o st-sin ap tici eccitatori (P P S E ) ed inibitori (P P S I) fosse ch iaram en te evidente. Secondo u n altro com portam ento piuttosto frequente (fig. 1 A e C),

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[97] G .M . In n o c e n ti ed ALTRI, Caratteristiche sinaptiche della proiezione, ecc. 553

Fig. i. - Aspetti intracellulari dell’attivazione transcallosale di neuroni somestesici corticali.

Preparato cloralosato e curarizzato (Gatto).

A, esempio di reazioni eccitatone deboli (68,7% dei casi): x, la stimolazione dell’area SI contralaterale con treni di impulsi di intensità massimale (3 shocks a 320/sec, io V e 0,5 msec) provoca l’insorgenza di PPSE subliminari, di ampiezza e di andamento temporale variabili; 2-4, stimolazioni successive eseguite nel medesimo neurone con gli stessi parametri provocano l’insorgenza di uno o più spikes con latenza fluttuante rispetto a quella del PPSE. Oscillogrammi sovrapposti in i, singoli in 2-4.

B, esempi di reazioni eccitatone forti (31,3% dei casi): 1-2, la stimolazione dell’area SI contralaterale (rispettivamente con doppio o singolo shock di 5 V e 0,5 msec) provoca in due distinti neuroni l’insorgenza di PPSE a rapida salita ed estremamente efficaci nel determinare la scarica. Il fenomeno eccitatorio primario è seguito da una netta fase di iperpolarizzazione. Tre oscillogrammi sovrapposti in 1, singoli in 2.

C, evoluzione temporale della fase ascendente di PPSE indotti da stimolazioni successive in un neurone del tipo esem­

plificato in A e sovrapposti fotograficamente: 1, stimolazioni elettriche della cute periferica; 2, stimolazioni elettriche dell’area SI contrai aterale. Si noti la maggiore variabilità della latenza e la più lenta salita dei PPSE indotti dalla stimolazione transcallosale.

Le registrazioni in A e B sono state ottenute da neuroni di Gruppo II dell’area SI, quelle in C da un neurone di Gruppo II dell’area SII. In tutti gli oscillogrammi di questa e della successiva figura le deflessioni verso l’alto indicano positività del microelettrodo intracellulare.

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554 Lincei - Rend. Se. fis. mat. e nat. - Vol. LI I - aprile 1972 [98]

p er effetto di shocks transcallosali sia singoli che ripetitivi com parivano P P S E , m a questi si p resen tav an o dopo latenze variabili e con u n a evoluzione te m ­ p o rale p iuttosto lenta; essi non sem pre determ in av an o la com parsa di p o ten ­ ziali tu tto -o -n u lla ; questi ultim i, se presenti, potevano ap p a rire anche 30 m sec dopo l’insorgenza della depolarizzazione lenta; i successivi P P S I non erano m olto pronunciati. L e differenze tra i P P S E provocati dagli stim oli periferici e d a quelli transcallosali sono evidenti nei grafici della fig. 1 C (1 e 2 risp etti­

vam ente). L a m inore rilev an za e la scarsa efficacia dei secondi rispetto ai prim i è s ta ta risc o n tra ta anche nei casi in cui si rico rrev a alla stim olazione d ire tta del corpo calloso [1], ovvero q uando i P P S E transcallosali av e­

vano latenze così brevi (2 msec) da p oter essere riten u ti di origine m onosi- n ap tica .

N elle re sta n ti 5 cellule di G ruppo II la stim olazione transcallosale ha indotto risposte assai simili a quelle provocate dalla stim olazione dei C R P . Singoli shocks transcallosali (2-12 V, 0,5 msec) h anno provocato dopo breve laten za (2 -4 m sec) la com p arsa di potenziali p o st-sin ap tici eccitatori sem pre so pralim inari p er la scarica, che com pariva sopo 2-3 m sec ed era in genere costitu ita d a 1-3 spikes. L a scarica era a sua volta seguita costantem ente d a potenziali p o st-sin ap tici inibitori che raggiungevano dopo 10-50 m sec la loro m assim a n eg a tiv ità p er esaurirsi dopo 80-120 m sec (fig. i B). A lla fine del P P S I, freq u en tem en te si sono osservate ulteriori depolarizzazioni lente, con o senza potenziali tu tto -o -n u lla .

L e risposte inibitorie p rovocate dalla stim olazione transcallosale sono state osservate in tu tti i 5 neuroni di G ruppo I. Q ueste risposte avevano l’aspetto di P P S I p rim ari (non preceduti cioè d a depolarizzazioni; fig. 2).

In accordo con le latenze dei fenom eni inibitori osservati nel cam pione neu- ronico extracellulare [1, 2], la più breve latenza dei P P S I è risu lta ta di 4,2 m sec (valore m edio: 7,1 msec). L ’effetto inibitorio dei P P S I transcallosali, sia sull’a ttiv ità sp o n tan ea sia su quella pro v o cata dalla stim olazione dei C R P , è ch iaram en te apprezzabile nella fig. 2 A. Infine, è interessante n o tare che questi P P S I potrebbero essere m ed iati d a interneuroni inibitori localizzati nella corteccia che riceve g l’im pulsi transcallosali. In fatti, a séguito della stim olazione dell’em isfero contralaterale abbiam o ta lo ra registrato scariche extracellu lari che avevano laten za più breve di quella dei P P S I sop ra de­

scritti e che, p er le loro caratteristiche (fig. 2 C; cfr. [3]), av reb b ero potuto avere , origine d a elem enti internunciali.

