Sostituzione del magistrato in caso di applicazione extradistrettuale a tempo pieno.
(Risposta a quesito del 4 giugno 2009)
Il Consiglio superiore della magistratura, nella seduta del 4 giugno 2009, ha adottato la seguente delibera:
“- visto il quesito posto dalla dott.ssa … e dal Consiglio giudiziario di … con note in data 3 e 18 dicembre 2008 in ordine alla competenza a disporre il “congelamento” di un ruolo civile in caso di applicazione extradistrettuale del magistrato
OSSERVA
Il quesito avanzato dalla dott.ssa … pone in evidenza la problematica della qualificazione della assenza di un magistrato determinata dalla applicazione extradistrettuale a tempo pieno dello stesso in altro ufficio giudiziario.
La tematica assume rilievo ai fini della individuazione dell'istituto giuridico da utilizzare per far fronte alle esigenze conseguenti all'allontanamento del magistrato dall'ufficio di appartenenza.
E' utile a tal fine la disciplina prevista nella Circolare sulla formazione delle tabelle per il triennio 2009/2011 al Capitolo XIII avente ad oggetto la disciplina specifica sulle applicazioni, in particolare al Par. 105.2 laddove è testualmente indicato “L'applicazione, se è disposta a tempo pieno, determina il temporaneo abbandono dell'ufficio di cui il magistrato applicato è titolare”. Il
“temporaneo abbandono” dell'ufficio da parte del magistrato applicato non può che coincidere con il concetto di “assenza” o di “temporaneo impedimento” che la medesima Circolare individua quale presupposto della supplenza al Capitolo XI Par. 79.1 . Di talchè l'applicazione a tempo pieno di un magistrato a diverso ufficio giudiziario comporta la sua sostituzione, per assicurare il regolare esercizio della funzione giudiziaria, con altro magistrato del medesimo ufficio.
La individuazione del magistrato che sostituisce il giudice applicato è disciplinata direttamente dalle tabelle del Tribunale, anche infradistrettuali, in modo da permettere l'automatica identificazione del supplente o quantomeno i criteri oggettivi che ne determinano l'individuazione (Par. 81.1).
Qualora manchi l'indicazione normativa specifica nel programma organizzativo il dirigente dell'ufficio provvederà con decreto motivato in ottemperanza della procedura prevista dal Par. 84 e seguenti.
In una ottica di collaborazione, per perseguire la maggiore efficienza nell'esercizio dell'attività giurisdizionale, è opportuno che il magistrato applicato fornisca al supplente indicazioni e informazioni in ordine al proprio ruolo ed alle relative priorità.
Nel caso in cui dovesse protrarsi per un considerevole lasso di tempo l'assenza, il dirigente, sempre al fine di garantire la miglior funzionalità dell'ufficio, potrà ove lo ritenga, in una ottica di riequilibrio dei carichi di lavoro dei magistrati dell'ufficio, procedere ad una riassegnazione dei fascicoli indicando specificamente le ragioni a sostegno del provvedimento, assicurando la conservazione dell'attività processuale già svolta, nelle forme proprie della variazione tabellare (Capitolo VI Par. 57),
delibera
di rispondere che è utilizzabile l'istituto della supplenza per la sostituzione di un magistrato, applicato a tempo pieno ad altro ufficio”.