Riqualificazione urbana dell’ex area ospedaliera “Campo di Marte” a Lucca attraverso la progettazione di un nuovo complesso scolastico: progetto architettonico e progetto antincendio
Candidato: Giulia Scappini / Matricola: 454849 / Relatori: Prof. Arch. Luca Lanini, Arch. Pietro Carlo Pellegrini, Dott. Ing. Alessandro Briganti / DESTeC / Scuola di Ingegneria / a.a. 2017/2018
Oggetto tavola: Analisi tipologica degli edifici scolastici nel corso della
storia
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ANALISI TIPOLOGICA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI NEL CORSO DELLA STORIA
SCUOLA A BLOCCO
La scuola a blocco, che è la scuola basata sul modello distributivo aula- corridoio- aula, è la tipologia scolastica più ricorrente nella tradizione italiana della prima metà del XX secolo, periodo nel quale l’esperienza architettonica razionalista e i principi del regime fascista hanno
prodotto la cosiddetta “scuola caserma”, caratterizzata dalla successione seriale di aule, che rappresentano l’unico spazio pedagogico riconosciuto come tale, dall’austerità dei collegamenti e dalla dipendenza diretta fra forma e funzione.
SCUOLA A BLOCCO
ACCORPATO
La scuola a blocco accorpato rappresenta un’evoluzione planimetrica della scuola a blocco, perché prevede l’accorpamento di più blocchi
per formare una pianta a “C”, con un lato libero dove solitamente viene inserita la palestra. Lo schema distributivo si modifica quindi in aula- corridoio vetrato- cortile.
SCUOLA A BLOCCO CON
VUOTO INTERNO
Un altro tipo di evoluzione della scuola a blocco è la scuola a blocco con vuoto interno, in cui l’edificio si chiude su se stesso, perché il corridoio diventa un ballatoio anulare, affacciato
su un vuoto interno, che diviene il punto di riferimento dell’intero edificio e che riceve luce dall’alto perché solitamente anche sui lati corti dell’edificio vengono posti degli ambienti. Lo schema distributivo è quindi aula- ballatoio- vuoto- ballatoio- aula.
SCUOLA A BLOCCO CON
CORTI INTERNE O SALA
CENTRALE
Nella scuola a blocco con corti interne il fulcro compositivo è costituito da corti aperte e corti chiuse, proponendo una
variazione significativa della tipologia a blocco svuotato, mentre nello schema a blocco con sala centrale le aule sono raggruppate attorno ad una sala comune, che ha anche funzioni didattiche.
SCUOLA OPEN PLAN
La scuola open plan è una tipologia intermedia fra la scuola a blocco e la scuola estensiva, in cui vengono eliminati i corridoi e il connettivo in generale e gli
spazi didattici sono spazi indifferenziati e neutri, con arredi costituiti da contenitori multifunzioni, pareti mobili e attrezzature che quindi consentono la massima flessibilità degli spazi interni.
SCUOLA STRADA
La scuola strada è un’altra tipologia intermedia fra la scuola a blocco e la scuola estensiva, in cui la scuola diventa una metafora della città, rispetto alla quale si
pone in continuità: gli spazi didattici sono assimilabili agli edifici della città, il corridoio di distribuzione diventa una vera e propria strada e la sala comune una piazza.
MODELLO DISTRIBUTIVO
A CORRIDOIO
Il modello distributivo a corridoio, che si basa sulla successione seriale di aule collegate fra loro da un corridoio lineare, è il primo modello distributivo che si
è affermato con la nascita dell’edilizia scolastica
nell’Ottocento, ma ha origini molto antiche, addirittura si rifà alla linearità delle “stoà” greche, che all’epoca funzionavano anche da “scuole”.
Aula Cor. Aula
Aula Cor. Pal.
Aula Aula
MODELLO DISTRIBUTIVO
A UNITA’ FUNZIONALI
Il modello distributivo a unità funzionali è più recente di quello a corridoio (in Italia dal Secondo Dopoguerra) e si basa su unità funzionali, ciascuna delle quali composta da un
certo numero di aule disposte intorno ad uno spazio centrale, che ospita le attività comuni alle classi. Le unità funzionali sono poi collegate al corpo centrale che ospita l’atrio, la direzione, lo spazio riunioni, i laboratori, gli spazi comuni e la biblioteca.
SCUOLA ESTENSIVA
La scuola estensiva è una scuola che si apre e si dilata verso l’esterno: gli spazi esterni diventano tessuto compositivo, al pari degli spazi interni. Nell’ambito di questa tipologia, alcuni edifici scolastici sono basati sul modello distributivo
tradizionale
dell’aula-corridoio, secondo uno schema compositivo a pettine o a croce mentre altri edifici accolgono il concetto della ripetitività non seriale di un nucleo di base, secondo uno schema compositivo a padiglioni.
Una immagine dell’Agorà di Asso in età ellenistica Arch. Ciro Cicconcelli, Progetto presentato al concorso per scuole all’aperto nel 1949
Arch. Perkins e Will, la Heatcoat Elementary school a Scarsdale, New York, progetto, 1953
Scuole “caserma” tipiche della prima metà del Novecento
A sx: Arch. Savoldi, scuola del Lazzaretto in via Casati a Milano, 1890. A dx: Ing. Val-verti, Scuola elementare Pizzigoni a Milano, 1924
Arch. Gossner, Mathau, Browne, scuola primaria a Memphis, Tennessee, 1950
Arch. Bennet & Bancroft, Comprehensive School pimlico, Londra, 1964 A sx: Arch. Haessler, Scuola di Celle, 1928. A dx: Scuola a Liverpool 1900
A sx: Arch. Smithson, Hustanton Secondary Schoo, Norfolk 1949. A dx: Arch. Hertz-berger, scuola Montessori ad Amsterdam, 1980
SCHEMA A CROCE O A PETTINE
LEGENDA
SCHEMA A PADIGLIONI
Aula didattica Spazi accessori Palestra Corte interna Spazi verdi Distribuzione Pareti vetrate