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Il futuro dei treni notturni in Europa

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Academic year: 2022

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1 Marzo 2022 -

Il futuro dei treni notturni in Europa

PARIGI – Il fascino dei treni notturni ritorna a interessare l’Europa.

Di questo si è parlato nel convegno organizzato dal Ministero dei trasporti francese, a cui ha partecipato la presidente di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs), Anna Masutti che ha evidenziato l’impegno di Rfi per lo sviluppo in Italia del settore a lunga percorrenza.

Le strategie messe in campo per il potenziamento della rete ferroviaria, interessano sia le percorrenze notturne che quelle giornaliere grazie anche al supporto dei fondi del Pnrr e della Next Generation Europe, che

permetteranno di traguardare gli obiettivi di shift modale, ripresa, rilancio e sviluppo del Paese, transizione digitale e green. Sempre con una grande

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attenzione alla sostenibilità sociale, ambientale ed economica.

“Sul segmento dei treni a lunga percorrenza assistiamo a un ritorno di interesse verso i treni notturni, che dopo un certo declino per lo sviluppo del trasporto aereo low cost e dei servizi alta velocità, sta vivendo una rinascita e catalizzando l’attenzione dei cittadini delle istituzioni e anche dell’industria manifatturiera” ha detto la presidente di Rfi.

Sul tema, ha spiegato, c’è una cooperazione fra gli stati europei e Rfi partecipa ai tavoli del Prime, un gruppo di lavoro composto dai Gestori dell’infrastruttura europei che, in collaborazione con la Commissione europea, sta portando avanti uno studio per individuare e promuovere le strategie di rilancio del segmento notte.

“Emerge sempre con più evidenza -ha detto ancora- che sulle rotte di più corto raggio il treno è il mezzo più sostenibile e temporalmente conveniente, considerando accessibilità, tempi accessori, comfort ed esperienza di

viaggio. Un servizio, quello dei treni notte, che sembra trovare forte

gradimento soprattutto fra i giovani e la parte di popolazione più sensibile ai temi ambientali”.

Si è parlato anche della possibilità di integrazione aereo-treno che può essere visto in termini di cooperazione tra i vettori e integrazione modale.

“Lo shift modale da aereo a treno sul corto raggio può consentire di liberare slot orari in favore di voli di lungo raggio, con una migliore produttività per gli aeroporti e per i vettori aerei. Inoltre, il potenziamento del trasporto ferroviario in connessione con gli aeroporti può migliorarne l’accessibilità per gli spostamenti di lungo raggio in maniera efficiente e ambientalmente sostenibile. La sfida, in definitiva, è quella di ricercare gli ambiti di convenienza dei vettori e gli spazi di possibile cooperazione con precisi interventi regolatori a supporto. Queste azioni potranno

contribuire a favorire ulteriormente lo sviluppo dei servizi dei treni notte in tutta Europa”, ha concluso la Masutti.

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Per la fine dell’emergenza siamo al countdown

FIRENZE – “Voglio annunciare che è intenzione del Governo non prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 Marzo. Da allora, non sarà più in vigore il sistema delle zone colorate”.

Era la frase che aspettavamo di sentire da quasi due anni, e che ieri il presidente del Consiglio Mario Draghi ha pronunciato a Firenze, durante l’incontro con le autorità e gli stakeholders locali al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

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“La situazione epidemiologica è in forte miglioramento -ha spiegato- grazie al successo della campagna vaccinale, e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese.

Le scuole resteranno sempre aperte per tutti: saranno infatti eliminate le quarantene da contatto. Cesserà ovunque l’obbligo delle mascherine

all’aperto, e quello delle mascherine FFP2 in classe.

Metteremo gradualmente fine all’obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, a partire dalle attività all’aperto, tra cui fiere, sport, feste e spettacoli. Continueremo a monitorare con attenzione la situazione

pandemica, pronti a intervenire in caso di recrudescenze. Ma il nostro obiettivo è quello di riaprire del tutto e al più presto”.

