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Piano Triennale dell Offerta Formativa

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Academic year: 2022

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Piano Triennale

dell’Offerta Formativa

Ex art.1, comma 14, Legge n° 107/2015

REVISIONE A.S. 2020/2021 A SEGUITO DELL’EMERGENZA SANITARIA COVID-19 REVISIONE A.S. 2021/2022 A SEGUITO DELL’EMERGENZA SANITARIA COVID-19

CODICE MECCANOGRAFICO DELLA SCUOLA: VR 1A05000V

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PREMESSA

Il presente Piano Trienale dell’Offerta Formativa, relativo alla Scuola dell’Infanzia “Ad Onore degli Eroi”, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 Luglio 2015 n°107, recante la “Riforma del Sistema nazionale e Formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; il Piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Presidente in carica Ketti Pellegrini e dal Consiglio di Amministrazione della scuola stessa.

Il Piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei Docenti nella seduta del 7 ottobre 2019; il piano è stato approvato dal comitato di Gestione nella seduta del 9 ottobre 2019; il piano è stato pubblicato sul sito della scuola in data 31 ottobre 2019.

Il presente piano viene rivisto nell’anno scolastico 2021/2022 per il protrarsi dell’emergenza sanitaria Covid-19, iniziata nel’anno scolastico 2019/2020. Le modifiche vengono effettuate in base alle normative vigenti e al protocollo Covid della scuola stessa, steso a cura del Comitato Covid istituito in data 25 agosto 2020 e aggiornato in seguito ai cambi delle normative.

La revisione completa viene pubblicata sul sito in data 31.10.2021.

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STORIA, IDENTITA’ E MISSION DELLA SCUOLA

La nostra Scuola dell’Infanzia è stata istituita a Caselle nel 1914 a seguito di un notevole sviluppo demografico, al fine di soddisfare la richiesta crescente di istruzione. Si propose come un servizio sociale e si costituì, nel suo nascere, come ente morale, dotata di un proprio statuto, con sede nella locale corte “Bissara”.

Accoglieva allora 70 bambini. Dopo la prima guerra Mondiale assunse il nome di Asilo e, grazie all’intervento del Parroco di Caselle, venne ristrutturato lo stabile e poi intitolato “Ad Onore degli Eroi”.

Nel 1948, su richiesta dei genitori, le suore della congregazione “Figlie di Gesu’” iniziarono ad esercitarvi l’insegnamento. Nel 1945 il nuovo Asilo passo’ in gestione alla Parrocchia, vennero create nuove sezioni e fatte nel tempo varie ristrutturazioni.

Nel 1975 la gestione della scuola e dello stabile fu data in consegna ad alcuni genitori di bambini che frequentavano l’asilo, i quali istituirono un’associazione che prese in affitto lo stabile dalla Parrocchia. vennero assunte anche insegnanti laiche e l’asilo fu denominato “Scuola Materna Ad Onore degli Eroi”.

A causa di un calo d’iscrizioni che rese disponibili alcuni spazi, nell’anno 1996-1997 venne istituito il Nido integrato, che accoglieva i bambini a partire dall’anno. Negli anni seguenti il numero di iscritti si alzo’ fino a portare all’ultimo e definitivo ampliamento nel 2001-2002, raggiungendo negli anni seguenti il numero massimo di bambini iscritti (197 nell’anno 2010-2011). Con l’ultimo ampliamento la scuola è stata denominata “Scuola dell’infanzia Ad Onore degli Eroi”, assumendo così il nome e l’identità odierna. Negli stessi anni anche il Nido integrato ha raggiunto il numero massimo di bambini iscritti (38). In questi ultimi anni scolastici si è assistito, sia alla Scuola dell’Infanzia che al Nido integrato, ad un nuovo calo di iscritti, che proseguirà a causa del contesto demografico anche negli anni futuri.

Cio’ che caratterizza la nostra Scuola e riconosciamo come mission è la volontà di accompagnare i bambini nella crescita armonica del sé, promuovendo quindi lo sviluppo dell’identità, delle autonomie, delle competenze e della cittadinanza. Ciò che Consiglio di Amministrazione e personale si propongono quotidianamente è di accompagnare anche le famiglie in questo percorso di rispetto e di riconoscimento del valore di ogni bambino. Tutto questo si concretizza per i bambini nella scelta di attività che valorizzino ogni individualità e ogni gruppo di bambini; per le famiglie nella proposta di incontri su temi che sentiamo essere necessari o di formazione specifica.

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IL CONTESTO

Analisi del territorio: sociale, ambientale, culturale ed economica

La Scuola dell’Infanzia “Ad Onore degli Eroi” ha la sua sede in via Roma, la strada principale di Caselle di Sommacampagna. La frazione fa parte dell’importante, strategico, quadrilatero dove sono ubicati il Quadrante Europa con la zona industriale, la dogana, l’aeroporto di Villafranca, “V. Catullo”, il casello di Verona Nord e quindi l’autostrada Serenissima ed infine il collegamento della tangenziale con la città; dalla quale dista circa 8 km. In mezzo a tutto questo, all’interno di una vasta zona verde sorge il nostro edificio.

Nella zona adiacente alla nostra scuola, sono situate la scuola primaria e la secondaria di I grado, ma anche la Chiesa parrocchiale, il teatro parrocchiale, il ricreatorio, la casa per gli anziani. Via Roma ospita i principali punti vendita del paese:

tabaccheria, gioielleria, profumeria, erboristeria, fotografo, pasticceria e diversi bar, ufficio postale, barbiere e parrucchiera, generi alimentari, negozi di abbigliamento.

In seguito allo sviluppo demografico, avvenuto negli anni, la scuola ha subito modificazioni sia per quanto riguarda la struttura che l’organizzazione. I bambini tutt’oggi iscritti tra scuola dell’infanzia e nido integrato sono all’intorno alle 120 unit. Le famiglie sono in gran parte del luogo, ma è presente anche una piccola parte (5% circa) da paesi limitrofi che sceglie comunque la nostra struttura.

Sono accolti nella nostra Scuola anche bambini di origine straniera (20%

circa), provenienti da Albania, Croazia, India, Ghana, Guinea Bissau, Marocco, Nigeria, Moldavia, Romania, Sri Lanka, Tunisia.

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Situazione demografica relativa alla popolazione scolastica (proiezione triennale)

Dopo diversi anni di crescita del numero dei bambini frequentanti, a partire dall’anno scolastico 2012-2013 la nostra Scuola dell’Infanzia ha visto un progressivo ridursi del numero delle iscrizioni, a causa del calo delle nascite nel nostro paese di appartenenza. In quell’anno si è stati costretti a chiudere una prima sezione.

Nell’anno scolastico 2015-2016 un ulteriore calo ci ha visti costretti a chiudere un’altra sezione, e siamo passati così a un numero complessivo di sei sezioni.

Dall’anno scolastico 2017/2018 le sezioni aperte sono cinque.

Da allora e per i prossimi anni, dovremmo assestarci su questo numero di sezioni.

Nell’anno scolastico 2020/2021, a causa di una richiesta di ritiro dei bambini causa Covid e di alcuni trasferimenti di famiglie, il numero dei bambini frequentanti si è ulteriormente ridotto. Le sezioni, data la situazione di emergenza sanitaria, sono rimaste cinque per garantire un minimo distanziamento tra i bambini e una maggior tutela all’interno dei gruppi costituiti. La scuola è riuscita a sostenersi ma nell’anno 2021/2022 si è scelto di tornare ai numeri abituali di legge, mantenedo operative 4 sezioni con una media di 25 bambini ciascuna, garantendo quindi la sostenibilità economica di fronte a non garantiti contributi straordinari anche per l’anno scolastico in corso.

