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6. Conclusioni
Dai risultati ottenuti si possono trarre le seguenti conclusioni:
• Il trattamento con gli elicitori CO2 e etilene non ha indotto, per tutto il periodo di monitoraggio, una diverso grado di disidratazione in entrambi i casi;
• Il comportamento delle due cultivar nei confronti dei trattamenti appare diverso, come d’altronde risulta diversa la risposta dei due tessuti analizzati. La buccia della cultivar Sangiovese manifesta, in seguito al trattamento con CO2, un’evidente risposta di stimolazione del metabolismo secondario lungo tutto il periodo di disidratazione. Questo andamento risulta a carico di tutti i composti analizzati ad eccezione dei flavan-3-oli e dei tannini. L’etilene, al contrario, non induceva stimolazione dei metaboliti alla fine del periodo di trattamento. Nella buccia della cultivar Trebbiano gli elicitori inducono la stessa risposta soltanto relativamente ai tannini, risultando particolarmente evidente nel trattamento con etilene.
• La polpa di entrambe le cultivar sembra essere meno reattiva nei confronti degli elicitori, soprattutto per quando riguarda la cultivar Sangiovese. In questa cultivar si assiste ad un comportamento opposto per quanto riguarda quei metaboliti secondari che nella buccia subivano invece un aumento (flavan-3-oli e tannini).
• Il trattamento continuato per 12 giorni alla temperatura di 10°C induce una diminuzione della disidratazione, in quanto il contenuto di acqua persa alla fine del trattamento risulta significativamente più basso, rispetto a quello delle uve di controllo.
Come conseguenza, l’aumento dei metaboliti analizzati (fenoli totali, flavonoidi totali, tannini e antocianine) osservato nella buccia della
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cultivar Sangiovese, potrebbe non riflettersi in una stimolazione reale del loro accumulo a livello dell’acino. La condizione di disidratazione a bassa temperatura (10°C) porterebbe quindi addirittura ad un impoverimento nel contenuto della maggior parte dei metaboliti in entrambe le cultivar ed in entrambi i tessuti.