Rispetto al percorso per uscire dalla crisi ha detto che la crescita di lungo periodo del Paese dipende “dalla nostra capacità di attuare oggi le giuste riforme e gli investimenti necessari. Il Governo è consapevole del fatto che la solidità della ripresa dipende prima di tutto dalla capacità di superare le emergenze del momento.

Oggi -ha proseguito- la principale preoccupazione è l’aumento del prezzo dell’energia. Il Governo è intervenuto più volte per aiutare imprese e famiglie – soprattutto le più povere – e per trovare soluzioni strutturali perché questo problema non si riproponga in futuro. La settimana scorsa abbiamo stanziato quasi 6 miliardi di euro, che si aggiungono agli oltre 10 che abbiamo già impiegato a partire dallo scorso anno. Incrementiamo la produzione nazionale di energia rinnovabile e di gas, che potrà essere venduto a prezzi più contenuti di quello importato”.

E stamani, dopo la notizia dell‘invasione russa su più fronti del territorio ucraino ha dichiarato: “Il Governo italiano condanna l’attacco della Russia all’Ucraina. È ingiustificato e ingiustificabile. L’Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della NATO per rispondere immediatamente, con unità e determinazione”.

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“Italia Geniale”: la mostra dei brevetti italiani

ROMA – È stata inaugurata a Palazzo Piacentini “Italia Geniale. Design

enables, bellezza, originalità, creatività del design industriale apprezzato universalmente”, la mostra che con 66 oggetti ripercorre da vicino la storia dei brevetti e dei disegni industriali depositati presso l’UIBM del Ministero dello sviluppo economico.

“È con particolare orgoglio che taglio questo nastro perché tra questi oggetti, molti dei quali fanno parte della nostra quotidianità, si

concretizza la creatività italiana con l’industria che si fa arte”, ha detto il ministro Giancarlo Giorgetti tagliando il nastro insieme al presidente

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Mario Draghi.

“In una parola -ha proseguito- è il Made in Italy che ci ha fatto conoscere ed apprezzare nel mondo. Il design, lo sforzo creativo del genio applicato alla tecnica, è al tempo stesso un modello e un volano per la nostra crescita economica, perché contiene la capacità unica di coniugare bellezza e

funzionalità, producendo oggetti straordinari, così generando lavoro e ricchezza”.

L’esposizione, è il primo degli eventi del 2022 per celebrare i 90 anni della sede del Dicastero e, già allestita al Padiglione Italia a “Expo 2020 Dubai”, è stata promossa in collaborazione con il Ministero degli affari esteri, il Commissariato generale per Expo 2020 Dubai, ADI (Associazione per il disegno industriale), Unioncamere e Italian trade agency.

“Sono esposti -ha sottolineato Giorgetti- oggetti del Novecento che spaziano dall’ambito della moda, all’arredamento, all’illuminazione per arrivare al settore aeronautico fino alle tecnologie più emergenti. Siamo di fronte a un vero e proprio manifesto dettagliato del nostro design industriale , un viaggio nel Novecento attraverso alcuni dei nostri prodotti più creativi che mostrano come innovazione, ricerca e tecnica sono al servizio della

quotidianità”.

Tra gli oggetti esposti: Isetta, prima city car degli anni ’50 ideata dal genio italiano, la macchina da scrivere Valentine dell’Olivetti, la

bottiglietta del Campari Soda, la Moka Bialetti, la macchina da cucire Mirella della Necchi, la poltrona Frau Vanity Fair, il bollitore Conico Alessi, il televisore portatile Algol della Brionvega, l’abat jour Atollo, l’impianto frenante Brembo utilizzato dalla Ferrari, la poltrona Sacco, le giacche termosensibili Stone Island, la cucitrice a punti metallici Zenith, la lampada Tolomeo, la Vespa elettrica Piaggio.

