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4. Il packaging di Iseo

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4. Il packaging di Iseo

4.1. Le funzioni del packaging

Il packaging nasce assolvendo alla funzione principale di cura e protezione del prodotto. Si afferma nel XIX secolo, quando le tecniche di allora permettevano ai produttori e agli agricoltori di fornire merci ai negozi utilizzando delle confezioni che proteggevano i prodotti durante il trasporto, rendendolo più agevole. Più tardi, i commercianti si resero conto che le loro merci venivano vendute di più se presentavano un

packaging gradevole ed attraente.

Il packaging ha fatto sì che la struttura della distribuzione cambiasse radicalmente. Grazie alla sua introduzione, la figura del mercante che serve i clienti all’interno del negozio scompare, lasciando posto alla distribuzione self service: la clientela comincia a servirsi da sola, a scegliere autonomamente i prodotti e a metterli nel carrello già confezionati1.

Gradualmente, la funzione primaria del packaging si evolve e diventa uno dei mezzi di comunicazione che l’azienda può utilizzare per trasmettere determinate informazioni ai clienti. Diventa uno strumento che media il rapporto diretto che si crea tra il consumatore e il prodotto contenuto nella confezione quando entrano in contatto.

Le sue funzioni, quindi, si moltiplicano: continua a proteggere il prodotto all’interno, ma, allo stesso tempo, cerca di esaltarne le caratteristiche. Deve attirare l’attenzione del consumatore, cui deve comunicare determinate informazioni in un tempo limitatissimo, anche

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78 una frazione di secondo2. L’habitat ideale del packaging sono i punti vendita della grande distribuzione, dove sono esposti migliaia e migliaia di prodotti all’interno delle loro confezioni. Il consumatore non può considerare singolarmente tutti gli stimoli visivi che lo accompagnano all’acquisto. Per questo, il design e l’aspetto grafico del packaging devono essere accattivanti ed in grado di incuriosire il cliente, affrontando il rumore bianco (l’insieme degli stimoli visivi). Solo a questo punto il potenziale acquirente si accorge del particolare prodotto e può approfondirne la conoscenza leggendo le informazioni che si trovano sulla confezione. La scelta del prodotto avviene in 30 secondi. Grazie ad un packaging che attira l’attenzione si può risparmiare il denaro che le aziende destinano a posizioni più visibili nel punto vendita.

Comunque, le funzioni del packaging possono essere ridotte essenzialmente a due categorie: protezione e comunicazione3.

La funzione comunicativa è quella che fa entrare in gioco l’importante leva della differenziazione di prodotti in realtà indifferenziati. Così come la marca fornisce al cliente una motivazione ulteriore a favore dell’acquisto di un determinato prodotto, che va oltre le caratteristiche tecniche e dei bisogni primari del consumatore, il

packaging provvede alla differenziazione grazie al suo aspetto. Al giorno

d’oggi i prodotti all’interno della confezione possono essere uguali, ma la scelta viene effettuata in base a come i prodotti sono “vestiti”. È ciò che si vede all’esterno che determina le preferenze. In questo modo, il

packaging assume un’importanza anche maggiore rispetto alla merce che

contiene.

Il compito del packaging è, dunque, diventato fondamentale per

2 F

ERRARESI,M. Il packaging. Oggetto e comunicazione (Impresa comunicazione mercato), Franco Angeli, Milano 2003, p. 17.

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79 riuscire a vendere in un mercato sempre più competitivo. Come abbiamo appena visto, il ruolo della differenziazione è assunto sia dalla marca che dal packaging. Quest’ultimo fa da veicolo alla diversificazione svolta dalla marca. Infatti, il packaging diventa mezzo esclusivo per la comunicazione di marca e dei suoi valori. In questo modo, contribuisce a creare e a rafforzare l’immagine coordinata dell’azienda.

Per questo motivo, nemmeno la creazione del packaging può essere lasciata al caso. La sua struttura è studiata nei minimi particolari da un nuovo ramo del marketing, il marketing estetico. Il compito di questa nuova disciplina è la cura degli aspetti della comunicazione che sono percepibili a tutti e cinque i sensi4. Il packaging ne è un esempio.

Il marketing estetico dà maggior peso alle aspettative del cliente, che è messo al centro del processo dell’elaborazione della comunicazione. La componente estetica non migliora l’identità dell’azienda perché è una percezione interna alla stessa, ma ne migliora l’immagine attraverso la cura degli aspetti percepibili dall’esterno.

