Sala consiliare della Provincia di Pisa Pisa, 14 luglio 2011
Ing. Stella Tramuto
Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione
Il percorso tecnico e formativo.
Il percorso tecnico e formativo.
Il modello SGSL Il modello SGSL
Struttura dell’intervento
•L’accordo quadro nazionale
•Il protocollo di intesa Inail – Provincia di Pisa
Contenuti del protocollo
Attività da realizzare
•Attività realizzate dal gruppo tecnico Inail/Distretto
•Attività correlate: il corso per Progettisti di Sistemi di Gestione
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Toscana
L’accordo quadro nazionale del 29 ottobre 2008
29 ottobre 2008: Accordo quadro nazionale tra INAIL e Federazione Distretti Industriali con l’obiettivo di:
•progettare e diffondere modelli di gestione della salute e sicurezza sul lavoro in ambito distrettuale.
L’Accordo prevedeva:
• L’individuazione di un distretto pilota;
•La messa a punto di un modello generale replicabile in altri distretti;
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Toscana
Protocollo di intesa del 9 aprile 2009
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Toscana
Nell’ambito dell’Accordo quadro nazionale tra INAIL e Federazione Distretti Industriali è stato stipulato in data 9 aprile 2009 un Protocollo di Intesa tra Inail – Direzione Regionale Toscana e la Provincia di Pisa.
Individuato il Distretto pilota:
Distretto industriale di S. Croce sull’Arno
Contenuti del Protocollo
Progettazione e realizzazione congiunta Inail Toscana e Distretto Industriale di S.
Croce sull’Arno di un modello di gestione della salute e sicurezza sul lavoro specifico per le aziende del Distretto ma potenzialmente replicabile in altre realtà analoghe
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Caratteristiche del modello di SGSL
•Calibrato sulla realtà produttiva delle aziende del distretto;
•Economicamente sostenibile;
•Stimolo all’individuazione di azioni di miglioramento in tema di salute e sicurezza
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Toscana
Obiettivi del Protocollo
•Diffusione della conoscenza dei SGSL ;
•Realizzazione di un modello di SGSL;
Allo scopo di ridurre il fenomeno infortunistico e tecnopatico.
Inoltre è stata realizzata una lista di controllo per aiutare le aziende in regime di autocertificazione a monitorare gli aspetti di salute e sicurezza.
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Modalità di espletamento dell’accordo
•Costituzione di un gruppo di lavoro misto Inail Con.T.A.R.P. – Po.Te.Co
•Programma di massima;
•Scelta delle aziende partecipanti da parte del Comitato d’Area del Distretto.
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Programma di massima
Obiettivi da realizzare:
•Elaborazione di una lista di controllo per evidenziare le criticità tipiche delle attività delle aziende del distretto;
•Progettazione e realizzazione di un modello SGSL per le imprese del settore conciario / di distretto;
•Attività di promozione per la realizzazione di un corso per progettisti SGSL.
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Toscana
Attività da realizzare: Lista di controllo
E’ stata redatta una lista di controllo che consente soprattutto alle imprese in regime di autocertificazione di monitorare gli aspetti della salute e della sicurezza.
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Toscana
Attività da realizzare: Lista di controllo
La lista parte dalla verifica di alcuni aspetti
“formali” relativi alla sicurezza (nomine delle figure del Servizio Prevenzione e Protezione, del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, redazione del Documento di Valutazione dei Rischi, ecc.) per arrivare poi a focalizzare l’attenzione su aspetti sostanziali.
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Struttura della lista di controllo
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Attività da realizzare: Lista di controllo
Check list di autodiagnosi: si è ritenuto opportuno inserire una colonna in cui viene chiarito quali sono i documenti o le evidenze che il datore di lavoro deve verificare prima di rispondere “SI” o “NO” ad una domanda.
Domande calibrate sulla realtà delle aziende conciarie e sui rischi specifici del comparto.
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Attività da realizzare: Lista di controllo
Per validare la check list sono stati svolti dei sopralluoghi presso le aziende campione individuate dal Comitato d’Area.
In seguito è stato necessario apportare delle modifiche per rendere comprensibile alle figure aziendali interessate la check list, che è anche stata alleggerita in alcune parti.