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ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SCUOLA

Spazi

L’edificio della Scuola è strutturato su due piani più uno interrato.

Al piano terra c’è un atrio accogliente, tre sezioni, due servizi igienici per i bambini, uno per gli insegnanti e per i portatori di disabilità. Dall’ingresso, attraverso un corridoio si accede all’ufficio della coordinatrice, fornito di telefono, computer e fax. In questo spazio troviamo la cassetta per il primo soccorso e la zona adibita a segreteria. Adiacente all’atrio c’è un salone usato dai bambini in momenti specifici, per incontri di formazione particolari o per alcune riunioni, la stanza per il riposo pomeridiano o dormitorio.

Si accede al piano superiore tramite 2 scale che portano ad altre sezioni, a spazi che si rinnovano a seconda delle esigenze dei bambini e del Collegio docenti (laboratorio, aula docenti, biblioteca…) ai servizi igienici per i bambini, al salone che ospita i bambini durante l’orario anticipato e posticipato, o per momenti di gioco libero pensati dalle insegnanti. Al piano superiore troviamo anche la cucina, modernamente attrezzata, una piccola sala da pranzo per le suore e le stanze che costutuivano l’appartamento della Comunità delle Suore.

Nell’interrato ci sono: la palestra (con il materiale, specifico per i giochi motori, ordinato per angoli: mattoni, bastoni, palloni, palle, palline, colorate e di diversa grandezza e consistenza, pon–pon, specchi, un ponte di legno, l’asse di equilibrio, costruzioni morbide, cuscini, foulard, teli, carta velina), un salone che può essere usato per i giochi a piccoli gruppi di bambini (la nostra “sala giochi”) e due servizi igienici.

Ogni anno utilizziamo alcuni spazi della scuola come biblioteca, sala per il collegio docenti e per i colloqui, laboratori previti dalle insegnanti. Questi spazi non sono mai fissi, per meglio rispondere alle esigenze e alle richieste dei bambini e del collegio docenti.

Tutti i servizi igienici per bambini sono dotati di lavabi secondo le norme di sicurezza e igiene, con porte battenti, private per i bambini ma non per l’occhio vigile dell’insegnante.

L’ampio cortile, con la zona verde annessa, arricchisce la nostra scuola. Il cortile è dotato di scivoli, del castello del Fachiro, dondoli, una zona denominata

“angolo dello scavatore”, dove secchielli, palette, stampini, rendono esplorativo lo spazio. E’ stata allestita una casetta con all’interno una cucinetta, per stimolare il gioco delle torte di fango che tanto piace ai bambini e crea situazioni di gioco condivise. Molti alberi rendono lo spazio del cortile e del giardino ombreggiato e sfruttabile in ogni stagione dell’anno.

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Nello stesso stabile, dal 1995 funziona il Nido Integrato “Nido dei Sogni” che accoglie i bambini dai 12 ai 36 mesi, disposti per età omogenee in soggiorni distinti. Essendo integrato nella scuola dell’Infanzia si può accedere al Nido tramite il salone del piano terra, ma questa possibilità è consentita solo ad esigenze di cucina. Il Nido possiede uno spazio proprio, dotato anche di un ampio salone al piano inferiore che viene utilizzato anche dalla Scuola dell’Infanzia durante le assemblee dei genitori, le assemblee delegate, incontri di formazione.

Gli spazi della Scuola, come previsto dalle normative e dalle ordinanze specifiche per la gestione dell’emergenza Covid, sono stati rivisti completamente.

Dall’ingresso principale della Scuola accedono solamente i fornitori, su orario concordato, e personale esterno, su appuntamento. All’ingresso, prima di accedere ai locali scolastici, viene chiesto di esibire Green Pass e solo in seguito è permesso l’accesso. In questo spazio possono sostare al massimo tre persone per volta. Lo spazio in precedenza dedicato al riposo pomeridiano è diventato magazzino per tutti i DPI Covid, e magazzino per materiale in quarantena già pulito in attesa di essere reinserito nelle sezioni.

Al piano terra sono collocati il bancone della segreteria al quale, oltre che reperire le principali informazioni sulla vita scolastica, è possibile il pagamento della retta tramite bancomat.

In questo piano si trova l’ufficio della coordinatrice, adibito ai colloqui della stessa con i genitori oltre che con il personale. In ufficio si può accedere al massimo in quattro persone, per garantire le distanze.

Adiacente all’ufficio è stata creata il dormitorio per la bolla dei bambini che frequntano il piano terra della scuola (Tartarughe e Farfalle).

Il salone del piano terra è stato anch’esso rivisto: oltre che essere luogo di passaggio per i genitori che entrano nella scuola per portare i bambini, dopo opportuna sanificazione, può essere utilizzato dai bambini della bolla del piano terra per attività di intersezione. movimento o momenti comunitari.

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Al piano superiore si accede tramite la scala antincendio. Dal salone, accedono una sezione con percorsi specifici verso la zona loro riservata, mentre la quarta sezione accede tramite un’altra porta e prosegue in un percorso diretto e unico verso lo spazio di riferimento.

Al piano superiore si trova la cucina, lo spazio per il collegio docenti TreSei, due bagni, l’ex sala da pranzo per le suore, le stanze che costituivano l’appartamento delle suore. Questi ultimi due spazi non sono utilizzati dai bambini, tranne che per una stanza che è stata trasformata in “stanza isola” per la sua possibilità di accesso direttamente dall’esterno. I bambini che dovessero presentare sintomi riconducibili a Covid rimangono in attesa di mamma e papà in questo spazio.

Al piano interrato troviamo lo spazio deposito dei materiali per i giochi motori (mattoni, bastoni, palloni, palle, asse di equilibrio), una saletta che potrà essere usata in momenti specifici (aula video o giochi di luci), dopo le opportune e necessarie pulizie dai gruppi di bambini, gli spogliatoi del personale e servizi iginici per adulti (sia personale che fornitori).

A questo piano si trova anche la cappellina, dove i bambini si recavano in alcuni momenti specifici. Attualmente però non è possibile frequentarla. Sempre nell’interrato troviamo il magazzino dei giochi e del materiale della scuola, spazi però che non sono accessibili ai bambini.

L’ampio spazio esterno arricchisce la scuola: la zona del cortile e degli scivoli è stata suddivisa in 2 aree distinte per il gioco dei bambini. Anche la zona verde, meno sfruttata negli anni precedenti, è stata suddivisa in 4 spazi in modo da creare, per ogni gruppo di bambini, la “sezione nel bosco”. Lo spazio della sezione del bosco è stato arricchito di materiale per il gioco dei bambini e per dare la possibilità ai bambini di utilizzare anche questo spazio in maniera didattica. Questo spazio infatti è ricco di alberi, che lo rendono ombreggiato, sfruttabile e ricco di possibilità in ogni stagione dell’anno. Tutto lo spazio esterno viene sfruttato molto durante la giornata, ma viene vissuto in maniera intensiva durante gli ingressi e i ricongiungimenti dei bambini con le famiglie, in mdo da poter garantire un passaggio sereno a tutti, anche a cloro che non sono provvisti di Green Pass, oltre che poter scambiare informazioni tra famiglie e insegnanti.