Il miglioramento avviene tramite il design, influenzata dall’arte, dalla cultura e dagli stili di vita del momento. Poiché il packaging deve rafforzare la corporate identity, è necessario utilizzare questi stimoli trascendendo le mode, rendendo attuale il packaging, ma allo stesso tempo, creando un legame con il suo aspetto passato e futuro, in modo tale da non sconvolgere l’immagine di marca.

4.2. I componenti del packaging

L’anatomia del packaging può essere suddivisa in due parti fondamentali:

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80 Design strutturale: si tratta dell’ampia tipologia di formati, comprendenti la dimensione, la forma, il materiale. Nella scelta del design strutturale bisogna soddisfare due tipi di esigenze: quella relativa all’idoneità produttiva e logistica e quella legata al brand e alla differenziazione. La scelta influenzerà le percezioni del consumatore rispetto al packaging, quindi al prodotto e all’azienda.

Grafica esterna, che, a sua volta, viene divisa in:

Branding: è la dichiarazione del diritto di proprietà da parte di

un’azienda e di una marca. Il packaging deve essere immediatamente identificato e associato a una delle due. Il marchio è identificato della veste tipografica delle scritte, dai colori e dalle immagini.

Veste tipografica: si riferisce alla disposizione delle informazioni. I dati devono essere leggibili per consentire al consumatore di acquisire le informazioni relative al prodotto.

Layout e gerarchie informative: si riferisce all’importanza di

presentare in modo chiaro le informazioni al consumatore. Si tratta di stabilire su quali informazioni bisogna attirare l’attenzione. In genere sono quelle che determinano la preferenza.

Retro: è lo spazio per le informazioni secondarie, che si leggono solo una volta acquistato o scelto il prodotto. È la fonte degli approfondimenti. La cura del design e delle gerarchie informative nella parti laterali e posteriori della confezione veicola l’importanza che l’azienda dà al prodotto.

Linguaggio: è l’insieme delle parole che sono state selezionate per guidare la scelta del consumatore. Devono essere viste e comprese immediatamente e devono sottolineare al differenza con i prodotti della concorrenza.

Fotografie: possiedono potere evocativo ed immediatezza nella trasmissione delle informazioni. Devono inglobare i valori essenziali del marchio. Essendo di comprensione più immediata rispetto alle parole,

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81 vengono richiamate alla mente quattro volte più spesso rispetto alla parole stesse. È fondamentale che il ricordo della fotografia sia associato al ricordo della marca. La loro funzione principale è mostrare il contenuto del packaging e il suo utilizzo.

Illustrazioni: rappresentano l’alternativa alle fotografie e veicolano un altro tipo di immagine di marca. In genere vengono utilizzate per trasmettere un’immagine tradizionale e artigianale.

Colore: in genere è l’elemento distintivo di un brand.

Simboli e icone: sono gli elementi più funzionali e concreti, utilizzati per la salvaguardia dell’ambiente, la sostenibilità del prodotto, per indicare se un materiale è riciclabile.

Finiture ed effetti: comunicano la qualità del prodotto.

Pesi, misure, codici a barre: tutte le confezioni contengono questo tipo di informazioni. Alcune sono obbligatorie e in tutti i Paesi esiste un organismo che le controlla5.

Il packaging può essere diviso in quattro livelli secondo Hjelmslev:

 Sostanza dell’espressione, che comprende i materiali, i colori, gli odori e tutto ciò che è percepibile e crea delle sensazioni;

 Forma dell’espressione, che include il livello plastico della confezione, lo spazio che occupano le sue dimensioni e il suo formato.

 Sostanza del contenuto, cioè gli effetti di senso prodotti dagli artifici grafici;

 Forma del contenuto, che comprende tutti gli aspetti della comunicazione come le fotografie, le illustrazioni, i testi scritti, i loghi6.

5 C

ALVER,G. Introduzione al packaging design, Logos, Modena 2004.

6 F

ERRARESI,M. Il packaging. Oggetto e comunicazione (Impresa comunicazione mercato), Franco Angeli, Milano 2003, p. 93..

(6)

82

Il primo packaging di Iseo Serrature (1969-1988).

