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5. Conclusioni e sviluppi futuri.
5.1. Conclusioni.
Con questo lavoro si sono delineate le tecnologie attualmente più diffuse e impiegate nell’ambito del monitoraggio della catena del freddo in ambito alimentare e farmaceutico;
sono stati esaminati i pregi e i difetti di tali tecnologie evidenziando i motivi per cui un prodotto passivo, oggetto del progetto, potrà avere successo. Sono stati individuati dei chip per transponder sensorizzati che potenzialmente potrebbero essere impiegati da parte dell’azienda per portare avanti il progetto del micro-ZPW e inoltre si è individuato un range di prezzo in cui collocare il prodotto in concorrenza a quelli attualmente disponibili (benché questi ultimi presentino caratteristiche diverse). È stato realizzato e messo a punto un sistema PTPS in grado di leggere un sensore chimico con comportamento equivalente di una resistenza ed è stata elaborata una procedura di misura che consente di raggiungere un errore relativo percentuale massimo (Er) di circa il 9% in un range che va da circa 10 kΩ a circa 10 MΩ. Questi risultati sono stati ottenuti in test condotti a temperatura ambiente su 11 resistenze campione (10 di esse sono di elevatissima precisione -tolleranza 0,1% e TC di 15ppm/°C- mentre quella da 10MΩ ha caratteristiche di tolleranza del 5% e TC di 200ppm/°C). Sono state svolte delle prove anche in cella frigorifero, esse però sono da considerarsi preliminari poiché in questa situazione non è più valida l’ipotesi di variazioni lente della temperatura rispetto ai tempi necessari ad acquisire i parametri da elaborare con i modelli di misura studiati per questo sistema.
5.2. Sviluppi futuri.
5.2.1.
Migliorie prototipo.
Per il prototipo realizzato si avanzano i seguenti suggerimenti per migliorarne le prestazioni. Miglioramenti dell’hardware: quella più evidente (si veda Figura 4.3)
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5 - Conclusioni e sviluppi futuri.
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consiste nella realizzazione del convertitore su PCB in cui sia presente un multiplexer pilotato dal micro, cosi da svolgere in automatico la misura della resistenza sotto test. Con questa modifica si presume che il sistema riesca ad acquisire la misura, con buona precisione, a basse temperature (quelle di cella frigorifera). In generale, si presume che, se per ogni misura elaborata dal lettore il transponder leggesse in rapida successione i tre parametri (che compaiono nella relazione di conversione) la misura sarebbe più robusta nei confronti delle molte cause di disturbo (rumore elettromagnetico, vibrazioni, temperatura, ecc). Naturalmente questa ipotesi va verificata sperimentalmente.
Miglioramenti del firmware: una direzione in cui indagare è il miglioramento della
relazione di conversione da implementare con il firmware e per la stessa ragione un approfondimento (con eventuale ottimizzazione) lo merita la procedura di misura. Ne scaturirebbe un miglioramento del sistema in termini di accuratezza e in definitiva si avrebbe una qualità superiore nella misura elaborata.
5.2.2.
Altre linee di sviluppo.
Grazie a questo lavoro di tesi, Tertium Technology ha potuto iniziare una trattativa per realizzare dei chip per tag sensorizzati con sensing e logging chimico, con una delle aziende citate (IDS Microchip).