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Seminari Gruppi 4-5 persone Durata seminario 40 minuti

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Academic year: 2021

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(1)

Seminari

Gruppi 4-5 persone

Durata seminario 40 minuti

Argomenti

1. Formazione e modellamento del tubo neurale 2. Sviluppo dell'encefalo

3. La cresta neurale

4. La specificità assonale

5. I placodi ectodermici cefalici

6. Epidermide e origine delle strutture cutanee 7. Il mesoderma parassiale: la somitogenesi 8. Osteogenesi

9. Maturazione del muscolo

10. Mesoderma intermedio: il rene

11. Mesoderma della lamina laterale: cuore e sistema circolatorio 12. Endoderma: formazione del tubo digerente

(2)

Specificazione

dell’identità

(3)

Differenziamento cellulare

La

formazione

di

cellule

specializzate

è

definita

differenziamento.

Il differenziamento è un processo durante il quale una

cellula cessa di dividersi e sviluppa elementi strutturali

specializzati e proprietà funzionali distintive.

(4)

Impegno o Commitment

Impegno

Specificazione

Determinazione

Impegno Specificazione Determinazione

Durante l’impegno o commitment la cellula potrebbe essere indistinguibile dalle altre cellule e non mostrare alcun segno di differenziamento, sebbene il suo destino di sviluppo sia diventato limitato.

(5)

Strategie di Specificazione

Autonoma

(6)

Specificazione autonoma

Nella specificazione autonoma, il blastomero eredita una serie di fattori di

determinazione all’interno del citoplasma dell’uovo.

Il citoplasma dell’uovo non è omogeneo, ma sue differenti regioni contengono diversi determinanti morfogenetici, i quali influenzeranno lo sviluppo cellulare.

Questi determinanti sono spesso fattori di trascrizione che regolano l’espressione genica in modo tale da dirigere la cellula verso un particolare percorso di sviluppo.

Nella specificazione autonoma, la cellula sa molto presto ciò che diventerà senza interagire con altre cellule.

(7)
(8)

L’mRNA del gene Macho è localizzato al polo vegetativo.

Dopo le prime divisioni cellulari, solo il blastomero B4.1 contiene l’mRNA Macho.

(9)

Specificazione condizionale

La specificazione condizionale è il processo attraverso cui le cellule conseguono i loro rispettivi destini grazie all’interazione con altre cellule. Ciò che una cellula diventa è specificato dalla matrice di interazioni che stabilisce coi suoi vicini, che può includere contatti cellula-cellula (fattori iuxtacrini), segnali secreti (fattori paracrini) o proprietà fisiche dell’ambiente circostante (stress meccanico).

(10)

Esperimenti di deplezione

Allo stadio di due cellule ci sono già i determinanti di destra e di sinistra.

(11)

Esperimenti di isolamento

Separando i blastomeri gli uni dagli altri, si forma un organismo completo. La presenza delle cellule vicine determina il destino di sviluppo.

(12)

Esperimenti di ricombinazione

Se è qualche determinante nucleare a definire il destino delle cellule, allora deformando il modo in cui si dividono i nuclei durante la segmentazione, ne deforma lo sviluppo.

Nell’embrione del riccio di mare i piani delle prime due divisioni sono meridiani

(attraversano sia il polo animale che quello vegetativo). La terza segmentazione ha un piano equatoriale (le cellule si dispongono metà al polo animale e metà al polo

vegetativo).

(13)

Specificazione sinciziale

Un citoplasma che contiene molti nuclei è definito sincizio e la specificazione di cellule presuntive, all’interno di un tale citoplasma comune, è chiamata specificazione

sinciziale. Gradienti assiali opposti definiscono una posizione. Fattori di determinazione citoplasmatica

(14)

La specificazione sinciziale possiede caratteristiche comuni alla specificazione autonoma e a quella condizionale.

Il citoscheletro (centrosoma, microtubuli e microfilamenti di actina) mantiene i nuclei nelle loro posizioni.

Gradienti di fattori di trascrizione regolano il destino di sviluppo.

(15)

Modalità di specificazione dei tipi cellulari

Specificazione autonoma

• Predomina in molti vertebrati.

• Specificazione mediante acquisizione differenziale di particolari molecole citoplasmatiche presentinell’uovo.

• Segmentazioni invariate producono la stessa discendenza in ogni embrione della specie. I destini dei blastomeri sono generalmente invariabili.

• La specificazione del tipo cellulare precede ogni migrazione cellulare embrionale su larga scala. • Produce uno sviluppo “a mosaico”: le cellule non possono cambiare destino se viene preso un

blastomero.

Specificazione condizionale

• Predomina nei vertebrati e in pochi invertebrati.

• Specificazione mediante interazioni tra cellule. Sono importanti le posizioni relative.

• Segmentazioni variabili; non determinano assegnazioni di un destino invariabile alle cellule. • Riarragiamenti estesi delle cellule e migrazioni precedono o accompagnano la specificazione. • La capacità di avere uno sviluppo “regolativo”, permette alle cellule di acquisire differenti

funzioni, come risultato di interazioni con cellule adiacenti.

Specificazione sinciziale

• Predomina nella maggior parte delle classi di insetti.

• Specificazione delle regioni del corpo mediante interazioni tra le regioni citoplasmatiche prima della cellularizzazione del blastoderma.

• Una segmentazione variabile produce destini celluari non immutabili per particolari nuclei.

(16)

Le tecniche genetiche come Brainbow consentono agli scienziati di seguire la storia dello sviluppo di una singola cellula e saranno di grande aiuto per definire l’identità cellulare.

(17)

Equivalenza del genoma

Il nucleo di ogni cellula somatica possiede gli stessi

cromosomi, e, quindi, lo stesso corredo genetico dei nuclei di

tutte le altre cellule somatiche.

Espressione genica differenziale

Il processo attraverso il quale le cellule differenziano le une

dalle altre grazie alla combinazione unica di geni che sono

attivati o

“espressi” al loro interno.

(18)

I postulati dell’espressione genica differenziale

1.

Ogni nucleo di una cellula somatica

dell’organismo contiene il

genoma completo che si è formato

nell’uovo fecondato. In termini

molecolari, i DNA di tutte le cellule differenziate sono identici.

2.

I geni inutilizzati nelle cellule differenziate non sono nè distrutti nè

mutati, bensì mantengono intatto il loro potenziale espressivo.

3.

Solo una piccola percentuale del genoma viene espressa in ogni

cellula e una porzione

dell’RNA sintetizzato in ogni cellula è specifica

per quel tipo cellulare.

(19)

Livelli di regolazione dell’espressione genica

1.

Trascrizione genica differenziale. Regola quali, dei geni nucleari,

vengono trascritti in RNA nucleari.

2.

La maturazione selettiva

dell’RNA nucleare. Regola quali, fra gli

RNA trascritti (o quali porzioni di tali RNA nucleari), sono capaci di

accedere al citoplasma e diventare RNA messaggeri (mRNA).

3.

La traduzione selettiva degli mRNA. Regola quali fra gli mRNA nel

citoplasma sono tradotti in proteine.

4.

La modificazione differenziale delle proteine. Regola quali proteine

possono restare e/o avere funzione nelle cellule.

(20)

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