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Il prodotto ideale. Panetteria

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Academic year: 2022

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Il p ro do tto ide al e PA N ET TE RI A

Il prodotto ideale

Panetteria

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Parametri qualitativi della farina Il prodotto ideale Panetteria 10

FARINA

Nell’ambito della panificazione, la farina è la materia prima più importante per la preparazione delle paste e, dunque, di fondamentale importanza per la qualità finale dei prodotti panari. La farina riflette, di anno in anno, le naturali oscilla- zioni qualitative del grano. Queste ultime rappresentano una vera e propria sfida sia per i mugnai, sia per i panettieri; essi sono chiamati a usare tutte le loro conoscenze professionali per attuare le misure necessarie che ne derivano.

Influssi di materie prime sulla qualità dei prodotti panari

In Svizzera, oltre il 90% della farina usata per la produzione di prodotti panari e altri articoli da forno proviene dal frumento. Per esso, affinché sia garantita una buona panificabilità, i membri dell’Associazione svizzera mastri panettieri-con- fettieri (PCS) godono di criteri qualitativi minimi che devono essere raggiunti. Il rimanente dei prodotti è fatto da farine di segale, spelta e altri tipi di cerali, per i quali la PCS non impone però alcun criterio qualitativo.

CRITERI QUALITATIVI MINIMI PER FARINA DI FRUMENTO, PER FERMENTAZIONI DIRETTE, CORTE DESIGNAZIONE DEL TIPO DI

FARINA DI FRUMENTO

FARINA BIANCA TIPO 400

FARINA TIPO 550

FARINA TIPO 700–720

FARINA TIPO 1050–1100

Ceneri MSDA fino 0.48 0.49 – 0.58 0.64 – 0.76 1.00 – 1.15

Norma UE fino 0.50 0.51 – 0.63 0.64 – 0.90 0.91 – 1.20

Umidità % (valore max.) 15.0 15.0 15.0 15.0

Proteine % (valore min.) 11.2 11.7 12.2 12.7

Zeleny (sedimentatione) ml (valore min.) 44 39 37 29

Glutine umido % (valore min.) 27 28 29 30

Indice di gonfiamento 0 Min. (valore min.) 20 18 14 12

Indice di gonfiamento 30 Min. (valore min.) 15 14 10 7

Farinogramma

Assorbimento in acqua % 500 UB (valore min.) 58 59 61 62

360 UB (valore min.) 63 64 66 68

Extensogramma

Proporzioni DW5/DB (r5) 2.0 – 3.0 2.0 – 3.0 2.0 – 2.5 1.5 – 2.0

Superficie cm2 135 min. (valore min.) 120 110 100 80

Amilogramma

Gelatinizzazione UB (valore min.) 600 – 800 500 – 700 350 – 500 300 – 450

Tempo di caduta sec. (valore min.) 330 320 310 300

Maltosio % 1.7 – 2.0 1.8 – 2.1 1.9 – 2.2 2.0 – 2.3

CRITERI QUALITATIVI MINIMI PER FARINA DI FRUMENTO, PER FERMENTAZIONI A CONDUZIONE LUNGA

Rispetto alla conduzione diretta e corta, le esigenze qualitative si differenziano in special modo nel trattamento della farina e nei valori dell’amilogramma.

Per le fermentazioni lunghe non è consigliato l’uso di prodotti maltati. Eventuali accorgimenti della ricetta possono ancora essere attuati in produzione. Per l’ami- logramma sono dunque determinanti unicamente i valori minimi. Non ha senso definire valori massimi perché altrimenti s’imporrebbero eventuali azioni correttive già al livello molitorio. Per contro, è importante osservare i valori inerenti al tenore percentuale di glutine umido, che non deve scendere sotto il suo valore minimo.

Per la produzione tramite le tecnologie del freddo, ad esempio di articoli panari prefermentati (freddo controllato), il tenore di glutine umido dovrebbe essere maggiore di circa 2 - 3 punti percentuali. A tal proposito è possibile impiegare glutine essiccato, che fornisce maggiore stabilità e sicurezza a tutti gli articoli pro- dotti con le tecnologie del freddo. L’uso moderato di acerola o acido ascorbico è accettabile.

