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Si è avuto modo di constatare che sia il Voyage autour du monde che il Supplément au Voyage de Bougainville sono in un certo modo gli antidoti del rousseauismo estremo e

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Academic year: 2021

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CONCLUSIONI

Quando mi è stato proposto il presente lavoro di tesi dal Professore Gianluigi Goggi, non posso negare di esser stata, almeno in una fase iniziale, un po’ impaurita e titubante. Mi ero approcciata all’argomento solo in parte in seguito ad un corso di Letteratura francese tenuto proprio dal mio relatore ma non avevo mai avuto modo di incontrare, durante il mio cammino universitario, le opere protagoniste del seguente elaborato finale. Devo ammettere di essermi ben presto affascinata alle tematiche in questione soprattutto grazie agli intriganti e particolari testi consultati.

Si è avuto modo di constatare che sia il Voyage autour du monde che il Supplément au Voyage de Bougainville sono in un certo modo gli antidoti del rousseauismo estremo e

radicale. Con le descrizioni paradisiache Bougainville aveva fatto sognare la sua generazione che aveva creduto in un possibile ritorno dell’uomo allo stato di natura, ma in realtà le sue intenzioni non erano queste. Egli voleva, prima di tutto, esprimere una critica nei confronti della società degenerata in cui viveva, poiché essa tendeva a idealizzare e a ricercare un’età dell’oro ormai passata da secoli.

Per lui l’età dell’oro, identificata nel mondo selvaggio, non era poi così degna di ammirazione. Molti sono gli aspetti che impediscono all’uomo di ritornare a quello stadio primordiale tanto esaltato da tutti. Ad esempio, la descrizione dei Pécherais non difende certo lo stato di natura e, allo stesso modo, anche l’apparente idillio tahitiano nasconde considerazioni che non esaltano affatto il mito del selvaggio che vive secondo natura.

Quindi, Bougainville non è un ammiratore di Rousseau e, se da un lato sembra idealizzare

la società tahitiana, dall’altro ha anche sufficiente spirito critico per correggere la

rappresentazione che voleva fornire ai propri lettori. Per questo non può essere ritenuto

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interamente responsabile del successo di un mito che contribuì a creare, poiché ne aveva fatto una vera e propria critica. Analogamente, anche il Supplément di Diderot esprime gli stessi concetti sebbene il discorso, in questo caso, sia improntato su un ordine morale fondato sulla legge naturale. Allo stesso modo in quest’opera la civiltà europea si trova duramente condannata. Quindi il Supplément è una critica alle leggi civili europee ormai troppo corrotte, esso esprime la volontà di riformarle e di ritornare allo stato di natura.

Appare chiaro il legame che unisce il Voyage di Bougainville al Supplément di Diderot. In fondo, entrambi non hanno nessuna intenzione di tornare indietro nel tempo, si servono soltanto delle civiltà selvagge per criticare la società moderna ed emancipata in cui essi vivono. I due testi, infatti, si inscrivono in un periodo di grande interesse per le isole del Pacifico. Il XVIII secolo, abbiamo già visto, è il secolo delle grandi esplorazioni nei mari del sud e, molti viaggiatori pubblicano i loro resoconti su questi luoghi esaltando le buone qualità di quei popoli primitivi, non ancora alterati dagli spiriti europei. Bougainville fu estremamente attratto dal paradiso di Tahiti, da una forma di vita e di pensiero diversa dalla sua, così scrisse la relazione di viaggio che incuriosì notevolmente il pubblico e anche Diderot, al punto tale che quest’ultimo decise di comporre il famoso Supplément.

Come Bougainville, anche il philosophe non fa altro che accrescere il desiderio di

verificare se davvero queste tribù sono così pure, innocenti e virtuose come vengono

descritte dai viaggiatori. In realtà l’autore non mostra una grande simpatia per il buon

selvaggio di questi luoghi, in quanto gli aspetti apparentemente positivi, sono quasi sempre

seguiti da considerazioni di diversa natura. Quindi, tutto il discorso di Diderot rivela che

anche a Tahiti ogni cosa, ogni tipo di comportamento è in funzione dell’interesse, per cui la

considerazione dell’isola e dei suoi abitanti non si allontana così tanto come sembra dal

mondo occidentale.

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