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PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO. IE.01 Relazione generale. (DPR , n. 207)

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Academic year: 2022

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STRADA 8, N. 6, 20 090 MILANO SAN FELICE (SEGRATE) TEL. +39 027 533 344 (R.A.) - FAX -+39 027 532 008 www.studiocorbellini.com - info@studiocorbellini.com

CAP. SOC. € 51 480,00, TRIB. DI MILANO 256 456 / 6711 / 15, CCIAA MILANO 1216 225 CODICE FISCALE E PARTITA IVA 08 168 340 159

IN VIA ASIAGO A CERRO MAGGIORE (MI) - CUP D24H20000160002

PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO

IE.01

Relazione generale

(DPR 05.10.2010, n. 207)

(dott. ing. Umberto Corbellini)

Segrate, 24 novembre 2020

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I

NDICE DEI CONTENUTI

1. Generalità ... 3

2. Collocazione dell'intervento ... 4

3. Classificazione degli ambienti e dei luoghi ... 5

3.1. Ambiente a maggior rischio in caso di incendio ... 5

3.2. Prevenzione incendi ... 5

4. Impostazione e criteri generali di progettazione ... 6

4.1. Norme di legge ... 6

4.2. Norme tecniche ... 7

5. Descrizione degli interventi da realizzare ... 9

5.1.1. Campo da calcio 11 in erba sintetica ... 10

5.1.2. Illuminazione di sicurezza ... 10

6. Esclusioni ... 11

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1. G

ENERALITÀ

Il comune di Cerro Maggiore ha affidato alla società Corbellini srl la progettazione esecutiva per la realizzazione di lavori di manutenzione straordinaria e sostituzione campi lampade LED del campo da calcio a 11 in erba sintetica (CIG Z792DD8F66) del centro sportivo sito in via Asiago a Cerro Maggiore (MI).

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2. C

OLLOCAZIONE DELL

'

INTERVENTO

Il centro sportivo di via Asiago è costituito di due campi da calcio a 11 uno in erba sintetica ed uno in erba naturale è presente un edificio ad uso spogliatoi e locali tecnici.

Oggetto dell’intervento sono il campo in erba sintetica, le tribune e la palazzina in cui sono situati gli spogliatoi, gli uffici e i locali tecnici

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3. C

LASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI E DEI LUOGHI

3.1. AMBIENTE A MAGGIOR RISCHIO IN CASO DI INCENDIO

Il complesso è classificato come ambiente a maggior rischio in caso di incendio per l’elevata densità di affollamento o per l’elevato tempo di sfollamento, in caso di incendio, secondo la norma CEI 64-8/7, sez. 751, art. 751.03.2.

3.2. PREVENZIONE INCENDI

Il centro sportivo di via Asiago è attività soggetta al controllo del Comando dei Vigili del Fuoco (nel caso in esame del Comando di Milano) in quanto rientra al punto 65.2.C dell’Allegato I del DPR 151/2011: Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, palestre, sia a carattere pubblico che privato, con capienza superiore a 100 persone, ovvero di superficie lorda in pianta al chiuso superiore a 200 m2. Sono escluse le manifestazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano in locali o luoghi aperti al pubblico.

Nel centro sportivo, infatti, è prevista la presenza di un numero superiore a 100 spettatori.

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4. I

MPOSTAZIONE E CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE

Gli impianti elettrici oggetto di progetto saranno realizzati in conformità ai sottoelencati articoli di legge e prescrizioni normative:

4.1. NORME DI LEGGE

- Legge 1 marzo 1968, n. 186 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici.

- Decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile 1993, n. 246 Regolamento di attuazione direttiva 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione.

- Decreto Ministeriale 19 agosto 1996 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo.

- Decreto del Presidente della Repubblica 10 dicembre 1997, n. 499 Regolamento recante norme di attuazione della direttiva 93/68/CEE per la parte che modifica la direttiva 89/106/CEE in materia di prodotti da costruzione.