(3)

Il prodotto ideale Panetteria Parametri qualitativi della farina 11

Effetti del trattamento della farina nell’ambito della fermentazione a conduzione lunga

IMPIEGO DI MALTO D’ORZO ENZIMATICAMENTE ATTIVO NELL’APPLICAZIONE DEL “FREDDO CONTROLLATO” (FARINA DI FRUMENTO TIPO 720).

0 % (sul peso della farina) 0,5 % (sul peso della farina) 1 % (sul peso della farina)

• Decorso usuale di fermentazione

• Usuale resa volumica

• Tipica colorazione della crosta

• Struttura ideale della mollica

• Rischio di sovra-fermentazione

• Usuale resa volumica

• Colorazione della crosta più intensa

• Mollica più umida

• Prodotti in pasta che si allargano

• Forma del prodotto piuttosto appiattita

• Intensa colorazione della crosta

• Mollica umida .

(4)

Pane precotto Il prodotto ideale Panetteria 76

Tempo di cottura

PARIGINO  – 12 MINUTI

Colorazione della crosta: tipica

La colorazione è uniforme sull’intera superficie.

Struttura della crosta: elastica – estensibile

Per uno stoccaggio ottimale dopo il raffreddamento, la crosta non deve essere croccante.

PARIGINO  – 20 MINUTI

Colorazione della pasta: troppo intensa

Durante la prima fase di cottura (troppo lunga), tutti gli zuccheri e gli ammino- acidi vengeno trasformati.

Struttura della crosta: coriacea

Il tempo complessivo di cottura non è ancora raggiunto; l'alto tenore di umidità nella mollica si diffonde verso la crosta che diventa cosí coriacea.

Struttura della mollica: elastica – umida

La gelatinizzazione dell’amido è terminata. Dopo il 50 % del tempo di cottura la mollica conserva un alto tenore di acqua.

Odore e sapore: poco marcati

La bassa presenza di destrine nella crosta significa che gli aromi non possono ancora essere abbastanza intensi.

Struttura della mollica: tipica – umida – fino a ricristallizzata

Una sufficiente umidità della mollica è garantita per un giorno. Uno stoccaggio in frigo a 5 °C causa l’espulsione dell’acqua precedentemente legata dall’amido;

inizia la retrogradazione.

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Il prodotto ideale Panetteria Pane precotto 77

Ingredienti

PARIGINO – 1A FASE DI COTTURA CON EMULSIONANTE

Forma del prodotto: ricaduta – raggrinzita

Coadiuvanti di panificazione contenenti emulsionanti permettono al glutine di espantersi al massimo durante la spinta iniziale in forno.

Dopo lo sfornamento, la crosta rimasta instabile ricade su sé stessa.

PARIGINO – 2A FASE DI COTTURA CON EMULSIONANTE

Forma del prodotto: appiattita

L’irregolarità della forma ottenuta dopo la prima fase rimane invariata anche dopo la seconda fase di cottura.

Struttura della crosta: coriacea – vetrosa

L’aggiunta di coadiuvanti rinforza ulteriormente la maglia glutinica. E’ anche possibile che la crosta si scheggi.

Odore e sapore: estranei

A dipendenza della loro composizione del coadiuvante di panificazione e, favo- rita dall’alto tasso di umidità nella mollica, è possibile che si sviluppi una nota aromatica estranea.

Odore e sapore: aromi estranei

Le sostanze acidificanti, sovente presenti nei coadiuvanti, dato l’alto tenore di umidità, possono causare fermentazioni indesiderate che portano alla forma- zione di aromi estranei più o meno intensi, a dipendenza della composizione del coadiuvante di panificazione usato.

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Pane misto di segale Il prodotto ideale Panetteria 130

PREIMPASTO DI SEGALE (5070 G) 2700 g farina di segale tipo 1050 – 1100

2170 g acqua

200 g lievito madre → diluire con l’acqua, poi mischiare 10 –15 minuti con la farina di segale.

Temperatura della pasta: 26 – 28 °C

Lasciare fermentare il preimpasto per 12 – 16 ore a temperatura ambiente.

