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Vangelo 31/1/ domenica di Avvento - anno B Mc 1, Trascrizione del video-commento del biblista p. Fernando Armellini non rivista dall autor

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Vangelo 31/1/2021

4°domenica di Avvento - anno B Mc 1, 21-28

Trascrizione del video-commento del biblista p. Fernando Armellini non rivista dall’autore

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, a Cafàrnao, insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».

E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

Nel Vangelo della scorsa settimana, noi abbiamo ascoltato l'annuncio con cui Gesù ha dato inizio alla sua vita pubblica, ha detto:

“Il regno di Dio è qui convertitevi e credete nel Vangelo” Intendeva dire che il mondo vecchio, quello delle ingiustizie, delle violenze, dei soprusi, era giunto alla fine e aveva avuto inizio il mondo nuovo.

Due coppie di fratelli che erano soci, pescatori sul lago di Galilea, - provenivano tutti e quattro dalla città di Betsaida che si trova all'estremo nord del lago - gli hanno dato la loro adesione, hanno creduto in Lui e hanno lasciato la barca, le reti, il padre e lo hanno seguito

Le idee di regno di Dio che avevano in mente, erano tutt'altro che chiare, tuttavia gli hanno dato la loro adesione e lo hanno seguito.

A loro, Gesù ha affidato il compito di pescare gli uomini, tirarli fuori dal mondo vecchio e introdurli nel regno di Dio.

Oggi Gesù e questi quattro trascorrono insieme la prima giornata, sentiamo dove comincia questa giornata e che cosa accade:

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, a Cafàrnao, insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.

All'inizio del sabato, il piccolo gruppo composto da Gesù e dai primi quattro discepoli inizia a muoversi. Dove vanno?

Vanno a svolgere la loro missione, quella di pescare uomini, tirarli fuori dal mondo vecchio e introdurli nel mondo nuovo, nel regno di Dio.

Ci aspetteremmo che iniziassero a lanciare le reti là, dove gli uomini sono immersi nelle acque del male fino al collo, dove ci sono i pubblicani, i peccatori, le donne di dubbia vita, i corrotti, coloro che ricorrono alla violenza, che usano le armi… sono queste le persone che devono essere pescate per prime.

Invece vanno a lanciare le reti nel luogo sacro, nella sinagoga, là dove si prega, dove si ascolta la Parola di Dio, il luogo frequentato da gente perbene, da credenti…

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Come mai vanno a pescare anzitutto lì, proprio nella sinagoga?

Perché la prima liberazione che Gesù vuole ottenere è quella di tirar fuori gli uomini da una istituzione religiosa che inculca un rapporto sbagliato con Dio.

Nella catechesi che i rabbini impartivano nella sinagoga, Dio è rappresentato come il legislatore che ha dato i comandamenti, belli, buoni, poi vigila… premia coloro che li osservano e punisce

severamente coloro che li trasgrediscono, magari inviando calamità, malattie e pestilenze.

Gesù vuole liberare le persone da questa catechesi e finché non ci si lascia tirar fuori da questa immagine di Dio, non è possibile lasciarsi coinvolgere nella novità del regno di Dio.

Ecco la ragione per cui Gesù inizia dalla sinagoga, dal luogo sacro.

Del resto, nel Vangelo secondo Marco, troviamo tre volte Gesù nelle sinagoghe e quando entra scoppiano sempre conflitti.

Oggi vedremo Gesù che si scontrerà con le forze del male che disumanizzano un uomo che è dentro la sinagoga. Poi, poco tempo dopo, sempre nella sinagoga di Cafarnao, Gesù curerà un uomo dalla

“mano inaridita” e i farisei reagiranno:

Costui non osserva il sabato, perché la tradizione che noi insegniamo esige che non si curi nessuno nel giorno di sabato.

Per i farisei, l'importante è osservare il comando di non lavorare il giorno di sabato, Gesù vuole tirar fuori le persone da questa tradizione religiosa che è in contrasto con l'unica cosa che a Dio interessa…

l'amore all'uomo.