Tutti i servizi igienici per bambini sono dotati di accessori e rubinetteria secondo le norme di sicurezza e igiene. La zona dei waterini è stata privata delle porte battenti, per garantire maggiore vigilanza dell’insegnante e minori superfici di contatto in questo anno specifico di prevenzione dal contagio Covid19. I bagni sono di utilizzo comune solo per la stessa bolla di bambini, favorendo così la prevenzione del contagio.

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Tempo scuola

La nostra scuola apre il mattino offrendo ai genitori il servizio dell’anticipato dalle 7:30 alle 8:30: i bambini che sono stati iscritti a questo servizio vengono accolti nel salone superiore dal personale della scuola, sino all’arrivo, alle 8.30, delle insegnanti che, accompagnandoli nelle sezioni, per iniziare la giornata scolastica.

I bambini che arrivano nell’orario previsto per l’entrata (dalle 8:30 alle 8:50), dopo essersi spogliati e aver riposto i loro indumenti nell’apposito armadietto, contraddistinto dalla propria foto e dal simbolo della sezione di appartenenza, si recano in sezione accompagnati dai genitori e vengono affidati all’insegnante.

Fino alle 09.00 i bambini, nella propria sezione, allestita dalle insegnanti in angoli di gioco, scelgono di dedicarsi all’attività preferita: gioco, disegno, lettura, ecc.

Dalle ore 9:00 iniziano le attività di routine: preghiera, appello, calendario, filastrocche, canzoni, bagno e a seguire la merenda del mattino a base di frutta o latticini.

Dalle 10.00 alle 11.30 vi è l’attività programmata in sezione o per gruppi di intersezione che si conclude con la routine del bagno stimolando nei bambini l’abitudine verso una corretta igiene personale prima di sedersi a tavola.

Dalle 11.30 alle 11.45 ci si prepara per il pranzo. I bambini provvedono ad apparecchiare i tavoli in sezione, puliti dall’insegnante, con tutto il necessario.

Dalle 11.45 alle 12.30 si pranza. Riteniamo questo un momento educativo: si abitua il bambino alla compostezza, all’uso corretto delle posate, ad assaggiare i cibi diversi da quelli proposti a casa, al fine di promuovere un’equilibrata educazione alimentare.

Terminato il pranzo i bambini, collaborando tra loro e con l’insegnante, sparecchiano. Dalle 12.30 alle 13.00, dopo essersi recati in bagno, i bambini si dedicao al gioco libero in sezione o nel cortile.

Alle ore 13.00 i bambini di due anni e mezzo e tre anni sono accompagnati in dormitorio dove il personale li accompagna nel rilassamento e nel sonno.

I bambini di 4–5 anni proseguono il gioco libero fino alle ore 13:30, poi si dedicano ad attività specifiche per la loro età.

Verso le 15:00, dopo il risveglio, dopo essere stati accompagnati in bagno e dopo aver giocato e cantato, anche i bambini di due anni e mezzo e di tre anni raggiungono, accompagnanti dal nostro personale ausiliario, gli altri compagni in sezione per condividere il momento della merenda.

Dalle 15.45 alle 16.00 si attende l’arrivo dei genitori.

Dalle ore 16.00 fino alle 17:30 la scuola garantisce la custodia dei bambini con il servizio del tempo posticipato, per i bambini che ne effettuano l’iscrizione. I

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bambini vengono seguiti dal nostro personale nel salone del piano superiore, fino all’arrivo dei genitori. E’ possibile usufruire di questo servizio (e di quello del tempo anticipato) anche per i non iscritti, pagando un gettone presenza, previa richiesta alla segreteria o alla coordinatrice.

Sottolineiamo l’importanza della puntualità, in tutti i momenti per un maggior rispetto dei tempi del bambino e per il buon funzionamento delle attività. Negli orari previsti per le entrate e uscite dei bambini il cancello rimane aperto ed è possibile ai genitori accedere in sezione; negli altri orari è necessario avvisare anticipatamente e attendere nell’atrio il personale che accompagnerà i bambini.

Ogni entrata e uscita fuori orario deve essere firmata dai genitori o da un adulto delegato su un apposito registro posto sul bancone della segreteria.

Nelle difficoltà organizzative imposte dalle norme e per l’impossibiltà di poter gestire le risorse della scuola nelle dinamiche precedenti, il tempo scuola è stato modificato

Cercando la miglio risposta alle richieste delle famiglie, si è quindi garantita l’apertura ai bambini a partire dalle ore 8:00. I bambini, dopo essersi igienizzati le mani e aver misurato la temperatura, sono accompagnati dai genitori nella zona degli spogliatoi e, dopo aver riposto scarpe e giacca all’interno della custodia e della scatolina personale in un armadietto contraddistinto dal simbolo di sezione e dalla loro foto, entrano, senza il genitore, in sezione, dove trovano le scarpe che saranno utilizzate per la giornata a scuola. Il tempo dell’accoglienza è stato stabilito fino alle ore 8:50. In questo tempo i bambini scelgono di dedicarsi ai giochi preferiti, tra quelli proposti dall’insegnante negli angoli gioco per loro preparati e predisposti. In ottemperanza alla normativa che prevede il possesso del Green Pass per chiunque acceda ai locali scolastici, per i genitori non in possesso di certificazione, il personale della scuola è a disposizione per poter accompagnare all’nterno i bambini.

Dalle ore 9:00 iniziano le attività di routine, in sezione o nello spazio “nel bosco”: preghiera, appello, calendario, filastrocche, canzoni, bagno e a seguire la merenda del mattino a base di frutta o latticini. Ad ogni cambio attività i bambini igienizzano le loro mani.

Dalle 10.00 alle 11.30 vi è l’attività programmata, predisposta in piccoli gruppi, che si conclude con la routine del bagno stimolando nei bambini l’abitudine verso una corretta igiene personale prima di sedersi a tavola.

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Dalle 11.30 alle 11.45 ci si prepara per il pranzo. Con tutta l’attenzione necessaria i tavoli in sezione vengono igienizzati e apparecchiati. Dalle 11.45 alle 12.30 si pranza. Riteniamo questo un momento educativo: si abitua il bambino alla compostezza, all’uso corretto delle posate, ad assaggiare i cibi diversi da quelli proposti a casa, al fine di promuovere un’equilibrata educazione alimentare. La cucina è interna, gestita in collaborazione tra due cuoche. Il menù, controllato e vidimato dal Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’ULSS, viene quindi quotidianamente preparato, con un’attenzione particolare alle dosi indicate per il corretto sviluppo di crescite e alle diete speciali dei bambini che presentano allergie e intolleranze.

Terminato il pranzo i bambini, collaborando tra loro e con l’insegnante, sparecchiano. Dalle 12.30 alle 14:00, dopo essersi recati in bagno, i bambini si dedicano al gioco libero in sezione, in cortile o nella propria “sezione nel bosco”.

Le insegnanti, in questo momento, prevedono un momento di rilassamento, gioco libero o attività programmate in sezione o intersezione.

Per i bambini più piccoli, è previsto in questo arco temporale, il sonno, in due spazi distinti per ciascuna bolla.

Intorno alle 14:15, ai bambini viene data la possibilità di fare uno spuntino veloce, poi vengono accompagnati in bagno prima del rientro a casa.

Viste le necessità di prevenzione del contagio, i bambini si preparano con scarpe e giacca e attendono mamma e papà nelle zone predisposte.

Ad ogni cambio attività è prevista l’igienizzazione e/o il lavaggio delle mani.