4.3. Il packaging di Iseo

Le prime confezioni di Iseo sono molto elementari e semplici. I colori predominanti sono il rosso scuro, il nero e il bianco. I primi due sono i colori del primo logo di Iseo Serrature. Si tratta di un packaging esclusivamente istituzionale, in quanto appare solamente il logo dell’azienda in alto e sui lati, oltre che al nome dell’azienda stessa. La scritta “made in Italy” al di sotto del nome d’azienda caratterizza la parte frontale del packaging. Non ci sono fotografie del prodotto contenuto, né descrizioni dello stesso.

Nel 1988 il packaging viene modificato, in seguito al cambiamento del logo di Iseo Serrature. I colori della confezione sono il grigio e il rosso, separati da una striscia che simboleggia la bandiera italiana che riprende quella del logo. I colori non sono molto accesi, ma l’attenzione viene attirata dalla mancanza di elementi aggiuntivi, come, per esempio, la descrizione del prodotto, le informazioni ad esso relative e una rappresentazione del bene all’interno del packaging.

L’unica scritta presente è il logo di Iseo, sempre accompagnato dalla scritta “made in Italy” e il nome dell’azienda,

Il secondo packaging di Iseo Serrature (1988-1994).

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83 Iseo Serrature S.p.A. all’interno del campo rosso. L’unica particolarità del packaging è che la bandiera italiana continua anche sul retro, continuando a dividere il colore grigio dal rosso. Sul retro il logo e il nome dell’azienda appaiono in basso, come se fosse una firma, in contrapposizione alla posizione sul lato frontale, in cui la scritta compare come se fosse un titolo. Il grigio conquista più spazio a scapito del colore rosso. In questo tipo di confezione sembra quasi che si voglia vendere l’azienda, e non uno dei suoi prodotti.

Nel 1994, dopo l’elaborazione da parte di Felix Humm del logo di Iseo Serrature, il packaging cambia nuovamente, al fine di adeguarsi alla nuova grafica e ai nuovi valori espressi dal neonato logo.

Lo sfondo è completamente bianco e l’unica presenza del colore è rappresentata dalle scritte. Non compaiono fotografie, ma solo il logo del Gruppo Iseo in nero e rosso, oltre che al nome dell’azienda, Iseo Serrature e la scritta “Made in Italy”. Il concetto alla base dell’elaborazione di questo nuovo packaging è simile a quello relativo ai precedenti packaging di Iseo. La

centralità è data all’azienda e, in questo caso, anche al gruppo. Il prodotto è solo il contenuto della confezione. L’unica importanza che ha visivamente il prodotto è data dalla forma e dalla dimensione della confezione, che, però,

rimandano alla funzione di protezione e cura del packaging e non a quella della comunicazione aziendale. L’unico modo per venire a

Il terzo packaging di Iseo Serrature (1994-2008).

Il packaging di Iseo Serrature (aletta laterale).

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84 conoscenza con precisione del contenuto del packaging è considerare una delle due alette poste ai lati più stretti. Qui, infatti, un’illustrazione stilizzata del prodotto ci indica con esattezza cosa contiene la confezione. I ruoli dell’azienda e del prodotto qui si capovolgono rispetto al

packaging precedente: infatti, qui è il prodotto che viene relegato a una

delle alette laterali, mentre in precedenza era il logo dell’azienda. Il logo del gruppo è presente in tutti i lati della confezione, mentre il nome dell’azienda, Iseo Serrature, solo nella parte anteriore e posteriore della scatola, che sono identiche. Anche in questa occorrenza il marchio Iseo è sempre accompagnato dalla scritta “Made in Italy”, ma non dalla scritta “Original Iseo”.

Una versione diversa di questo packaging viene elaborata al fine di dare maggiore importanza a determinati prodotti. Per essi viene privilegiata una confezione che si contrappone radicalmente con il concetto scelto per i precedenti packaging. Infatti, si opta per una confezione più completa, corredata da fotografie, loghi e scritte.