- Decreto 5 marzo 2007 Applicazione della direttiva n. 89/106/CEE sui prodotti da costruzione, recepita con decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile 1993, n. 246.

- DM 22 gennaio 2008, n. 37 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici.

- DLgs. 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell’articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

- DPR 22 ottobre 2001, n. 462 Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi.

Legge 18 ottobre 1977, n. 791 Attuazione della direttiva del consiglio delle Comunità europee (n. 72/23/CEE) relativa alle garanzie di sicurezza che deve

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possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione.

- DLgs 6 settembre 2005, n. 206 Codice del consumo, a norma dell'articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229.

- Regolamento (UE) N. 305/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 marzo 2011 che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio1.

4.2. NORME TECNICHE

Si fa riferimento, inoltre, alle seguenti norme tecniche se e in quanto ritenute espressione della regola dell’arte2:

a) norma CEI 64-8 (2012) Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua, e sue successive varianti.

b) norma CEI 20-37/0 (2002) Metodi di prova comuni per cavi in condizione di incendio - Prove sui gas emessi durante la combustione dei materiali prelevati dai cavi. Parte 0: Generalità e scopo;

c) norma CEI 20-37/4-0 (2006) Metodi di prova comuni per cavi in condizioni di incendio - Prove sui gas emessi durante la combustione dei materiali prelevati dai cavi. Parte 4: Determinazione dell'indice di tossicità dei gas emessi.

d) norma CEI 20-37/6 (1997) Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici e materiali dei cavi. Parte 6: Misura della densità del fumo emesso da materiali dei cavi sottoposti a combustione in condizioni definite. Metodo dei 300 grammi.

Oltre alle seguenti norme armonizzate europee:

1 Tale regolamento fornisce indicazioni in merito ai cavi elettrici non resistenti al fuoco dal 1 luglio 2017.

2 Le norme tecniche del Comitato Elettrotecnico Italiano sono norme di carattere volontario e non obbligatorio: il loro rispetto inverte l’onere della prova della regola dell’arte dello specifico caso concreto.

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a) norma CEI-EN 61439-1 (CEI 17-113; 2015) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) Parte 1: Regole generali.

b) norma CEI EN 50575 (CEI 20-115; 2015 e variante V1; 2016) Cavi per energia, controllo e comunicazioni - Cavi per applicazioni generali nei lavori di costruzione soggetti a prescrizioni di resistenza all'incendio.

c) CEI-UNEL 35016 (2016) Classe di Reazione al fuoco dei cavi in relazione al Regolamento EU "Prodotti da Costruzione" (305/2011).

d) norma CEI EN 50399 (2012) Metodi di prova comuni per cavi in condizioni di incendio - Misura dell'emissione di calore e produzione di fumi sui cavi durante la prova di sviluppo di fiamma - Apparecchiatura di prova, procedure e risultati e variante V1 (2016).

e) norma UNI EN 12464-1 (2011) Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro - Parte 1: Posti di lavoro in interni.

Il rispetto delle Norme sopra indicate è inteso nel senso più restrittivo, cioè non solo la realizzazione dell’impianto sarà rispondente alle Norme, ma altresì ogni singolo componente dell’impianto stesso.

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5. D

ESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DA REALIZZARE

Gli interventi progettuali riguardano principalmente la sostituzione degli apparecchi d’illuminazione del campo in erba sintetica e degli apparecchi d’illuminazione ordinaria e di sicurezza installati all’interno del centro sportivo.