Sottolineiamo l’importanza della puntualità, in tutti i momenti per un maggior rispetto dei tempi del bambino e per il buon funzionamento delle attività. Negli orari previsti per le entrate e uscite ai genitori non è possibile accedere in sezione;

né sostare in presenza degli altri bambini; in caso di ingresso ed uscite fuori orario è necessario avvisare anticipatamente e attendere il personale alla porta, per far accompagnare i bambini.

Con l’anno scolastico 2021/2022, in seguito a sondaggio proposto alle famiglie, sono stati ripristinati i tempi anticipati e posticipati (servizi a pagamento) per le famiglie che ne fanno richiesta. E’ quindi possibile accedere ai locali scolastici a partire dalle 7:30 o fino alle ore 16:00, alla presenza di personale educativo della scuola.

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Criteri per la formazione delle sezioni (eterogenee, omogenee,…)

Dal 1990 è stata fatta la scelta di passare da sezioni omogenee a sezioni eterogenee, cioè composte da un gruppo di bambini di due anni e mezzo, 3, 4 e 5 anni. Questa scelta è stata dettata da specifiche scelte educative: la presenza di bambini grandi con i più piccoli porta ad una maggiore sensibilizzazione dei primi nei confronti degli altri e una conseguente responsabilizzazione nonché maturazione, inoltre i secondi vengono spontaneamente stimolati verso una maggiore autonomia grazie all’osservazione e all’imitazione dei bambini più grandi.

Le sezioni vengono formate nel mese di maggio dell’anno scolastico precedente a quello di riferimento tenendo presente i seguenti criteri:

1. specificità del gruppo classe preesistente;

2. continuità con il Nido Integrato “Nido dei Sogni” e con il Nido “La cicogna”;

3. attenzione a bisogni e necessità specifiche (es. legge 104);

4. divisione dei fratelli e cugini di primo grado;

5. attenzione alla multiculturalità nella sezione;

6. richieste dei genitori.

Nell’anno scolastico 2020/2021 la formazione delle sezioni ha tenuto conto della familiarità dei bambini: nella prospettiva di poter garantire maggiori possibilità di frequenza dei gruppi di bambini, i nuclei familiari (familiari o cugini di primo grado entranti) sono mantenuti nella stessa sezione. I criteri alla base della formazione delle sezioni diventano pertanto i seguenti:

1. specificità del gruppo classe preesistente;

2. attenzione alla familiarità dei bambini (bambini legati da familiarità vengono inseriti nella stessa sezione)

3. continuità con il Nido Integrato “Nido dei Sogni” e con il Nido privato presente nel nostro territorio “La cicogna”;

4. attenzione a bisogni e necessità specifiche (es. legge 104);

5. attenzione alla multiculturalità nella sezione;

6. necessità di anticipi e posticipi;

7. richieste dei genitori.

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Organigramma e risorse umane

Il Consiglio di Amministrazione della Scuola dell’Infanzia, in carica da ottobre 2018 e per tre anni, è così composto:

L’Assemblea delegata, eletta dai genitori dei bambini frequentanti, è composta da:

Ad essi si uniscono nell’Assemblea delegata i rappresentanti di sezione, eletti annualmente nella prima assemblea dei genitori di ottobre.

Il personale della Scuola ad oggi è così composto:

- Personale docente:

Presidente Ketti Pellegrini Eletto

Consigliere Davide Sartori Eletto

Consigliere Matteo Cazzador Eletto

Consigliere Francesca Salgaro Eletto

Segretario/tesoriere Alessandro Turri Eletto

Parroco Don Roberto Tortella di diritto

Superiora della Comunità delle

suore Suor Lucia Longato di diritto

Rappresentante del Comune

Infanzia Emanuela Felisi

Rappresentante del Comune

Nido Michele Tortella

Coordinatrice Alessandra Bressanelli

Membro del CPP Daniele Orlandi

Segretaria Claudia Gugolati

Albu Cornelia Bragantini Matteo Cacciatori Gabriele Cipro Samuele Cocioi Vasile Catalin Giardini Marco Munari Daniele Rigo Gianantonio Spada Massimiliano Toffalori Valentina Zampieri Silvana

Lisa Benedetti Marisa Bolla Alessandra Bressanelli

Cinzia Canteri Biancolini Samanta Mainenti Marta Menegazzoli

Valeria Pinali Flora Vallenari

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- Personale educativo:

- Personale non docente:

Non rientrano nel personale della Scuola ma fanno parte delle risorse della Scuola attraverso i servizi offerti alle persone dall’usl locale o dal Comune: Tazzoli Nicolo’ e Monica Lorenzini. Inoltre ci accompagna nelle attività suor Bellarmina.

Sabrina Fiorini Ivana Garau Ilaria Soardo

Valeria Zago

Silvia Cordioli Marianna Fiorini Claudia Gugolati

Roberta Perazzoli Manuela Perina Sharron Pugh

Annalisa Rossini Marita Zivelonghi Arianna Bonsaver

(psicomotricista)

L’anno scolastico 2021/2022 ha visto il rinnovo del Consiglio di Amministrazione che risulta così composto:

Presidente Matteo Cazzador Eletto

Consigliere Davide Boscaini Eletto

Consigliere Matteo Bragantini Eletto

Consigliere Niccolò Foroni Eletto

Consigliere Luca Mengalli Eletto

Segretario/tesoriere Alessandro Turri

Parroco Don Roberto Tortella di diritto

Superiora della Comunità delle suore Suor Lucia Longato di diritto Rappresentante del Comune Infanzia Emanuela Felisi

Rappresentante del Comune Nido Michele Tortella

Coordinatrice Alessandra Bressanelli

Membro del CPP Daniele Orlandi

Segretaria Claudia Gugolati

Il personale docente ha visto il saluto dell’insegnante Samanta Mainenti, il rinnovo contrattuale di Veronica Torresani, al posto di Valeria Pinali, e l’assunzione di Camilla Bosco e Veronica Cacciatori, assunte per i servizi aggiuntivi dell’anticipo e posticipo, nonché per eventuali sostituzioni che si rendessero necessarie all’interno delle bolle.

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Risorse finanziarie

La nostra Scuola dell’Infanzia è un’associazione di genitori, senza scopo di lucro. Il bilancio preventivo e consuntivo vengono annualmente approvati dall’Assemblea delegata dai genitori.

Le entrate della Scuola provengono principalmente dalle rette dei genitori e dai contributi del Ministero dell’istruzione, dalla Regione Veneto e dal Comune di Sommacampagna (VR), con il quale viene stipulata una convenzione. Inoltre, durante l’anno scolastico, vengono organizzate feste (Natale, Pasqua, Festa della Scuola) nelle quali vengono raccolti fondi per il sostegno economico delle attività.

Una risorsa generosa arriva a seguito della pesca di beneficienza, organizzata in occasione della sagra annuale del paese. Negli ultimi anni la pesca di beneficienza ha finanziato grosse spese in cucina (cambio di fuochi, acquisto abbattitore, acquisto nuove scaffalature) e, per l’anno scolastico 2019/2020, un grossa parte della spesa del progetto di Psicomotricità rivolto a tutti i bambini per 20 incontri. Si è pensato che favorire lo sviluppo armonico di tutti i bambini, e non solo del gruppo che poteva aderire, fosse un vero investimento per il benessere dei nostri bambini.