PASTA (17840 G)

4300 g farina di segale tipo 1050 – 1100 3000 g farina di frumento tipo 1050 – 1100

5070 g preimpasto di segale, maturo 5030 g acqua

220 g lievito di panetteria

220 g sale → miscelare fino ad ottenere una pasta ben estensibile

Impastatrice: a spirale

Tempo di miscelazione: 10 –12 minuti Tempo d’impastatura: 1 – 2 minuti Temperatura della pasta: 26 – 28 °C Riposo in pasta: 45 – 60 minuti

Caratterizzazione del prodotto

• strappi ben marcati

• colorazione della crosta da grigiastra a marroncino chiaro

• crosta tenera e croccante

• porosità irregolare

• mollica elastica Profilo gustativo

fruttato, di cereali (verde / erba appena tagliata), nota di tostatura (caffè), affumicato

Valori nutritivi per 100 g

Valore energetico 797 kJ / 190 kcal; grassi 0.9 g;

carboidrati 39.0 g; proteine 4.6 g Lista ingredienti

Acqua, farina di segale scura 39 %, lievito di panetteria, sale da cucina iodato, farina di frumento, lievito naturale (segale)

Notavegetaliano, senza lattosio

LAVORAZIONE

Arrontondare leggermente dei pezzi di pasta pesanti 590 g. Dopo poco tempo arrotondarli nuovamente. Deporli con la chiusura verso l’alto nei cestelli infarinati con farina di frumento. Lasciare lievitare a fondo.

PREPARAZIONE ALLA COTTURA

Deporre le pagnotte sui telai d’infornamento capo- volgendoli e toghielndoli dai cestelli. Incidere una croce superficiale con lametta verticale.

COTTURA

IInfornare in forno caldo, con vapore. Dopo 5 minuti aprire la bocchetta, dopo ulteriori 10 minuti richiuderla. Cuocere a fondo, con bocchetta aperta durante gli ultimi 15 minuti di cottura.

Pane misto di segale

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Pane misto di segale

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Treccia al burro Il prodotto ideale Panetteria 164

Lievitazione finale (appretto)

LIEVITAZIONE FINALE (APPRETTO) 0 MINUTI

Forma del prodotto: rattrappito – ricaduta

La filonatura espelle dalla pasta una parte del diossido di carbonio. La pasta delle trecce ancora cruda è dunque troppo compatta per essere infornata immediatamente dopo l’intreccio.

LIEVITAZIONE FINALE (APPRETTO) 90 MINUTI

Forma del prodotto: appiattito – ricaduto

Durante il tempo di riposo in pasta, addizionato ai 90 minuti di lievitazione fina- le, l’attività ha tempo di agire intensamente, scomponendo il glutine.

All’interno della maglia glutinica, il diossido di carbonio in fase di dilatazione non incontra la dovuta contropressione.

Porosità: grossa – irregolare

La struttura compatta della pasta rende più irregolare l’effetto della trasmissio- ne del calore. La porosità risulta essere più irregolare, specialmente nella parte superiore.

Struttura della mollica: lardosa

La trasmissione del calore è tanto più difficile, tanto più ricche e compatte le paste. Si creano così le indesiderate striature di pasta.

Struttura della mollica: segosa

La gelatinizzazione dell’amido è fortemente ridotta a causa della sua accentua- ta scomposizione enzimatica, resa possibile dal lunge periodo di lievitazione.

Porosità: irregolare

La porosità irregolare è dovuta alla scomposizione della struttura glutinica.

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Il prodotto ideale Panetteria Treccia al burro 165

Tecnologie del freddo

CONGELAZIONE – FERMENTAZIONE INTERROTTA (FI)

Caratteristiche per la lavorazione Riposo in pasta: 45 – 60 minuti

Lasciare lievitare le trecce a temperatura ambiente per 20 – 30 minuti.

Preparazione alla cottura: lasciare scongelare trec- ce in pasta (600 g) in refrigeratore a 5 °C per ca.

60-90 minuti. Spennellare 2 volte con l’uovo prima della cottura.

