• Non ci sono risultati.

L’economia circolare, un modello di produzione industriale

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "L’economia circolare, un modello di produzione industriale "

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

r e s o c o n t o s t a m p a

Ufficio Stampa 080-2174236

chicca.maralfa@ba.camcom.it

L’economia circolare, un modello di produzione industriale

Se ne è parlato in un convegno alla Campionaria generale internazionale di Bari dal titolo Per un design della sostenibilità fra etica ed economia circolare, organizzato da Unioncamere Puglia, partner della rete EEN (Enterprise Europe Network) in collaborazione con le Camere di Commercio di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, dell'Albo Nazionale Gestori Ambientali –Sezione Puglia e di Ecocerved.

Un risparmio di 600 miliardi l'anno per le aziende, 140mila nuovi posti di lavoro, effetti sul Pil fra l'1 e il 7% entro il 2030.

Sono i benefici dell'economia circolare, e cioè dell'insieme dei progetti economici che puntano su un aumento dell'efficacia nell'utilizzazione delle risorse e sulla diminuzione dell'impatto ambientale.

Un modello al quale dovrebbero ispirarsi tutte le aziende e soprattutto quelle che beneficiano dei sostegni pubblici regionali. Dal 2030, infatti, solo i modelli economici giudicati esemplari sul piano sociale e ambientale potranno beneficiarne ancora.

Si tratta di un ripensamento complessivo e radicale, di una rivoluzione rispetto al modello produttivo classico orientato alla massimizzazione del profitto e alla riduzione dei costi.

Se ne è parlato in un convegno alla Campionaria generale internazionale di Bari dal titolo Per un design della sostenibilità fra etica ed economia circolare, organizzato da Unioncamere Puglia, partner della rete EEN (Enterprise Europe Network) - la più grande rete Europea di servizi per aiutare le piccole e medie imprese a migliorare la loro competitività, sviluppare il loro potenziale d’innovazione e confrontarsi in una dimensione internazionale - in collaborazione con le Camere di Commercio di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, dell'Albo Nazionale Gestori Ambientali –Sezione Puglia e di Ecocerved.

Tra i relatori Luigi Triggiani, segretario generale Unioncamere Puglia, Pierluigi Altomare, direttore Albo nazionale Gestori ambientali e dirigente del ministero dell'Ambiente, Marco Cappellini, presidente di Matrec, Natale Mariella, presidente della Sezione Puglia dell'Albo nazionale Gestori ambientali e Mina Lacarbonara - Direzione scientifica Arpa Puglia.

«La Sezione Puglia dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali – spiega Natale Mariella – conta più di 7mila imprese iscritte, autorizzate a poter operare nei settori del trasporto rifiuti, dell’intermediazione e commercio dei rifiuti e delle bonifiche.

L’Albo si troverà sempre più a dover affrontare temi relativi all’economia circolare come i “sottoprodotti”, l’ “end of waste”, il riutilizzo di “materie prime seconde”, ecc.

al centro del recepimento del pacchetto di direttive europee sull’economia circolare che il nostro Paese obbligatoriamente dovrà formalizzare nei prossimi due anni. E siamo già impegnati, come questo incontro testimonia, ad affrontare il passaggio da

(2)

r e s o c o n t o s t a m p a

Ufficio Stampa 080-2174236

chicca.maralfa@ba.camcom.it

un’economia lineare ad un’economia circolare con una serie di iniziative concrete di formazione e sensibilizzazione».

Non solo rifiuti, però. «L’economia circolare – sostiene Marco Cappellini – è un modello di produzione industriale. E' un mondo che offre tantissime opportunità se potesse contare una normativa più favorevole».

Negli ultimi anni ci sono state difatti alcune novità legislative, che hanno creato problemi agli attori protagonisti del cambiamento del modello economico.

«Per superare l'impasse - auspica Luigi Triggiani – è necessario creare un tavolo operativo con Ecocerved, con l’Albo nazionale gestori ambientali e con le aziende per l’innovazione dei prodotti che utilizzano materie prime e seconde. Problemi legislativi frenano le aziende e alcune potrebbero fermarsi in un colpo solo. Eppure è un nodello economico che ha tanto da offrire anche in termini di creatività e design, come il padiglione HandMade in questa Campionaria dimostra. Tante idee, tante novità».

Diciassette decreti sono difatti in fase istruttoria e di procedimento amministrativo, ma rassicurazioni giungono anche da Altomare.

«Ci troviamo davanti a una situazione legislativa sicuramente complessa – afferma il dirigente del Ministero dell'Ambiente –, ma non dobbiamo essere troppo preoccupati per il futuro. Il dialogo, la collaborazione tra enti, istituzioni e aziende sarà uno snodo, un punto di incontro fondamentale. Se riusciamo a capire le strategie e dove dobbiamo arrivare, la norma verrà dietro a questo nucleo forte di attrazione delle esigenze».

per l'ufficio stampa Unioncamere Puglia Chicca Maralfa 080.2174236 19.09.2019

Riferimenti

Documenti correlati

Ieri all’ Unitus di Civitavecchia si è tenuto il convegno Economia circolare: le professioni del futuro tra strategie innovazione e sviluppo sostenibile

Il presente testo affronta lo sviluppo di una metodologia LCA per il calcolo e la valutazione della componente di Embodied Energy iniziale e periodica degli edifici, sintesi

Nel dettaglio, il Gruppo Iren è stato premiato per il numero e l'importanza dei progetti innova- tivi avviati negli ultimi anni e per la capacità di cooperare con altri

I rifiuti di plastica una volta rappresentavano un business redditizio per la Cina perché potevano essere usati per produrre e rivendere manufatti di plastica riciclata; l’aumento

Interventi di defiscalizzazione per gli interventi a sostegno di tutte le fasi della catena del valore, per promuovere e indirizzare la transizione delle imprese

aSSeSSore aLLo SviLuppo economico DeLLa regione LombarDia. TRA INDUSTRIA 4.0 ED

[r]

Aria, acqua e terreni più puliti Cibo più salutare. Meno pesticidi e fertilizzanti chimici Prodotti