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Democrazia e Diritti Sociali, 1/2020

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Democrazia e Diritti Sociali, 1/2020

Democrazia e Diritti Sociali

(e-ISSN 2610-9166) 171

V. P

OSSENTI

, Ritorno all’essere. Addio alla metafisica moderna , Roma, Armando, 2019, 440 pp.

Vittorio Possenti chiude, con questo libro, la Trilogia iniziata nel 2004 con Terza Naviga- zione. Nichilismo e Metafisica e proseguita nel 2016 con Il realismo e la fine della filosofia mo- derna . In questo libro l’Autore sostiene la conclusione della filosofia moderna nel suo ciclo da Cartesio a Gentile e la ripresa storica e teoretica della filosofia dell’essere nel suo cammino mo- derno e postmoderno. In breve la filosofia moderna a differenza della filosofia dell’essere non ha più capacità di futuro e non può essere “ripresa”, rilanciata e continuata. È, infatti, giunto il mo- mento di un Ritorno all’Essere . Significa riscoprire quel pensiero europeo che durante la moder- nità è svanito. Non si tratta di guardare indietro in modo nostalgico, ma di riscoprire quella che è l’essenza primaria dell’essere o meglio le intuizioni primarie dell’essere come aveva già fatto Tommaso d’Aquino. La filosofia moderna è stata influenzata dalla domanda di Leibniz «perché c’è l’essere piuttosto del niente?». Ciò ha comportato un’errata prospettiva come se il nulla appar- tenesse alla realtà. Invece il pensiero dell’essere, da Aristotele a San Tommaso, parte dall’ente e dalla molteplicità delle sue forme. Quando l’Autore parla dell’essere intende chiaramente riferirsi alla realtà. Secondo l’Autore, infatti, «è realistica ogni filosofia che considera l’essere/il reale la cau- sa e il contenuto del conoscere». La modernità ha comportato un taglio netto e profondo con l’essere e per di più hegelismo, marxismo e positivismo sono investiti da una crisi irreversibile. Ec- co perché l’Autore adotta la prospettiva di Aristotele e San Tommaso.

Altro tema intrapreso dall’Autore è quello della Creazione, che deve essere rimesso al centro

della discussione per evitare una sua eclissi e quindi per aprire il campo all’antropocentrismo. Nel-

la filosofia moderna questo tema, sostiene l’Autore, o è dato come presupposto o è del tutto assen-

te. Dovrebbe invece trovarsi al centro della metafisica perché consentirebbe di capire come le teo-

rie scientifiche abbiano poco a che vedere con la creazione. Riprendere, quindi, oggi la metafisica

significa andare oltre l’attuale chiusura nella finitezza da cui notevole parte della filosofia non si è

ancora liberata. Quindi, si rende necessaria una svolta esistenziale della metafisica dell’essere. Pro-

seguendo, l’Autore tratta dell’avvento del nichilismo europeo che ha preso le mosse proprio dal

rifiuto della metafisica. Questo nichilismo ha voluto liberare l’Europa dalla metafisica. Ed allora il

compito essenziale della filosofia dell’essere è proprio quello di superare il nichilismo per ritornare

alla metafisica.

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Recensioni

Democrazia e Diritti Sociali

(e-ISSN 2610-9166) 172

Possenti ritrova, pertanto, nell’identità tra la filosofia dell’essere e la filosofia del soggetto personale il punto di svolta per far ripartire la metafisica, scorgendo nel pensiero di Jacques Mari- tain l’apertura di un ciclo postmoderno. Secondo Maritain, infatti, il pensiero moderno si è spin- to verso l’oblio dell’essere. Il filosofo, invece, deve sempre e nuovamente fuggire dall’oblio dell’essere e liberarsi dal sistema che intende racchiudere in sé la totalità. Sicuramente è in atto un ritorno al realismo in varie scuole filosofiche attuali. Il realismo stesso è connesso alla filosofia dell’essere e sono, infatti, parimenti una filosofia dello spirito e della soggettività. Afferma l’Autore: «I discepoli della filosofia dell’essere, attestati su un realismo nativo in cui si sentono a casa propria, non possono che rallegrarsi di questo movimento, mentre ricordano con una punta di civetteria che nel loro caso non si tratta di ritornare al realismo dal momento che non l’hanno mai abbandonato. Vedono perciò con simpatia i pensatori e le scuole che si muovono in tale am- bito, nell’attesa di un intenso dialogo». La filosofia dell’essere ha alle spalle una tradizione talmen- te solida che porta in sé molte virtualità ancora inespresse e resiste ad ogni obiettivazione. Egli, quindi, per concludere suggerisce di ripercorrere il cammino ormai dimenticato in direzione dell’essere attraverso una nuova metodologia filosofica, il realismo, capace di schiudere un nuovo orizzonte di senso e di speranza in quanto «né la filosofia né la metafisica si possono mettere da parte come un giornale ormai sgualcito e invecchiato. La metafisica detta “passata” ritorna in mil- le forme ed è meglio esserne consapevoli».

L

ETIZIA

S

CHIETROMA

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