Di seguito vengono riportate le opere elettriche che devono essere realizzate:

- smantellamento e rimozione degli attuali apparecchi di illuminazione di sicurezza con pittogramma che devono essere sostituti nel piano terra delle tribune e nel piano terra e primo della palazzina spogliatoi;

- sostituzione apparecchi d’illuminazione di sicurezza con pittogramma nei medesimi locali del punto sopra con apparecchi a LED;

- smantellamento e rimozione degli attuali apparecchi di illuminazione di sicurezza delle tribune, del piano terra delle tribune e dell’ingresso del centro sportivo;

- sostituzione apparecchi d’illuminazione di sicurezza nei medesimi luoghi del punto sopra con apparecchi a LED;

- sostituzione apparecchi d’illuminazione campo a 11 in erba sintetica sulle torri faro esistenti e fornitura di nuovi apparecchi di illuminazione a LED sulle due nuove torri faro, lato panchine, che sono escluse dal seguente appalto;

- modifica quadro generale esistente con inserimento dell’interruttore da cui si deriva il nuovo quadro elettrico QE1;

- nuovo quadro accensioni luci campo in erba sintetica QE1;

- condutture torri faro 1 e 2 campo in erba sintetica (cavi di alimentazione dei proiettori delle torri faro);

- impianto di terra e collegamenti equipotenziali.

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5.1.1. CAMPO DA CALCIO 11 IN ERBA SINTETICA

La nuova illuminazione del campo sintetico a 11 assicura i l livelli di illuminamento, di abbagliamento e uniformità richiesti dalle linee guida della Lega Nazionale Dilettanti per la categoria Promozione. Nella relazione specialistica verranno riportati i valori sopra citati.

Il progetto prevede il riutilizzo delle torri faro 3 e 4 esistente e l’aggiunta di due ulteriori torri faro, denominate 1 e 2, dalla parte del campo in cui sono posizionate le panchine.

Tutte le opere strutturali e le torri faro sono escluse dal presente progetto elettrico.

5.1.2. ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA

In conformità all’art.17 del DM 18.03.1996 l’impianto d’illuminazione di sicurezza deve possedere le seguenti caratteristiche tecniche:

- l’alimentazione dell’impianto d’illuminazione di sicurezza deve essere breve ad interruzione automatica ≤ 0,5 s.

- Il dispositivo di carico degli accumulatori deve essere di tipo automatico e tale da consentire la ricarica completa entro 12 ore.

- l’autonomia dell’impianto d’illuminazione di sicurezza deve essere pari ad 1 ora.

Tutti gli apparecchi d’illuminazione di sicurezza con pittogramma esistenti devono essere sostituiti con dei nuovi apparecchi a LED le cui caratteristiche sono indicate nelle tavole di progetto.

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6. E

SCLUSIONI

Sono escluse dal presente progetto elettrico le seguenti opere:

- Progettazione strutture per torri faro;

- Torri faro;

- Plinti di fondazione;

- Opere edili con relativi scavi da pozzetto esistente alle torri faro;

- Sostituzione degli apparecchi di illuminazione ordinaria e di sicurezza esistenti, nella palazzina spogliatoi, uffici e locali tecnici;

- Sostituzione dell’apparecchio di illuminazione di sicurezza allo sbarco ascensore zona campo in erba naturale e dei due apparecchi di illuminazione di sicurezza posizionati sul palo in prossimità delle tribune.

Il sottoscritto progettista ha richiesto alla società ASD Virtus Cantalupo, società intestataria del contatore del centro sportivo, una fattura dell’energia elettrica.

Il POD del contatore è IT001E17591582 con una potenza disponibile di 100 kW e una potenza impegnata di 28,8 kW.

Dalla fattura si evince come nel mese di settembre 2020 la ASD Virtus Cantalupo ha pagato 1,55 € come penalità per un anomalo assorbimento di energia reattiva.

L’installazione degli apparecchi a led nella zona campo sintetico in luogo degli apparecchi esistenti diminuirà sicuramente l’assorbimento di potenza reattiva comportando una diminuzione delle penalità dovute all’ente distributore (Bluenergy).

Si consiglia di verificare questo dato nelle prime fatture seguenti l’intervento progettuale al fine di valutare l’installazione di un eventuale rifasamento automatico.

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