La terza volta che entra nella sinagoga, sarà a Nazareth, dove Gesù verrà cacciato perché i suoi compaesani sono legati alla loro convinzione tradizionale della religione e non si lasciano liberare.

Chi erano coloro che impartivano questa catechesi nelle sinagoghe? Erano gli scribi, i rabbini.

Questa istituzione rabbinica si era sviluppata a Babilonia durante l'esilio, quando i sacerdoti avevano perso importanza perché non c'era più il tempio dove offrire i sacrifici, quindi erano nate le sinagoghe, dove il popolo esiliato si riuniva per ascoltare la lettura del Testo Sacro.

Chi leggeva e poi spiegava il testo, erano gli scribi e anche quando l'esilio è finito ed è stato ricostruito il tempio, i rabbini hanno sempre avuto una grande importanza perché erano il punto di riferimento del popolo, erano loro che inculcavano la catechesi e la loro parola era ritenuta Parola di Dio.

I rabbini, dedicavano tutta la vita allo studio della Parola di Dio e quando arrivavano a 45 anni, quindi già anziani, ricevevano l'imposizione delle mani che comunicava loro lo “Spirito di Mosè”.

Ecco la ragione del loro prestigio!

Il problema è che questi rabbini interpretavano la Parola di Dio secondo le loro convinzioni, le proprie idee, quindi deformavano il significato di questa Parola; già Geremia lo aveva detto:

“Con le vostre interpretazioni, voi rabbini, riducete a menzogna la Legge del Signore”.

Il messaggio per noi è molto attuale, noi partecipiamo alla vita della comunità cristiana, ascoltiamo la catechesi, ma proviamo a chiederci se anche noi non abbiamo forse bisogno di lasciarci tirar fuori da certe convinzioni religiose, lasciarci ripulire la mente e il cuore da una certa immagine di Dio che è ancora pagana, non è quella del volto di Dio che vediamo brillare sul volto di Gesù.

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Fin tanto che non ci lasciamo tirar fuori da questa catechesi, che abbiamo lasciato entrare dentro di noi ma che non è evangelica, non ci lasceremo mai coinvolgere pienamente nella proposta di mondo nuovo che fa Gesù.

“Quando Gesù comincia a parlare nella sinagoga, tutti rimangono stupiti del suo insegnamento perché insegnava con autorità” Che cosa significa insegnare con autorità?

Il popolo semplice e sincero, riconosce subito che in un certo messaggio è presente la Parola di Dio; il popolo riconosceva i Profeti che parlavano nel nome del Signore.

Lo stesso accade in quella sinagoga, il popolo nota la differenza fra la catechesi dei rabbini e la novità della Parola di Dio.

La Parola di Gesù è provocatoria, stimolante, non lascia le cose come sono… la parola dei rabbini invece lasciava tutto tranquillo, non disturbava nessuno.

Infatti si vede subito il risultato, la differenza fra le due catechesi, quando Gesù comincia a parlare nella sinagoga succede qualcosa di straordinario, gli effetti della sua Parole e del suo messaggio provocano prodigi.

Noi ascolteremo, nel brano evangelico di oggi, Il racconto di una guarigione operata da Gesù nella sinagoga e leggeremo questo episodio come una parabola che ci vuole far capire che cosa accade nel mondo quando arriva Gesù; quando giunge il suo Vangelo accadono sempre cose prodigiose.

Sentiamo:

Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».

E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.

Nella loro sinagoga è presente un uomo posseduto da uno spirito impuro, si dice “loro sinagoga”

perché di questo luogo sacro si erano impossessati gli scribi, i rabbini che invece di insegnare in modo autentico la Parola di Dio, inculcavano le tradizioni inventate dagli uomini.

Che cos'è questo spirito immondo che possiede questo ossesso?