Nell’anno scolastico 2020/2021, a seguito delle incombenze legate alla prevenzione del contagio da Covid-19 (protocolli, personale aggiuntivo, spese DPI per tutti i dipendenti, i bambini e le persone che entrano nella scuola, siano essi fornitori o genitori), il Consiglio di Amministrazione ha dovuto aumentare le rette di frequenza per le famiglie. E’ stato deciso di sospendere il corso di Psicomotricità per evitare la presenza di personale esterno alla scuola che entrasse a contatto con i bambini di tutti i gruppi, privilegiando l’aspetto della sicurezza.

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LINEE GUIDA DEI PERCORSI EDUCATIVI - DIDATTICI

Il nostro curricolo viene attuato grazie ed attraverso vari aspetti, che in questo capitolo si cercano di chiarire. Per quanto riguarda il curricolo nello specifico si rimanda ai Progetti Specifici e alla documentazione stilata dalle insegnanti nel corso di ogni anno scolastico.

Introduzione - L’orizzonte in cui ci inseriamo

L’orizzonte di senso in cui crediamo e che muove il nostro fare è quello appartenente al Progetto Educativo Zerosei, sostenuto e condiviso con FISM Verona, ben esplicitato nel libro “L’appartenenza nell’essere”, in cui viene messa in evidenza l’importanza dell’idea di bambino e di apprendimento alla base del nostro progettare. In questo capitolo cercheremo di rendere chiaro il nostro pensiero.

“Il bambino è fin da subito competente, attivo e interattivo…originariamente orientato ad un protagonismo di esperienze” . 1

Sin dai primi del ‘900 emerge un’idea di bambino attivo fin dalla nascita, con competenze sociali precoci, capace di stabilire relazioni significatie e diversificate, relazioni che hanno funzioni importanti nei confronti dello sviluppo integrale del bambino stesso. dalla nascita i bambini costruiscono relazioni con gli altri e con il contesto, colgono e mettono mano a ciò che è materiale e immateriale, iniziando a costruire fin da subito competenze e diversi linguaggi espressivi . 2

L’infanzia si afferma quindi come una stagione di vita ricca di potenzialità e necessita di contesti adeguati per costruirsi.

In questi contesti il pensiero del bambino, tramite l’incontro con l’altro, le circostanze, la partecipazione all’esperienza e le conoscenze pregresse, procede per analogie, si costruisce attraverso osservazioni, apertura di ipotesi e sperimentazioni.

Le annessini, gli avvicinamenti, gli incontri e le inclusioni caratterizzano il suo sguardo sul mondo attribuendone significati . 3

Il bambino si presenta a noi nella sua globalità, con aree di competenza in evoluzione e con proprie modalità di relazione con il contesto circostante;

E. Catarsi, A. Fortunati, Educare al nido, Carocci Editore, 2010.

1

J. Bruner, La cultura dell’educazione, Feltrinelli, 2000.

2

C. Spillari, Il pensiero dei bambini, intervento alla giornata formativa di avvio anno FISM Verona, 2012

3

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modalità che non dipendono solamente dall’età ma soprattutto dalle esperienze vissute […]. 4

Ognuno di noi possiede dentro si sé un’immagine del bambino che lo guida nella relazione col bambino stesso . 5

L’idea di bambino di Fism verona aderisce a quanto espresso nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo e a quanto dichiarato nel testo Fism “Pensare ai bambini”:

“Emerge un’idea di bambino che, nel rispetto delle sue peculiari caratteristiche di corpo, psiche e mente, cresce armonnicamente e si differenzia all’interno di una significativa rete di relazioni. Un’idea di bambino che contiene in sé la struttura e la trasformazione del suo pensiero in una realtà predisposta da adulti che riconoscono e sostengono il pensiero e l’azione del bambino” . 6

L’apprendimento, si legge nelle Indicazioni per il curricolo della scuola dell’infanzia, si costruisce nell’esperienza, nell’esplorazione, nei rapporti tra bambini, con la natura, gli oggetti, l’arte, il territorio e le sue tradizioni, attraverso la rielaborazione collettiva ed individuale delle esperienze e le attività ludiche.

Questa riflessione fa riferimento ad una concezione socio-costruttivista dell’apprendimento, centrata sul soggetto come costruttore delle proprie conoscenze. In questo approccio, confluicono differenti orientamenti teorici:

Piaget, Bruner, Vygotskij, Brofenbrenner e Pontecorvo. Secondo questa prospettina l’apprendimento è reso possibile dalla costuttività della conoscenza, dalla significatività del contesto e dall’interazione sociale che si sviluppa tra i bambini e tra questi ultimi e gli adulti.

I processi che favoriscono l’elaborazione del pensiero, in baase agli scambi di informazione con la realtà e alle azioni che in essa si attivano, rimandano ai processi di assimilazione e accomodamento descritti da Piaget.

L’idea di apprendimento come processo in cui il bambino è l’attore principale e partecipa attivamente alla costruzione della propria conoscenza richiama il pensiero di bruner. Fin dalla nascita il bambino è in grado di costruire attivamente la propria conoscenza all’interno di un contesto relazionale in cui negoziare significati comuni. I bambini si avvalgono delle conoscenze precedenti e di come le hanno organizzate per orientarsi nel mondo, la continua trasformazione e l’interazione con i coetanei crea movimento che porta a nuove riorganizzazioni. La costruzione di conoscenza viene promossa tramite la discussione e la collaborazione, il bambino viene incoraggiato a esprimere le sue

H. Gardener, Formae mentis; Feltrinelli, 1985.

4

in A. Hoyuelos, Il soggetto bambino - L’etica pedagogica di Loris Malaguzzi, Ed. Junior 2014.

5

FismVerona, Pensare ai bambini, 2009

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idee per poter attuare un incontro con le menti di altri che sono portatori di diversi punti di vista. Secondo Bruner, lo sviluppo infantile è un processo prima di tutto sociale e culturale ed è solo nel rapporto interattivo con gli altri che l’individuo è in grado di appropriarsi degli strumenti che la cultura gli mette a disposizione. Il bambino acquisisce la conoscenza del significato degli eventi di cui fa esperienza attraverso la partecipazione attiva ad un contesto fatto di scambi e negoziazioni.

Inizialmente le interazioni si realizzano soprattutto all’interno della relazione diadica con la madre o l’adulto di riferimento, ma successivamente il contesto educativo diventerà un altro importante “luogo” di scambio e di interazione.

L’approccio socioculturale di Vygotskij, valorizza la mediazione sociale: lo sviluppo infantile avviene nell’interazione con l’altro. Vygotskij pone al centro il ruolo di mediatore offerto dagli strumenti culturali, in particolar modo il linguaggio.

Gli stumenti culturali (simboli, valori, norme, credenze…) e l’interazione sociale (esperienze relazionali significative) fanno da tramite tra il soggetto e il mondo nel costruirsi di un pensiero in grado di dare un significato al reale. Vygotskij ha introdotto il costrutto della “zona di sviluppo prossimale”, ovvero quell’area di funzionamento psicologico che l’individuo può raggiungere se è sostenuto dall’aiuto di un altro individuo più competente. Il bambino che interagisce con una persona più competente, adulto o pari, è in grado di operare al di là del suo attuale livello di sviluppo. L’insegnante dovrebbe essere colui che “getta dei ponti” verso i modi di pensare del bambino, cercando di operare nella sua zona di sviluppo prossimale e accompagnandolo verso forme di conoscenza via via più evolute.