Cottura: infornare a temperatura moderata, senza vapore, con bocchetta aperta. Cuocere fino a colo- razione dorata.

REFRIGERAZIONE – FERMENTAZIONE CONTROLLATA (FC)

.

FI tFC (sistema semiautomatico)

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 h

2 1

Fase di scongelamento e fermentazione

1 2 Fase di inizio cottura

15°C 10°C 5°C 0°C –5°C –10°C –15°C –18°C

Caratteristiche per la lavorazione Riposo in pasta: 45 – 60 minuti

I prodotti in pasta sono introdotti nell’impianto del freddo immediatamente dopo l’intreccio.

Preparazione alla cottura: alla fine della durata di lievitazione, spennellare 2 volte con l’uovo.

Cottura: infornare a temperatura moderata, senza vapore, con bocchetta aperta. Cuocere fino a colo- razione dorata.

Sistema automatico

Fase di stoccaggio Fase di fermentazione 30°C

25°C 20°C 15°C 10°C 5°C 0°C

–5°C 1

3

4

2

6 8 10 12 14 16 18 h

1 2

3

Fermentazione ritardata 4 Fase di inizio cottura

(10)

Prodotti fritti Il prodotto ideale Panetteria 204

PASTA (9590 G)

5000 g farina di frumento tipo 400 – 480 2200 g acqua

200 g latte intero in polvere → dissolvere in acqua

480 g zucchero → dissolvere in acqua 750 g tuorlo

200 g lievito di panetteria 40 g coadiuvante

coadiuvante per tecnologie del freddo

→ mischiare insieme

650 g burro → aggiungere dopo 3 – 4 minuti 70 g sale → aggiungere verso la fine della miscelazione, poi impastare fino ad ottenere una pasta ben estensibile Impastatrice: a spirale

Tempo di miscelazione: 10 – 12 minuti Tempo d’impastatura: 4 – 6 minuti Temperatura della pasta:: 23 – 25 °C Riposo in pasta: 60 – 75 minuti

Caratterizzazione del prodotto

• crosta tenera, elastica

• superficie liscia, zuccherata e spolverata con zucchero al velo

• circonferenza ben visibile e centrata

• porosità fine e compatta

• mollica morbida Profilo gustativo

fruttato, dolciastro, di latte, tipico gusto di fritto Valori nutritivi per 100 g

Valore energetico 1217 kJ / 291 kcal; grassi 9.3 g;

carboidrati 43.0 g; proteine 8.4 g Lista ingredienti

Farina di frumento, acqua, tuorlo (CH), burro, zucchero, latte intero in polvere, lievito di panetteria, sale da cucina iodato, coadiuvante con emulsionante (umidificante sorbitolo, emulsionante E471, colorante beta-carotene)

Notavegetariano

IMPASTO DIRETTO

250 g lievito di panetteria

senza coadiuvante per tecnologie del freddo

ZUCCHERO E CANNELLA (510 G) 500 g zucchero

10 g cannella → mischiare insieme

LAVORAZIONE

Pesare dei pastoni di 1500 g, arrotondarli legger- mente e lasciarli riposare per 10 minuti coperti con una plastica. Spezzare e arrotondare, deporre le palline su placche con l’apposito telo per paste.

Ricoprire con una plastica e lasciare lievitare a fondo a temperatura ambiente.

Con fermentazione a conduizone lunga, riporre direttamente nell'impianto del freddo.

FRIGGERE

Iniziare la cottura con la chiusura verso l’alto. In se- guito, capovolgere 2 – 3 volte. Prima di toglierli, con l’ausilio di una griglia immergere i berlinesi comple- tamente nell’olio per un breve momento.

TEMPERATURA DEL GRASSO 170 – 180 °C

TEMPO DI COTTURA 8 – 10 minuti RIFINITURA

Farcire con 15 – 20 g di marmellata di lamponi o al- bicocche. Passare nello zucchero e cannella e spol- verare con zucchero al velo speciale (insolubile).

Berlinesi – Conduzione lunga

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Berlinesi – Conduzione lunga

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Il p ro do tto ide al e PA N ET TE RI A

Il prodotto ideale

Panetteria

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