Al tempo di Gesù la gente non aveva le cognizioni scientifiche che abbiamo noi oggi, certe malattie anche per loro erano malattie e basta.

Se uno cadeva da un albero e rimaneva paralizzato, non tiravano in ballo gli spiriti cattivi, i demòni; se invece si trattava di malattie di tipo psichico, psichiatrico, come le epilessie, le nevrosi, schizofrenie, mancamenti che erano molto frequenti a causa delle insolazioni… allora dicevano che era uno spirito cattivo che portava poi le persone a compiere gesti, azioni, che non erano in sintonia con un

comportamento di un uomo sano.

Dicevano che erano questi spiriti cattivi, e per curarli cosa facevano?

In tutte le religioni dell'antichità si ricorreva alla pratica dell'esorcismo, c'erano riti, gesti, che poi sconfinavano spesso nella magia, si pronunciavano formule esecratorie, si invocavano nomi di personaggi famosi…

Gli esorcismi di Gesù sono completamente diversi da quelli del mondo e dell'ambiente circostante, mai Gesù ricorre a gesti scaramantici o a formule magiche, annuncia una Parola che cura le persone.

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Come mai allora parla anche Lui di spiriti cattivi che vengono cacciati?

Non per dire che esistono i diavoli, Lui impiega il linguaggio del suo popolo, si adegua alla mentalità corrente e si rapporta con la malattia ricorrendo alle categorie culturali del suo tempo… parla come facevano tutti, di spiriti maligni e di demòni.

Infatti, l'evangelista Luca ci dice che quando Gesù cura la suocera di Pietro minaccia la febbre, non vuol dire che lui considera la febbre un demonio, impiega semplicemente il linguaggio di tutti.

La realtà è che la Parola di Gesù cura, umanizza l'uomo.

È uno spirito impuro che possiede questo ossesso. Quando si dice spirito, si intende una forza, un'energia che muove e che può portare l'uomo verso la vita, oppure verso la morte.

Se porta verso la vita, se è una forza che ti porta a compiere gesti belli, umanizzanti, allora si diceva che era uno spirito puro, di vita, che veniva da Dio; quando invece questa forza presente nell'uomo faceva compiere dei gesti che disumanizzavano, allora si diceva che era uno spirito di morte, uno spirito impuro.

Nella sinagoga è presente questo uomo che è posseduto da una forza di morte e pare che non sia entrato quando la liturgia era già iniziata, pare che sia già dentro la sinagoga, che non disturbi nessuno, è lì tranquillo, comincia a esplodere quando Gesù inizia ad annunciare la sua Parola, comincia a insegnare. Come mai reagisce in questo modo?

Quest’uomo, nella sinagoga, aveva ascoltato sempre e solo la catechesi dei rabbini, per cui rimaneva tranquillo, non era disturbato da questa catechesi, ma quando arriva uno che parla di Dio in un modo diverso dai rabbini, che insegna la Parola di Dio in modo autentico, non secondo la tradizione, allora il demonio dentro di lui esplode.

Per capirci basta pensare a ciò che anche noi oggi possiamo verificare, chi ha interiorizzato l'immagine di Dio giustiziere fin da piccolo e ha sempre sentito solo questa predicazione, rimane tranquillo fino a quando non arriva uno che parla un linguaggio nuovo, allora dentro di lui sente un demonio che lo fa gridare, che vuole difendere accanitamente quella che è la convinzione che lui aveva interiorizzato da sempre. Lui non lo sa, ma è posseduto da un demonio che gli fa proteggere questa immagine

diabolica e falsa di Dio; non è lui che parla e quel demonio dentro di lui.

Oppure se uno ha sempre ascoltato prediche in cui si giustificava la pena di morte o anche la guerra e poi qualcuno, in nome del Vangelo, comincia a parlare un linguaggio diverso… chi ha sempre ascoltato una catechesi antica, scatta immediatamente, reagisce per proteggere la mentalità tradizionale.