La mostra sarà aperta al pubblico in via Veneto, a Roma, fino al 13 Marzo il venerdì 17-20, sabato e domenica 10-21.

La prenotazione è obbligatoria via mail polo.culturale@mise.gov.it o chiamando il numero 0647051.

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Navette a guida autonoma sulle strade di Torino

ROMA – È la prima volta che in Italia viene autorizzata la sperimentazione di una flotta di navette a guida autonoma su strada.

Succederà a Torino grazie al programma “Sperimentazione Italia”, la sandbox normativa che consente a startup, imprese, università e centri di ricerca di sperimentare progetti innovativi attraverso una deroga temporanea alle norme vigenti.

Il programma prevede che in caso di sperimentazioni di successo, grazie ai

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dati raccolti, potrà essere proposta una modifica normativa per consentire alle innovazioni di diventare replicabili su tutto il territorio nazionale.

L’autorizzazione alla sperimentazione, risultato della collaborazione tra il Dipartimento per la trasformazione digitale, il Ministero dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, è stata ottenuta dal Gruppo Torinese Trasporti (GTT) e avviene all’interno del progetto SHOW, finanziato dal programma europeo Horizon2020, che mira a

supportare la transizione verso un trasporto urbano a guida autonoma efficace e sostenibile.

La prima fase di sperimentazione, la cosiddetta “pre-demo” tra Marzo e

Aprile, sarà senza passeggeri a bordo di shuttle autonomi, fase fondamentale per testare il veicolo nel traffico reale, e si affiancherà a attività di formazione per gli operatori di bordo.

La seconda, prevista a partire da Maggio, darà il via alla vera e propria sperimentazione, di cui potranno beneficiare i cittadini del Comune di Torino per un periodo di 5 mesi.

Su un percorso di circa 5 chilometri nella zona dei presidi ospedalieri della Città della Salute e della Scienza, viaggeranno due navette a guida autonoma, i cittadini potranno prenotare il servizio di trasporto gratuito tramite un’apposita app.

“Sperimentare tecnologie innovative nel settore della mobilità pone le basi per favorire lo sviluppo sostenibile nei centri urbani e quindi migliorare la qualità della vita delle persone e le attività delle imprese” commenta il ministro Giovannini.

“Le innovazioni, specie se radicali, incontrano spesso limiti regolatori che non ne consentono neanche la sperimentazione. Ma un’innovazione che porta benefici all’intera società deve poter essere sperimentata e, se funziona, essere resa scalabile rapidamente. Ecco perché abbiamo introdotto in Italia le sandbox” spiega il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Colao.

Innovare e sperimentare soluzioni che prevedono l’applicazione di nuove tecnologie è la premessa migliore per favorire la competitività del sistema

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produttivo, è quanto pensa il ministro Giorgetti.

“Per questo motivo guardiamo con particolare attenzione anche a quei progetti come “Sperimentazione Italia” che puntano a introdurre nuove soluzioni di mobilità sostenibile nel trasporto cittadino, avendo però sempre ben presente che il cambiamento più importante oggi è guidare il processo di sviluppo tecnologico mantenendo al centro la conoscenza e l’essere umano”.

1,2 miliardi di euro all’Ucraina

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BRUXELLES – Come previsto, nella giornata di ieri il Parlamento europeo ha votato e approvato il prestito da 1,2 miliardi di euro all’Ucraina per coprire il deficit di finanziamento esterno causato dalla crisi.

Se alcune condizioni saranno soddisfatte, si procederà all’erogazione della prima tranche per fornire a Kyiv un’assistenza macro-finanziaria, ovvero una risorsa di emergenza per i paesi vicini all’Ue che hanno difficoltà a pagare i loro conti.

