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Il progetto Life PREPAIR: i primi risultati del monitoraggio della qualità dell’aria

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Academic year: 2022

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Il progetto Life PREPAIR: i primi risultati del monitoraggio della qualità dell’aria

L.Corbella

1

, *, C.Colombi

1

, E.Cuccia

1

, U.Dal Santo

1

, V.Gianelle

1

, V.Poluzzi

2

, D.Bacco

2

, A.Trentini

2

, F.Scotto

2

, S.Lasagni

2

, C.Maccone

2

, S.Ferrari

2

, A.Bruno

3

, M.Sacco

3

, F.Pitasi

3

, L.Zagolin

4

, G.Formenton

4

, A.Carollo

4

1 Agenzia Regionale Protezione Ambiente Lombardia, Milano, 20129

2 Agenzia Regionale Prevenzione, Ambiente e Energia Emilia Romagna, Bologna, 40139 3 Agenzia Regionale Protezione Ambiente Piemonte, Torino, 10135

4Agenzia Regionale Protezione Ambiente Veneto, Venezia, 30174

PM10

INTRODUZIONE OBIETTIVI

METODI

Implementare le azioni previste dai piani regionali e dagli Accordi di Bacino Padano su vasta scala, rafforzandone la sostenibilità e la durabilità dei risultati.

Il progetto PREPAIR (Po Regions Engaged to Policies of AIR), finanziato nell'ambito del programma LIFE 2014-2020, mira a realizzare azioni nel bacino padano e in Slovenia, volte a riportare la qualità dell'aria nel rispetto della normativa europea e nazionale. Il bacino del Po infatti rappresenta un’importante area di criticità per la qualità dell’aria (polveri fini, ossidi di azoto, ozono). Questa zona, densamente popolata ed intensamente industrializzata, copre il territorio delle regioni italiane del nord ed include diversi agglomerati urbani quali Milano, Bologna e Torino.

Verifica nel tempo dell’efficacia delle azioni, a partire da risorse già disponibili attraverso una rete di monitoraggio composta da cinque stazioni speciali situate nell’area delle Pianura Padana:

Quattro stazioni di fondo urbano (Milano Pascal, Torino Lingotto, Bologna Gobetti, Vicenza

Ferrovieri) e una stazione di fondo rurale, Schivenoglia (MN), integrate da una ulteriore stazione da traffico di Milano- via Senato.

Campionamento:: Dal 1° Aprile 2018 campionamenti giornalieri di PM10

• Elementi (Z>11): Al, Si, P, S, Cl, K, Ca, Ti, V, Cr, Mn, Fe, Ni, Cu, Zn, Br, Rb e Pb (XRF)

• Cationi: Na+, NH4+, K+, Mg2+, Ca2+(cromatografia ionica)

• Anioni: Cl-, NO2- , Br-, NO3-, PO43-, SO42-(cromatografia ionica)

• Zuccheri: Levoglucosano (cromatografia ionica)

• Composti carboniosi: OC, EC (TOR/TOT) Composizione chimica giornaliera:

RISULTATI

CONCLUSIONI

Gli andamenti delle concentrazioni di PM10 e della componente di origine secondaria risultano coerenti nei vari siti considerati, mentre si evidenziano differenze per quanto

riguarda alcune sorgenti primarie locali.

RISULTATI

Campagna intensiva a Torre de’ Picenardi (CR), comune nel centro della pianura Padana per raccogliere ulteriori dati

utili per la valutazione dell’inquinamento del fondo del bacino padano: concentrazioni numeriche delle particelle,

Black Carbon. (20 giugno al 1° agosto 2019 - 15 novembre 2019 al 31 dicembre 2019)

È stata determinata la distribuzione dimensionale numerica e di massa del PM10

Sarà quindi possibile valutare se le azioni di

miglioramento della qualità dell’aria avranno effetto anche sulla dimensione delle particelle aerodisperese.

I costituenti principali del PM10 sono risultati essere la frazione carboniosa organica, superiore al 20% in tutti i siti, e il nitrato d’ammonio, che va da valori del 17% a Vicenza fino al 28% di Schivenoglia. La terza componente in termini percentuali è la materia crostale, mediamente il 10%. Il solfato di ammonio rappresenta circa il 7-10% del PM10. Con il variare della stagione, le principali differenze si osservano soprattutto sul nitrato d’ammonio, la cui percentuale del periodo invernale, mediamente intorno al 30% nei cinque siti, scende al circa 9% nel periodo estivo.

La concentrazione di PM10 è ancora in fase di validazione..

*

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