Oppure ancora, chi è cresciuto con un'immagine di Chiesa gerarchica, piramidale, durante il Concilio questa immagine piramidale è stata capovolta, la Chiesa è popolo di Dio e all'interno, i servi del popolo di Dio sono coloro che mantengono l'unita in questa comunità.

Chi ha sempre ascoltato l'immagine antica, tradizionale, quando sente la novità, un demonio dentro di lui lo porta proteggere quella che era stata la catechesi tradizionale.

Stiamo attenti, si può essere persone che vanno in chiesa, che appartengono a gruppi devoti e poi invece essere posseduti da questi demòni.

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Se non ci lasciamo liberare da questi demòni - e chi ci libera non sono gesti scaramantici degli esorcisti, è la Parola del Vangelo, la Parola di Cristo -, teniamo presente che questi spiriti cattivi tendono a proteggersi.

Infatti che cosa dice questo indemoniato?

“Sei venuto a rovinarci”

Parla al plurale perché sono in molti questi demoni, sono tante queste forze demoniache che portano alla non vita, impediscono una vita realmente e pienamente umana.

Proviamo a pensare.

Quella forza che ti porta a dissolutezze morali, alla perdita forse dei valori più sacri, oppure gli impulsi all'odio, alla violenza, sono forze di morte, diaboliche. Pensiamo all'impulso che ti porta a legare la tua vita ai beni, al denaro, oppure alla volontà di dominare, di pensare a goderti la vita e basta...

Questi demoni sono quelli che decidono le tue scelte, non sono dei diavoli concreti, sono forze del male che sono presenti in ogni uomo, ma più forte di queste forze negative, è lo spirito di Cristo.

Che cosa fa Gesù?

Sgrida quel demonio e dice:

“Taci, esci da lui”

Gesù non risponde con esecrazioni o gesti magici, semplicemente dice: “chiudi la bocca, esci!”

Taglia corto e questo è un messaggio importante per noi.

Come ci si comporta con questi demòni che ci portano alla non vita?

Ne ho elencati alcuni.

Non stiamo a discutere con loro, a vedere se hanno ragione oppure no, perché se ci lasciamo coinvolgere in un dialogo, la vincono loro, riescono a convincerci che li dobbiamo lasciare tranquilli dentro di noi.

Gesù taglia corto: “esci e basta!”

Facciamo alcuni esempi, il demonio che ti suggerisce ciò che è bello e ciò che è brutto, ciò che è bene e ciò che è male, ma non secondo la Parola di Dio, ti dice lui ciò che è bello!

Ha 1000 alleati e ti dice:

“adeguati anche tu a quello che fanno tutti, a ciò che pensano tutti, a ciò che tutti ritengono giusto”

Se tu lo lasci parlare lui ti incanta come ha fatto il serpente della genesi, caccialo subito fuori, mettilo a tacere, digli che non è questa la casa dello spirito impuro, l’uomo è la casa dello Spirito di Dio.

Un altro esempio, il demonio dell'orgoglio, il quale ti dice: “tu devi mostrare che sei superiore agli altri e che gli altri non sono nessuno in confronto a te.

Loro devono inchinarsi e mostrare dei segni di sottomissione nei tuoi confronti, perché tu hai grandi capacità; questo è giusto perché la meritocrazia è ciò che conta, quindi fatti valere.”

Se tu lasci parlare questo demonio, lui ti incanta, ti convince che le cose stanno proprio così, che essere uomini significa imporsi e dominare.

È il Satan che parla e tu non lo sai.

Neanche Pietro sapeva che era il Satan che parlava dentro di lui, era convinto di dire le cose giuste, ma era il modo come pensavano tutti gli uomini, non il pensiero di Dio.

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Riflettiamoci per identificare nella nostra vita i momenti in cui è lo spirito impuro che ci muove, identifichiamoli questi molteplici spiriti impuri, spiriti di morte.