La peculiarità di questo nuovo

packaging è l’utilizzo del colore verde per lo

sfondo di tutta la confezione. È una scelta che non si allinea all’immagine corporate dell’azienda. Sulla parte frontale del

packaging spicca la fotografia dai contorni

sfumati del prodotto all’interno della confezione, un cilindro di sicurezza. Sulla destra si può vedere il logo del prodotto, la

cui veste tipografica si allinea a quella del logo dell’azienda. Nella parte inferiore una descrizione del prodotto in italiano e in inglese disegna una linea di collegamento immaginaria con la fotografia del prodotto. Sulla parte frontale del packaging troviamo alcuni riferimenti indiretti all’azienda che ha messo in commercio il prodotto: ad esempio, il logo

Una versione modificata del packaging di Iseo

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85 del prodotto rimanda chiaramente al logo di Iseo. Inoltre, sul cilindro che è rappresentato in fotografia, spicca palesemente la marchiatura con il brand Iseo. La contrapposizione tra la versione standard del packaging e quello in analisi, comunque, è netta. Nel primo non è presente alcun rimando al prodotto, se non per la forma e la dimensione della confezione, che possono lasciar pensare a un certo tipo di bene. In questo caso, invece, l’azienda viene messa in secondo piano per lasciare spazio ad una comunicazione di prodotto totale, con tanto di nome, fotografia e breve descrizione del prodotto.

I lati della scatola presentano, finalmente, il logo dell’azienda. Tuttavia, non si tratta di uno spazio completamente riservato al produttore, poiché ritroviamo di nuovo una fotografia del prodotto, questa volta una chiave, comunque indissolubilmente legata al cilindro raffigurato sulla facciata della confezione. Un’importante informazione che riguarda l’azienda è la certificazione di qualità conseguita nel 1991. Vuole essere una comunicazione istituzionale per dare prestigio all’azienda, ma, comunque, trasmessa al fine di vendere il prodotto.

L’unico spazio dedicato totalmente all’azienda è l’aletta superiore, dove è presente il logo dell’azienda. Nella parte destra dell’aletta una forma ovale di colore grigio (ancora una volta, richiamo della

confezione utilizzata in precedenza) evidenzia le scritte “Original Iseo” e “Made in Italy”. La scritta “Made in Italy” è ripresa all’interno di tutti i loghi dell’azienda che compaiono in questa confezione. La nuova introduzione è la scritta “Original Iseo”. È simbolo di maggiore garanzia

Il packaging di Iseo Serrature (lato).

Il packaging di Iseo Serrature (aletta superiore).

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I vecchi packaging di alcune società del Gruppo Iseo.

e sicurezza della provenienza perché il prodotto non è solo italiano, ma anche garantito Iseo.

Il lato posteriore sottolinea nuovamente la centralità del prodotto attraverso una serie di raccomandazioni e di illustrazioni semplificate relative all’utilizzo del bene. Le spiegazioni sono redatte in italiano e in inglese, in modo tale che l’azienda possa utilizzare lo stesso packaging in diversi Paesi.

Nel periodo in cui Iseo Serrature utilizza il

packaging appena descritto, il Gruppo Iseo

continua ad ingrandirsi e il problema della corporate identity si afferma anche nel campo del packaging. Fondamentale per la percezione dell’azienda e della sua immagine da parte dei clienti, il packaging di tutte le aziende deve essere assolutamente modificato e allineato al

packaging e, di conseguenza, alla corporate identity di Iseo Serrature,

che detta lo standard per il gruppo. Al momento di mutare il packaging delle altre aziende, si decide non di far adottare il packaging

esistente, ma di elaborarne uno nuovo che sia in grado di elevare il prestigio e l’immagine dell’azienda. Inoltre, la nuova confezione

dovrebbe fare in modo che tutti i prodotti e tutti i nuovi brand possano essere riconosciuti chiaramente.

Il processo di cambiamento della confezione inizia nel 2008, nell’ambito di un più ampio progetto di aggiornamento dell’immagine

Il packaging di Iseo Serrature (retro).

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87

L’attuale packaging del Gruppo Iseo.

dell’intero Gruppo Iseo, voluto a causa di sempre nuove acquisizioni che rendono sempre più complessa la gestione di un’immagine integrata del gruppo.

I packaging delle varie aziende acquisite sono molto eterogenei tra loro, ma, soprattutto, si discostano non poco dall’immagine che Iseo vuole dare di sé al mondo esterno. Come si vede, c’è un miscuglio di colori e di formati che non aiutano di certo una giovane corporate image a rafforzarsi.