Queste premesse teoriche evidenziano possibili aspetti didattici a sostegno della costruzione degli apprendimenti: il lavoro tra pari, il ruolo giocato dal soggetto più competente e la partecipazione a comunità esperienziali.

Gli ambienti di apprendimento si pongono quindi come spazi accoglienti con tempi distesi, dove assumono fondamentale importanza gli strumenti e le strategie didattiche/organizzative in grado di creare un clima relazionale e affettivo positivo, capace di generare partecipazione e apprendimenti significativi.

Le Indicazioni Nazionali evidenziano che a favorire il successo scolastico nei gradi successivi alla Scuola dell’infanzia non è l’anticipazione o l’incremento di contenuti da proporre ai bambini, ma il sostegno dell’apprendere ad apprendere. Si rende quindi necessario stimolare gradualmente lo sviluppo dei piccoli, perché siano in grado di elaborare in maniera significativa i contenuti proposti, trovare le strategie per costruire nuove conoscenze, conservando contemporaneamente il piacere di appprendere attravers gli strumenti culturali a

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disposizione. Il gioco è un contesto privilegiato per favorire lo sviluppo progressivo di competenze, indispesanbili anche per il successo scolastico.

Il gioco, sia esso libero o strutturato, permette l’acquisizione di nuove competenze, sostiene gli apprendimenti quando l’insegnante, individuati gli obiettivi educativi a cui tendere, accompagna progressivamente i bambini, offrendo contesti significativi, rispettandone la centralità e proponendo materiali stimolanti legati al loro interesse. L’adulto diviene quindi un facilitatore dei processi di apprendimento, promuovendo esperienze giocose, incoraggiando la curiosità, l’attenzione, la sperimentazione e la relazione. Compito dell’adulto è creare contesti, favorire il coinvolgimento emotivo dei partecipanti, rendersi specchio, incrementando la comunicazione e la verbalizzazione che accompagnano le attività.

L’idea di bambino di cui finora abbiamo parlato trova completamento nel Vangelo. Al capitolo 10 di Marco, conosciamo come Gesù amava i bambini, tanto da proporli come modello per i suoi discepoli. Afferma infatti che “a chi è come loro appartiene il regno di Dio” . Nel Vangelo di Matteo, alla domanda dei 7 discepoli su chi è il più grande nel regno dei cieli, Gesù chiama a sé un bambino e risponde”Chi pertanto si farà piccoli come questo bambino, sarà lui il più grande nel regno dei cieli. E chiunque riceve un bambino come questo nel nome mio, riceve me” . Noi siamo quindi invitati a farci “piccoli” come i bambini e ad 8 9 accoglierli con l’amore con cui li ha amati Gesù per essere “grandi” nel regno dei cieli. Per realizzare questa indicazione evangelica, per accogliere e mettere al centro i bambini, sono nate le scuole FISM. Esse, naturalmente, mettono in pratica anche quanto prescritto dalle Indicazioni per il Curricolo che, al paragrafo Centralità della Persona, affermano: “Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi, In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato”.

A queste indicazioni rispondono pienamente le scuole appartenenti alla Fism, la cui identità è definita dalla specificità del Progetto Educativo che fa

Marco, 10,13-16

7

Matteo 18, 4-5

8

Sappiamo che per Gesù i “piccoli” non sono solo i bambini, ma ogni suo discepolo che si fa piccolo e

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povero in spirito per accogliere nel suo cuore il regno di dio e convertirsi al Vangelo, cfr. Catechismo dei bambini, p.94

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riferimento ai valori cristiani. Esse orientano la loro attività educativa anche in continuità con quanto affermato dalla Conferenza Episcopale Italiana: “la vera formazione consiste nello sviluppo armonioso di tutte le capacità dell’uomo e della sua vocazione personale, in accordo ai principi fondamentali del Vangelo e in considerazione del suo fine ultimo, nonché del bene della collettività umana di cui l’uomo è membro e nella quale è chiamato a dare il suo apporto con cristiana responsabilità” . 10

La realizzazione di questo traguardo viene perseguita dalle nostre scuole all’interno di una vita di relazioni che coinvolge la famiglia, la comunità, la Chiesa e le istituzioni del territorio.

Una particolare sinergia è auspicata con la comunità ecclesiale. nel documento sulla scuola cattolica la Conferenza Episcopale Italiana afferma che:

“in quanto componente della comunità ecclesiale la scuola cattolica svolge il suo compito educativo sapendosi arricchita dalla vitalità di un’esperienza di fede condivisa, capace di conferire il senso di Dio in ciò che quotidianamente opera.

La scuola cattolica è inserita nel tessuto della Chiesa locale in modo così organico da potersi pensare che una chiesa locale priva di scuole cattoliche abbia di che sentirsi più povera e carente nella propria azione evangelizzatrice” . 11

E’ importante ricordare e sottolineare questi aspetti nella presentazione della nostra scuola, per confrontarsi sempre più chiaramente circa la fedeltà a se stessa, cioè all’ispirazione cristiana in base alla quale è nata e opera ma anche per riconoscersi scuola di qualità, creando le condizioni e presentando i requisiti necessari affinché essa sia sempre più ciò che si propone di essere, ossia scuola di ispirazione cristiana.

Due sono gli aspetti, tra loro intimamente connessi, ai quali la scuola cattolica è chiamata a riservare una specifica attenzione: l’educazione cristiana e l’insegnamento della religione . 12

L’Irc “rappresenta un aspetto e un mezzo specifico che si colloca all’interno di una proposta educativa più ampia”, per cui viene proposta a tutti gli scritti a scuola. Le attvità di IRC prevedono 60 ore annue. L’Irc nella nostra scuola può essere liberamente scelto da tutti, rispettando però l’identità della scuola.

CEI, Educare alla vita buona del Vangelo. Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio

10

2010-2020 n.15

Cfr, Identità della Scuola cattolica e suoi tratti caratteristici, in CEI, La scuola cattolica Risorsa educativa

11

della chiesa locale per la società, Nota pastorale dell’11 lugio 2014.

“Scuola Cattolica e Irc”, Sussidio pastorale del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica, 1 luglio 2004

12

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Nel particolare anno scolastico 2020/2021, non potendo spostare i bambini in altre sezioni/spazi rispetto a quelli di riferimento, durante l’ora di IRC anche i bambini che non hanno scelto l’insegnamento sosteranno in sezione. L’insegnante di sezione proporrà loro un’attività alternativa, vigilando su di essi, ma non sarà possibile isolare completamente i bambini né cambiare loro spazio, quindi i bambini rimarranno nel contesto di insegnamento di IRC.

Nell’anno scolastico 2021/2022, per i bambini che non aderiscono all’insegnamento dell’IRC, viene garantita la possibilità di spostarsi nella sezione appartenente alla stessa bolla, in modo che possano vivere un’esperienza diversa ma in un senso di continuità: l’insegnante che è nell’altra sezione è infatti già conosciuta per le attività di intersezione condivise.

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Caratteristiche e finalità della Scuola dell’Infanzia

Nella società attuale la nostra scuola si propone di offrire un ambiente ricco di relazioni positive, attraverso il quale il bambino matura nella conoscenza, nella stima di sé, nella realtà che lo circonda.

La scuola accoglie tutti i bambini, indipendentemente dal credo, dal contesto sociale e dalle situazioni di disagio. Crediamo che sia compito della scuola accogliere tutti, diventando realmente inclusiva se riesce ad accogliere tutte le diversità e riformulare a tal fine le scelte organizzative, progettuali, metodologiche e didattiche, in funzione di ciò che si presenta. Ci proponiamo quindi di accogliere e inserire nel gruppo dei coetanei ogni bambino, nella sua specifica identità personale.