Il demonio impuro del rancore ti dice: “se uno ti ha fatto un torto non deve passarla liscia, altrimenti non impara”.

Il demonio ti dice: “guarda, fino a quando tu non lo vedi soffrire come lui ha fatto soffrire te, tu rimarrai segnato psicologicamente.

Vendicati altrimenti vai in depressione”.

Se tu non lo fai tacere subito come ha fatto Gesù, quello ti suggerisce anche l'omicidio; certo, tu non lo uccidi, ma se una malattia se lo porta via, tu saresti felice.

Tu non sei la casa di questo spirito cattivo che ti disumanizza, caccialo fuori, se non lo cacci torni al comportamento che è antico quanto il mondo animale.

Il demonio - questo è pericolosissimo -, che ti suggerisce idee immonde su Dio, il Dio che castiga, il Dio che si adonta, il Dio che diventa un giudice severo e se tu non mi chiedi scusa Lui ti punisce… quel Dio ti piace perché ragiona come te, ma tieni presente che è il demonio che ti suggerisce questa falsa immagine di Dio.

“Lo spirito immondo, quando è stato minacciato da Gesù, lo strazia ed esce gridando forte”

La reazione di questo indemoniato è violenta, vuole dirci che questi spiriti impuri non escono in modo pacifico, reagiscono perché vogliono perpetuare il loro dominio. Gesù lo dice quando viene accusato di essere in combutta con “Belzebul, il principe dei demòni”.

Dice:

“Nessuno può cacciare di casa un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora riesce a saccheggiargli la casa”.

Gesù dice che questi spiriti impuri erano fortissimi, ma adesso è arrivato uno più forte di lui, è Cristo con la sua Parola e con il suo Spirito.

“Straziandolo forte”, teniamolo presente.

Quando uno si lascia liberare da questi spiriti impuri sente dentro di sé una profonda lacerazione, perché era molto legato a questa forma di vita che non era pienamente umana, ma ci si affeziona a questa condizione e quando arriva la Parola di Dio, mettiamo in conto anche la lacerazione;

abbandonare certe tradizioni, certe convinzioni che sono incompatibili con il Vangelo, possono anche farci soffrire.

Sentiamo adesso la reazione dei presenti.

Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo?

Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».

La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

Coloro che nella sinagoga hanno assistito al prodigio compiuto dalla Parola di Gesù sono colti da

“timore”, non da paura, da spavento di fronte un pericolo.

Si tratta del “timore biblico”, cioè lo stupore, la meraviglia, la sorpresa piacevole di aver assistito a un prodigio compiuto da una parola carica di una forza che non è umana, che è divina perché soltanto una forza divina è capace di vincere certi demòni.

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Il messaggio per noi è molto attuale e molto importante. Oggi noi ci troviamo in un mondo dove regnano, dove imperversano ancora i demòni che disumanizzano; anche nella chiesa sono presenti forze demoniache, quelle che spingono alla ricerca del potere, posizioni di prestigio o vantaggiose dal punto di vista economico.

Nel mondo ci troviamo di fronte a ipocrisie, a menzogne di fronte alle quali le forze umane sono impotenti, oppure quando osserviamo certe strutture, certe istituzioni che paiono davvero diaboliche perché affamano le persone, interi popoli, o di fronte a certe culture, certe tradizioni che discriminano la donna, discriminano i più deboli.

Questi demoni paiono inattaccabili, anche perché gestiscono i mezzi di comunicazione, detengono il potere economico, insomma, paiono invincibili.

Noi tentiamo, con tutte le nostre risorse umane, di vincerli… non ce la facciamo, ci vuole una forza divina e questa forza divina è presente nel Vangelo.

L'uomo è fatto bene, a qualunque cultura appartenga è fatto per il Vangelo e quando ascolta il Vangelo, questo penetra nel cuore dell'uomo e l'uomo arriva a dire: “Lui ha ragione perché questa è una Parola che viene da Dio e ci presenta il modo con cui si è uomini veri!”

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