Il Paese dovrà dimostrare di aver compiuto progressi nell’attuazione del programma macroeconomico stabilito dal Fondo Monetario Internazionale e di aver rispettato “meccanismi democratici effettivi, compreso un sistema

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parlamentare multipartitico, e dello Stato di diritto, nonché alla garanzia del rispetto dei diritti umani”.

L’accesso dell’Ucraina a capitali stranieri si è ristretto fortemente a causa della minaccia militare della Russia e del peggioramento della situazione economica in seguito alla pandemia del COVID-19.

Crisi Ucraina: Parlamento europeo

conferma sostegno

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1 Marzo 2022 -

BRUXELLES – Il Parlamento europeo in Aula con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il capo della politica estera dell’Ue, Josep Borrell, ha

discusso degli ultimi sviluppi della situazione tra Russia e Ucraina.

“Il Parlamento -ha detto la presidente del Parlamento Roberta Metsola– ha

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ripetutamente espresso solidarietà al popolo ucraino, che continua ad

affrontare l’incertezza e le minacce di aggressione militare russa. Quello a cui stiamo assistendo è anche una minaccia alla pace in Europa”.

Durante la giornata di oggi sarà votata in merito una proposta per approvare 1,2 miliardi di euro in assistenza finanziaria all’Ucraina.

L’Ue sta ormai da tempo lavorando con i partner e alleati internazionali per allentare le tensioni, in primo luogo attraverso la diplomazia, ma anche con la preparazione di sanzioni dure contro la Russia in caso di persistenza dell’aggressione militare contro l’Ucraina. Ha poi annunciato un’iniziativa, nel contesto dello stretto coordinamento Ue-Ucraina, su una conferenza dei donatori per offrire ulteriore sostegno all’economia ucraina.

“L’idea delle sfere d’influenza non appartiene al XXI secolo” è il commento della von der Leyen che, riferendosi agli ultimi segnali provenienti dal Cremlino, ha aggiunto che la diplomazia non ha ancora detto la sua ultima parola, ma che ora devono seguire i fatti, sottolineando come la NATO non abbia ancora osservato una riduzione delle truppe russe intorno all’Ucraina.

Sulla “minaccia energetica” ci sono state rassicurazioni dalla stessa presidente: l’Ue sta infatti rafforzando altre fonti di energia che permetteranno di superare senza problemi l’inverno.

Comunque sia, molti dei deputati hanno sottolineato come le attuali tensioni siano un campanello d’allarme per l’Unione europea, che deve sviluppare ulteriormente la sua capacità di gestire la pressione e garantire una

risposta forte alle minacce esterne, pur mantenendo la pace e la democrazia come valori fondamentali e scopo essenziale.

I deputati hanno anche sottolineato che i motivi dell’aggressività della Russia non sono da ricondurre all’espansione della NATO, ma piuttosto

all’attrattiva dei valori delle società democratiche, aspetto che spaventa il presidente russo Vladimir Putin e il Cremlino.

Diverse le voci infine che hanno criticato l’ambiguità della risposta alla Russia dell’Unione europea, altri hanno invece sottolineato che, per

respingere l’aggressione, l’Europa debba passare ai fatti.

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1 Marzo 2022 -

La “nuova” patente nautica

ROMA – Novità per chi intende conseguire la patente nautica: con la firma del direttore generale del Trasporto marittimo del Mims, Teresa Di Matteo, viene istituito l’elenco unico nazionale dei quiz di teoria e degli esercizi di carteggio del nuovo esame per la patente nautica.

L’entrata in vigore avverrà 90 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, fino a quel momento restano in vigore le norme attuali.

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1 Marzo 2022 -

Con la firma si dà concretezza al decreto del ministro Enrico Giovannini del 10 Agosto 2021, con il quale si modificava in modo importante il programma dell’esame.

Ad accogliere con soddisfazione la notizia Confindustria Nautica, Confarca e Unasca che plaudono al nuovo set di quiz ed esercizi, alla cui realizzazione hanno potuto collaborare grazie al tavolo di confronto istituito dallo stesso direttore Di Matteo.