La nostra Scuola collabora con le famiglie, gli enti e i servizi sul territorio, cercando un’alleanza educativa con i genitori e il territorio circostante, per dare maggior offerta di possibilità e garantire così una crescita in più aspetti.

Rispettando la normativa vigente la nostra Scuola, per ogni bambino e bambina, si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, delle competenze, della cittadinanza.

Sviluppare l’identità significa imparare a star bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato; imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare ruoli e forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante in un territorio, appartenente a una comunità caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti e ruoli.

Sviluppare l’autonomia significa l'avere fiducia in sé e negli altri; provare piacere nel fare da sé e saper anche chiedere aiuto senza scoraggiarsi; saper esprimersi con linguaggio, emozioni e sentimenti; comporta l’acquisizione delle capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei contesti, esplorando la realtà e comprendendone le regole quotidiane;

partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando la propria opinione, le proprie scelte e comportamenti; assumere atteggiamenti sempre più consapevoli.

Sviluppare la competenza significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, fare esperienza e imparare a riflettere su di essa attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi attraverso giochi e simulazioni o linguaggi diversi; sviluppare l’attitudine a chiedere, riflettere, negoziare.

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Sviluppare la cittadinanza è scoprire gli altri, capire la necessità di gestire i contrasti attraverso l'ascolto, l'attenzione al punto di vista dell'altro, la condivisione di regole, uguali per tutti, definite con le relazioni e l’espressione del proprio pensiero; porre le fondamenta del proprio comportamento, in maniera rispettosa di sé, degli altri, della natura e dell’ambiente.

Queste finalità hanno come unico obiettivo la formazione integrale del bambino come soggetto di diritti inalienabili, inserito nella società attraverso rapporti fraterni con gli altri e con un progressivo senso di responsabilità e costruzione di sé come figlio di Dio.

Particolare rilevanza assume a partire dall’anno scolastico 2020/2021 il tema della cittadinanza, per l’introduzione a norma di legge dell’educazione civica a partire già dalla Scuola dell’Infanzia. Tutti i campi di esperienza individuati dalle

Indicazioni Nazionali per il curricolo possono concorrere, unitamente e

distintamente, al graduale sviluppo della consapevolezza dell’identità personale, della percezione di quella altrui, delle affinità e differenze che contraddistinguono tutte le persone, della progressiva maturazione del rispetto di sé e degli altri, della salute, del benessere, della prima conoscenza dei fenomeni culturali.

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Le fasi della programmazione

Il nostro stile nella programmazione è fondato su:

- osservazione e ascolto,

- condivisione collegiale per la programmazione, la formazione e l’approfondimento,

- documentazione e verifica.

E’ a partire da questi momenti che le osservazioni delle insegnanti si trasformano in modalità e attività da proporre ai bambini. Le attività sono molteplici: il gioco libero, la vita di relazione, i momenti di cura quotidiani, l’esplorazione e la ricerca; tutti questi momenti sono pensati per essere fonte di conquista, di conoscenza, di sviluppo di crescita cognitiva e psichica. Seguendo le Indicazioni Nazionali per la scuola dell’Infanzia e il primo ciclo della scuola dell’obbligo (2012) le attività proposte fanno riferimento ai Campi di Esperienza, riferimenti che indicano la strada da percorrere per arrivare a traguardi importanti e apprendimenti più sicuri. Essi sono:

- il sé e l’altro;

- il corpo e il movimento;

- immagini, suoni, colori;

- i discorsi e le parole;

- la conoscenza del mondo.

Per il nostro essere scuola di ispirazione cristiana, anche l’insegnamento della religione cattolica è fondamentale e contribuisce allo sviluppo integrale ed armonico del bambino, in quanto la dimensione religiosa è costitutiva della persona. Essa favorisce il “crescere in grazia” del bambino insieme al “crescere in età e intelligenza”. Il ruolo dell’insegnante è educativo, formativo e soprattutto di testimone: ci si fa portavoce del messaggio evangelico, si mostra la bellezza della relazione con Gesù, ci si stupisce assieme delle meraviglie del creato, riconoscendosi dono e contemporaneamente responsabili di quanto ci è stato affidato.

I Campi di esperienza e i relativi traguardi sono indicati nella tabella delle pagine seguenti:

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CAMPO DI ESPERIENZA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLA COMPETENZA IL SE’ E L’ALTRO Il bambino:

- gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini;

- sviluppa il senso dell'identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato;

- sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre;

- riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta;

- pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme;

- si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise;

- riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e delle città.

IL CORPO E IL MOVIMENTO Il bambino:

- vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola;

- riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione;

- prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l'uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all'interno della scuola e all'aperto;

- controlla l'esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva.

- riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.

CAMPO DI ESPERIENZA

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IMMAGINI, SUONI, COLORI Il bambino:

- comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente;

- inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e le altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie;

- segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione...); sviluppa interesse per l'ascolto della musica e per la fruizione di opere d'arte;

- scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti;

sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali;

- esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.

I DISCORSI E LE PAROLE Il bambino:

- usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e fa discorsi, fa ipotesi sui significati;

- sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative;

- sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati;

- ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e definirne regole;

-ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia;

- si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLA COMPETENZA CAMPO DI ESPERIENZA

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LA CONOSCENZA DEL MONDO Il bambino:

- raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità, utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni utilizzando strumenti alla sua portata;

- sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana;

- riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo;

- osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti;

- si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi;

- ha familiarità sia con le strategie del contare e dell'operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi e altre quantità;

- individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio,

usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.

IRC - INSEGNAMENTO

RELIGIONE CATTOLICA Le attività in ordine all'insegnamento della religione cattolica per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, valorizzano la dimensione religiosa, promuovono la riflessione sul loro

patrimonio di esperienze e contribuiscono a rispondere al bisogno di significato di cui anch'essi sono portatori.

Per favorire la maturazione personale, nella sua globalità, i traguardi relativi all'IRC sono distribuiti nei vari campi di

esperienza.Relativamente alla Religione Cattolica, il bambino:

- scopre nel Vangelo la persona e l'insegnamento di Gesu', da cui apprende che Dio è Padre di ogni persona e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per iniziare a maturare un positivo senso si sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose (Il sé e l'altro);

- esprime con il corpo la propria esperienza religiosa per cominciare a manifestare adeguatamente con i gesti la propria interiorità, emozioni ed immaginazioni (Il corpo e il movimento);

- riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita dei cristiani (feste, preghiere, canti, spazi, arte) per esprimere con creatività il proprio vissuto religioso ( immagini, suoni, colori);

- impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione

significativa anche in ambito religioso (I discorsi e le parole);

- osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza (La conoscenza del mondo).

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLA COMPETENZA CAMPO DI ESPERIENZA

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E’ bene sottolineare che le attività vengono promosse dalle conoscenze ed esperienze dei bambini, e saranno quindi effettuate secondo modalità concrete e motivanti.

Nell’ottica del tener presenti le necessità dei bambini, la programmazione è flessibile e ci sarà la possibilità che durante l’anno subisca modifiche, qualora emergano bisogni diversi dei bambini o della scuola in rapporto all’emergenza Covid-19.