Secondo i d ati che abbiam o riferiti, la m aggior p a rte delle cellule del nostro cam pione h a m ostrato reazioni p o st-sin ap tich e transcallosali ecci­

ta to n e assai deboli, com e si evince dal lento sviluppo dei loro P P S E e dalla loro scarsa efficacia a prom uovere scariche di tipo tu tto -o -n u lla . Q ueste osservazioni possono tro v are la loro spiegazione nel tipo dei co n tatti sinaptici che lej fibre callosali form ano a livello dei den d riti delle cellule corticali.

Secondo d ati anatom ici recenti [4-6], a livello del I e II strato della corteccia cerebrale d ette fibre stabiliscono u n num ero assai esiguo di co n tatti con le spine dei d en d riti apicali delle cellule p iram idali (sistem a sinaptico del tipo

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G. M. In n o c en ti ed a l t r i , Caratteristiche sinaptiche della proiezione, ecc. 555

crossing-over; [6]). È stato ipotizzato che siffatto sistem a di contatto richieda u n a convergenza sinaptica assai elevata per la generazione degl’im pulsi tu tto - o -n u lla (cfr. [6, 7]). Le caratteristiche elettrografiche e funzionali della m aggioranza dei P P S E provocati dalle stim olazioni transcallosali si accor­

derebbero con l ’ipotesi di u n a loro generazione in sedi distali al som a. Com e

B

20 msec

>E

LO

Fig. 2. - Aspetti intracellulari dell’inibizione transcallosale di neuroni somestesici corticali.

Preparato cloralosato e curarizzato (Gatto).

A, esempio di reazioni inibitorie provocate dalla stimolazione dell’area SI contralaterale (3 impulsi a 320/sec, 6 V e 0,5 msec) i, effetti sull’attività spontanea; 2, scarica test indotta dalla stimolazione del CRP (parte prossimale dell’arto anteriore contralaterale); 3, effetto di impulsi condizionanti transcallosali sulla scarica test indotta dalla stimolazione periferica.

Si noti come a séguito della stimolazione transcallosale insorgano potenziali iperpolarizzanti (PPSI) capaci di abolire sia l’attività ispontànea sia quella evocata dalla periferia recettrice. L ’iperpolarizzazione della membrana risulta parti­

colarmente evidente in 1, che permette il paragone con alcuni sweeps registrati in mancanza di stimolazione. Oscillo­

grammi sovrapposti.

B, esempi di PPSI indotti in un altro neurone per stimolazione con doppio shock (320/sec, 7 V e 0,5 msec) dell’area SI contralaterale. Oscillogrammi sovrapposti.

C, registrazione extramembranaria di una scarica cellulare indotta dalla stimolazione con singolo shock (7 V e 0,5 msec) dell’area SI contralaterale. Si noti la scarica prolungata e lentamente esaurientesi (del tipo «interneuronale») e le sue relazioni temporali con il PPSI evocata.nel neurone le cui risposte sono riprodotte in B. Oscillogramma singolo.

Sia in A che in B e C le registrazioni sono state ottenute da neuroni di Gruppo I dell’area SI. I tempi dello stimolo periferico e di quello transcallosale sono indicati, rispettivamente, dai dischetti neri e bianchi.

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556 Lincei — Rend. Se. fis. mat. e nat. - Vol. LU - aprile 1972

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1 0 0

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è noto [8-10], le depolarizzazioni in sedi distali risultano g eneralm ente m eno efficaci di quelle prossim ali nel p o rtare il potenziale di m em b ra n a al livello critico p e rd o spike. V a tu tta v ia rilevato che sono stati descritti p er gli assoni callosali anche contatti sinaptici di tipo eccitatorio a livello del som a cellulare [11], i quali o v viam ente dovrebbero risultare più efficaci per la produzione degli spikes. Di fatto, in alcune cellule del nostro cam pione sono stati regi­

strati P P S E transcallosali assai simili a quelli evocati d a g l’im pulsi di origine periferica che, com ’è noto [12, 13], attiv an o i neuroni corticali in sedi prossim e al som a.

L ’interp retazio n e funzionale dei presenti risultati si riallaccia d iretta- m ente a q u an to abbiam o pro sp ettato sul fondam ento delle ricerche e x tra ­ cellulari [1, 2]. D a tali ricerche si è potuto inferire che i neuroni di G ruppo II ricevono le inform azioni som estesiche dai C R P ipsilaterali sia « d irettam en te », tra m ite vie ascendenti non crociate, che « in d irettam en te », d a ll’em isfero co n tralaterale p er il tra m ite di vie callosali. Secondo i presenti dati in tra ­ cellulari, le fibre callosali d irette ai neuroni del G ru p p o II prom uoverebbero nella m aggior p a rte dei casi u n a sorta di facilitazione sinaptica, favorendo la risposta del neurone a g l’ im pulsi che giungono « d irettam en te » dalla peri­

feria som atica. P er q u an to concerne infine i fenom eni transcallosali di tipo p u ra m e n te inibitorio (neuroni del G ruppo I), le presenti osservazioni non solo conferm ano i risu ltati precedenti m a dim ostrano anche che l ’inibizione è a ttu a ta con m eccanism o post-sinaptico. Si deve rilev are che, secondo i d ati di ricerche m orfologiche [11], nessuna term inazione di fibre callosali ha le ca ratteristich e delle term inazioni inibitorie [14]. Con questi dati si accor­

dano le nostre occasionali osservazioni di scariche cellulari simili a quelle di alcuni tipici in tern eu ro n i inibitori [15].

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