“L’esame -è il commento di Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica- era basato su un approccio nozionistico e mnemonico, lontano dalla reale navigazione da diporto, e aveva prodotto la costante decrescita del rilascio di nuove patenti nautiche, letteralmente dimezzate dal 1998 al 2019”.

Secondo le scuole nautiche le novità introdotte avvicineranno al mare e alla nautica nuovi diportisti formandoli con maggiore consapevolezza e attenzione alla sicurezza.

Con i nuovi quiz si chiedono conoscenze moderne, meno incentrate sulle

conoscenze teoriche e più sulla navigazione pratica, effettuata su scafi con motorizzazioni e attrezzature veliche attuali. L’emblema della riforma è ben rappresentato dalla scomparsa dall’esame delle domande sulle singole parti che compongono la tradizionale ancora Ammiragliato, sostituite da quesiti sull’utilizzo pratico delle ancore moderne, sulle loro caratteristiche rispetto ai fondali e sulle manovre di ancoraggio.

Escono dalla prova di teoria anche la nomenclatura delle singole componenti degli scafi in legno, i segnali per la comunicazione “fra navi” a mezzo di bandiere, i quesiti su metacentro, baricentro, spostamento del “carico” e gli elementi di fisica navale e della struttura dei mercantili.

Si trasformano in domande sull’uso pratico della barca quelle relative

all’effetto provocato dall’elica e dal timone, quelle sulle parti dei motori limitate al funzionamento generale e alle piccole avarie che realisticamente possono prevedere un intervento non specialistico, oltre a tenere conto delle novità tecnologiche.

Rimane la parte su “meteorologia e maree” ma incentrata su elementi

effettivamente utilizzabili dal diportista durante la navigazione, lasciando da parte la fisica dell’atmosfera.

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Vengono introdotte infine domande con immagini su ormeggio e disormeggio e su come affrontare le onde in navigazione a motore con cattivo tempo, oltre a una sezione sulle manovre, dotazioni di sicurezza non obbligatorie e tutela dell’ambiente.

Iscrizioni aperte al 62° Salone

Nautico

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GENOVA – Sono ufficialmente aperte le iscrizioni al 62° Salone Nautico Internazionale, organizzato da Confindustria Nautica, in programma a Genova dal 22 al 27 Settembre prossimi.

L’evento guarda sempre di più al futuro e prepara la sua 62esima edizione nel

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segno della continuità, capitalizzando il grande lavoro svolto dagli

organizzatori negli anni. Le due edizioni consecutive organizzate nel 2020 e poi nel 2021 hanno confermato il Salone Nautico Internazionale di Genova come momento irrinunciabile per tutto il settore della nautica da diporto, grazie a una puntuale ed efficace gestione in presenza e in sicurezza dell’evento, con la partecipazione qualificata di espositori internazionali e di un pubblico numeroso, competente e orientato all’acquisto.

Per Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica e de I Saloni Nautici: “L’edizione 2021 del Salone Nautico Internazionale di Genova ha confermato una volta di più la manifestazione quale “punto fermo della nautica”, un modello di evento all’avanguardia, efficace e concreto, che ha dato prova di forza e resilienza. Un simbolo del Paese che reagisce, innova, investe e riparte. Quest’anno vogliamo capitalizzare il grande lavoro svolto negli ultimi due anni nell’individuazione e messa a punto di strumenti e soluzioni organizzative, tecnologiche, di layout e di gestione, controllo e verifica, in ottica di sicurezza ed efficienza, realizzando ancora una volta un evento concreto ed efficace, per continuare a rispondere alle esigenze del mercato e consentire l’incontro reale tra domanda e offerta e lo sviluppo del business.”