L’osservazione assume in questo senso una valenza metodologica e diventa uno strumento fondamentale nell’attività dell’insegnante. E’ “casuale”, nei vari momenti della giornata, oppure mirata durante le attività. Essa ci fa comprendere i livelli di apprendimento e maturazione raggiunti, ma soprattutto i percorsi compiuti da ciascuno in un significato di attenzione ai processi di apprendimento in corso più che di misurazione e giudizio. Quindi l’osservazione si differenzia secondo il momento in cui è intrapresa ed è di tipo:

- INIZIALE: per conoscere i bisogni, i desideri e il profilo di ciascun bambino.

Inizia già a giugno, durante la prima visita alla scuola dell’infanzia e durante il colloquio individuale, per proseguire poi durante tutto il periodo dell’accoglienza;

- INTERMEDIA: per registrare i percorsi compiuti da ciascun bambino e per poterli comunicare alle famiglie durante il colloquio individuale;

- IN ITINERE: per comprendere meglio le reazioni dei bambini che osserviamo durante la realizzazione dei percorsi;

- FINALE O SOMMATIVA: per stilare un profilo adeguato di ciascun bambino e poter poi registrare dati e notizie sugli appositi documenti di valutazione.

Nell’anno scolastico 2020/2021, per far fronte alle esigenze sanitarie di prevenzione di contagio Covid-19, le attività saranno svolte il più possibile all’aperto, ricercando le condizioni organizzative migliori.

Il Collegio dei docenti, nell’osservanza dei nuovi traguardi del profilo finale del rispettivo ciclo di istruzione, integra nel curricolo l’insegnamento dell’educazione civica in prospettiva trasversale, coinvolgendo cioè attività e campi diversi ma complementari (si pensi ad esempio alla classificazione dei rifiuti, o alla necessità di utilizzare diversi sistemi di comunicazione).

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L’osservazione, per la nostra scuola si avvale di schede o griglie per la rilevazione dei dati rilevati. Vengono elaborate dal team docente o durante il coordinamento pedagogico - didattico.

Ogni insegnante, poi, si avvale di un FASCICOLO PERSONALE per la raccolta dei dati riferiti a ciascun bambino, dati che verranno consegnati al genitore al termine del percorso nella nostra Scuola.

L’osservazione permette alle insegnanti di confrontarsi, mettendo in campo le proprie competenze sullo sviluppo e sui linguaggi; richiede un atteggiamento di grande comprensione sui processi di crescita e di apprendimento. Le insegnanti si avvalgono di alcuni spazi dedicati nei collegi per il confronto rispetto ad alcune situazioni che preoccupano o richiedono la messa in campo di diverse strategie educative.

Per poter osservare in maniera approfondita il bambino nel suo agire, una parte rilevante la riveste lo spazio. Le insegnanti consapevoli di cio’ e dell’importanza che lo spazio assume nelle capacità di gestione e conoscenza di sé del bambino, nelle relazioni e nell’apprendimento hanno dotato ogni sezione di angoli, che rispondono ai bisogni specifici dei bambini di giocare, esplorare e conoscere.

Gli angoli sono i seguenti:

L’ANGOLO DELLA CASETTA o del gioco simbolico, con cucina, tavolo, giocattoli come bambole, piatti, stoviglie, frutta e verdura finta;

L’ANGOLO DELLA LETTURA: composta di libreria accessibile, sedie, tappeto e cuscini morbidi;

L’ANGOLO DELLA CONVERSAZIONE: i bambini si sistemano su un grande tappeto lavabile, presente in ogni sezione. Sulla parete vicina sono presenti: il calendario mensile, dove si segna il colore associato al giorno, quanti bambini e bambini ci sono attraverso puntini colorati o altre forme, il numero totale dei bambini e, attraverso un disegno, che tempo fa; L’orologio della giornata, il trenino dei mesi con sopra le foto dei bambini nel mese del rispettivo compleanno, casetta delle presenze.

L’ANGOLO DEL MATERIALE STRUTTURATO: composto da un mobile a ripiani, cassetti o mensole contenenti puzzle, giochi in scatola quali domino, lottino, tombole, memory;

L’ANGOLO DELLA COSTRUTTIVITA’: costituito da ceste contenenti animali, automobiline, costruzioni varie, materiale destrutturato che permette le costruzioni in verticale;

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L’ANGOLO DELLA GRAFICA per la pittura e il disegno: in questo angolo troviamo pennelli, tempere, matite, colori a cera, a pennarello, spugne, forbici, colle, perforatori, carte di colori e strutture diversei,…;

L’ANGOLO DELLA MANIPOLAZIONE: contenente pongo, polenta, farine, sale e materiali vari….

In tutte le aule sono esposti elaborati dei bambini che creano un’atmosfera calda e allegra, e vengono cambiati periodicamente per raccontare quello che i bambini stanno vivendo e per poterlo rielaborare.

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Le metodologie

Nella nostra scuola, già nel 1990, è stata fatta la scelta di passare da sezioni omogenee a sezioni eterogenee, cioè composte da un gruppo di bambini di due anni e mezzo (Topolini), 3 (Giovani Marmotte), 4 (Paperini) e 5 (Archimedi) anni.

Questa scelta è stata dettata da specifiche scelte educative: la presenza di bambini grandi con i più piccoli porta ad una maggiore sensibilizzazione dei primi nei confronti degli altri e una conseguente responsabilizzazione nonché maturazione, inoltre i secondi vengono spontaneamente stimolati verso una maggiore autonomia grazie all’osservazione e all’imitazione dei bambini più grandi.

Questa scelta permette anche di attuare, in specifici periodi dell’anno scolastico, l’attività di intersezione, di cui ci avvaliamo da molti anni. I bambini per alcuni mesi all’anno, stabiliti nel corso di ciascun anno scolastico, escono dal gruppo classe eterogeneo, per lavorare con bambini di altre sezioni della stessa età (gruppi omogenei) o di età diverse. Questo favorisce una specificità di intervento da parte di ciascun insegnante ma anche la creazione di piccoli gruppi di lavoro alternativi al gruppo classe. Per quanto riguarda i bambini, anche per loro, questa scelta metodologica, comporta notevoli vantaggi: la possibilità di socializzare con bambini diversi, di confrontarsi con diverse insegnanti, quindi avere più occasioni di crescita, attraverso diversi modelli di riferimento.

All’interno di queste due metodologie dello stare tra bambini, ogni anno il gruppo delle insegnanti elabora percorsi, laboratori ed esperienze, certe che piu’

che il tema affrontato la cosa più importante è l’idea di base: un bambino inteso come un soggetto attivo e competente, protagonista della propria storia e dei propri apprendimenti, che ha bisogno di fare in prima persona e al quale viene permesso di sperimentare. Attraverso il lavoro per gruppi classe e per età intendiamo dare spazio ai diversi processi d’apprendimento, alla ricerca e alla scoperta, più che ai prodotti.

Le condizioni sanitarie nell’anno 2020/2021 ci costringono a eliminare le intersezioni per garantire il più possibile i gruppi di bambini separati tra loro. A causa di questa

sospensione delle intersezioni vengono tolti i nomi dei gruppi ai bambini di età

omogenea. Il collegio docenti, dopo un confronto, sceglie di tenere però presenti le caratteristiche d’età dei bambini. In ogni sezione quindi saranno presenti momenti di lavoro per fasce d’età e momenti per piccoli gruppi di età eterogenea. I piccoli gruppi saranno costanti nel tempo per garantire ai bambini il contaminarsi delle zone di sviluppo prossimale.

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