La modifica sostanziale effettuata per il nuovo packaging consiste nell’eliminazione del fondo bianco. In sostituzione si adotta uno sfondo caratterizzato da una texture, la cui trama è costituita dalla parola “Iseo” ripetuta con la classica barra nella posizione superiore. La texture impreziosisce e rende più prestigiosa la confezione. Il solo sfondo bianco era molto minimal, ma troppo povero per potersi permettere di rappresentare un gruppo che cresce di giorno in giorno.

Inoltre, la comunicazione istituzionale e quella di prodotto sono messe sullo stesso piano. Infatti sulla parte frontale della scatola spiccano sullo sfondo della texture la fotografia del prodotto e il logo del Gruppo Iseo. Il logo compare sulla parte sinistra del packaging,

mentre la fotografia è posizionata nella parte destra.

I colori sociali sono stata mantenuti. Lo sfondo della scatola è bianco, la texture è grigia chiara e tutte le scritte appaiono nere o, comunque, grigie scure. Il rosso evidenzia, ovviamente, la lettere “s” del logo e la barra nella parte superiore, oltre che la striscia posizionata nella parte inferiore alla fotografia. Nella striscia rossa, la scritta “patented”

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88 informa che il prodotto illustrato nella fotografia è brevettato. Nella fotografia si può notare una raggiera, sempre rossa, che si collega in maniera semantica alla striscia con la scritta “patented”. La parte del prodotto evidenziata da questo artificio è quella che identifica se un prodotto è brevettato o meno.

La scelta di inserire una fotografia all’interno del packaging deriva dalla necessità dell’azienda di impreziosire il packaging e differenziarlo in modo netto da quello della concorrenza. Attraverso il packaging l’azienda comunica al consumatore che si trova davanti ad un prodotto più raffinato e di design rispetto a quelli delle aziende concorrenti. Il

packaging non è solamente una scatola di cartone, ma un elemento che fa

il primo passo per gratificare il cliente attraverso una grafica nuova ed elaborata, e questo può giustificare anche un piccolo aumento del prezzo. Il rischio per i prodotti più competitivi dal punto di vista del prezzo e che stanno subendo sempre di più la concorrenza proveniente dalla Cina è che rimangano invenduti. Si parla soprattutto dei cilindri tradizionali di base e dei lucchetti standard, prodotti a basso valore. Una soluzione potrebbe essere differenziare il packaging dei prodotti a basso valore da quelli ad alto valore, che potrebbero sostenere in modo migliore un aumento dei prezzi poiché il cliente è ancora disposto a pagare un prezzo maggiore per avere un prodotto competitivo dal punto di vista della qualità e del design. In questo modo, però, l’immagine di marca risulterebbe frastagliata agli occhi del mercato. Un ulteriore motivo riguarda il fatto che uno degli obiettivi di Iseo è posizionare tutti i suoi prodotti in modo tale che siano percepiti come beni di prima qualità che, inoltre, fanno leva anche sull’estetica (in particolar modo i dispositivi antipanico e di emergenza).

Lo stile sempre uguale utilizzato per le fotografie ne è una prova. Le fotografie rappresentano i prodotti contenti all’interno della confezione non attraverso una raffigurazione tecnica e fredda della realtà,

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89 ma attraverso uno scatto d’autore (tutte le fotografie sono scattate da Giuseppe Cella dello studio fotografico Studio Delta). La visualizzazione del prodotto avviene da un’angolazione particolare che lo trasforma quasi in un oggetto d’arte. Non è la funzionalità che viene sottolineata, ma l’immagine. Infatti, nessuno degli scatti effettuati per il packaging rappresenta il prodotto per intero, ma

solo una sua sezione.

Nella parte verbal sono comprese altre due scritte. La prima è “made in

Italy”, che, per la prima volta, compare

in modo indipendente dal logo di Iseo. La parola “Italy” è evidenziata dal grassetto. Il fatto che sia autonoma dal logo del gruppo non è casuale. Come

dimostrazione dell’importanza che il gruppo dà a tutte le aziende e ai loro Paesi di provenienza, in tutte le confezioni viene specificata la Nazione in cui i beni sono fabbricati. Il fatto di indicare i diversi Paesi di provenienza indica il rispetto che Iseo ha per le aziende del gruppo; inoltre, la percezione del brand dipende moltissimo anche dalla provenienza dei suoi beni7: la qualità percepita (anche se non effettiva) di un prodotto tecnologico made in Germany sarà superiore rispetto allo stesso prodotto proveniente dall’Estremo Oriente, così come un prodotto made in Italy godrà delle associazioni con il design, la moda e l’estetica. La coordinazione di tutte le differenti realtà avviene grazie alla seconda scritta, “Original Iseo”. Questo sta a significare che, nonostante i prodotti provengano da Paesi sempre diversi, sono garantiti dal gruppo Iseo, un gruppo con la testa italiana e il corpo internazionale. L’importanza che il Gruppo Iseo dà alla provenienza dei prodotti è sottolineata anche dal

7 P

ELLICELLI,G. Il marketing internazionale, Etas, Milano 2006, p. 115.