Il Salone Nautico strumento strategico prioritario per la nautica da diporto Il Salone Nautico è il punto di riferimento consolidato dell’eccellenza di settore del Made in Italy, che mette al centro la qualità e il saper fare di un comparto fiore all’occhiello del nostro Paese. È lo strumento strategico prioritario per tutto il settore della nautica da diporto, che garantisce la presenza qualificata di espositori, addetti ai lavori e stampa internazionali grazie anche al supporto di ICE Agenzia.

Dal 2023 l’evento potrà, inoltre, usufruire di uno spazio espositivo completamente rinnovato e funzionale: il progetto di riqualificazione del Waterfront di Levante di Genova, firmato dall’architetto Renzo Piano, conferirà all’area un nuovo layout, funzionale e scenografico, interamente dedicato al Salone Nautico nel periodo dell’evento, e offrirà ulteriore impulso e forza alla manifestazione, a conferma della sua centralità in Europa e nel Mediterraneo.

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Infrastrutture: rischi e opportunità della crisi climatica

ROMA – I due rapporti elaborati dalle Commissioni di studio istituite ad aprile 2021 dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, presentati oggi, esaminano le politiche per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici sulla mobilità e le infrastrutture, così da aumentarne la resilienza e la sostenibilità, utilizzando anche strumenti finanziari innovativi per coinvolgere i capitali privati nella transizione ecologica e la decarbonizzazione del settore dei trasporti.

I due documenti, “Cambiamenti climatici, infrastrutture e mobilità” e

“Investire in infrastrutture: strumenti finanziari e sostenibilità” hanno

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1 Marzo 2022 -

coinvolto esperti nazionali e internazionali, elaborando proposte innovative e contribuendo alla definizione della nuova strategia per le infrastrutture e la mobilità sostenibili in linea con il Green Deal europeo e gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu.

Per Giovannini non è più rinviabile il cambio di paradigma verso uno sviluppo sostenibile, “così come un forte investimento per rendere resilienti al

cambiamento climatico le infrastrutture e i sistemi di mobilità del nostro Paese”.

Nei due rapporti vengono mostrati i rischi che corre l’Italia a causa della crisi climatica, ma anche le opportunità esistenti per operare, insieme al settore privato, scelte in grado di mitigarne gli effetti sui sistemi ferroviari, idrici, stradali, portuali, urbani da cui dipende il nostro sistema socioeconomico, adattandoli alle nuove condizioni climatiche e beneficiando delle nuove tecnologie.

“Grazie al lavoro svolto dalle due Commissioni disponiamo finalmente di analisi approfondite, basate su evidenze scientifiche, e proposte per cambiare il modo di disegnare e realizzare le infrastrutture e la mobilità del futuro, utilizzando innovativi modelli di partenariato pubblico-privato in grado di orientare a tali finalità la crescente attenzione degli

investitori nazionali e internazionali ai temi legati alla sostenibilità”.

Nel primo documento si illustrano gli impatti attuali e futuri della crisi climatica sulle infrastrutture e i sistemi di trasporto nazionali e locali, fornendo indicazioni precise sulle strategie da adottare per ridurre i rischi, mitigare l’effetto delle attività economiche sulle emissioni di gas climalteranti, adattare il sistema infrastrutturale alle nuove condizioni climatiche, con un approfondito dettaglio territoriale.

Le misure di mitigazione e adattamento proposte dalla Commissione guidata dal prof. Carraro sono basate su innovazioni di tipo strutturale e tecnologico (ad esempio, in tema di gestione dei sistemi di drenaggio, di copertura stradale con asfalto drenante, ecc.), sui benefici forniti da una maggiore cura degli ecosistemi (ad esempio, riqualificazione idro-morfologica degli alvei fluviali, potenziamento del verde per la riduzione del calore in ambito urbano, ecc.), o su investimenti nella conoscenza, attraverso la raccolta e l’elaborazione di dati, modelli e previsioni per valutare i rischi e

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migliorare le politiche.