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Attività da realizzare: Il modello del SGSL
Cosa è un SGSL:
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Attività da realizzare: Il modello del SGSL
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Attività da realizzare: Il modello del SGSL
Il manuale del SGSL
•INDICE
•PREMESSA
•PRESENTAZIONE DELL’AZIENDA
•1. SCOPO E CAMPO D’APPLICAZIONE DEL SGSL
•2. RIFERIMENTI PER IL SGSL
•3. TERMINI E DEFINIZIONI
•4. ESAME INIZIALE DELLA SITUAZIONE AZIENDALE
•5. POLITICA DELLA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO
•6. PIANIFICAZIONE
•7. COMPITI E RESPONSABILITA’
•8. COINVOLGIMENTO DEL PERSONALE
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Attività da realizzare: Il modello del SGSL
Il manuale del SGSL
•9. INFORMAZIONE, FORMAZIONE, ADDESTRAMENTO, CONSAPEVOLEZZA
•10. COMUNICAZIONE, FLUSSO INFORMATIVO E COOPERAZIONE
•11. GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE
•12. INTEGRAZIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA NEI PROCESSI AZIENDALI E GESTIONE OPERATIVA
•13. MONITORAGGIO
•14. GESTIONE DELLE NON CONFORMITA’
•15. RIESAME E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA
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Attività da realizzare: Il modello del SGSL
Aspetti peculiari del modello SGSL realizzato:
• centrato sulle aziende conciarie;
•adattabile ad aziende di diverse dimensioni;
•con esempi concreti sui contenuti delle singole procedure richiamate.
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Attività da realizzare: Il modello del SGSL
Centrato sulle aziende conciarie
Nella parte relativa al Controllo Operativo sono state elencate le attività, tipiche delle imprese del settore, che necessitano di regolazione affinché si possa integrare la componente di SSL in tutti i processi aziendali.
•processo produttivo dell’azienda; processi di supporto;
•acquisto o sostituzione di macchinari ed attrezzature;
•manutenzione di impianti, macchine ed attrezzature;
•gestione delle emergenze, dei dispositivi di sicurezza e della segnaletica di sicurezza;
•gestione degli infortuni e degli incidenti; selezione e gestione DPI;
•sorveglianza sanitaria; acquisto sostanze e preparati;
•qualificazione e formazione del personale; qualificazione e scelta dei fornitori/consulenti ed appaltatori.
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Attività da realizzare: Il modello del SGSL
•Adattabile ad aziende di varie dimensioni.
A titolo di esempio nella parte che riguarda la politica:
La politica viene resa nota a tutti i lavoratori.
<La tipologia delle azioni da intraprendere sono da
individuarsi e modularsi in ciascuna Azienda. Segue elenco di possibili azioni di diffusione da adottare nelle Aziende:
•affissione in bacheca del documento di politica aziendale
•consegna ai lavoratori del documento di politica aziendale contestualmente alla busta paga
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Attività da realizzare: Il modello del SGSL
•presentazione ai lavoratori dei risultati
prevenzionali registrati nell’anno precedente a seguito dell’avvio del sistema;
•incontro con i lavoratori per illustrare la politica.
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Attività da realizzare: Il modello del SGSL
•Esempi concreti sui contenuti delle procedure
< Per quanto riguarda la consapevolezza
all’interno della procedura potrebbero essere previste:
−riunioni periodiche almeno annuali che coinvolgano tutti i lavoratori in cui il DL esprime l’impegno di SSL
dell’azienda, la politica, gli obiettivi, i programmi di SSL, ecc;
−riunioni periodiche a gruppi omogenei in cui i rispettivi responsabili sensibilizzano il personale sui ruoli,
responsabilità, effetti sulla SSL delle attività svolte;
−altre modalità che consentano la sensibilizzazione del personale nei confronti degli aspetti di SSL.>
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Attività correlate: Il corso per Progettisti SGSL
Obiettivi del corso:
Fornire ai partecipanti le competenze per implementare e mantenere attivo un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro utilizzando le LINEE GUIDA SGSL e/o le OHSAS 18001.
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Attività correlate: Il corso per Progettisti SGSL
Il Corso ha avuto una durata complessiva di 88 ore ed è stato organizzato gratuitamente, tramite la Direzione Regionale Toscana dell’INAIL, dalla Direzione Centrale Prevenzione.
La logistica è stata curata dalla Provincia di Pisa.
Si è svolto da maggio a giugno 2010 (esame finale ottobre 2010) ed ha avuto tra i suoi partecipanti tecnici Inail, esperti di sicurezza del distretto e di altri sistemi produttivi locali.
Con.T.A.R.P.
Toscana
Sala consiliare della Provincia di Pisa Pisa, 14 luglio 2011
Grazie per l
Grazie per l’’attenzioneattenzione