L’attuale packaging del Gruppo Iseo.

(14)

90 grassetto che accomuna la parola “Iseo” e il nome dello Stato dove i beni sono stati fabbricati.

Un tocco di originalità è fornito dalla fascia continua in quattro lati della confezione. La fascia è distinta dal resto del packaging grazie ad uno sfondo leggermente più scuro, tendente al grigio. All’interno della fascia l’unico elemento presente è la fotografia del prodotto. Per il resto, attraversa due lati e il retro della confezione senza evidenziare nulla.

Il retro del packaging è vuoto, eccetto per la presenza della fascia, della

texture e del simbolo “riciclabile”, riferito

al materiale della confezione, che è un cartone spesso e lucido, diverso dal normale cartone utilizzato per le altre versioni del packaging. La presenza del simbolo “riciclabile” sottolinea

l’importanza che l’intero gruppo conferisce al rispetto dell’ambiente. Su tutti i lati verticali della scatola appare il logo Iseo, tranne su uno, destinato all’applicazione dell’etichetta contenente informazioni relative al prodotto quando deve essere spedito.

Un lato, quello verticale sinistro, si distingue dagli altri grazie alla presenza dell’indirizzo internet del Gruppo Iseo, www.iseo.eu. Non sono presenti gli URL dei siti di tutte le aziende, nemmeno di quelle che fabbricano i beni contenuti nel

packaging, perché sarebbe una comunicazione limitata al prodotto e non

più una comunicazione istituzionale che riguarda il gruppo intero. Inoltre, cliccando www.iseo.eu, si accede ad una vetrina del gruppo e dal sito istituzionale si può accedere facilmente a tutti i siti delle società del gruppo, ove presenti. Un altro motivo è che in tutte le comunicazioni del

L’attuale packaging del Gruppo Iseo (retro).

L’attuale packaging del Gruppo Iseo (lato sinistro).

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91 gruppo il sito da indicare è quello corporate.

Il lato verticale frontale è distinto dagli altri due per la presenza della scritta “ISO 9001 certified company”. Questa è un’informazione riguardante l’azienda da cui il prodotto proviene e, naturalmente, è presente solo sul packaging delle aziende in possesso della certificazione. Per quanto riguarda la posizione del family brand name, quando è presente, esso si colloca nella parte frontale immediatamente sotto la fotografia del prodotto. Sui lati attraversati dalla banda grigia, è posizionato al suo interno, nella parte inferiore, mentre nei lati dove non compare la banda appare accanto al logo Iseo, sempre in posizione subordinata, quindi scritto più in basso e con un carattere più piccolo.

La particolarità del

restyling del packaging

consiste nella differenziazione dei colori della confezione: se essa contiene prodotti meccanici, lo sfondo è bianco e la texture e la fascia sono grigie chiare. Se si tratta, invece, di prodotti elettronici o meccatronici, la confezione

è caratterizzata dal colore nero, con la texture e la fascia di un colore grigio più scuro. Già da ora si forma una scissione tra i due tipi di prodotti che, fra qualche anno, saranno distinti da due brand name: Iseo e

L’attuale packaging del Gruppo Iseo.

L’attuale packaging del Gruppo Iseo (versione per prodotti meccatronici).

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92 Iseo Zero 1. Oltre che nel packaging, il colore nero è utilizzato per i prodotti elettronici e meccatronici anche nella comunicazione commerciale, come leaflet, brochure e cataloghi.

All’interno del manuale del corporate identity sono presenti tutte le regole necessarie per impostare il packaging in modo coordinato. Il manuale svolge un ruolo di importanza fondamentale poiché il packaging non è prodotto unicamente in Italia per tutte le aziende del gruppo, in quanto si è optato per la delocalizzazione, permettendo a ogni società di scegliere il fornitore.

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