Quanto alle infrastrutture per la logistica, il rapporto suggerisce lo sviluppo di sistemi di distribuzione resilienti agli imprevisti legati alla crisi climatica puntando sulla sicurezza dell’approvvigionamento piuttosto che sulla tempestività.

“Nel corso dell’ultimo anno -aggiunge il Ministro- il Ministero ha già intrapreso numerose azioni in questa direzione, coerentemente con il cambio di nome. Le scelte poste alla base del Piano Nazionale di Ripresa e

Resilienza (Pnrr), le nuove risorse della Legge di Bilancio destinate alla transizione alla mobilità sostenibile (2 miliardi di euro), allo sviluppo delle metropolitane e al trasporto rapido di massa (4,7 miliardi), alla

manutenzione di strade, ponti e viadotti (4,8 miliardi), la co-programmazione con le Regioni del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-27, sono segnali evidenti del cambiamento operato. Ma tutto ciò non basta: abbiamo bisogno di stimolare investimenti nella stessa direzione da parte del settore privato e per questo dobbiamo creare nuove forme di partnership pubblico-privato e spingere le imprese ad adottare nuovi criteri di valutazione dei loro investimenti, che tengano conto degli impatti ambientali e sociali”.

Nell’altro rapporto vengono illustrate le proposte per il coinvolgimento dei capitali privati nella realizzazione, manutenzione e gestione di opere

pubbliche e in interventi che mirino alla sostenibilità ambientale e sociale oltre che economica, individuando nel partenariato pubblico-privato un

importante modello di finanziamento. In particolare, la Commissione guidata dal prof. Pammolli individua strumenti finanziari e modelli di investimento in grado di stimolare iniziative capaci di generare un ritorno economico e, allo stesso tempo, contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese e

all’inclusione sociale.

Il rapporto segnala anche le opportunità per combinare le risorse del Pnrr con altre misure di finanza pubblica e con il risparmio privato, aumentando la leva finanziaria del Piano e allo stesso tempo attenuare l’impatto sulle banche di esposizioni crescenti. Inoltre, per rendere più veloce ed

efficiente il ciclo di spesa, la Commissione propone interventi nell’ambito delle garanzie, dello smobilizzo dei crediti e nel coinvolgimento degli investitori istituzionali.

Infine, per coordinare gli investimenti anche in vista di una loro forte

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ripresa nella fase post-Covid, il rapporto propone la costituzione di una

‘Cabina di Consegna’ insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze e a Cassa Depositi e Prestiti. Questa dovrebbe valutare gli investimenti

infrastrutturali, progettare gli strumenti finanziari più idonei per la loro realizzazione e svolgere attività di supporto alle stazioni appaltanti nella fase istruttoria, preparatoria e di attuazione dei progetti, oltre che per il loro monitoraggio.

I vantaggi sarebbero, tra gli altri la riduzione della duplicazione di procedure amministrative e legali; il monitoraggio della trasmissione degli investimenti pubblici e privati sui territori; l’elaborazione di schemi di bondistica e di garanzie in linea con le necessità dei singoli progetti; la predisposizione di attività di formazione per gli amministratori locali.

Interventi stradali per le Olimpiadi

invernali 2026

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ROMA – Proseguono gli interventi in vista delle Olimpiadi invernali Milano- Cortina 2026.

Il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto tra il Mims, la Regione Lombardia, il Comune di Milano e la società concessionaria

“Serravalle” sugli interventi da realizzare per migliorare la connessione tra la tangenziale est di Milano e il futuro “Pala Italia”.

Una questione complessa seguita da vicino dal viceministro Alessandro Morelli, delegato alle infrastrutture connesse alle Olimpiadi invernali.

L’accordo sarà ora formalizzato con un protocollo d’intesa, ai sensi del quale la concessionaria “Serravalle” si impegnerà a realizzare i lavori di ampliamento dello svincolo entro il 31 Dicembre 2025, cioè prima

dell’appuntamento sportivo internazionale.

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